Renzi,
per la trovata elettorale degli 80 euro ai lavoratori che guadagnano
meno di 1500 euro al mese, ha deciso di vendere qualche vecchia auto
blu, svendere gli ultimi asset pubblici, aumentare di 10 miliardi l’anno
la tassazione sugli immobili, tagliare altri 800 milioni nella Sanità,
fingere di tagliare gli stipendi dei dirigenti pubblici (celebre il caso
Moretti, poi passato a Finmeccanica, con stipendio addirittura
aumentato), ridurre le detrazioni alla fasce più deboli, ed il tutto per
non toccare il vero problema: La perdita della Sovranità Monetaria, ed i
100 miliardi di spesa per interessi sul Debito pubblico, pagati
annualmente alle Banche che comprano i nostri Titoli di Stato, risultato
della perdita della stessa sovranità monetaria, a causa della quale
compriamo denaro che potrebbe stampare lo Stato, dalla Bce, e non lo
compriamo al costo d’emissione (20 cents a banconota) ma al costo del
valore nominale delle banconote (50,100, 500 euro) + appunto gli
interessi che come scritto sopra, ammontano a 100 miliardi l’anno.
E
come se non bastasse, oltre a questo immenso regalo alle Banche (questa è
la truffa che chiamano Crisi) esse mettono al passivo il valore
nominale dei soldi che prestano a strozzo agli Stati, quando vi
dovrebbero mettere solo i costi d’emissione, e facendo ciò, insieme alle
speculazioni, si ritrovano piene di passività ed allora, intervengono
gli stati dell’Eurozona a riversare altre migliaia di miliardi nelle
loro Casse, naturalmente indebitandosi a morte, per comprare quei soldi
dalle stesse Banche. Tant’è, che negli ultimi 4 anni, sono finiti nelle
casse delle Banche, oltre 5000 miliardi di Euro, gentilmente concessi
dai governi dell’Eurozona, col sangue dei loro popoli.
Quindi, non è
certo una Crisi dovuta all’essere Pigs, cioè troppo spendaccioni nel
Welfare, come dicono Euroburocrati, pifferai televisivi e della carta
stampata e politicanti italiani, che dal 2008 gridano prima alla crisi
mondiale, poi smentiti dai fatti che evidenziano ogni giorno di più, la
crescita esponenziale della Cina, che si appresta a diventare la prima
potenza economica al mondo entro l’anno, come evidenziato dallo studio
odierno presentato dalla Banca Mondiale, quella del Brasile, ormai
quinta potenza economica al mondo, con un tasso di disoccupazione che si
attesta al 5% (mai così basso nella sua storia), e oltre 40 milioni di
uomini tolti dalla povertà, dal duo Lula Da Silva- Dilma Rousseff, che
destina il 75% degli introiti petroliferi, in Welfare e Sanità.
Che dire
della Russia, settima potenza economica mondiale, anch’essa in buona
crescita anno dopo anno, e dell’Argentina, che dopo aver fatto default,
grazie alle politiche ultraliberiste imposte dal Fmi (le stesse attuate
nell’Eurozona), di cui un certo Padoan era responsabile per il paese
sudamericano, ha chiuso con questo istituto usuraio e grazie ai governi
presieduti da Nestor prima, e da sua moglie Cristina dopo, si è
ricostruito letteralmente un paese distrutto e che oggi invece è in
grandissima espansione, con una crescita che dal 2003 si attesta dall’8
al 10% annuo, con una disoccupazione ridotta dal 34% al 3,5%, con una
produttività industriale aumentata del 300% e con un tasso di povertà
diminuito del 55%.
In generale, vi è una crescita di tutti i Brics, in particolare dell’India, ormai prossima a diventare la terza potenza economica mondiale, così questi delinquenti dei media, della politica e dell’Euroburocrazia, nonchè i loro padroni Banchieri, hanno dovuto fare retromarcia, parlando di crisi del Sud Europa, dovuta ad un’eccessiva spesa sociale, che avrebbe fatto esplodere il debito pubblico in Grecia, Portogallo, Spagna ed Italia, come che fosse un peccato mortale, assicurare ai popoli di quest’area, un presente appena dignitoso. Così a partire dal 2008, hanno imposto l’Austerity, che a loro detta, avrebbe frenato l’insostenibile aumento dei debiti pubblici.
