lunedì 7 luglio 2014

Ghee: I benefici del burro chiarificato

burro ghee

Cos’è ?
Il Ghee è un burro chiarificato prodotto dal comune burro non salato, dopo averlo scaldato a fuoco lento per eliminare la parte acquosa, le proteine e il lattosio. A temperatura ambiente appare moderatamente solido. Il colore è giallo, con tonalità più chiare o più intensamente dorate, secondo il contenuto di caroteni. Questo, a sua volta, dipende da quello che hanno mangiato le mucche.  Anche nelle nostre zone, soprattutto nelle regioni di montagna, si fa uso di burro chiarificato (burro fuso), ma il metodo di preparazione indiano è più complesso e conferisce al burro proprietà salutistiche decisamente superiori


Composizione
Il Ghee è puro grasso al 100%. E’ ricco in acidi grassi saturi. Molti sono a catena corta, che normalmente il corpo utilizza velocemente per scopi energetici e quindi non immagazzina. Sono di facile assorbimento e digeribilità.  La restante parte è costituita da acidi grassi monoinsaturi (27%) e acidi grassi polinsaturi (4-5%). Il grado d’assorbimento a livello intestinale è molto alto, circa il 96%, decisamente superiore al normale burro e a tutti gli altri grassi e oli.

Contrariamente alla propaganda della moderna e politicamente corretta dietologia, non bisogna temere nulla dai grassi  saturi. Questi forniscono il 50% degli acidi grassi presenti nelle membrane cellulari. Senza di loro, la cellula non avrebbe la necessaria rigidità e non potrebbe sopravvivere, né funzionare adeguatamente. Le nostre cellule scelgono preferibilmente i grassi monoinsaturi e i grassi saturi da incorporare nella loro membrana. I grassi saturi, inoltre, sono fondamentali per la salute delle ossa, abbassano i livelli di Lp(a), un indicatore di rischio cardiovascolare, proteggono il fegato dai danni dell’alcol e altre tossine e sono necessari per l’utilizzo degli acidi grassi essenziali (omega-3 e 6).

Il grasso che circonda il cuore è altamente saturo e il cuore stesso “si nutre” volentieri di questi grassi, soprattutto quando è sotto stress. L’acido stearico, grasso saturo presente anche nel Ghee, è uno dei suoi preferiti. Inoltre, gli acidi grassi a catena corta e media, questi ultimi presenti anch’essi nel Ghee, hanno importanti proprietà antimicrobiche intestinali. Un acido saturo a catena corta di estremo interesse che è presente nel Ghee è l’acido butirrico, che è in grado di impedire la trasformazione cancerogena delle cellule del colon. Infine, il Ghee contiene anche le preziosissime vitamine liposolubili (A, D, K, E) e l’acido linoleico coniugato, che ha dimostrato proprietà antitumorali.

Anche per quanto riguarda il colesterolo contenuto nel Ghee (8 mg per cucchiaino) non si deve temere nulla. Il consumo di Ghee a scopi e dosaggi terapeutici non influisce sui valori di colesterolo del sangue, come suggeriscono alcuni studi scientifici e la pratica clinica. In alcuni studi su animali, addirittura ha mostrato di ridurre le LDL (il colesterolo considerato “cattivo”). Questo effetto pare dovuto ad un aumento del flusso biliare che si verifica dopo il consumo di Ghee. Se poi è prescritto sulla base di una valutazione costituzionale (Vata, Pitta e Kapha), allora il problema davvero non sussiste.

Ricordo che il colesterolo è di fondamentale importanza per la nostra salute. Dà forma e rigidità alle cellule e le rende più resistenti alle aggressioni microbiche. Fa parte della struttura dei recettori di membrana che servono per gli scambi d’informazioni e di sostanze tra le cellule e l’ambiente esterno. In particolare, è necessario per il funzionamento dei recettori della serotonina (sostanza legata alla sensazione di benessere) che si trovano nel cervello. Bassi livelli di colesterolemia sono stati associati a comportamenti violenti, aggressivi, a stati depressivi e al suicidio. Il colesterolo, inoltre, assolve ad indispensabili funzioni di riparazione tissutale. Senza un suo adeguato rifornimento, il corpo non può rimpiazzare le cellule danneggiate o invecchiate, rinnovare i capelli, le unghie, riparare ferite e i danni a livello muscolo-scheletrico. Il colesterolo ha anche dimostrato proprietà antiossidanti.

