BULGARIA - SOFIA - Ci sono molti dettagli ancora da rivelare nello
scandalo relativo alla Corporate commerciale bank (CorpBank), il terzo
(per alcuni analisti, il quarto) istituto di credito bulgaro. E' quanto
affermato dall'analista Tihomir Bezlov, commentando la vicenda legata
all'istituto di credito cui e' stata revocata la licenza dopo la
scoperta di un ammanco di 3,5 miliardi di lev (circa 1,79 miliardi di
euro). Stando a Bezlov ci sarebbero diversi interessi in gioco e sarebbe
stato mantenuto il silenzio su diverse questioni che potrebbero essere
rivelate quando il governo bulgaro rassegnera' le dimissioni (previste
per la prossima settimana) e il parlamento sara' sciolto
(presumibilmente il 6 agosto prossimo).
Stando all'analista il consenso raggiunto durante le consultazioni
politiche convocate dal presidente della Repubblica, Rosen Plevneliev,
non sarebbe sufficiente data la mancanza di fiducia nella politica da
parte dell'opinione pubblica bulgara. Durante le consultazioni di ieri
si e' raggiunto l'accordo di intraprendere misure immediate per entrare a
far parte del Meccanismo di vigilanza unico europeo (Mvu). I
rappresentanti politici, pero', non sono riusciti ad accordarsi sulle
eventuali modifiche legislative da apportare dopo quanto avvenuto nel
caso CorpBank per proteggere i risparmiatori con depositi bancari
superiori ai 100 mila euro. L'Mvu dara' vita a un nuovo sistema di
vigilanza finanziaria costituito dalla Banca centrale europea e dalle
autorita' nazionali competenti dei paesi partecipanti dell'Ue e
diventera' pienamente operativo entro il 2016.
Attualmente l'Mvu e' obbligatorio solo per i paesi che hanno adottato
l'euro, ma puo' essere utilizzato anche da quei paesi che non fanno
parte dell'eurozona ma che decideranno di instaurare una stretta
cooperazione nell'ambito del Meccanismo. Il tribunale di Sofia ieri ha
confermato lo stato di fermo per due delle quattro persone arrestate nel
caso di CorpBank. Margarita Petrova e Borislava Teneva-Kjuchukova,
quindi, resteranno in stato di fermo, mentre per Maria Dimova sono stati
disposti gli arresti domiciliari per questioni di salute. Il quarto
individuo coinvolto nel caso, Orlin Rusev, direttore esecutivo della
banca, e' stato rilasciato in seguito al pagamento di una cauzione di 10
mila lev (circa 5.100 euro). Secondo l'accusa sarebbero stati Margarita
Petrova e Orlin Rusev a sottrarre dei fondi alla banca, con la
complicita' della Dimova e della Teneva-Kjuchukova.
L'ammanco riscontrato dalla Banca nazionale bulgara, l'istituto
centrale, ammonta a 3,5 miliardi di lev (circa 1,79 miliardi di euro).
La licenza di CorpBank e' stata revocata e la Banca e' sotto
amministrazione controllata per mancanza di liquidita'. La stampa
bulgara ha riferito domenica scorsa nuovi sviluppi sul caso di CorpBank:
il principale azionista della banca, Tsvetan Vasilev, avrebbe prelevato
206 milioni di lev (103 milioni di euro) in contanti poco prima che la
Banca centrale ponesse CorpBank sotto tutela per mancanza di liquidita'.
Stefan Stefanov, pilota del jet privato di Vasilev, giura di non aver
visto borse con il denaro quando Vasilev ha lasciato la Bulgaria nel
mese di giugno.
Ma in un'intervista ad un'emittente televisiva privata locale, il
pilota riferisce che Vasilev e la moglie hanno imbarcato due valigie nel
loro ultimo viaggio: un fatto insolito, perche' generalmente il
banchiere "si porta dietro solo uno o due vestiti per degli incontri
d'affari", ha detto Stefanov. Il pilota e' stato chiamato in causa
dall'ex ministro della Cultura e deputato dell'opposizione bulgara,
Vezhdi Rashidov, il quale ha recentemente affermato di avere le prove
che Vasilev e' "scappato dalla Bulgaria a bordo del suo aereo privato
con 1,2 miliardi di lev (600 milioni di euro)". Secondo Rashidov, il
banchiere ha commesso una rapina "alla propria banca rubando il denaro
degli altri".