Per chi conosca un
minimo di scienza economica, questa è un’aberrazione assoluta, in quanto
il taglio della spesa pubblica, fa aumentare il debito, non lo riduce,
perchè diminuendo di un punto percentuale la spesa pubblica, il Pil
crolla dell’1,5%. E visto che il debito si misura in rapporto al Pil, il
calcolo è presto fatto, tant’è che i risultati sono sotto gli occhi di
tutti, con il Pil italiano che in 5 anni, ha perso il 9%, di cui il 5
negli ultimi 2 anni, anni in cui da Mario Monti in poi, l’Austerity è
stata applicata in modo a dir poco brutale. Per non parlare delle
condizioni sociali del popolo italiano, con 800 mila cassintegrati, 350
mila esodati (caso esistente solo in Italia), disoccupazione aumentata
di 5 punti percentuali in 2 anni, il 50% della popolazione disoccupata,
inoccupata o esodata, disoccupazione giovanile al 43%, aumentata di 15
punti in questi ultimi 2 anni, e con punte del 70% nel Sud e nelle
isole, l’80% dei giovani lavoratori precari, 2 milioni di sfiduciati, 1
italiano su 3 povero, mentre 7 milioni di italiani non riescono a
mettere insieme 1 pasto completo, nell’arco di 48 ore.
Chiaramente tra i
disoccupati, non figurano gli studenti e gli sfiduciati, altrimenti il
tasso salirebbe di parecchio. Questi sono alcuni dei risultati della
perdita della Sovranità Monetaria e della conseguente Austerity. E come
se non bastasse, i Signorotti ed i Banchieri dell’Eurozona, anzichè fare
retromarcia, ed ammettere i crimini commessi, invocano ancora più
Austerity e perdita di quel minimo di sovranità rimasta, come soluzione
alla Crisi truffa, da loro provocata, col loro motto più “Europa”, che
altro non è che il compimento del piano dei Banchieri, il governo unico
dittatoriale Eurista, al quale, al dire il vero siamo molto vicini,
visto che Commissione Europea e Bce decidono tutte le politiche
economiche, finanziarie, di bilancio e monetarie, con la prima che ha
dominio assoluto anche per quanto riguarda le politiche di difesa,
agricole, della pesca, dello spazio Schengen e di vicinato. Ed
ingiuriano ed accusano di complottismo e demagogia, quei pochissimi che
in buona o in cattiva fede, nei media di regime, cercano di far emergere
un minimo di verità, oltre a fare Terrorismo psicologico sugli effetti
che si avrebbero con un’eventuale uscita dall’Euro.
Ecco cosa accadrebbe realmente se ci liberassimo da questa gabbia infernale dell’euro: la nuova moneta, con tutta probabilità, verrebbe svalutata del 20%, per essere in linea col valore reale della nostra economia (lo stesso euro andrebbe svalutato della stessa percentuale, per essere il linea col valore dell’economia dell’eurozona, ma come sancito dal trattato di Maastricht, non può essere svalutato, ragion per cui, vengono sempre più svalutati i salari), il che darebbe nuova spinta alle esportazioni, facendo aumentare quindi la produttività del paese, con conseguenti benefici occupazionali. I conti correnti resterebbero in euro (a meno che questa moneta non crollasse), e man mano la gente andrebbe a cambiare i propri soldi nella nuova valuta, per pagare le tasse e per gli scambi e pagamenti commerciali, creando un forte domanda di nuova moneta, che quindi aumenterebbe nettamente di valore.
Le merci verrebbero anch’esse svalutate in linea con la nuova
moneta, quindi costerebbero di meno, non facendo perdere nulla del
potere d’acquisto al popolo italiano (che ne ha perso invece parecchio
con l’Euro), ed inoltre le merci importate, avrebbero uno sconto in
linea sempre con la svalutazione della moneta. Insomma ai Terroristi
dell’Euro che paventano spauracchi, come valore dei salari dimezzati,
perdita della metà dei propri soldi, rispondiamo coi fatti e diciamo che
restando nell’Euro, stiamo perdendo tutto, a cominciare dalle nostre
vite, con 500 suicidi accertati, con 500 mila imprese fallite negli
ultimi 2 anni, il 25% della produzione industriale perso, insieme al 30%
degli investimenti produttivi dal 2008. Certo, per i delinquenti
Euristi, ammettere ciò, sarebbe come firmare la loro condanna a morte e
così, continuano per la loro strada, che porta alla nostra morte.
D’altronde, come ha detto Mario Draghi, qualche mese fa, l’Euro è una
gabbia chiusa a tripla mandata, dalla quale nessuno potrà uscire, perchè
lui ed altri, su questa gabbia hanno investito tutto…
Angelo Fontanella
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