lunedì 5 maggio 2014

L'impero colpisce ancora

Nell'assemblea i soci hanno, in via di principio, tanti voti quante sono le azioni possedute, sicché le decisioni non sono prese secondo il principio democratico "una testa, un voto", ma secondo il principio plutocratico…
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A proposito del denaro (la benzina sociale dell’Impero 3d):
più ne hai, più ne vuoi.
Ma, anche:
meno ne hai, più ne vuoi.
Ricordi il "loop" descritto nella pubblicità delle pizzette Catarì?
Se ho fame me la fanno passare, se non ho fame me la fanno venire... Calmano la fame, stuzzicano l'appetito!
   
 
Cioè: 
ne vuoi sempre e comunque
Ergo, il principio magnetico posseduto ed incarnato dal denaro è totale. Perché, senza di esso, sembra che non sia possibile “fare nulla” e sembra che le “porte della società” si chiudano davanti a coloro che "non ne hanno" oppure che "ne hanno troppo poco".
Abbiamo già visto, più e più volte in SPS, che Liebig formulò nella sua “legge del minimo”, proprio il concetto di "controllo a partire dall’elemento più scarso, esistente in un ecosistema chiuso" (come è, evidentemente, il vivere confinati su/in un Pianeta disperso nell’illusione del cosmo).
Non occorre vantare scusanti, a partire proprio dalle dimensioni del Pianeta. In realtà, la Terra è estremamente piccola, se paragonata alla “sete di potere” incarnata profondamente oltre la carne degli umani. Al fine di costituire un impero, occorrono delle caratteristiche native, terra formanti il substrato fisico morale destinato, in seguito, a caratterizzare il tessuto da ordi(na)re.
Deve necessariamente esistere una suddivisione della platea e deve essere attuabile ed attuata la separazione totale tra “testa e rimanenza”.
Il vertice della piramide è staccato.
Il resto della piramide è diviso.
Il loop interessa solo il resto della piramide, perché si diparte dal vertice.
Il loop è costantemente alimentato dalla proiezione del vertice e dalla complicità diretta ed indiretta del resto della piramide.
I flussi di denaro convincono chiunque, facente parte del resto della piramide, perché ognuno è caratterizzato da un "proprio prezzo", proprio come ogni prodotto esposto in bella vista in un moderno supermercato.
Il vertice ufficialmente non esiste, essendo invisibile, immanifesto, immerso in un manto di globale inosservanza, seppure dotato (a filtro di semplificazione attivo) di fisicità e della stessa natura del resto della piramide.
Il vertice ispira.
Il resto della piramide, "pensa".
 
Gli innesti di idee, giungono da quell’area invisibile, che la scienza definisce ancora oggi… un “mistero”, rifiutandosi di rivelare ciò che intuisce e che, evidentemente, non può divulgare apertamente perché non costituente spessore di “prova”.
La scienza deviata, nel Tempo deviato, guida il “libero pensiero sociale”, interfacciandosi ad ogni altro tipo di potere, solo apparentemente diverso, che guida “tutto il resto”.
La competizione fra forze amministranti la società, non esiste e, anche laddove esistesse davvero, esiste solo ad un livello superficiale dell’aspetto del controllo massivo.

