Da Globalresearch, Prof. J. Petras, sui giochi di guerra attuali, voluti da due grandi leader del Medio OrienteI governanti dei due regimi più autoritari del Medio Oriente, stanno lanciando grandi guerre per riconfigurare il Medio Oriente.
Il Primo Ministro israeliano Netanyahu ha dichiarato guerra per procura all’Iran, annunciando una mobilitazione militare su larga scala all’interno di Israele (27-29 luglio) ed organizzando la piu’ grande campagna politica di Ebrei ultra-sionisti a Washington.
Lo scopo di questa duplice propaganda-blitz, è sconfiggere l’accordo firmato di recente tra Iran e USA e dare il via ad un’altra grande guerra nel Medio Oriente. Infine, Netanyahu intende prendersi cura al meglio del suo “problema palestinese”, ovvero completare la conquista e l’occupazione della Palestina ed espellere i Palestinesi dalla loro terra: l’unica polita estera piu’ importante nonché obbiettivo domestico dello stato ebraico.
Per fare questo, i capi israeliani hanno sistematicamente dovuto fare campagne per la distruzione dei sostenitori regionali e simpatizzanti dei Palestinesi in Iraq, Siria, Libia, Libano e Iran.
Le guerre multiple di Erodoğan
Allo stesso tempo, il Presidente turco Erodoğan ha lanciato una grande guerra contro i Kurdi e le loro aspirazioni per uno stato curdo.
Questo è successo in molti incidenti recenti che sono iniziati con bombardamenti (con la cooperazione dell’intelligence turca ) di un campo giovani curdo, che ha ucciso e ferito una serie di giovani attivisti secolari. Dopo giorni dal massacro della gioventù curdo-turca, Erodoğan ha ordinato alla sua forza aerea di bombardare e mitragliare basi curde nei territori sovrani di Iraq e Siria e la polizia di sicurezza ha assaltato e arrestato migliaia di nazionalisti curdi e simpatizzanti di sinistra turchi, in tutto il paese.
Tutto questo è accaduto con il sostegno degli USA e NATO che forniscono copertura ai piani di Erodoğan per prendersi il territorio siriano, dislocare i civili e combattenti curdi, e colonizzare il confine a nord della Siria, con il pretesto di aver bisogno di una “zona cuscinetto”, per proteggere la sovranità turca.
Un tale massiccio furto di terra di centinaia di chilometri quadrati porrà fine al sostegno di lunga data e all’interazione tra le popolazioni siriane, irachene e turche, che sono state tra i piu’ efficaci oppositori dei gruppi radicali islamici.
La guerra contro i Kurdi di recente proclamata da Erdoğand ha complesse componenti religiose, domestiche e regionali (Financial Times 7/28/15, p 9): all’interno della Turchia, la repressione è diretta contro il poter elettoral-politico emergente del Kurdish People’s Democratic Party.
Erodoğan pianifica di porre in discredito o palesemente proibire questo partito politico, che ha vinto un numero sorprendente di seggi nella recente elezione parlamentare, indire nuove elezioni, assicurarsi una “maggioranza” in Parlamento ed assumere poteri dittatoriali “esecutivi”.
Regionalmente, l’invasione di Erodoğan della Siria è parte della sua strategia di espandere i confini turchi verso sud e ovest per fornire una piattaforma da cui i clienti jihadisti, favoriti, della Turchia, possano lanciare assalti sul governo secolare di Damasco e Aleppo.
Il bombardamento dei villaggi curdi e dei campi in Iraq e Siria sono progettati per rovesciare le vittorie militari curde contro l’ISIS e giustificheranno maggiore repressione di attivisti curdi che sostengono l’autonomia nella Turchia sudorientale.
Erodoğan sta contando sugli accordi della Turchia con la NATO e gli USA per la collaborazione dichiarata e segreta contro i Kurdi e contro la sovranità nazionale della Siria.