L’ipercolesterolemia spesso indica che il corpo ha bisogno di maggiore colesterolo per proteggersi e riparare i danni operati dai radicali liberi più che essere una causa delle lesioni delle arterie, come la “Teoria Lipidica” vorrebbe farci credere. L’attuale mania di mangiare “scremato”, “senza colesterolo”, “magro” è un’idiozia tutta moderna, che non fa né bene, né aiuta a prolungare la vita.


Il Ghee secondo la Medicina Ayurvedica
Il Ghee è tenuto in somma considerazione nell’Ayurveda. E’ utilizzato nei cibi e nella preparazione di numerose medicine.

Energetica - Dolce, fresco e dolce. Pacifica soprattutto Vata e secondariamente Pitta ed è un po’ meno indicato per Kapha. Significa che i tipi Vata ne possono consumare di più dei tipi Pitta e questi ultimi di più dei tipi Kapha.

Proprietà - Tonico, emolliente, ringiovanente e antiacido. E’ nutriente e indicato soprattutto negli stati di debilitazione,  consunzione e convalescenza. Facilità la digestione, l’assorbimento e l’assimilazione del cibo. Nutre il midollo, l’apparato riproduttore (ottimo nei problemi d’infertilità) e migliora la qualità di Ojas, l’essenza sottile dei tessuti dell’organismo, che governa l’intelligenza del corpo e della mente.

DaOjas non dipende solo il nostro benessere e la capacità di difenderci dalle aggressioni delle malattie fisiche, ma è ritenuto necessario per il pieno sviluppo delle nostre capacità mentali e spirituali.

Rafforza il cervello e il sistema nervoso ed è considerato un Rasayana (sostanza che allunga la vita) proprio perché agisce sul tessuto nervoso (Dhatu Majja) nutrendolo. Migliora l’intelligenza, la comprensione, la memoria, il potere della vista e anche la voce. Rafforza il fegato e i reni.

E’ il miglior tipo di grasso per il corpo e in assoluto è il migliore per il fegato. Sana le ulcere gastrointestinali ed è indicato nelle coliti. Allevia la febbre cronica, i disordini del sangue ed è utile per la disintossicazione. Equilibra gli Agni o fuochi digestivi, da cui dipende la salute dei singoli tessuti e dell’intero organismo. Lubrifica il connettivo e rende il corpo più flessibile.

Esternamente è nutriente per la pelle e facilita la guarigione delle ferite. E’ lenitivo per gli occhi: ottimo per la vista debole, per la fotofobia e tutte le infiammazioni (da mettere direttamente sull’occhio). Applicato un poco nel naso nutre il cervello.

Preparazioni medicinali - Tradizionalmente, il Ghee viene mescolato a sostanze medicinali per aumentarne l’assorbimento a livello intestinale. E’ considerato anupana, cioè un “veicolo”. Infatti, le erbe amalgamate con il grasso del Ghee attraversano più velocemente e facilmente la barriera cellulare che è composta da un doppio strato lipidico. Il Ghee ha la capacità di trasportare le proprietà medicamentose delle erbe e minerali in tutti e sette i tessuti. Numerose sono le preparazioni ayurvediche a base di Ghee.

Ghee medicati – Sono delle speciali preparazioni a base di Ghee e decotti di erbe(*). Per esempio, il Brahmi Ghrita, che contiene Centella asiatica, Calamo aromatico, Saussurea lappa, Convolvulus pluricaulis e Ghee ha un’ottima azione sedativa e tonica per il sistema nervoso.  Per i Ghee medicati, possono essere usate anche le erbe della tradizione fitoterapica occidentale. Per esempio, un Ghee medicato a base d’Equiseto è indicato per l’osteoporosi e per i problemi di mineralizzazione.

Ghee invecchiato (Purana Ghrita) – Secondo l’Ayurveda il Ghee più potente è quello invecchiato. E’ considerato “vecchio” dopo almeno un anno, ma ce se non alcuni che hanno 10 e più anni e addirittura pare che in India qualcuno custodisca gelosamente dei Ghee centenari. Un Ghee molto vecchio è considerato capace di guarire qualsiasi malattia.