Se anche un qualsiasi membro di una qualsiasi forza di controllo sociale, dovesse “parlare apertamente”, nessuno gli crederebbe, perché:
  • nessun membro è parte diretta del vertice (Nucleo Primo)
  • nessun membro è conscio di far parte di un insieme di controllo tanto profondo e vasto
  • nessun membro sa di essere parte di qualcosa che sfugge persino al proprio intuito, oltre a ciò che "di segreto" gli sembra già sapere (caratteristica che già di per sé, lo mette al di sopra di ogni cittadino qualsiasi).
Tante teste e tanti corpi. Se tagli una testa, tagli anche il relativo corpo, ma non riesci nemmeno a scalfiggere la struttura del vertice, perché esso è separato da ogni componente inferiore, che guida il resto della piramide.
Questa, in breve, è la “storia che si racconta in SPS”. Gli episodi storici che conosci… sono spezzoni insignificanti di un film sociale d’intrattenimento. Gli storici studiano per tutta la Vita un “copione” del tutto simile a quello che sostiene la trama “fantastica” di un moderno film…
Gli errori di "Noah".
Noah”, il colossal biblico diretto da Darren Aronofsky e dedicato alla storia di Noè, si propone come uno dei migliori film del 2014. Visto il cast stellare che mette insieme, per una vera e propria esplosione di effetti speciali, sembra proprio che sia così. 
Ma anche pellicole di questa portata (e produzioni di questo costo) non sono esenti da imprecisioni e distanze dal testo originale, che faranno storcere il naso ai puristi, e che in questi casi vanno imputate probabilmente alla scelta degli sceneggiatori di basarsi su una pluralità di testi e non solo sulla Bibbia...
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Analizza per bene questa citazione:
anche pellicole di questa portata (e produzioni di questo costo) non sono esenti da imprecisioni e distanze dal testo originale, che faranno storcere il naso ai puristi, e che in questi casi vanno imputate probabilmente alla scelta degli sceneggiatori di basarsi su una pluralità di testi e non solo sulla Bibbia...
Imprecisioni e distanze dal testo originale, alias dal "racconto della Bibbia":
un testo cardinale, ossia, messo al "centro"… seppure nessuno possa essere del tutto certo che questo “libro” racconti fedelmente il corso degli eventi.
Trattasi di altro assioma (teoria non dimostrata), che allude al controllo sociale attraverso il convincimento sociale stesso. Cioè, il controllo che giunge indirettamente al fulcro stesso del proprio obiettivo di… controllo.
Come per il debito pubblico... chi controlla chi?Con chi si è "indebitati"?
Manca l’attore principale. O, no?
Come non accorgersi che manca la presenza fisica di “qualcuno” nella/sulla scena 3d, che usualmente calchi da quando sei “nato”? 
Manca la manifestazione fisica nientepopodimenoche… dell’attore principale, che attraverso una serie infinita di "dispositivi, conoscenza ed anticipo”, ti mantiene in questo stato d’immobilismo più assoluto. La tua immobilità non è riferita al fatto che “sei inoperoso”, anzi, da questo punto di vista “operi sin troppo, perdendo di vista il fulcro del tuo asse portante che, all’evidenza, non coincide con nulla di quello che sembra animarti attualmente”.
Da cosa sei attirato ed attratto? Da cose belle, luminose, colorate. Vero? Un moderno smartphone, ad esempio. Costo per il produttore? Pochi euro. Costruito in serie e corrispondente ad una droga per il tuo complesso d'insieme
Non sei, dunque, diverso da coloro che la storia deviata dipinge come “primitivi, indigeni, nativi” che, ad esempio, all’arrivo delle armate spagnole, capeggiate da Colombo, compravano l’Anima delle popolazioni locali proprio ricorrendo alla loro naturale curiosità e fiducia verso i nuovi venuti e verso la loro "fantastica carità".
Specchi, oggetti colorati ed inutili, zucchero, suppellettili da quattro soldi donate in cambio di oro, credo e destino…
Come accorgersi dell’esistenza del Nucleo Primo, a partire dall’osservanza delle schiere di soldati, burocrati e preti, che invadevano le “nuove terre”?
Sembra impossibile, vero? E lo è, sino al momento in cui… non hai modo né forza per sottrarti anche solo per un attimo al giogo che ti ha e che ti schiaccia tra le sue possenti braccia, fatte sempre d’altro... rispetto a quello a cui sei abituato a vedere e ad accorgerti.
È una logica diversa quella che ti mantiene lontano dal “non vedere”.
La "solita logica" ti limita ad utilizzare quanto creduto rimasto a disposizione (sensi comuni e mente), convincendoti per mancanza di alternativa che... "quello che ti dicono corrisponde a quello che devi sapere".

Sei tu che devi compiere il passo. Nessuno te lo indicherà. Perché le schiere di attori che, come te, calcano la scena… sono sotto ad incantesimo, sono in guerra tra loro (la guerra dei poveri, per aggiudicarsi le briciole di un pasto distante anni luce dalla propria “posizione”).
L’umanità emerge da un Tempo antico (definito “età dell’oro”) ed, allo stesso Tempo, emerge da un Tempo più recente (definito “storia dai puristi”).
Questi due Tempi evidenziano due diversi “inizi” e sanciscono una “fine” ed una “prosecuzione”.
La fine dell’età dell’oro e la prosecuzione della “storia” (a cui SPS aggiunge il termine “deviata”, per puntuale precisione e presenza).
Qualcosa è “finita”. Qualcosa è iniziata e continua…
Tutto ciò (cor)risponde al termine auto celebrante di “evoluzione”?

