ZANZARE GENETICAMENTE MODIFICATE 2015
L’introduzione
di zanzare geneticamente modificate è una tecnica giunta al culmine
della sperimentazione. Che si stia avvicinando il momento in cui le
zanzare scompariranno?
Abbiamo già parlato di zanzare modificate geneticamente nel luglio del 2012,
a quel tempo si attendevano i consensi per potere sperimentare nelle
Florida Keys, un arcipelago di circa 1.700 isole nel sud-est degli Stati
Uniti, il rilascio di milioni di esemplari di zanzare modificate al fine di eradicare la specie che trasmette malattie come la Dengue e la Chikingunya.
La Florida è ancora in attesa della risposta ma pare che la decisione
sia imminente. La parola ora spetta alla Food and Drug Administration,
l’ente americano che dovrà approvare o meno l’esperimento. L’attore
principale della vicenda è la Oxitec,
l’azienda britannica che da anni prosegue nella ricerca di tecniche di
sterilizzazione e modifiche genetiche al fine di combattere gli insetti,
non solo zanzare.
Questa azienda ha brevettato un metodo di allevamento della zanzara conosciuto come RIDL (Release of Insects carrying a Dominant Lethal). La tecnica sarà applicata sugli esemplari maschi della specie Aedes aegypti i
quali una volta accoppiati con le femmine produrranno larve che non
potranno portare a termine lo sviluppo. Un portavoce dell’azienda
avrebbe rilevato che ad oggi (inizio 2015) gli esemplari di zanzare
modificate introdotti nel mondo sono stati circa 70 milioni.
Anche se la Oxitec assicura
che non ci sono rischi per la popolazione, molti sono a sfavore tanto
che una petizione on-line contraria all’esperimento ha già superato le
150.000 adesioni. La cosa non stupisce dato che periodicamente i canali
di informazioni di massa pubblicano notizie allarmanti e catastrofiche
sul tema. Un esempio per tutti è questo articolo che cita nel titolo “…Zanzare assassine attaccano la Florida…” parlando poi di “…zanzare Frankenstein…”.
E’
vero che zanzare modificate non sono mai state rilasciate negli Stati
Uniti ma una tecnica simile (SIT: Sterile Insect Technique) viene
utilizzata in Florida da anni per combattere altri insetti. Vengono
infatti spesi annualmente circa 6 milioni di dollari per utilizzare la
SIT al fine di combattere la mosca della frutta mediterranea. La
California non è da meno spendendo 17 milioni di dollari all’anno per
questo tipo di lotta.
La Sterile Insect Technique fu
sviluppata nel 1950 e usata negli Stati Uniti contro la Mosca Assassina
(questa volta veramente) conosciuta con il nome scientifico Cochliomyia
hominivorax che fu eradicata completamente nel 1982.
Anche
i dubbi relativi al fatto che le zanzare modificate geneticamente
possano pungere altri organismi e trasmettere geni modificati sembrano
infondate. La compagnia inglese Oxitec che ha sviluppato la tecnica RIDL
agisce solo sui maschi di zanzara (che come noto non pungono) che hanno
il solo scopo di accoppiarsi e produrre larve che non vedranno mai la
luce.
Andando oltre queste speculazioni non possiamo non notare che la Entomological Society of America ha
assegnato il premio 2014 Nan-Yao Su Award for Innovation and Creativity
in Entomology al Dr. Luke Alphey, scienziato e fondatore della Oxitec.
Questo
premio è assegnato annualmente all’entomologo che con il proprio lavoro
dimostra la capacità di sviluppare soluzioni creative e significative
con un impatto significativo sull’entomologia. Il Dr. Alphey ha ricevuto
il premio per avere sviluppato la tecnologia RIDL per controllare gli
insetti infestanti basato sull’uso dell’ingegneria di sterilizzazione
dei maschi della specie”.
Oltre alle zanzare la tecnica RIDL di Oxitec è stata applicata alle mosche delle olive in Europa dove è in attesa di approvazione per i test sul campo, e per la mosca della frutta mediterranea.
Non dimentichiamoci che se questa tecnica dovesse rivelarsi sicura
permetterà di ridurre notevolmente l’introduzione si sostanze chimiche
nell’ambiente.
La posizione dell’AMCA (American
Mosquito Control Association) è quella di sostenere e incoraggiare la
ricerca di nuovi e innovativi metodi di lotta alle zanzare. Fanno parte
di questi metodi la sensibilizzazione del pubblico, la prevenzione, gli
insetticidi chimici, i metodi meccanici e lotta biologica, compresi gli
agenti patogeni diffusi tramite zanzara (RIDL) e le tecniche degli
insetti sterili (SIT).