Le guerre per procura di Netanyahu
L’offensiva politica sfaccettata di Netanyahu è progettata per trascinare gli USA in una guerra contro l’Iran. La sua strategia opera a molti livelli e in modi complementari complessi. L’obbiettivo immediato è l’accordo nucleare firmato di recente tra la Casa Bianca e l’Iran. Parte della strategia a lungo termine per distruggere l’Iran, include la formazione di una coalizione di Stati del Medio Oriente, specialmente delle monarchie del Golfo, per accerchiare, affrontare e provocare guerra all’Iran. Questa strategia politico-militare viene spinta da Sionisti al comando, all’interno delle cerchie di massimo livello del governo USA.
Tutti i maggiori partiti politici israeliani e la più parte dei votanti in Israele sostengono questa politica pericolosa contro l’Iran. I Presidenti delle 52 maggiori organizzazioni ebraico-americane, in USA, si sono mobilitati per prevaricare, corrompere, randellare la maggioranza del Congresso [USA] perché segua i dictat di Netanyahu.
Ogni persona del Congresso Usa è stata “visitata” e le sono stati dati scritti di propaganda da parte di leaders, attivisti e funzionari full time dell’AIPAC, le Confederazioni Ebraiche, e i loro sponsor politici miliardari. La maggior stampa e TV USA, ripete a pappagallo la richiesta di Netanyahu di “una guerra per un accordo di pace”, nonostante la grande opinione pubblica USA sia contro ogni escalation di conflitto.
(…) Nel Dipartimento di Stato e nei Dipartimenti di Commercio, Difesa, Tesoro, gli agenti Usa-israeliani fungono da consulenti speciali per il Medio Oriente, ambasciatori ed insider spingono le politiche di Netanyahu per minacciare ogni normalizzazione delle relazioni tra USA e Iran.
Una recente proposta scritta dal Professor Phillip Zelikow nel Financial Times (7/23/15, p. 9) intitolata “To Balance (sic) the Nuclear Deal, Defeat ISIS and Confront Iran” (per bilanciare l’accordo nucleare, sconfiggere ISIS e confrontarsi con l’Iran) è agghiacciante.
L’ex ‘Direttore esecutivo” della Commissione per il Rapporto di Investigazione” sull’11 Settembre (Commission Investigation Report), ultra-insider Zelikow promuove la formazione di una coalizione ingegnosa, che sarebbe in nome della battaglia contro ISIS, ma il cui vero scopo è “ fronteggiare le ambizioni iraniane”.
La “coalizione di Zelikow include la Turchia, il cui compito sarà attaccare gli alleati regionali dell’Iran in Siria e Libano (Hezbollah) e tutto nel nome della battaglia contro l’ISIS.
(…) La “coalizione anti-ISIS” di Zelikow infine perseguirà le milize sciite dell’Iraq ed i loro maggiori sostenitori nella Guardia Rivoluzionaria dell’Iran, incasellando cosi da vicino la strategia di Netanyahu!
Zelikow fu uno dei maggiori sostenitori, nel 2003, della invasione dell’Iraq. 12 anni dopo, che gli USA hanno invaso, occupato e distrutto l’Iraq, Zelikow salta su di nuovo a proporre una politica che deve inviare delle truppe di combattimento USA per servire l’interesse regionale di Israele. Scrive: “il lato militare [della ‘coalizione’] avrà bisogno di più americani sul terreno, per offrire un significativo sostegno di combattimento nella coalizione”. (FT ibid).
(…) Zelikow e i suoi capi nel Ministero degli Affari Esteri Israeliano, sanno che ogni intervento militare USA con una tale “coalizione”, porterebbe alla distruzione dell’accordo USA-Iran e che un’altra grande guerra sul campo con le truppe USA, che ancora una volta combatteranno per Israele!
Considerata la sua posizione quale insider con contatti ad altissimo livello, il tentativo di Zelikow di sabotare l’accordo USA-Iran, presenta un pericolo per la pace nel mondo, assai maggiore di ogni rumorosa lobby delle 52 organizzazioni sioniste che sono attive nel Congresso.
Zelikow è stato un consulente per la sicurezza, altamente influente, nell’Esecutivo USA e nel Dipartimento di Stato, a partire dai primi anni ’80 sotto Reagan. Nel 2007 fu nominato “consulente speciale” nel Dipartimento di Stato, una posizione precedentemente coperta dal neo-con Wendy Sherman e seguito da Victoria Nuland, mercante di guerra. Nel 2011 il Presidente Obama lo ha nominato nel Comitato Consultivo dell’Intelligence del Presidente.
