martedì 29 settembre 2015

Le menzogne della stampa occidentale sulla Siria non conoscono limiti


Il cambiamento determinatosi in Siria dall’intervento della Russia in forze nel paese arabo ha scompigliato le carte della strategia degli USA e della NATO ed ha creato una situazione nuova che obbliga tutte le potenze interessate a fare i conti con la presenza russa a difesa del legittimo governo siriano.
 
Non è cambiato però l’atteggiamento dei media occidentali che continuano nella loro opera di falsificazione e di propaganda relativa al conflitto siriano ed alle sue cause, propaganda totalmente prostrata al servizio degli interessi degli anglo USA e di Israele.

A questo proposito possiamo citare come esemplare il pezzo scritto in data odierna (28.09.2015) dall’opinionista del Corriere della Sera, Franco Venturini, che si evidenzia per la quantità di menzogne e di falsificazioni contenute nella sua analisi.

Nel pezzo dal titolo “Siria, il momento delle scelte“, Venturini scrive testualmente:
“..il momento delle scelte. È arrivato scandalosamente tardi quando la guerra civile è entrata nel suo quinto anno, quando una strage spaventosa si è ormai compiuta, (….) Fallire ancora sarebbe un suicidio, per tutti. Perché la guerra civile siriana, innescata nel 2011 dalla ferocia repressiva di Bashar al-Assad, accanto a molti altri orrori ha prodotto l’Isis. Ha prodotto i jihadisti ultraradicali che hanno ucciso, torturato, violentato……..”
Quindi secondo la “narrazione” del Venturini “la guerra sarebbe iniziata perchè questa sarebbe stata innescata dalla ferocia repressiva di Bashar al-Assad” e questo, secondo il Venturini avrebbe prodotto l’ISIS e gli Jihadisti radicali.

Il Venturini mente spudoratamente e finge di non sapere che la destabilizzazione della Siria era stata pianifcata negli anni precedenti dall’Amministrazione USA che aveva proceduto ad infiltrare in Siria (attraverso la Turchia) alcune migliaia di miliziani jihadisti addestrati ed armati dagli stessi americani e britannici in appositi campi segreti in Giordania e che parte di questi provenivano dalla Libia ed erano gli stessi gruppi jihadisti che avevano deposto Gheddafi, con l’appoggio della NATO, poi fatti trasferire in Siria con grande quantità di armi sequestrate dai magazzini libici.

US training syrian rebelds
Il Venturini sostiene contro ogni evidenza che l’ISIS sarebbe quindi un prodotto della “repressione feroce” di Assad, fingendo di ignorare che l’ISIS non è sorto dal nulla ma dagli stessi gruppi di mercenari jihadisti, armati dall’Occidente, che avevano prodotto le insurrezioni e gli attentati terroristici contro le forze regolari dell’Esercito siriano e che avevano colpito e massacrato anche la stessa popolazione civile. Naturalmente il Venturini omette di dire che l’Arabia Saudita, il Qatar e la Turchia sono i paesi complici nella creazione dell’ISIS, ispirato dal radicalismo wahabita e salafita dell’Arabia Saudita, alleato di ferro degli USA e dell’Occidente.

La stessa dizione di “guerra civile”, che continuano ad utilizzare il Venturini e gli altri opinionisti filo atlantisti, falsa la realtà: quella siriana non è una guerra civile ma una guerra per procura delle grandi potenze (USA, Gran Bretagna e Israele in primis) per rovesciare il governo di Bashar al-Assad e disarticolare la Siria, allontanandola dall’Iran e dalla Russia per farne un paese sotto protettorato USA e saudita. Infatti in Siria è stato infiltrato non a caso un esercito di mercenari di diverse nazionalità provenienti (è stato accertato) da ben 84 paesi, dai libici ai sauditi, dai ceceni agli Afgani, dagli egiziani ai tunisini, agli europei, ai Kossowari, ecc..

Il Venturini prosegue il suo pezzo enunciando le solite banalità ed i luoghi comuni degli USA che considerano l’ISIS come il nemico n. 1 e che stanno compiendo sforzi insieme agli altri paesi della coalizione, ecc. poi viene l’altra spudorata menzogna:
“…….L’Occidente ha la coscienza pesante sulla Siria per non essere intervenuto quando gli oppositori di Assad erano suoi alleati. L’America ha mal digerito il fiasco dell’estate 2013, quando le navi mandate a punire il dittatore per aver fatto uso di armi chimiche batterono in ritirata senza aver sparato un colpo”…..
Secondo Venturini gli oppositori di Assad prima erano “buoni” ed alleati dell’Occidente e poi sono divenuti “cattivi” e “tagliagole” loro malgrado, per il disinteresse dell’Occidente che non li ha aiutati, suppone implicitamente la logica del Venturini.

Le navi USA ed alleate erano state inviate “per punire il dittatore per aver fatto uso di armi chimiche….”, questa poi è decisamente una menzogna troppo spudorata e grossa per farla passare sotto silenzio. Le inchieste fatte successivamente hanno dimostrato che l’utilizzo delle armi chimiche nel 2013 era stato fatto dai terroristi in Siria, utilizzando armi chimiche fornitegli dai servizi segreti turchi, per addossare la colpa all’Esercito di Assad, creando una “false flag” che doveva poi provocare l’intervento militare degli USA e degli alleati per la famosa “linea rossa” dichiarata da Obama. 

Come noto fu poi la Russia ad interporsi ed a fare da garante per un disarmo chimico della Siria.
Vedi: Attacco chimico in Siria, il MIT di Boston smentisce Obama: “Non fu Assad ma i ribelli”
Vedi anche: Armi chimiche in Siria. Del Ponte: per ora prove solo a carico dei ribelli

Per il Venturini è stato Assad ed il suo Esercito contro ogni evidenza. Questo sarebbe un opinionista di quello che dovrebbe essere il quotidiano più autorevole e prestigioso della stampa italiana.