L'agenzia d'informazione "Sofia news agency" ha riferito, inoltre,
che il direttore del Terminal Vip dell'aeroporto di Sofia, Boris Popov,
e' stato licenziato perche' sospettato di aver favorito la fuga di
Vasilev. L'Agenzia delle dogane della Bulgaria, tuttavia, si e'
rifiutata di commentare questa informazione. La decisione di revocare la
licenza di Corporate commercial bank e' stata dettata dalla scoperta
del buco di 1,79 miliardi di euro. Bnb ha deciso non solo di revocare le
licenze a CorpBank, ma anche di nazionalizzare la sua controllata
Credit Agricole Bulgaria. Il ministro delle Finanze, Petar Chobanov, ha
assicurato che il governo mettera' a disposizione tra gli 1,5 e i 2
miliardi di euro per prevenire ogni impatto sull'economia. Ma le voci di
un attacco speculativo al sistema bancario del paese hanno creato una
vera e propria fuga da Corporate commercial bank, inducendo l'istituto
centrale di Sofia a congelare le operazioni della banca.
Inizialmente, Bnb aveva deciso di aiutare CorpBank a evitare una
profonda crisi finanziaria. In un annuncio pubblicato nei giorni scorsi
sul suo sito web, tuttavia, la Banca nazionale bulgara ha detto che i
risultati dei controlli hanno rilevato la presenza di "azioni
incompatibili con la legge e le buone pratiche bancarie". Il governatore
della Banca centrale, Ivan Iskrov, ha detto alla tv pubblica "Bnr" che
all'appello mancano 1,79 miliardi di euro circa. Tutti i crediti dei
cittadini e delle aziende presso CorpBank saranno trasferiti a Credit
Agricole Bulgaria dopo la nazionalizzazione di quest'ultima. Solo i beni
dell'azionista di maggioranza, Tsvetan Vasilev, e delle societa'
affiliate saranno lasciate presso Corporate commercial bank. Secondo
Iskrov, Credit Agricole Bulgaria cambiera' nome a partire dal prossimo
21 luglio, quando termineranno le operazioni di audit di CorpBank.
I risultati della verifica saranno trasmessi al procuratore capo
della Bulgaria quanto prima. Bnp ha dichiarato che usera' tutti i mezzi a
sua disposizione per salvare i risparmi dei cittadini e della imprese.
Il direttore esecutivo e presidente del consiglio direttivo di Corporate
commercial bank, Orlin Rusev, e' finito in manette sabato sera e
potrebbe essere incriminato per appropriazione indebita di grandi somme a
favore di terzi. Secondo l'accusa, le somme mancanti sarebbero state
prelevate e consegnate in contanti a un collaboratore dell'azionista di
maggioranza CorpBank, Tsvetan Vasilev, anch'egli ricercato dalla
procura.
Per i magistrati, Rusev avrebbe personalmente autorizzato
illecitamente il prelievo di milioni di euro in contanti. Ieri sera e'
stata arrestata anche la cassiera di CorpBank, Margarita Petrova, con
l'accusa di "appropriazione indebita di grandi dimensioni". E' probabile
che oggi la procura richieda al giudice per le indagini preliminari la
detenzione preventiva sia per Rusev che per la Petrova. Nel frattempo,
Vasilev si trova all'estero e ha dichiarato all'emittente televisiva
nazionale "bTV" di essere estraneo ai fatti e che tornera' in Bulgaria
"nei prossimi giorni" per chiarire la sua posizione.
Intanto l'agenzia di rating internazionale Standard&Poor's
(S&P) ha declassato le prospettive sull'operatore telefonico
Bulgarian telecommunications company (Vivacom), proprio a causa dei
problemi di CorpBank. Vivacom mantiene il suo rating "BB-", ma l'outlook
e' ora negativo, in quanto il 75 per cento del bilancio della societa'
(circa 60 milioni di euro a fine marzo 2014) e' in mano a CorpBank.
Senza un rifinanziamento nei prossimi sei mesi, inoltre, il rating del
terzo operatore bulgaro potrebbe essere ridotto a "C", ovvero a un passo
dal fallimento. Vasilev, tra l'altro, possiede il 43 per cento delle
azioni di Vivacom.
fonte: http://www.ilnord.it
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