Allora, perché il Tempo passato è definito “d’oro”? È solo perché “l’erba del vicino è sempre più verde”?
Oppure perché “oggi” stai male ma vai avanti ugualmente a soffrire perché sembra normale, visto che tutti soffrono di un simile status, da cui emergono le malattie che, in seguito, la medicina allopatica va a delineare, studiare e “curare”?

Se stai male non sarebbe normale cercare di stare bene? Tu cerchi di stare solo “meglio”, aprendoti al tuo prezzo e svendendoti al Nucleo Primo
Certo che è così… per cui cerchi il "divertimento", nel Tempo libero, e chi non la pensa come te è uno “sfigato”.  Ma, nell’agire e pensare in questo modo, non ti sembra di semplificare un po’ troppo quella strana miscela di “so/non so” nel quale ti muovi e collassi?

Lavorare per sopravvivere, per tirare sera, fine settimana e mese, sino al raggiungimento dell’assegno sociale, meritatamente guadagnato col sudore della propria fronte. E, nel fare questo, nel… frattempo, bruciare la propria Vita, correndo appresso ad ogni “aggeggio colorato”, che le moderne industrie tecnologiche ti mettono a disposizione (non ti senti come l’indigeno ai Tempi di Colombo?).

Ma cosa dice mai SPS? Come si permette? Chi crede di essere?
He He He…
Ma con chi ce l’hai? Con un fantasma? Vista la nomea di SPS… con chi te la prendi? SPS non esiste nemmeno. Prova a chiedere a qualche “amico”.

Scusa. Scusa. Scusa per il mio eccesso di Ego; dimenticavo!
Tu non te la prendi nemmeno con SPS. Non arrivi a tanto e lo sai perché?
Perché sei già “morto”. Morto e sepolto in te stesso. Un servizio sempre pronto in queste 3d. Un servizio che paghi e che ti “costa” una Vita, ogni volta…
Ieri, primo maggio, i sindacati hanno arringato ancora una volta le piazze. Che pizza! Nessuno ci crede nemmeno più ai sindacati. Coloro che erano nelle piazze, che ci stavano a fare? Nemmeno con una “crisi” simile, ormai, gli animi si scaldano davvero. Non che debba accadere una rivoluzione, però… una volta le rivoluzioni avvenivano sul serio. 
Oggi non accade più nulla di simile e sai perché? Perché oggi sei più “evoluto”. He He He. 
La partita si gioca ad altro livello “chimico”.
 
Tu sei drogato, ipnotizzato, etc. e per auto suggestione “te la suoni e te la canti”.
Ci sono molti “film d’animazione” (quelli, per intenderci, destinati ad un pubblico di “bambini”) che te lo fanno chiaramente capire. Ma, come credere che un vettore simile contenga un messaggio tanto valido e centrale?
Chi permette che certi messaggi possano essere pubblicizzati, sa che “tanto non serve a nulla” perché, a monte, i dispositivi in proiezione sul Mondo, sono sempre funzionanti e preparanti la tua schermatura…

Sono certo che nella tua mente si sta già attuando la seguente espressione:
ma di che cosa parla SPS? A cosa allude? Con chi ce l’ha? Secondo me il tizio che scrive in SPS ha dei seri problemi!
Vero? Vero! Ormai ti conosco molto bene. Ormai mi viene da ragionare alla “Nucleo Primo”. Ma guarda un po’!
Anche se non ci conosciamo, io ti conosco e, penso, che anche tu puoi ritenere di conoscermi.
Ecco: allora pensa che conosci anche il Nucleo Primo (indirettamente), perché SPS te ne parla ogni giorno praticamente da anni interi

Non ce la fai proprio, eh? Non lo riesci ad inglobare nella tua sfera esistenziale… beh, non ti crucciare, è “normale”. Come puoi tenere in considerazione qualcosa che ha speso millenni per convincerti che non esiste? Diavolo docet...
 
