Il fruttosio altera centinaia di geni cerebrali e può causare una miriade di problemi, come il diabete, patologie cardiovascolari, Alzheimer e deficit attenzione-iperattività. Uno studio sui topi ha mostrato che l’assunzione di fruttosio (pari ad una quantità presente in un soft drinks) riduce la memoria, altera la glicemia, l’insulinemia e i trigliceridi.
La sequenziazione di oltre 20.000 geni del cervello dei topi nutriti con fruttosio ha portato alla identificazione di oltre 700 geni ipotalamici (centro metabolico) e oltre 200 geni dell’ippocampo (regola l’apprendimento e la memoria) alterati dal consumo di fruttosio.
Precedenti studi avevano già mostrato i pessimi effetti del fruttosio sulle cellule cerebrali: alterazione della comunicazione tra cellule nervose, aumento di molecole tossiche nel cervello e riduzione delle capacità di apprendere e ricordare.
Tuttavia, i ricercatori hanno anche
visto che gli effetti dannosi del fruttosio possono essere annullati se
alla dieta vengono aggiunti gli omega-3, segnatamente il DHA (acido
docosaesaenoico).
Il fruttosio è molto utilizzato come
dolcificante dall’industria alimentare ed è presente in molti cibi
confezionati e nei soft drinks. C’è anche chi lo usa puro al posto dello
zucchero, pensando di fare una cosa salutare.
Negli USA dove in fatto
di diete assurde e cibi spazzatura sono parecchio avanti, si stima un
consumo medio di fruttosio (derivato dallo sciroppo di mais) di circa
12kg a persona nel 2014.
Bibliografia
- Qingying Meng et al, Systems Nutrigenomics Reveals Brain Gene Networks Linking Metabolic and Brain Disorders. EBioMedicine, 2016;
fonte: http://www.dottorperuginibilli.it/alimentazione-dietologia/4845-il-fruttosio-altera-i-geni-cerebrali
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