Sul sito della Marina Militare USA la missione della
fregata Taylor è definita con queste parole: "rassicurare gli alleati
degli USA nella NATO della risolutezza della Marina Militare
statunitense di rafforzare e perfezionare l'interazione volta al
raggiungimento degli scopi congiunti in questa regione".
Tuttavia
gli esperti ritengono che lo scopo degli USA in questo caso - sia il
sostegno psicologico delle attuali autorità ucraine, aumento di
pressioni nei rapporti con la Russia e l'influenza sui partner
nell'Unione Europea. Le pressioni economiche sulla Russia, venuta
incontro ai propri connazionali in Crimea, gli USA hanno integrato con
un argomento, a loro avviso, più convincente, quello di forza. Il
cacciatorpediniere Donald Cook è dotato del sistema di difesa
antimissilistica Aegis e di missili Tomahawk, mentre a bordo della
fregata Taylor - sono istallati missili antinave Harpoon e sistemi
antiaerei SM-1MR Standard.
Non è tutto però filato
liscio per la Marina Militare USA. Il 10 aprile il cacciatorpediniere
Donald Cook con missili alati Tomahawk a bordo è entrato nelle acque
neutrali del Mar Nero. La comparsa delle navi da guerra americane in
quel bacino è in contrasto con la Convenzione di Montreux - riguardo al
carattere ed ai periodi di navigazione nel Mar Nero delle navi da guerra
dei paesi non rivieraschi.
In risposta la Russia ha
inviato un aereo disarmato SU-24 per il sorvolo del cacciatorpediniere
americano. Nello stesso tempo, secondo il parere degli esperti, è stato
dotato di un nuovissimo complesso russo da guerra radioelettronica.
Secondo questa versione Aegis ha individuato da lontano un obiettivo
volante, facendo scattare l'allarme. I radar americani hanno tracciato
la traiettoria di avvicinamento al bersaglio. Improvvisamente tutti gli
schermi si sono spenti, Aegis ha smesso di funzionare, i missili non
erano in grado di ricevere segnali di puntamento. SU-24 invece nel
frattempo ha sorvolato il ponte del cacciatorpediniere, ha fatto una
virata da combattimento, simulando una attacco sul bersaglio. Poi ha
fatto un'inversione, ripetendo la manovra. Ciò è stato ripetuto per ben
12 volte.
A quanto pare tutti i tentativi di rianimare
Aegis e impartire l'ordine di puntamento per il sistema di difesa
antiaerea hanno fatto fiasco.
E' risultato che il
bombardiere di fronte senza armi, ma avendo a bordo le apparecchiature
di soppressione radioelettronica dei radar dell'avversario, ha
funzionato contro il cacciatorpediniere. Gli esperti hanno spiegato
questo fatto con l'esistenza di essenziali difetti nel sofisticato
sistema moderno di difesa antiaerea e antimissilistica americano Aegis.
Si tratta di capacità di accompagnamento del bersaglio. Funzionano bene
quando le navi sono più di una e c'è coordinamento. In questo caso il
cacciatorpediniere era uno solo. Evidentemente l'algoritmo del
funzionamento dei radar a bordo del cacciatorpediniere all'interno del
sistema Aegis è stato messo fuori gioco dall'azione del sistema di
soppressione radioelettronica istallata a bordo di SU-24. Aegis,
innanzitutto la sua parte computeristica e radar, non ha funzionato come
si deve.
I mass media esteri riferiscono che dopo
l'incidente Donald Cook è entrato d'urgenza in un porto in Romania. 27
uomini dell'equipaggio hanno inoltrato le richieste di congedo. Dicono
che tutti i 27 uomini hanno scritto di non volere mettere a rischio le
proprie vite. Ciò conferma indirettamente anche la dichiarazione del
Pentagono, nella quale si affermava che l'azione ha demoralizzato
l'equipaggio della nave americana.
Gli esperti ritengono
che dal punto di vista militare gli americani intraprenderanno il
perfezionamento del sistema Aegis. E' poco probabile che sul piano
politico seguano i passi dimostrativi dall'una o dall'altra parte. Per
gli USA però è un momento estremamente spiacevole. Complessivamente il
sistema di difesa antimissilistica che stanno dispiegando richiede
colossali investimenti. Ogniqualvolta bisogna provare la necessità di
stanziamento delle finanze dal bilancio. Nello stesso tempo la
componente terrestre del sistema di difesa antimissilistica –
antimissili nelle rampe di lancio sotterranee - è stata testata nelle
condizioni ideali, dimostrando la sua bassa efficienza. Il Pentagono lo
nasconde accuratamente. La componente più moderna – il sistema Aegis con
base sul mare - in questo caso ha dimostrato i suoi difetti.
Il
sistema, utilizzato da un SU-24 russo, con l'impiego del quale è stato
messo in stato di shock il cacciatorpediniere americano Donald Cook, ha
il nome convenzionale di Hibiny. E' il nome di una catena montuosa sulla
penisola di Kola oltre il Circolo polare artico. Hibiny è un
sofisticatissimo complesso di soppressione elettronica dell'avversario
che sarà istallato a bordo di tutti gli aerei russi in fase di
realizzazione. Recentemente il complesso è stato testato per l'ennesima
volta durante le esercitazioni in un poligono della Buryatia. A
giudicare da tutto, i test sono stati coronati da successo poiché è
stata presa la decisione di testare il complesso in condizioni
avvicinate al massimo a quelle reali.
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