È normale che sia così. Esso ha agito in maniera lungimirante e pressoché perfetta.
Tu sei troppo “contenuto” per accorgerti di una simile (com)presenza.
Nel corso della storia, l'arena politica ha subito svariate tipologie di influenze da parte di individui e organizzazioni economicamente importanti. 
Nell'era moderna, la gran parte delle repubbliche democratiche prevedono, nel loro ordinamento giuridico, delle forme di raccolte di fondi di origine privata a favore di soggetti politici; sovente, per finanziare la propria campagna elettorale, questi ultimi beneficiano di aiuti economici provenienti proprio dai suddetti ambienti plutocratici
Non importa che essi siano singoli individui, intere aziende, o associazioni di consumatori: da tutti e tre i casi, pare scaturire un sistema di clientelismo o patronato, dove le donazioni vengono offerte unicamente sulla base del principio quid pro quo (dare per avere)
Non è mai bene generalizzare, ma sebbene i finanziamenti non siano direttamente legati a particolari decisioni legislative, le naturali aspettative dei donatori sono quelle di avere in cambio un aiuto per il proprio tornaconto; in caso contrario, non sarebbe nel loro interesse supportare tale soggetto e, ad esso, ne preferirebbero un altro.
In quasi tutte le democrazie gli accordi quid pro quo sono illegali, ma questo non influisce minimamente sul problema: tali reati sono assai difficili da dimostrare senza un supporto cartaceo ben documentato e, inoltre, a complicare ulteriormente questo aspetto vi è uno dei componenti chiave della democrazia, ovvero la possibilità, per un politico, di portare avanti qualsiasi misura di cui i propri elettori possano beneficiare.
Molto spesso accade che ricchi e importanti personaggi finanzino le loro stesse campagne politiche, o che prestino il loro appoggio ad altri individui o organizzazioni provenienti da ambienti plutocratici, affinché portino avanti determinate istanze al posto loro. Negli Stati Uniti d'America, ad esempio, 250 membri del Congresso sono milionari, 57 dei quali appartengono al famoso 1%, il gruppo delle persone più ricche al mondo

Uso propagandistico del termine.
Il termine "Plutocrati" (o "plutocrazia") fu anche sfruttato ed abusato per fini puramente propagandistici, da Mussolini, Hitler e altri esponenti di movimenti e regimi fascisti, nazionalsocialisti o dittatoriali, sia italiani che esteri, per criticare il sistema, a loro dire, solo apparentemente democratico, di quelle che allora erano le potenze capitaliste e industrialmente avanzate come Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia, che in realtà, a discapito del popolo, formalmente presentato come sovrano, sarebbero state manovrate, a proprio favore, da singoli individui, detentori di grandi ricchezze, e dalle lobby politiche ed economiche
Questi paesi sarebbero stati colpevoli di illudere ed ingannare la popolazione con un sistema che offre alla gente comune una apparente possibilità di scelta, che però nei fatti risulta irrilevante di fronte alle autentiche scelte operate dai cosiddetti "poteri forti".
In questo modo essi ribattevano alle critiche e alle accuse di autoritarismo e dittatura, dirette nei loro confronti proprio da quei paesi definiti plutocratici.
Inoltre, i rappresentanti del regime fascista e di quello nazionalsocialista, affermavano che il loro sistema autoritario si sarebbe limitato a compiere davvero la volontà della maggioranza dei cittadini. Un simile uso dispregiativo del termine fu fatto anche dall'Internazionale Comunista
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Lo so che posso portare alla tua evidenza, qualsiasi “cosa”. Nulla riuscirà a smuoverti, come se tu fossi la più grande e pesante montagna della Terra. Però, se sentissi dire questa storia da milioni di persone… qualcosa cambierebbe in te e se, non proprio in te, magari nei tuoi figli (nel Tempo).
La figura gigantesca e potente di Paracelso (1494-1541), attraversa il rinascimento con la potenza di un uragano. Mescolando alchimia, magia, medicina colta, tradizione filosofica e tradizione folklorica, l'immensa opera paracelsiana crea una miniera, un bazar culturale sconfinato e rivoluzionario, di cui ancor oggi non sono ben chiari i confini.
L'opera di revisione e ridiscussione delle concezioni scolastiche operata da Filippus Aureolus Theofrastus Bombastus von Hohneheim, travalicando l'opera del medico, alchimista e mago, sconfina nell'etica, nella politica, nella teologia, nella mistica, con il linguaggio provocatorio e vibrante del visionario, del folle, del profetico arringatore degli spenti rappresentanti di una cultura ufficiale che egli vive come asfittica e morente...
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Questo, frattalmente, “è” e “fa” SPS nel Mondo.
Il Cristo, nato e morto per riscattare gli esseri dotati di anima e discendenti da Adamo, non ha riscattato queste creature che non hanno un'anima e non discendono da lui...
E poiché sono privi di anima non pensano a servire Dio né a seguire i suoi comandamenti; soltanto l'istinto li spinge a comportarsi onestamente
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Questi sono alt(r)i punti di vista, che la dicono tutta sul sistema convenzionale nel quale "sei e ti muovi".
Questi sono punti di vista, anche sorprendenti, che si nutrono di convinzioni (Anti)Sistemiche. Lo vedi? L’invasione è stata completata molto Tempo fa. È già accaduta…
Che cos’è, allora, l’istinto? Un qualcosa che opera al di fuori di “Dio”, evidentemente… 
Al di fuori di “questo Dio”, che ha polarizzato tutto e tutti, invece di avere creato tutto e tutti.
Insomma, Dio.. “viene dopo la Creazione” ma… “prima di te”.
Meditaci sopra…

