mercoledì 7 maggio 2014

Fonti Gazprom: Italia tagliata fuori da South Stream...scaldatevi col bue e l'asinello adesso...

30 Aprile: Renzi chiama Putin e fa il gradasso ed ecco puntuale il risultato 

(INFORMARE) - Dopo il colloquio telefonico tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il presidente russo Vladimir Putin, con al centro della conversazione i rapporti bilaterali tra Italia e Russia e la delicata situazione ucraina, speravamo comunque di cavarcela. Il nostro giovane bamboccio aveva fatto il gradasso chiedendo a Putin un impegno sostenuto a dare seguito concreto agli accordi di Ginevra, ma speravamo che il Premier russo ci graziasse. Si era trattato in fondo del primo contatto tra Renzi e Putin da quando il ragazzotto italiano è in carica e magari il perdono di cotanta imbecillità ci poteva anche stare. E invece no ...

 
Secondo indiscrezioni della stampa internazionale,  l'Italia è stata tagliata fuori dal  South Stream, il gasdotto destinato a portare il gas russo direttamente nel nostro Paese.
 
Gazprom e il colosso austriaco Omv hanno in effetti firmato un memorandum sulla realizzazione della sezione austriaca del gasdotto South Stream. Lo ha comunicato una nota di Omv. Nel comunicato si specifica che il braccio del gasdotto che dovrebbe raggiungere in futuro l'Austria «via Mar Nero, Bulgaria, Serbia, Ungheria», con terminal a Baumgarten, avrà una capacità di 32 miliardi di metri cubi all'anno di gas naturale.

Le indiscrezioni non sono certo  di fonte poco attendibile, sono infatti quelle dell'agenzia Reuters

La quale a sua volta cita fonti vicine a Gazprom secondo le quali il colosso russo avrebbe abbandonato i piani per costruire una sezione del suo controverso gasdotto in Italia.
 
Il piano di Gazprom e Omv è quello di ottenere «tutti i permessi necessari alla costruzione» dell'opera «entro la fine del 2015», continua la nota, che riporta anche le parole del Ceo di Gazprom, Alexey Miller. Miller ha ricordato che, grazie all'accordo intergovernativo firmato da Austria e Russia nell'aprile del 2010, esiste già una «solida base di diritto internazionale» che permette la realizzazione del progetto in Austria. Le prime consegne di gas sono previste per il 2017, la piena operatività della parte austriaca di South Stream entro il gennaio 2018.


Grazie al buon magliaro fiorentino ci attende un futuro da terzo mondo, intanto continuiamo a pensare agli ottanta euro....


gianni fraschetti 

fonte:  http://informare.over-blog.it/article-30-aprile-renzi-chiama-putin-e-fa-il-gradasso-ed-ecco-puntuale-il-risultato-123519151.html

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