Da qualche decennio, un gruppo
sparuto di ‘cospirazionisti’ metteva in guardia i propri simili da una tensione
imponente a livello planetario verso l’instaurazione di una feroce dittatura
unica mondiale. Tali personaggi erano (e sono) uomini e donne generosi, acuti,
coraggiosi, creativi e preveggenti.
Grazie a loro ciò che sta
accadendo oggi non è una sorpresa per chi ha avuto l’intuizione di dargli
ascolto, di seguirli ed incoraggiarli a proseguire nelle loro ricerche.
Gli eventi innaturali si
susseguono a ritmo incessante e le loro più fosche previsioni si stanno purtroppo
avverando. Per l’abolizione del denaro contante occorreranno solo alcuni mesi
di attesa, sulla limitazione drastica dei diritti civili siamo già a buon punto
mentre prosegue l’opera di rimodellazione genetica grazie agli onnipresenti
campi elettromagnetici, alle scie chimiche, agli additivi alimentari, alle
coltivazioni transgeniche ed alla medicina di stato, imposta come l’unica in
grado di alleviare e risolvere i malanni mentre è una delle principali cause di
morte del mondo occidentale.
I centri di potere temporale si
stanno allontanando, giorno dopo giorno, dalle esigenze di quel popolo da cui
avrebbero dovuto acquisire la loro legittimità. In poche parole: siamo scivolati
dentro una dittatura. Unione Europea ed ONU, con i loro osceni corollari di
infami trattati transoceanici, diverranno i soli centri di potere autorizzato
da se stessi. Un manipolo di personaggi oscuri, non eletti da nessuno,
guideranno ufficialmente il pianeta, perdendo così del tutto quell’effimera (ed
oramai ridicola) parvenza di investitura popolare.
In questo scenario complessivo non
poteva mancare un immotivato periodo di crisi finanziaria (che diventa, in breve
tempo, economica e sociale), innescato ad hoc per poter procedere all’instaurazione
totalitaria con maggior agio.
Le ipotesi per un futuro prossimo
a livello individuale potrebbero consistere in un asservimento consensuale al
sistema, con sempre minori diritti ed una sempre maggiore interferenza centrale
nelle proprie vite, oppure in una fuga generale dal sistema, opzione sempre più
difficile da raggiungere, sia a livello burocratico che pratico.
Il paesaggio rurale potrebbe sembrare lo
scenario migliore nel quale immaginarsi al di fuori dal sistema, eppure tale
scenario è tutt’altro che incontaminato! Prodotti chimici per l’agricoltura,
ripetitori per le telecomunicazioni (leggasi: controllo mentale),
infrastrutture disumane e soprattutto scie chimiche, premono e diffondono i
loro nefasti effluvi fin nelle più remote porzioni di territorio
ex-incontaminato.
Dobbiamo quindi ricordare a noi
stessi che la fuga dalla dittatura è essenzialmente un percorso mentale, un
felice intreccio di intuito, ragione e sentimento. La necessità di preservare
se stessi, la propria integrità fisica e psichica, i propri gradi di libertà per
i quali i nostri avi hanno lottato in buona fede, la nostra capacità residua di
pensare in autonomia, di diffondere i propri pensieri.
L’attacco al genere umano infatti
è multilivello. Sono dispiegate in campo armi tanto pericolose quanto
seducenti. La seduzione maggiore è rappresentata da un pianeta artefatto,
piastrellato, succedaneo, irretito nella sua plastica innaturalezza. In questo
contesto terrifico, agirebbe un essere umano impiantato, svuotato, irreggimentato,
sedicente ‘libero’ ed in realtà etero diretto sin nelle pieghe più intime della
sua personalità e quindi non più umano, attenzione.
Questa corsa all’infamia produrrà
molti guasti ma faranno la differenza i molti che hanno compreso, tra mille
difficoltà, il senso ultimo di questo gioco all’oscurità.
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