Ora, presta attenzione anche a talune espressioni che puntualmente vengono rilasciate (anche inavvertitamente) da importanti membri della società attuale.

A Mediaset stamattina sembrava di essere tornati indietro di qualche anno… a ben guardare invece, molte cose sono cambiate rispetto agli anni d'oro. Ad esempio Confalonieri, rispondendo a due azionisti melomani che gli chiedevano un cd delle sue esecuzioni al pianoforte, rispondeva con un velo di tristezza: 
"Se non mi fanno fuori prima, l'anno prossimo ve lo porto"…
A prescindere dall'effetto nostalgia, la Mediaset del 2014 secondo Confalonieri "è un'azienda sana e vitale, sappiamo che possiamo superare qualsiasi difficoltà" ma "è fragile il nostro utile, proprio come fragile è la ripresa italiana. Perché la ripresa, quella strutturale, che parte dai consumi delle famiglie, non c'è". 
Proprio tenendo conto di tutto ciò, Confalonieri è partito all'attacco di Google, Facebook e Amazon che drenano risorse al già asfittico mercato della pubblicità, "aziende fantasma" che rastrellano centinaia di milioni di pubblicità, senza che "le autorità di regolazione possano avere l'esatta dimensione del fenomeno. Questa mi sembra una forma di neocolonialismo"…
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Wow. Lo vedi? L’invasione è già accaduta ed ora sei nella fase del “neo colonialismo”.

Ecco il frattale dell’esistenza del Nucleo Primo:
"Aziende fantasma" che rastrellano centinaia di milioni di pubblicità, senza che “le autorità di regolazione possano avere l'esatta dimensione del fenomeno”…
Non si può esattamente dire che Google, Facebook ed Amazon… non esistano, eppure operano da “fantasmi” agli occhi del fisco. Ok?
Due più due non fa sempre e solo quattro.
Dipende…
L’Ikea va in paradiso (fiscale): ecco come la multinazionale svedese evita di pagare miliardi di euro d’imposte.
L’associazione Attac Deutschland (la sezione tedesca dell’Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e per l’Aiuto ai Cittadini) si è chiesta dove vada a finire questo fiume di denaro e ha quindi fatto i conti in tasca ad Ikea e al suo fondatore Ingvar Kamprad…
Attac ha scoperto che il più famoso rivenditore di mobili al dettaglio possiede diverse sedi amministrative e finanziarie sparse in tutto il mondo.
Il primo luogo cardine dell’azienda è la Svizzera, dove il fondatore Kamprad si è ritirato a vita privata (in realtà, l'associazione fa sapere che gestisce ancora “in maniera autoritaria” l’azienda: non a caso, l’imprenditore ultraottantenne rimane figura di punta del Consiglio di sorveglianza di Ikea), beneficiando di una fiscalità di favore per sé e la sua creatura. E proprio dalla neutrale e accogliente - almeno per i capitali - Svizzera parte il percorso del “labirinto fiscale” d’Ikea, a quanto pare, controllata attraverso quattro fondazioni in altrettanti paesi a regime fiscale vantaggioso, meglio conosciuti come “paradisi”. 
 Si tratta di Lussemburgo, Liechtenstein, Paesi Bassi e Antille.
Nei Paesi Bassi ha sede la Stichting Ingka, società “senza scopo di lucro”, che fa capo a Kamprad e che assieme a Inter Ikea detiene un’enorme fetta della torta aziendale. Il patrimonio della Ingka è di 36 miliardi di euro, uno dei più alti al mondo. Tuttavia “essa non è obbligata a pubblicare un bilancio annuale - ha spiegato Karl-Martin Hentschel, autore del rapporto -, per cui la fondazione, a queste condizioni, può permettersi di nascondere i propri conti.

