Il 27 settembre prende il via la 70esima edizione dell’Assemblea generale dell’ONU. Mentre i leader mondiali arrivano a New York, Sputnik ricorda i momenti più eclatanti delle sessioni precedenti.
La scarpa di Khrushchev
Il 12 ottobre del 1960 alla riunione dell'Assemblea generale ONU si discuteva della liquidazione del sistema coloniale, il tema era proposto dalla delegazione sovietica. Alla tribuna è salito un membro della delegazione filippina che ha chiamato lo stato sovietico un "campo di concentramento". Ascoltando l'interpretazione simultanea, il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica è esploso. Ha alzato una mano per prendere parola, ma il presidente dell'Assemblea, irlandeseFrederick Boland, ha finto di non vedere il cenno di Khrushchev. L'ultimo si è tolto una scarpa ed ha cominciato a brandirla. Solo dopo questo gesto Boland ha dato la parola alla delegazione russa. L'episodio con la scarpa di Khrushchev rimaneva a lungo al centro delle discussioni sui media mondiali, anche se le pellicole dell'epoca non confermano la versione.
"Abbasso il sionismo!"
Il 13 novembre del 1974 il leader palestinese Yasser Arafat è stato per la prima volta invitato all'Assemblea generale dell'ONU su richiesta del Movimento dei Paesi non allineati. Nel suo discorso Arafat ha chiamato il sionismo una forma di razzimo. Un anno dopo l'Assemblea generale ha approvato una risoluzione che definiva il sionismo come una forma di razzismo e discriminazione razziale. Nel 1991, quando l'Europa orientale ha abbandonato il comunismo, la risoluzione è stata abolita su richiesta degli USA e dell'Israele.
Minaccia extraterrestre
Il 21 settembre del 1987, nel corso della 42esima sessione dell'Assemblea generale ONU, l'allora presidente statunitense Ronald Reagan ha detto che la minaccia extraterrestre era il fattore principale in grado di risolvere contraddizioni reciproci dei Paesi. Reagan ha più volte parlato degli alieni, e la reazione del suo entourage era ambigua. Per esempio, il suo consigliere per la sicurezza nazionale Colin Powell cercava di cancellare tali idee dai discorsi ufficiali del presidente.
"Diavolo" nell'ONU
Nel 2006 Hugo Chávez ha tenuto all'Assemblea generale un discorso da non dimenticare. Salito alla tribuna, il presidente venezuelano ha sostenuto che "il diavolo è stato qui". Poi ha spiegato che sottintendeva il presidente USA George W. Bush — poco prima dell'intervento di Chávez il presidente statunitense aveva giustificato la politica estera USA dal palco delle Nazioni Unite. Hugo Chávez ha parlato più di un'ora (il tempo previsto per ogni discorso è 15 minuti), durante la quale ha prestato un'attenzione considerevole alle trasformazioni rivoluzionarie che portavano l'America Latina verso il socialismo che, secondo lui, "può salvare il mondo".
L'intervento più lungo nella storia dell'Assemblea generale
Il discorso più lungo a una sessione dell'Assemblea generale dell'ONU è stato tenuto da Fidel Castro ed è durato 4 ore 29 minuti. Il 26 settembre del 1960 il leader cubano ha spiegato il vero senso della rivoluzione di Cuba, la sostanza delle riforme pianificate dal suo governo, ed ha messo gli americani in guardia contro attacchi verso Cuba che in quel momento stava cominciando a camminare da sola. Nel suo intervento Castro ha anche rivelato i veri motivi dell'aggravamento dei rapporti tra Washington e l'Avana.
La fine ufficiale della guerra fredda
Rivolgendosi all'Assemblea generale nel dicembre del 1988, il leader sovietico Mikhail Gorbachev ha proclamato la fine della guerra fredda e annunciato una serie di riforme pacifiche nonché passi verso il disarmo. Ha anche affermato di intender ridurre unilateralmente le forze armate sovietiche. New York Times ha chiamato il suo discorso uno degli atti più grandi fatti da un capo di stato fin dai tempi dei "Quattordici punti" di Woodrow Wilson (1918) e della "Carta Atlantica " di Franklin D. Roosevelt e Winston Churchill (1941).
"Veto per tutti"?
Il 23 settembre del 2009 il leader della rivoluzione libica Muammar Gheddafi si è opposto al "feudaleismo politico" e ha richiesto di assegnare il diritto di veto a tutti i membri del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Ha inoltre sostenuto che la Libia non era obbligata a attenersi alle risoluzioni delle Nazioni Unite, dopodiché ha gettato da parte la Carta dell'organo. Gheddafi ha parlato più di due ore — è stato il secondo discorso più lungo dopo quello di Castro. L'interprete libico non è retto alla tensione ed è svenuto. È stato sostituito dal capo del servizio arabo degli interpreti dell'ONU.
"Per la lotta al terrorismo"
Nel 2006, l'anno del 60esimo anniversario dell'Assemblea generale dell'ONU, il presidente russo Vladimir Putin ha esortato a riformare l'organizzazione internazionale e ad alzare l'efficacia del Consiglio di Sicurezza. Il presidente ha chiesto di prendere in considerazione la nuova realtà ed ha menzionato il terrorismo come una nuova minaccia alla sicurezza internazionale. Quest'anno Vladimir Putin interverrà dalla tribuna dell'ONU per la quarta volta.