Evidente che falsificare i fatti e fare la propaganda faziosa è un lavoro che rende bene e per quello le centrali atlantiste hanno arruolato i più famosi giornalisti abituati ad omaggiare il potere e rendere un “buon servizio”.

D’altra parte i media occidentali, non diversamente dal Corriere della Sera, vanno anche oltre nella propaganda e nella falsificazione.

Il New York Times, ad esempio,per giustificare la legittimità dell’incursione aerea fatta ieri dai francesi scrive:
“……In una conferenza stampa a New York, dove era arrivato per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il prsidente Hollande ha dichiarato che aerei da guerra hanno attaccato il campo di addestramento in Siria orientale dopo che era stato identificato dalla sorveglianza aerea francese con l’aiuto della coalizione interazionale Occidentale e gli stati del Medio Oriente che conducono la campagna aerea contro lo Stato islamico, noto anche come ISIS.
“Le nostre forze hanno raggiunto i loro obiettivi: il campo è stato completamente distrutto”, ha detto Hollande. “Sono stati utilizzati sei Jet, di cui cinque Rafales”.
Ha aggiunto che la Francia potrebbe lanciare altri attacchi nelle prossime settimane, se necessario, con l’obiettivo di “identificare gli obiettivi di campi di addestramento o luoghi in cui sappiamo che il gruppo terroristico dello Stato Islamico può minacciare la sicurezza del nostro Paese”. Il primo ministro Manuel Valls anche confermato ai giornalisti che gli attacchi aerei avevano avuto luogo.
“Siamo in attacco contro il Daesh in Siria perché questa organizzazione terroristica prepara e organizza attentati in Francia dalla Siria, da questi santuari”, ha detto Valls. “Stiamo quindi agito per legittima difesa, in rispetto dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite”.

Quindi, secondo il NYT, la Francia è in diritto di bombardare la Siria per “legittima difesa” perché chiaramente un gruppo di miliziani jihadisti presenti nel paese – che sono stati creati per le finalità geopolitiche di Washington e della NATO- minaccerebbe l’integrità territoriale della Francia, una delle maggiori potenze occidentali.

In realtà dopo che Russia, la Cina ed Iran hanno iniziato ad intensificare il loro asse a protezione del presidente Assad, la Francia e Regno Unito hanno aumentato il loro coinvolgimento e questo perché tutto il bluff su cui si era costruita la “coalizione internazionale” contro l’Isis è stato miseramente svelato.
 
La Russia e l’Iran hanno richiesto direttamente agli USA di collaborare assieme a sconfiggere l’ISIS, se quello è nei fatti il loro obiettivo e con questo hanno obbligato gli USA e i loro alleati a scoprire le carte.

E qui la propaganda occidentale raggiunge un livello ormai farsesco. Si può leggere quello che scrive il
“Royal United Services Institute” per far passare l’idea che il coinvolgimento russo in Siria rafforzerebbe i terroristi:
“Il dispiegamento di truppe russe in Siria potrebbe finire per aiutare lo Stato islamico in quanto sono stati inviate truppe nelle zone dove c’è più probabilità che incontreranno alti gruppi contrari all’Isis, secondo un nuovo rapporto”.
 In sostanza, la tesi è che la Russia non dovrebbe tentare di annientare la banda degli jihadisti dell’ISIS,
“…..perché in tal modo, potrebbero inavvertitamente aiutare altri estremisti”.
Definire farsesca questa interpretazione sarebbe troppo poco ma risulta evidente che c’è in atto un penoso tentativo per giustificare l’opposizione all’intervento russo “arrampicandosi sugli specchi” pur di sostenere le tesi americane.

Oltre a questi esempi si può citare il il livello di“ridicolo” raggiunto da David Cameron (via Bloomberg):
“Bashar al-Assad deve affrontare un processo penale, il primo ministro britannico David Cameron ha detto, pur mantenendo aperta la possibilità che il presidente siriano potrebbe rimanere temporaneamente al potere per una transizione verso un governo più inclusivo.
“Le persone che infrangono il diritto internazionale deve essere soggetta al diritto internazionale”, ha detto il premier ai giornalisti in viaggio con lui. “Ha massacrato il suo popolo, che ha contribuito a creare questo conflitto e questa crisi migratoria, che è uno dei grandi sergenti del reclutamento per l’Isis”.

Quindi i britannici che negli ultimi anni hanno attuato i più nefasti interventi militari (assieme agli USA) contro paesi sovrani, senza alcun mandato dell’ONU, come avvenuto in Iraq, in Libia e in Siria (in forma occulta), rovesciando governi legittimi in base a pretesti (le armi di distruzione di massa in Iraq, la rivolta dei “ribelli democratici” in Libia) adesso si ergono come i “garanti del diritto internazionale” ed accusano Assad di quelle conseguenze (crisi dei profughi) che loro hanno provocato con i bombardamenti della NATO e l’invio dei mercenari armati dalla NATO in Siria.

L’opinione pubblica oggi dovrebbe iniziare a svegliarsi dal torpore e porsi delle domande.
 
Una cosa è comunque certa: nonostante la loro propaganda, la narrativa occidentale sulla Siria è ridicolmente fallita.


Luciano Lago

Nella foto in alto: soldati dell’esercito siriano
Nella foto al centro: istruttori USA addestrano gli Jihadisti in un campo in Giordania

fonte: http://www.controinformazione.info/le-menzogne-della-stampa-occidentale-sulla-siria-non-conoscono-limiti/#more-13133

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