Mentre in Liechtenstein si trova la fondazione filantropica di Ikea, che dipende strettamente dalla Ingka. Il sito precisa che “i fondi gestiti dalla fondazione possono essere utilizzati, a discrezione del  CdA, per fini filantropici o ricollocati nei negozi presenti in tutto il mondo”.
Volendo poi perdersi ancor di più, nel piccolo ducato europeo ha sede anche la terza fondazione, l’Imas, che invece si occupa della “gestione del patrimonio di Ingka” e torniamo al punto di partenza. Il cane si morde la coda, ma – stando ai calcoli effettuati dalla televisione svedese Stv – questo sistema a scatole cinesi ha fatto risparmiare a Kamprad, negli ultimi vent’anni, tra i 2,3 e i 3,2 miliardi di imposte in Europa.
Non finisce qui, perché nel vicino Lussemburgo i tre figli del patron Ikea hanno posto le radici di Ikano, una società che si occupa di servizi finanziari e assicurativi, con uffici aperti in ogni parte del globo. Il gruppo possiede partecipazioni indirette in Ikea e la filiale più importante si trova a Curaçao, nelle Antille olandesi, celebre meta vacanziera e trafficato paradiso fiscale.
Ma, in definitiva, - si è chiesta Attac - quante tasse ha pagato Ikea in tutti questi anni? Tentando di rispondere alla domanda, l’associazione ha ipotizzato che la multinazionale possa aver sborsato, nel 2012, “soltanto” 695 milioni (favorita da una tassazione al 17,8%, che in Francia arriva al 33%) attraverso Ingka e altri 58 milioni (all'11,6%) attraverso Inter Ikea. Attac ha provato a metter giù qualche cifra, adesso, però, tocca a Ikea smontare pezzo dopo pezzo i suoi conti. Come se fossero mobili.
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Tocca a Ikea smontare pezzo dopo pezzo i suoi conti. Come se fossero mobili.
Questa è Analogia Frattale.
Attenzione alla prima parte dell’espressione: “tocca a”.

Ciò significa che è “ovvio” che Ikea ricorrerà a ristabilire le “cose”, facendo leva al proprio "orizzonte prospettico". È diventato, semmai, ovvio, dal momento in cui le leggi e l’humus ambientale hanno permesso un certo modo di essere ed agire. Modus operandi che non è certamente del tutto estraneo alla presenza di Ikea stessa all’interno dell’ecosistema di riferimento, che unisce nel loop ogni tipo di forza loopante.

Ikea è una multinazionale trasversale a tutto. Essa è una persona “non fisica”, che gode di diritti relativi alle persone fisiche ma che, delle persone fisiche, ha ereditato/preso solo taluni segni del carattere, tra i quali il più preminente è:
  • la struttura egoica relativa all’interesse
  • da perseguire ed ottenere in qualsiasi modo.
Un atteggiamento tipico dei bambini? Sì e anche tipico degli adulti mai divenuti “maturi”.
Ed ora, “siori e siore”… il colpo di scena finale di questo articolo quotidiano, targato SPS:
Ikea fa poi così "male" ad aggirare il fisco, utilizzando le stesse leggi che caratterizzano molte parti del fisco stesso?
Ossia:
perché si devono pagare le tasse se, poi, lo “Stato” è solo una immagine di sfondo, eterea, che si manifesta solo quando deve chiedere?
Si pagano le tasse per “pagare/sostenere/permettere” i servizi di base della società. Il “pronto soccorso” fa molto comodo all’occorrenza, vero?