Il 12 ottobre del 1960 alla riunione dell'Assemblea generale ONU si discuteva della liquidazione del sistema coloniale, il tema era proposto dalla delegazione sovietica. Alla tribuna è salito un membro della delegazione filippina che ha chiamato lo stato sovietico un "campo di concentramento". Ascoltando l'interpretazione simultanea, il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica è esploso. Ha alzato una mano per prendere parola, ma il presidente dell'Assemblea, irlandeseFrederick Boland, ha finto di non vedere il cenno di Khrushchev. L'ultimo si è tolto una scarpa ed ha cominciato a brandirla. Solo dopo questo gesto Boland ha dato la parola alla delegazione russa. L'episodio con la scarpa di Khrushchev rimaneva a lungo al centro delle discussioni sui media mondiali, anche se le pellicole dell'epoca non confermano la versione.
"Abbasso il sionismo!"
Il 13 novembre del 1974 il leader palestinese Yasser Arafat è stato per la prima volta invitato all'Assemblea generale dell'ONU su richiesta del Movimento dei Paesi non allineati. Nel suo discorso Arafat ha chiamato il sionismo una forma di razzimo. Un anno dopo l'Assemblea generale ha approvato una risoluzione che definiva il sionismo come una forma di razzismo e discriminazione razziale. Nel 1991, quando l'Europa orientale ha abbandonato il comunismo, la risoluzione è stata abolita su richiesta degli USA e dell'Israele.
13
novembre 1974, Yasser Arafat alza e intreccia le mani in segno di
vittoria dopo essere intervenuto alla 70° assemblea dell'ONU - ©
AP Photo/ Marty Lederhandler
Minaccia extraterrestre
Il 21 settembre del 1987, nel corso della 42esima sessione dell'Assemblea generale ONU, l'allora presidente statunitense Ronald Reagan ha detto che la minaccia extraterrestre era il fattore principale in grado di risolvere contraddizioni reciproci dei Paesi. Reagan ha più volte parlato degli alieni, e la reazione del suo entourage era ambigua. Per esempio, il suo consigliere per la sicurezza nazionale Colin Powell cercava di cancellare tali idee dai discorsi ufficiali del presidente.
Intervento di Ronal Reagan alla 4esima sessione dell'Assemblea generale ONU, 1987 - ©
Screenshot: Youtube/ReaganFoundation
"Diavolo" nell'ONU
Nel 2006 Hugo Chávez ha tenuto all'Assemblea generale un discorso da non dimenticare. Salito alla tribuna, il presidente venezuelano ha sostenuto che "il diavolo è stato qui". Poi ha spiegato che sottintendeva il presidente USA George W. Bush — poco prima dell'intervento di Chávez il presidente statunitense aveva giustificato la politica estera USA dal palco delle Nazioni Unite. Hugo Chávez ha parlato più di un'ora (il tempo previsto per ogni discorso è 15 minuti), durante la quale ha prestato un'attenzione considerevole alle trasformazioni rivoluzionarie che portavano l'America Latina verso il socialismo che, secondo lui, "può salvare il mondo".
L'intervento più lungo nella storia dell'Assemblea generale
Il discorso più lungo a una sessione dell'Assemblea generale dell'ONU è stato tenuto da Fidel Castro ed è durato 4 ore 29 minuti. Il 26 settembre del 1960 il leader cubano ha spiegato il vero senso della rivoluzione di Cuba, la sostanza delle riforme pianificate dal suo governo, ed ha messo gli americani in guardia contro attacchi verso Cuba che in quel momento stava cominciando a camminare da sola. Nel suo intervento Castro ha anche rivelato i veri motivi dell'aggravamento dei rapporti tra Washington e l'Avana.
L'intervento più lungo nella storia delle assemblee generali dell'ONU fu quello di Fidel Castro il 26 settembre 1960 - ©
AP Photo
La fine ufficiale della guerra fredda
Rivolgendosi all'Assemblea generale nel dicembre del 1988, il leader sovietico Mikhail Gorbachev ha proclamato la fine della guerra fredda e annunciato una serie di riforme pacifiche nonché passi verso il disarmo. Ha anche affermato di intender ridurre unilateralmente le forze armate sovietiche. New York Times ha chiamato il suo discorso uno degli atti più grandi fatti da un capo di stato fin dai tempi dei "Quattordici punti" di Woodrow Wilson (1918) e della "Carta Atlantica " di Franklin D. Roosevelt e Winston Churchill (1941).
"Veto per tutti"?
Il 23 settembre del 2009 il leader della rivoluzione libica Muammar Gheddafi si è opposto al "feudaleismo politico" e ha richiesto di assegnare il diritto di veto a tutti i membri del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Ha inoltre sostenuto che la Libia non era obbligata a attenersi alle risoluzioni delle Nazioni Unite, dopodiché ha gettato da parte la Carta dell'organo. Gheddafi ha parlato più di due ore — è stato il secondo discorso più lungo dopo quello di Castro. L'interprete libico non è retto alla tensione ed è svenuto. È stato sostituito dal capo del servizio arabo degli interpreti dell'ONU.
Moammar Gheddafi alla 64° assemblea generale dell'ONU, il 23 settembre 2009 - ©
AP Photo/ Seth Wenig
"Per la lotta al terrorismo"
Nel 2006, l'anno del 60esimo anniversario dell'Assemblea generale dell'ONU, il presidente russo Vladimir Putin ha esortato a riformare l'organizzazione internazionale e ad alzare l'efficacia del Consiglio di Sicurezza. Il presidente ha chiesto di prendere in considerazione la nuova realtà ed ha menzionato il terrorismo come una nuova minaccia alla sicurezza internazionale. Quest'anno Vladimir Putin interverrà dalla tribuna dell'ONU per la quarta volta.
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