La
stampa non si smentisce mai. Il famoso Quinto Potere, cioè i mezzi di
comunicazione di massa (carta stampata, internet, radio e tivù), sono sempre più
telecomandati a distanza dal Sistema.
Il loro scopo non è quello di informare ma l’esatto opposto: indottrinare e
deviare le masse, il cosiddetto popolo-gregge.
Distrarre i sudditi, deviandone e conformandone il pensiero generale, questa è la mission.
Quindi non dovrebbe
stupire leggere articoli di grandi giornalisti prezzolati, cioè ben pagati, che
scrivono oramai senza più morale, senza etica e deontologia professionali. Lo
fanno punto e basta, tengono famiglia anche loro!
Una volta erano gli editori e/o i direttori editoriali che impostavano la linea da seguire, ora questi non devono nemmeno sprecare fiato perché l’autocensura è ormai integrata nei geni e nel DNA dei giornalisti.
Esattamente come per la malattia, la scienza ha codificato dei protocolli intoccabili che non possono essere messi in discussione da nessuno, medici o pazienti che siano; anche nella comunicazione di massa la parola d’ordine è il pensiero unico. Guai uscirne.
Questo è il paradigma attuale e tutti i giornali, indipendentemente dal colore politico che in apparenza li contraddistingue e li separa (la destra e la sinistra sono invenzioni per il popolino), portano avanti questo.
Ecco come avviene a grandi
linee la disinformazione mediatica:
- Non vengono riportate le notizie importanti.
Questa è la
principale censura: semplicemente non si scrivono le cose importanti.
La Grecia è un banale esempio. Alle persone pensanti certamente fa piacere sapere cosa sta realmente accadendo in Grecia (e credetemi, non ci viene detto) ma ancor di più sarebbe importante conoscere le vere cause politiche, sociali, economiche e finanziarie che hanno portato a questa situazione. Conoscere le devastazioni che le grandi istituzioni sovranazionali come la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale o le stesse banche commerciali e finanziare hanno perpetrato per decenni; sapere quali sono state le vere scelte politiche che hanno portato sul baratro la Grecia, culla della civiltà.
La Grecia è un banale esempio. Alle persone pensanti certamente fa piacere sapere cosa sta realmente accadendo in Grecia (e credetemi, non ci viene detto) ma ancor di più sarebbe importante conoscere le vere cause politiche, sociali, economiche e finanziarie che hanno portato a questa situazione. Conoscere le devastazioni che le grandi istituzioni sovranazionali come la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale o le stesse banche commerciali e finanziare hanno perpetrato per decenni; sapere quali sono state le vere scelte politiche che hanno portato sul baratro la Grecia, culla della civiltà.
Queste informazioni i giornalisti non le possono diffondere perché il loro credo, il mantra che ripetono fino alla nausea, è sempre quello europeista. L’euro non si tocca!
- Strategia della distrazione
Questo è uno
degli elementi principi del controllo sociale. Quando non si vogliono dare
notizie su temi e problemi importanti, cioè quelli che contano, l’attenzione
viene distolta con la tecnica del diluvio o delle inondazioni di notizie.
Continue distrazioni e notizie assolutamente insignificanti, ma che, ripetute
all’infinito, diventano casi nazionali: cani che mordono e uccidono, caldo
assassino, ecc.
- Usare l’aspetto emotivo
Sfruttate
l'emozione è una tecnica classica per cortocircuitare l'analisi razionale e il
senso critico degli individui. Inoltre, l'uso del registro emotivo permette di
aprire una porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee,
desideri, paure e
timori, o indurre comportamenti sociali. E’ il caso del terrore e della paura
indotti quotidianamente dai media. “Paura” è la parola chiave, e non è un caso
infatti che in qualsiasi momento storico c’è sempre stato un nemico contro il
quale combattere e di cui avere timore. Nemici sempre inventati e creati ad hoc
come l’odierno ISIS, la creatura dei servizi segreti occidentali che viene
rispolverata per incutere il terrore…
Esaminati questi tre
concetti, veniamo all’ultima distrazione di massa dell’estate 2015.
Ai primi di luglio un bambino di quasi un anno (11 mesi per l’esattezza) è stato portato all'ospedale Meyer di Firenze per problemi di salute. Qui i medici avrebbero riscontrato un “grave quadro clinico” dovuto sembrerebbe ad una “seria carenza nutrizionale”.
Quando poi i medici hanno scoperto che i genitori erano “vegani osservanti”…apriti cielo!
Processo sommario e subito al rogo!
Si legge sempre nei vari
giornali che
“i genitori avrebbero di fatto imposto anche al bimbo uno stile, un regime alimentare che, pare di tutta evidenza, non si concilia con un corretto sviluppo, con la crescita, almeno fino a una certa età”.