Il Ghee in cucina
Il Ghee è un ottimo grasso per cucinare, tiene bene le alte temperature e non brucia come il burro. Infatti, ha uno  “smoke point” (temperatura a cui brucia) che si aggira sui 190.5°C (il burro = 176.6°C).  Anche nella cucina Ayurvedica è considerato un elisir di lunga vita e di giovinezza. Preparato e utilizzato in modo corretto rafforza gli organi della digestione e rende i cibi più digeribili, conferendo loro un sapore più intenso senza alterarne il contenuto in vitamine e sostanze nutritive. Inoltre il Ghee è il mezzo ideale per favorire l’assorbimento da parte dell’organismo di vitamine liposolubili, minerali e oligoelementi. Esistono numerose e gustose ricette a base di Ghee. Va molto bene per friggere…decisamente da preferire rispetto agli oli di semi ricchi di acidi grassi polinsaturi, che con le alte temperature si frammentano facilmente in pericolosi radicali liberi. Altro che oli sani per il cuore!
 
Conservazione Il Ghee si conserva perfettamente per lunghissimo tempo, anzi, come ho detto, più invecchia, meglio è. Non è necessario tenerlo in frigo. Bisogna chiuderlo molto bene e tenerlo nella dispensa, lontano dalla luce. Ogni volta che se ne prende un po’, bisogna utilizzare sempre un cucchiaino perfettamente pulito e mai umido o bagnato.

Quanto assumerne
Il Ghee aumenta il fuoco digestivo (Agni), che è un elemento fondamentale per guarire e mantenere la salute. Tuttavia, troppo Ghee potrebbe avere l’effetto opposto. E’ come per una lampada. Se immergete lo stoppino in poco grasso, brucerà bene. Se invece lo inzuppate, allora si spegnerà. In generale, potete consumarne 1 o 2 cucchiaini al giorno. Se avete dei dubbi o qualche disturbo, è preferibile consultare un medico Ayurvedico.

Biologico è meglio
Nel Ghee di origine non biologica sono stati trovati residui di pesticidi, sebbene in quantità inferiore rispetto al burro normale. E’ un vero peccato che un così prezioso dono della natura venga inquinato da sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene. Scegliete un Ghee biologico (organic Ghee) o, se lo fate da voi, usate sempre un buon burro biologico.


Dr Francesco Perugini Billi

Bibliografia
- Chandrashekhar G. Thakkur, Introduzione all’Ayurveda- La scienza della vita. 1979, Ubaldini Editore-Roma,
- Ernst Schrott, La cucina dell’Ayurveda, 2000, Tecniche Nuove, Milano.
- Frawley D. Ayurvedic Healing Course For  health Care Professionals. Part IV. American Institute of Vedic Studies. Santa Fe, USA.
- Frawley D Ayurvedic Healing. 2000 Lotus Press Wisconsin USA.
- Kumari et al Monitoring of Butter and Ghee (Clarified Butter Fat) for Pesticidal Contamination from Cotton Belt of – Haryana, India Environmental Monitoring and Assessment, Volume 105, Numbers 1-3, June 2005 , pp. 111-120
- Lad V. La scienza dell’Autoguarigione.1984, Ed Il Punto d’Incontro. Vicenza.

www.answer.com
www.ayurvita.it
www.mapi.com
www.associatedcontent.com
____________________________________________
(*) Ghee medicato - Preparare un decotto con 16 parti di acqua e 1 parte di erba secca.  Fare bollire lentamente fino a ridurre ad un quarto. Alla fine, filtrare ed eliminare il residuo di erbe, non prima di averlo pigiato bene. Il decotto si miscela in parti uguali con il Ghee e poi si mette a bollire molto lentamente fino a far evaporare tutta l’acqua. Mescolare continuamente ed evitare di bruciarlo. Quando è pronto, versarlo in un contenitore di vetro e lasciarlo reffreddare. Chiuderlo bene e conservarlo fuori dal frigorifero, al riparo dalla luce.

