Da sempre quest'ultima parola "shatan", è stata dai "religiosi" unicamente unita al concetto che essa fosse il nome dell'entità o dell'essere che impersona il "male" in assoluto.
Dal Fenicio antico, vediamo come questa parola derivi dalla radice STN: Schin+Tet+Nun, analizziamola:
La Schin ha la funzione del trasferire da una idea ad un'altra, il
passare da una unità ad un lato degli "opposti" di questa unità;
Le
due lettere Schin e Tet indicano ciò che tende all'oscurità, alla
profondità, al non vedere, il non capire, andare verso l'involuzione,
alla non conoscenza, chiudendosi su sé stessi per non farsi penetrare
dalla Conoscenza, per nascondersi dalla verità; dividere ciò che è unito
e farselo apparire come "diviso"; allontanarsi dalla propria essenza
unitaria.
Le
lettere Tet e Nun indicano che l'Uomo viene trasformato in ciò che
genera idee di opposizione, di divisione, in ciò che si contrappone, che
genera resistenza alla verità e la rigetta, in un essere debole ed
impotente che si lascia andare, che si abbandona, si nasconde alla
verità per non vedere, per non capire, (ecco la definizione dei mezzi
uomini).
Come abbiamo visto il termine "satan" o "diavolo", sono condizioni esistenziali, modi di pensare, di vedere, di vivere UN SOLO LATO dell' INTERO; vivere dividendo ciò che in realtà è unito;
Come abbiamo visto il termine "satan" o "diavolo", sono condizioni esistenziali, modi di pensare, di vedere, di vivere UN SOLO LATO dell' INTERO; vivere dividendo ciò che in realtà è unito;
Essere posseduti dal demonio è avere schemi mentali che impediscono di vedere e di comprendere che bisogna tendere ad unire gli apparenti contrari per ricercare la Verità, in quanto il soggetto allontana da Sé Stesso la vera Conoscenza;
Non
si pu raggiungere Dio se non attraverso la Coscienza. Dio è una
condizione esistenziale, un modo di Essere, il vivere l'Unità nella
dualità ; se noi vediamo Dio negli altri ed in noi stessi, vivremo
questa Divinità.
Così ugualmente, non si può "raggiungere Satana" se non attraverso la Coscienza.
Così ugualmente, non si può "raggiungere Satana" se non attraverso la Coscienza.
Il "diavolo" è una condizione esistenziale, un modo di essere (colui
che non sa e che non vuol sapere, probabilmente perché "pensa" di avere
già tutta la Conoscenza); se noi NON vediamo la Divinità in noi e negli
altri e NON tendiamo a viverla in noi e negli altri, allora siamo noi
stessi "satana".
Dio è l'Infinito che si manifesta nell'inFinito Universo che si materializza informandosi sempre di più; quindi è l'evoluzione verso e nella CONOSCENZA;
Dio è l'Infinito che si manifesta nell'inFinito Universo che si materializza informandosi sempre di più; quindi è l'evoluzione verso e nella CONOSCENZA;
Satana è il NON voler andare verso la Conoscenza, fermarsi al non conoscere per paura o per presunzione.L'identificazione e la correlazione del buio, delle tenebre = male, è nota a tutti;
l'Uomo tende facilmente a collegare per non conoscenza, il male, a ciò che non conosce o del quale "sente" emotivamente disagio; l'ignoto, il buio, l'avvenimento "diverso", e le cose che vengono viste o vissute come un demone da combattere, produrranno sempre paure ed aggressività;
Infatti l'uomo molte volte le demonizza e le scarica per esempio sul suo simile o sull'indemoniato, il posseduto, credendo che la cosa "strana", diversa, sia da distruggere, non da comprendere o darne spiegazione con la ragione e l'intuito.Se invece il male ed il bene vengono visti o vissuti come momento di Conoscenza, da penetrare per capire, ascoltare le sensazioni emotive che essi esercitano sull'Ego/IO, che vanno comunque analizzate dalla ragione e dalla logica, allora ecco che improvvisamente il demone si trasforma in "Angelo di Luce", in Informazione, in Conoscenza ed in Gioia.
La paura è sempre figlia dell'ignoranza, la NON conoscenza, infatti è diabolica, di fatto il male è l'ignoranza, la NON conoscenza. Quindi il diavolo o satana è essere nella condizione di non Conoscere.
E di tutta evidenza colui che dice al suo prossimo: "Sei posseduto da satana o dal diavolo", non ha compreso questi concetti, egli è uno che è esso stesso diviso, non unito e divide gli altri da Sé.
Possiamo definire la parola "diavolo" anche così: "Quel "qualche cosa" o quella "idea" che ha percezione di parte di Sé e che di fatto è diviso non armonizzato, non in risonanza, non in partecipazione con gli altri Punti o Enti di Sé.
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