Perdita della "memoria". |
O, meglio, “dove sei… sospinto/a”?
“Se non siamo più cristiani che cosa siamo? Perché in qualche modo bisognerà pure definirci…”.
Corriere della Sera (4 luglio 2015) pagina 29.
Hai proprio bisogno di una “definizione di te
stesso/a”? A quanto pare “sì”, perché sei (con)vinto/a che serva per
(ri)tagliarti nel reale manifesto (tutto quello che, ti dicono,
esiste).
Fa caldo! E durerà ancora per molto, a quanto pare – nel (di)pendere dal tutto quotidiano (e, dunque, anche dalle “previsioni del tempo”). SPS (ri)"prende", oggi, su questa frequenza ad “importunarti”.
È ovvio, sei tu ad avere il “(tele)comando” nelle mani, tutta(via)… chieditelo:
“perché agisco in una determinata maniera?”.
Sei (con)vinto/a di essere proprio e dav(vero) tu, ad
e(seguire) un simile gesto? Oppure, il gesto è tuo… come lo può essere quello
di una macchina programmata a muoversi in una (pre)determinata
maniera?
Il “tuo” gesto è solo l’ultimo ingranaggio/anello di una catena non lineare, non (de)scritta manual(mente) da quello che “vedi”. E lo puoi capire anche solo per la semplice constat(azione) evidente, che il processo decisionale si (di)parte da una zona “di te” non proprio alla luce del Sole:
l’interno della mente.
Input – output…
L’output è il “tuo” gesto (fare, eseguire).
L’input, in(vece), che cosa è?Ispirazione. Idea. Pensiero (logica, interesse, credo)…
L’input, quando lo prendi in considerazione, ti
rende simile ad una intelligenza artificiale.
Creazione. Derivazione. Costruzione:
tecnologia.
Tutto ciò è/sono: le solite cose (la scoperta
dell’acqua calda, ormai).
Tanto sei abituato/a a digerire tutto ed il suo contrario che, proprio per questo, “il tutto diventa… qualcosa di mediamente auto intrattenente, sempre perfetta(mente) ‘aderente’ allo status quo”.
Una sostanza che non cambia
mai…
SPS (ri)torna dopo una settimana di “(ri)flessione”.
Dopo 5 articoli lasciati nel limbo; dopo 7 giorni, che sembrano 7 mesi... la mente si "chiude" subito, attorno alla diversa circostanza… lasciando tutto il resto al di fuori del tempo presente.
Sta a te, ad un simile punto, “(ri)cordarti chi sei”.
Sì, perché tutto il resto tenderà ad
annichilirti. Se sei uno/una “che si porta dietro il lavoro”, allora
raggiungerai un mix di eventi, che al (ri)torno ti avranno ancora maggior(mente)
spolpato sino all’osso. Diversa(mente), la “vacanza” ti lavorerà ai fianchi
riducendo le tue energie ulterior(mente). Mentre, allo stesso modo, alla fine
delle ferie... tutto sarà sempre “lì”, ad attenderti come se nulla fosse
cambiato, al di là del tuo stato di forza che risulterà ancora più
compromesso.
“(Ri)cordarti chi sei” è qualcosa d’altro, rispetto al:
- goderti la vacanza
- (ri)tornare rilassato/a…
Perché la “sostanza non cambia” sino a quando “non
cambia qualcosa che la (man)tiene inalterata ‘qua,
così’”.
È questo fulcro, lungo un simile “asse”, che (pre)determina il “tuo” destino.
Da oggi gli articoli di SPS saranno lunghi meno di 700
parole (la lunghezza massima è quella del presente articolo). Un paio di pagine
Word (corpo 11).
L’intento è quello di approfondire la capacità di
produrre contenuti di/in sintesi, alla luce della consapevolezza acquisita
by SPS.
Il “nuovo articolo” diventa un distillato, che lascia a te molto di quello che “prima” era dettagliato. Si “va avanti”, motivo per il quale… tu non sei più solo un lettore, bensì, diventi col(u/e)i che:
apre e chiude il “proprio circuito” (una presa di responsabilità).
Era “tempo” ed… il tempo che si libera, SPS lo
userà per mettere a fuoco un “piccolo e veloce sunto auto (de)scrittivo
tematico” (pamphlet):
frattalità espansa (analogia frattale, metodo indiretto, doppio specchio, etc.).
“Investigando nei frattali” è l’immagine che annuncia
quella modalità “sempre presente e sempre viva”, di (ri)salire alla sostanza che
(ri)produce la “causa”, in luogo dell’osservazione sterile ed utile alla
perseveranza del/nel loop (Anti)Sistemico del Dominio.
Alias:
- se “tu” osservi la (con)seguenza o la (con)causa
- non cambia mai niente (d/n)ella sostanza, che ti (man)tiene auto incollato “qua, così”.
La "sostanza" che (ri)produce la causa, dalla
quale si (di)partono gli effetti, è proprio ciò che “non (ri)esci più a
(ri)levare”. Una porta chiusa a doppia mandata, celata persino oltre alla coltre
della causalità.
SPS “vede”.
(Ri)cordati chi sei…
“C’è un altro elemento che
i Millennial hanno relegato in un angolo, insieme a Dio: il
passato…”.
Non (per)mettere che “altro” – di natura non meglio identificabile – ti “definisca”. Senza la tua memoria, non sei altro che “carne da cannone”.
Senza la tua memoria... "c®edi".
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com
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