lunedì 6 luglio 2015

ARS REGIA e Non-Dualità

 "L'alchimia serve a separare il vero dal falso." - Teofrasto Paracelso
L'Ars Regia, l'Alchimia, è sostanzialmente un un'opera simbolica, anche se qualcuno pensa che davvero l'opera degli alchimisti si esaurisse nel lavoro con fornelli, mercurio e metalli. L'Alchimia, come molti sanno,fu velata da simboli e allegorie nonchè travestita da arte materiale per sfuggire all'Inquisizione ed alle persecuzioni religiose che hanno insanguinato l'Europa per secoli. 

Al lavoro alchemico esteriore infatti corrisponde una trasmutazione alchemica interiore che è sostanzialmente una trasformazione coscienziale. La "pietra filosofale" è la realizzazione della nostra Vera Natura, 

indifferenziata, senza forma, onnipervasiva. Realizziamo di essere quell'Indicibile Consapevole che rende possibile l'intero universo. 

Ma per integrare completamente questa realizzazione bisogna, secondo l'Ars Regia, passare attraverso un processo ben chiaro:


NIGREDO o opera al nero, in cui la materia si dissolve, putrefacendosi; Traduci: ci disidentifichiamo da tutto ciò che è grossolano, ciò che ha forma, ciò che è manifesto, ciò che è un semplice contenuto della Pura Consapevolezza. Nigredo è DISIDENTIFICAZIONE TOTALE.

ALBEDO o opera al bianco, durante la quale la sostanza si purifica, sublimandosi; Traduci: ci realizziamo come Puro Indicibile senza forma, che non può essere inquadrato e definito da nessun concetto, immagine o idea perché è ciò che li comprende tutti senza a sua volta poter essere compresa. Albedo è

REALIZZAZIONE INTUITIVA DEL SE'.

RUBEDO o opera al rosso, che rappresenta lo stadio in cui si ricompone, fissandosi; Traduci: è la fase di "ricomposizione" in cui realizziamo che l'intero universo è sì un contenuto effimero nell'Indicibile Consapevole che siamo, ma esso non è separato da noi, come le onde non sono separate dall'acqua che le compone. La forma è il prodotto della Non-Forma. Rubedo è la REINTEGRAZIONE FINALE, la "ricomposizione" di ciò che era stato sempre ritenuto separato. Realizziamo che noi siamo il mondo ed il mondo è noi. Solo quando questa fase si completa possiamo parlare di pienezza del Risveglio perchè realizziamo il "mistero" della Compassione, intesa come percezione profonda dell'Unità di esseri e Coscienza.

Alla luce di tutto questo può essere compreso il significato profondo della formula alchemica per eccellenza: "Solve et coagula" (sciogli/scomponi e coagula) che sintetizza in sè tutto il processo realizzativo: disidentificati da ciò che è una tua proiezione, un tuo contenuto, e realizza la tua Vera Natura, Non-Duale, reintegrando in te l'intera manifestazione.

L'immortalità conferita dalla "pietra filosofale" non è dunque la presunta immortalità dei corpi (fisici o sottili che siano) che molti attribuiscono a leggendari alchimisti tipo il Conte di Saint Germain o Fulcanelli, ma la realizzazione della nostra Vera Natura, Non-Nata in quanto è ciò in cui si articola l'apparente ciclo di vita e di morte senza minimamente condizionarla. E l'oro che viene prodotto non è l'oro fisico ma l'Oro Supremo della Conoscenza Realizzativa, Jnana in India, Gnosi in Occidente. In questo senso l'Ars Regia può essere annoverata tra le grandi Tradizioni Non-Duali dell'umanità.


fonte: https://nonduale.wordpress.com/2011/07/20/ars-regia-e-non-dualita/

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