Burro di Ghee Fatto in Casa

La medicina ayurvedica sostiene che il ghee allunga la vita perché agisce sui tessuti nervosi e che allo stesso tempo aiuta la digestione ed è di fondamentale importanza nella preparazione di impacchi e sostanze medicamentose come veicolo in grado di aiutare l’assorbimento intestinale delle medicine stesse. In India lo si usa anche come crema spalmandolo sulla pelle specialmente in caso di lesioni o di bruciature perché cicatrizza e riduce infiammature e scottature (confermo!).

Il burro chiarificato è un burro che viene lavorato allo scopo di privarlo sia della caseina e del lattosio che della quantità di acqua presenti. Il burro che si trova in commercio è composto per l’82% di materia grassa e per il restante 18% di acqua e caseina, il burro chiarificato invece contiene solo materia grassa al 100%.


Il burro normale ha un punto di fumo molto basso:  superatala temperatura di 130° il burro comincia a bruciare producendo sostanze dannose per l’organismo mentre il burro chiarificato può essere usato anche a temperature molto alte e si rivela ottimo per friggere infatti non bruci praticamente mai ed è molto più leggero e assimilabile.

In cucina è usatissimo e, a differenza del burro classico, la sua presenza non si avverte per nulla se non per quel che riguarda la texture che conferisce ai piatti e l’assenza completa di odore forte quando si cucina.

Il burro chiarificato, inoltre, essendo privo di acqua e quindi meno soggetto alla proliferazione batterica si conserva molto più a lungo del burro normale e anche a temperatura ambiente.


Tempo di preparazione: 30 minuti

Ingredienti: 500 g di burro semplice non salato preferibilmente biologico
In una pentola di media grandezza con fondo pesante sciogliete il burro a calore medio. Continuate a far cuocere sempre a calore medio, mescolando spesso.  Il burro bollirà,  sfrigolerà e schiumerà. Quando è quasi pronto, inizieranno a comparire coaguli bianchi che si separeranno dal Ghee e lo sfrigolio cesserà.  Ci vorranno circa 15-20 minuti, non di più. Il Ghee diventerà chiaro-dorato ed emanerà un profumo di pop corn.

Una volta che la caseina e l’acqua si saranno depositati sul fondo, il composto si presenterà così (ci vorranno circa 20 minuti)

Non coprite mai con coperchio. Quando il deposito sul fondo costituito dalla caseina precipitata comincia a diventare da bianco a scurirsi e il liquido sopra è diventato trasparente come acqua, spegnete il fuoco. Fate attenzione a questa fase perché altrimenti rincomincerà a schiumare nuovamente e il fondo diventerà marrone anziché color oro e produrrà un cattivo odore.

Lasciate riposare il Ghee per 10 minuti. Rimuovi eventuali corpi solidi in superficie con un cucchiaio.

Colate molto lentamente in un barattolo di vetro con un’apertura un po’ larga, attraverso un colino con una garza appoggiata sopra, facendo molta attenzione a non far scendere anche la parte che si è depositata sul fondo costituita da acqua e caseina

Ora attendete che il burro nel barattolo di vetro si raffreddi: se lo lasciate raffreddare a temperatura ambiente avrà una consistenza più morbida mentre se lo mettete in freezer avrà una consistenza più compatta e solida.

Attendete finché non raggiungerà 8 °C necessari alla materia grassa per solidificare.

Il burro allo stato solido si presenterà così:

Potete conservarlo a temperatura ambiente per 5-6 settimane oppure in frigo per mesi. Dato che lo utilizzerete spessissimo penso che andrà bene la prima soluzione.

Osservazioni:  se non cuocete il Ghee sufficientemente a lungo, può ammuffire, perché l’acqua non è evaporata tutta. Se lo fate cuocere troppo a lungo, ve lo farà sapere subito bruciandosi. Comunque, quando viene leggermente tostato, può rivelare un sapore gradevole. Alcuni esperti non tolgono la schiuma che si forma, perché contiene preziosi elementi medicamentosi; altri invece la tolgono.
Dopo averlo fatto una volta, è molto probabile che lo preparerete molte altre volte, poiché è semplice e non così difficile come potrebbe sembrare.

Fonti
http://www.dottorperuginibilli.it
http://www.cookaround.com
http://www.nandyala.org



visto su: http://www.dionidream.com/ghee-i-benefici-del-burro-chiarificato/
http://www.dionidream.com/burro-di-ghee-fatto-in-casa/

 


Nessun commento:

Posta un commento