(…) Phillip Zelikow ha soppresso ogni discussione sul ruolo di Israele come maggiore catalizzatore per i coinvolgimenti USA nelle guerre di Afghanistan e Iraq. [ alla fontre dell'articolo un dettagliato elenco dei ruoli che Zelikow ha avuto nella politica USA]
(…) la specializzazione di Zelikow e la sua utilità per Israele, deriva dai suoi articoli sulla utilità politica delle ‘false flags’ e delle catastrofi: eventi istigati dai poteri imperialisti per fare pressione e traumatizzare il pubblico perché accetti guerre impopolari e politiche domestiche di uno stato di polizia.
(…) Zelikow è un grande truffatore che afferma di avere conoscenza sull’antrace, le relazioni del Medio Oriente e la strategia militare.
Vomita pura spazzatura …. Non la sua finezza da autorità!..
(…) Egli chiama continuamente “regime terroristico” il governo secolare della Siria (sotto
attacco dai terroristi jiaditi). Chiama le milizie irachene che combattono contro ISIS “squadre di tortura sciiete” . Tutto questo fa parte di una messa in scena per spingere gli USA in una guerra sul campo, per Israele e contro l’Iran e i suoi alleati.
A differenza del turco Erdoğan che usa le sue forze armate per lanciare una guerra totale per colonizzare e terrorizzare territori etnici curdi in Siria, Iraq e Turchia, l’israeliano Netanyahu dipende dai suoi “operativi di alto livello” presenti in USA per mettere in moto le ruote di guerra.
Poco prima degli attacchi dell’11 Settembre, nel 2001, il portavoce –guida di Israele al Senato USA, Joseph Lieberman, presentò la roadmap delle guerre USA per i successivi 15 anni [2001-2016] dichiarando che “gli USA devono dichiarare guerra al’Iraq, Siria, Libia, Libano e Iran” nonostante la completa assenza del coinvolgimento di questi paesi nell’evento”.
E’ un profeta oppure un agente di gran successo? Zelikow spingerà per una “coalizione” dei dittatori e monarchi del Medio Oriente per soddisfare il sogno di Israele come dettato da Joseph Lieberman nel Settembre 2001.
(…) Israele potrà poi espletare la sua brutale soluzione finale: l’esproprio e la espulsione di tutti i Palestinesi per stabilire uno stato puramente ebraico, circondato da impronunciabile distruzione e destituzione…
Conclusione
Erodoğan espande ‘la frontiera turcomanna’ in Siria e Iraq – nonostante il fatto che la Turchia non abbia mai mostrato interesse nelle minoranze turcomanne. Alla fine si allea con i terroristi dell’ISIS per sradicare ovunque i Kurdi in Turchia. Come Erodoğan, Netanyahu, vuole un ‘puro stato etnico”: uno turco l’altro ebraico ! Entrambi i leader non hanno alcun rispetto della sovranità dei loro stati confinanti, tanto meno della sicurezza della loro popolazione civile.
Entrambi dipendono da un sostegno militare degli USA. Entrambi sono nel processo far scoppiare guerre sempre più ampie e distruttive in Medio Oriente.
Netanyahu ed Erodoğan vogliono riconfigurare il Medio Oriente: la Turchia prende la Siria e il Kurdistan; Netanyahu espande il dominio militare nel Golfo Persico, attraverso la distruzione dell’Iran.
Questi due leader pare che si odino perché sono cosi simili in arroganza ed azione… ma secondo il Professor Zelikow, gli USA faranno un ingresso “come dio” per ‘mediare’ le diverse prese di potere tra … ciò che lui con superficialità definisce ‘i partners della coalizione’.
by: Prof. James Petras
fonte: http://www.globalresearch.ca/erodogan-and-netanyahu-declare-war/5466301
traduzione e sintesi Cristina Bassi per The Living Spirits
http://thelivingspirits.net/cospirazioni-contro-lumanita/erodogan-e-netanyahu-dichiarano-guerra-per-riconfigurare-il-m-o.html
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