Steve Mulligan, presidente di AMCA,
sostiene che le nuove tecnologie possono fornire strumenti preziosi
nella lotta contro le zanzare e le malattie trasmesse da esse. Il loro
perseguimento giustifica sicuramente indagini e test. L’affinamento
delle tecniche di lotta è ritenuto fondamentale per ridurre le minacce
future poste da uno dei nemici più antichi e distruttivi dell’umanità, la zanzara.
Infine impossibile non citare il film Mosquito Man (1992) che
racconta le catastrofiche conseguenze di esperimenti fatti su zanzare
modificate geneticamente. Come se non fosse stato sufficiente il primo,
l’idea è stata ripresa in un secondo film sul tema dal non troppo
fantasioso titolo di Mansquito (2005). FONTE
L’INVASIONE DEGLI INSETTI TRANSGENICI
Gli insetti transgenici sono già nell’ambiente, ma la gente non lo sa. In Brasile sono stati rilasciati milioni di zanzare transgeniche per contrastare la zanzara aedes aegypti la cui puntura provoca la febbre dengue, così come alle Cayman e in Malesia. In Spagna è stata avanzata la richiesta di liberare nell’ambiente la mosca transgenica dell’olivo. Un disastro annunciato.
Gli insetti transgenici sono già nell’ambiente, ma la gente non lo sa. In Brasile sono
stati rilasciati milioni di zanzare transgeniche per contrastare la
zanzara aedes aegypti la cui puntura provoca la febbre dengue, così come
alle Cayman e in Malesia. In Spagna è stata avanzata la richiesta di liberare nell’ambiente la mosca transgenica dell’olivo. Un disastro annunciato.
L’errore
più grosso che si può fare è pensare che se gli insetti transgenici
vengono rilasciati nell’ambiente lontano da casa nostra, allora siamo
salvi. Gli insetti si spostano, si diffondono, arrivano dovunque,
contaminano anche i loro predatori, cioè gli animali che li mangiano, e
contaminano i frutti, depositandovisi sopra, che noi mangeremo.
Nel
giugno scorso in Brasile, nello Stato di Bahia, sono state rilasciate
nell’ambiente zanzare transgeniche in milioni di esemplari per
contrastare l’insetto la cui puntura provoca la febbre dengue. L’azienda
Oxitec ha prodotto la zanzara geneticamente modificata che rientra nel
progetto portato avanti dall’organizzazione Moscamed Brasil.
Sempre la Oxitec ha avanzato la richiesta alle autorità europee per
poter rilasciare nell’ambiente, in Spagna, la mosca dell’olivo
geneticamente modificata, notizia che ha scatenato la protesta di
diverse associazioni ambientaliste e della Firab, la Fondazione Italiana
per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica. “Si tratta di un
serio rischio per l’ambiente e di una tecnologia non testata e
validata, rischio aggravato dal fatto che i ceppi di insetti
ingegnerizzati sono esotici e non attinenti agli ambienti in cui
verranno lanciati” ha detto la Firab.
“Il ceppo di mosca dell’olivo
utilizzato da Oxitec non è nativo della Spagna, ma ingegnerizzato a
partire da un ceppo greco incrociato con ceppi israeliani – dice Firab –
c’è quindi il timore di introdurre individui portanti diversi livelli
di resistenza ai pesticidi. Il rilascio in ambiente di ceppi di
parassiti entomologici non-nativi è di norma vietato nel quadro delle
disposizioni europee in quanto alcune caratteristiche indesiderate
potenzialmente presenti nel ceppo di nuova introduzione, come la
resistenza ai pesticidi, possono diffondersi nella popolazione
selvatica. Altre preoccupazioni sono relative al gran numero di larve
ogm morte e vive rinvenibili nel frutto avviato al consumo e all’impatto
di insetti geneticamente modificati sugli ecosistemi”.
Oxitec, dopo avere ricevuto un no dall’Inghilterra,sta tentando di introdurre insetti ogm anche negli Stati Uniti. Ad esempio vorrebbe introdurre la zanzara geneticamente modificata contro la dengue in Florida,
ma appena la notizia si è sparsa la popolazione si è mobilitata con
raccolte di firme e proteste per evitare che il progetto andasse avanti.