Qui subito salta all’occhio di chi queste cose le mastica, l’ignoranza dei
giornalisti e dei medici intervistati. Non è assolutamente vero che un regime
vegano ben fatto non si concilia con un corretto sviluppo e una sana crescita. A
riportarlo nero su bianco sono state nientepopodimenochè l’ADA (American
Dietetic Associations) e Dietitians of Canada, le due più grandi
associazioni al mondo di dietisti che decidono le linee guida
sull’alimentazione.
Esse riportano:
“Le diete vegetariane e vegane sono adeguate in OGNI stadio della vita umana, compresi gravidanza, allattamento, età infantile e adolescenza”.
Vanno avanti anche dicendo che i
“vegani sono più longevi e non soffrono di malattie degenerative”.
Ma questo è un altro
discorso…
Una stampa onesta, non
comprata e possibilmente non collusa con il Sistema avrebbe dovuto cercare di
capire come questi due genitori “vegani” hanno realmente alimentato il proprio
figlio.
Anche perché le varie etichette “vegetariano”, “vegano”, ecc. purtroppo oramai sono termini vuoti abbastanza devianti che in concreto non dicono assolutamente nulla, per questo motivo bisognerebbe sempre conoscere l’esatto stile di vita di queste persone, entrando davvero nel dettaglio. Chi è vegano rifiuta ogni forma di sfruttamento animale (nell’alimentazione, abbigliamento, ecc.) e questo è importante e va benissimo, ma non basta per la salute umana, perché un vegano potrebbe per esempio bere i vari diserbanti in libera vendita nei supermercati (cocacole, fante, pepsi, ecc.); potrebbe alimentarsi con patatine fritte ogni giorno, cereali raffinati e zuccheri bianchi….
Nonostante ciò non crei sofferenze agli animali si tratta pur sempre di veleni per il metabolismo dell’organismo; ma questo i giornalisti non lo sanno. Il loro vangelo è rappresentato dall’equazione vegano = denutrizione.
Poi gli stessi continuano
riportando altre aberrazioni:
“Scoprire che un piccolo rischia la fame per scelta ‘ideologica’ dei genitori, mentre nel mondo c’è qualche milione di bambini denutriti per «questioni contingenti», sconcerta”.
Anche in questo caso si fa volutamente confusione associando dal punto di
vista emotivo la triste condizione di milioni di bambini nel Sud del mondo che
realmente stanno morendo di fame con il bambino ricoverato al Meyer. Viene data
la colpa alla scelta ideologica (vegan), quando in realtà il bimbo ha rischiato
la fame (se saranno confermate le accuse) per ignoranza dei genitori, non per la
loro scelta di vita!
Stranamente
in tutta la carta stampata nazionale nessun giornalista ricorda i seguenti dati
ufficiali italiani:
- il 24% dei bambini tra i 6 e i 10 anni è in SOVRAPPESO;
- il 12% dei bambini tra i 6 e i 10 anni è OBESO;
- il 41% dei bambini beve OGNI giorno bevande zuccherate;
- l’aumento dell’obesità infantile segna un +2,5% ogni 5 anni.
Nel mondo vi sono milioni
di bambini denutriti (verità sacrosanta) ma nessuno sottolinea che solamente in
Italia almeno 1 bambino su 3 (cioè oltre 1 milione di bambini) sta rischiando la
salute per eccesso di cibo. Stiamo quindi parlando di 1 bambino vegano (con
molti dubbi e perplessità sul regime vegan adottato dai genitori) contro
1.000.000 di bambini onnivori il cui futuro è segnato.
Stranamente
i vari giornalisti si dimenticano anche di evidenziare ed enfatizzare i numerosi
fatti di cronaca nei quali un bambino muore
o rimane danneggiato per tutta la vita, per colpa di un vaccino pediatrico!
Esattamente come il caso di qualche giorno fa di un neonato di due mesi morto a
Ragusa dopo la somministrazione di un vaccino obbligatorio.
Ovviamente nessuno ne parla perché i vaccini rientrano nella prassi medica e quindi non si possono mettere in discussione.
Perché allora non si usa lo stesso metro di giudizio per tutti?
Perchè non viene indagato il medico vaccinatore nei casi in cui vi è un danno
accertato al bambino? Perché si accaniscono contro i genitori vegani quando sono
molto più numerosi i bambini obesi? Forse perché il termine
obeso rientra nel paradigma vigente e la magrezza no? O forse perché obeso è
molto più utile e interessante per le lobbies del farmaco? Un bambino obeso
diventerà un adulto manipolabile, molto più malato di un bambino allattato al
seno e alimentato in maniera corretta.
Se è giusto indagare i genitori di questo bambino per aver
“messo a repentaglio l’incolumità di loro figlio",
la stessa Procura dovrebbe
intervenire anche per quei genitori che sicuramente
“stanno minando il futuro dei loro figli"…
Marcello Pamio
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