Beh… quanto costerà mai questo servizio?
Perché globalmente, sull’intero Pianeta, le masse vivono nello sfruttamento più o meno marcato?
Perché dietro alla facciata di Stato, si annida dell’altro, che non appare mai direttamente…
Umani che sfruttano altri umani.
Questo lo sanno anche i sassi. E questi “sassi” rimangono immobili, proprio perché non sembra emergere/esistere nessuna alternativa a questo “stato di cose”. C'è... impotenza.
Quindi, l’ingiustizia viene digerita mortalmente e, nel Tempo, sfocia in una normalità radioattiva, recepita malamente da tutti e scambiata per una pressante versione della normalità…
La morale diventa:  
se soffro io, allora devono soffrire tutti (con un occhio di riguardo per i miei figli, semmai).
Ognuno la pensa così, mascherando le responsabilità e confondendo i vari gradi ed ordini di esistenza ed appartenenza. Non tutto è in superficie. L’umano crede di sì, relativamente alla propria presenza centrale e quasi unica.
L’umano emerge  nelle 3d, facendo parte di una struttura multidimensionale che “non nasce, ma… appare agli occhi di quei testimoni che sono fermi/fissi in un punto e che giudicano questo punto come unico”.
Le gradazioni sono presenti dappertutto, essendo ubique, eppure le macchine umane funzionano fissando gli estremi “1 e 0”.

Una limitazione molto… limitante.
È giusto pagare le tasse? Sì e no.
È giusto, semmai, poter manifestare il proprio punto di vista, senza per questo essere messo alla “gogna”.

Se devo pagare le tasse, versandole in un (Anti)Sistema che, poi, mi permette di esercitare il mio diritto, limitandolo nella portata, rappresentazione e significato, e per questo il mio “versato” contribuisce ad alimentare proprio quello che aborro, allora le tasse non le pago o cerco di trovare il modo di pagarne sempre meno. Logico che il mio agire può essere percepito, da chi le paga, come un “attentato” alla propria routine di sordida indifferenza sempre ammantata d'altro…
È logico ma non sempre “giusto”.
Questa separazione nel giudizio è, di fatto, eterea ed inesistente, perché… di situazione in situazione… ognuno casca nel medesimo giochino dell’Ego.
Se, ad esempio, chiedi ad un “professionista” il perché di simili tariffe, ti dice che è “normale”, però se gli ricordi del tal "professionista” che per un’ora di lavoro lo ha salassato, allora lo puoi vedere persino alterarsi. Ossia, siamo tutti sulla stessa barca e siamo tutti “uguali”… volenti o nolenti.
La tariffa di un ordine corrisponde alla “rabbia”, per quello che quell’ordine stesso ha subito in precedenza da un altro ordine?
Così si spiega, ad esempio, l’inflazione. Qualcosa che "non esiste ma che c’è", perché la fonte più accreditata ne “sostiene il concetto".

Il “mal comune, mezzo gaudio” non sostiene la morale nel lungo Tempo.
Nel “mezzo” c’è sempre Tempo per… confondere, smarrire, drenare, svellere, piallare, smagnetizzare.
E, “nel mezzo” ci sei sempre ed esattamente… tu.
Nell'assemblea i soci hanno, in via di principio, tanti voti quante sono le azioni possedute, sicché le decisioni non sono prese secondo il principio democratico "una testa, un voto", ma secondo il principio plutocratico…
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Allora... chi detiene la maggioranza delle "azioni" in/di questa Multinazione Mondo 3d, corrispondente ad un vero e proprio impero, apparentemenre, senza imperatore?
 
Sono guarito perché “Tutto… Dipende da me". 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014
http://sacroprofanosacro.blogspot.it/2014/05/limpero-colpisce-ancora.html 

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