Le autorità locali non hanno detto no a priori, ma hanno sospeso
un’eventuale autorizzazione in attesa di studi e prove dell’innocuità di
tali insetti. L’azienda Oxitec ha ammesso che mentre si rilasciano
nell’ambiente gli esemplari ogm maschi (che non trasmettono la malattia
con la puntura), vengono rilasciati anche esemplari femmine perché non è
possibile impedirlo, ma si sono anche affrettati ad assicurare che la
puntura delle femmine ogm è tal quale quella delle femmine non ogm
dell’insetto, non provoca nulla di diverso.
A dirlo però sono
esclusivamente loro studi, nient’altro. Quindi ci si deve fidare della
loro parola. Infatti non ci sono studi sulla popolazione per poter
sapere se questa affermazione ha un fondamento. Così come non ci sono
studi sulla contaminazione che gli insetti OGM possono produrre
nell’ambiente, ibridandosi con insetti “convenzionali” o venendo
mangiati da predatori o contaminando frutti. Peraltro insetti OGM sono
già stati rilasciati anche alle Isole Cayman, in Malesia e presto
accadrà a Panama e in India.
Poi
si comincia già a invocare l’introduzione di insetti geneticamente
modificati per combattere la malaria e per combattere i parassiti delle
coltivazioni agricole. L’allarme ormai è planetario. Helen Wallace,
direttrice dell’inglese GeneWatch,
ha affermato: “La gente rimarrà sconvolta nel sapere che gli insetti
geneticamente modificati possono essere immessi nell’ambiente senza
nessun adeguato controllo”. Ci sono tanti, troppi conflitti di interessi
in capo a chi prende le decisioni e agli organi regolatori. A
spiegarlo molto bene è il rapporto pubblicato dall’organizzazione
no-profit TestBiotech (che
potete leggere in versione integrale nell’allegato in Pdf più sotto).
Il rapporto spiega come la Oxitec si sia infiltrata nei processi di
decision-making nel mondo.
La società ha stretto rapporti con la
multinazionale dei pesticidi e degli OGM Sygenta e ha già provveduto,
appunto, al rilascio nell’ambiente di milioni di esemplari di insetti
OGM. L’ EFSA, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, è indicata
come uno dei numerosi esempi di come l’industria organizza e applica la
sua influenza. Nel gruppo EFSA che valuta gli insetti geneticamente
modificati ci sono molti casi di conflitti di interesse, inclusi esperti
legati alla Oxitec che solo parzialmente hanno dichiarato i loro
rapporti. Il documento EFSA che
valuta i rischi di questi insetti per l’ambiente ha carenze evidenti:
per esempio non considera l’impatto degli insetti GM sulla catena
alimentare.
La Oxitec, come spiega Barbara Peterson di Farm Wars,
li ha programmati affinchè muoiano, in gran parte, allo stadio larvale,
quindi le larve entreranno nella catena alimentare dopo essersi
depositate sui frutti, basti pensare alle olive, ai cavoli, ai pomodori,
e potranno essere trasportate, ancora vive, su questi frutti per
diffondersi poi in altre aziende agricole e coltivazioni. Non c’è
traccia di queste valutazioni nel rapporto dell’ Efsa. Ci sono poi
problemi dati dal fatto che tali insetti sono stati rilasciati
nell’ambiente senza alcuna informazione fornita alle popolazioni.
Peraltro la Oxitec ha saputo influenzare le autorizzazioni e le norme
nel mondo. Innanzi tutto ha definito il rilascio di insetti GM
nell’ambiente come un “contenimento biologico” in modo da bypassare le
richieste di valutazione del rischio; poi ha evitato completamente di
spiegare come questi insetti possano contenuti e limitati in una
determinata area o su un determinato prodotto, perché è chiaro che ciò
non è possibile; laddove ha fornito una valutazione del rischio, ha
evitato di includere gli impatti sulla sopravvivenza degli insetti
nell’ambiente e sulla salute e gli impatti della modifica delle
popolazioni di insetti sull’immunità umana e sulle malattie; sta poi
tentanto di evitare ogni responsabilità per danni se le cose dovessero
mettersi male e sta anche tentando di operare un rilascio nell’ambiente
su larga scala prima che ci sia una regolamentazione generale del
settore in modo che comunque anche se arrivasse, arriverebbe a giochi
fatti.
Negli allegati Pdf potete trovare il testo integrale dei rapporti di TestBiotech e di GeneWatch.
Per ulteriori informazioni potete anche scrivere una e-mail a:
Helen Wallace, GeneWatch, helen.wallace@genewatch.org
Christoph Then, Testbiotech, info@testbiotech.org
François Meienberg, Berne Declaration, food@evb.ch
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