Mentre in questo Weekend del Memorial Day si celebrano le nostre guerre passate, fate un pensierino sulle nostre prospettive nel caso di una terza Guerra Mondiale contro Russi e Cinesi
Saker riferisce
che la Russia si sta preparando alla terza Guerra Mondiale, non perché
la Russia intenda dare il via all’aggressione, ma perché è allarmata
dall’arroganza dell’Occidente, dalla demonizzazione della Russia, dalle
azioni militari provocatorie dell’Occidente, dall’interferenza americana
nella provincia russa della Cecenia e nelle ex province russe
dell’Ucraina e della Georgia, e dall’assenza di ogni tentativo di
contenimento da parte dell’Europa Occidentale della capacità di
Washington di fomentare la guerra.
Proprio come Steven Starr, Stephen
Cohen, il sottoscritto e pochissimi altri, Saker si rende conto della
temeraria incoscienza insita nel convincere la Russia che gli Stati
Uniti intendono attaccarla.
E’ straordinario vedere la fiducia che
molti Americani ripongono nelle capacità del loro esercito. In 15 anni
gli Stati Uniti non sono riusciti a sconfiggere un pugno di Talebani
armati solo di armi leggere e, dopo 13 anni, la situazione in Iraq è
sempre fuori controllo. Questo non è molto rassicurante di fronte alla
prospettiva di dover affrontare la Russia, ancora meno (se consideriamo)
l’alleanza strategica fra Russia e Cina. Gli Stati Uniti non sono
riusciti a sconfiggere la Cina neanche 60 anni fa, in Korea, quando
allora era una nazione del Terzo Mondo.
Gli Americani devono fare attenzione al
fatto che il “loro” governo è una raccolta di cretini stupidi e pazzi,
che probabilmente porteranno alla distruzione completa gli Stati Uniti e
tutta l’Europa.
I
sistemi d’arma russi sono di gran lunga superiori a quelli americani.
Le armi americane sono prodotte da industrie private, allo scopo di
generare enormi profitti. L’efficacia delle armi non è la preoccupazione
principale.
Ci sono infiniti rialzi dei preventivi che fanno schizzare
nello spazio cosmico i costi delle armi americane. Il caccia F-35,
che è meno capace dell’F-15 che avrebbe dovuto sostituire, costa, per
aereo, fra i 148 e i 337 milioni di dollari, a seconda se è il modello
per l’Air Force, il Corpo dei Marines o quello per la Marina.
Il casco per il pilota dell’F-35 costa 400.000 dollari, più di una Ferrari ultimo modello.
(Washington obbliga o corrompe la sfortunata Danimarca a comprare gli inutili e costosi F-35.)
E’ assolutamente possibile che il mondo
sia portato alla distruzione solo dall’avidità del complesso della
sicurezza-militare americano. (Mentre siamo) deliziati dal fatto che lo
stupido ed irresponsabile regime di Obama ha fatto risorgere la Guerra
Fredda, dandoci perciò un “nemico” molto più convincente di un’orda di
terroristi, la “minaccia russa” è stata riportata al ruolo che aveva nel
20° secolo, fornendo la giustificazione al dissanguamento dei
contribuenti americani, dei servizi sociali e dell’economia americana,
il tutto per il profitto dei fabbricanti di armamenti.
Ma questa volta la retorica e le azioni
di Washington che accompagnano la rinnovata Guerra Fredda sono molto più
sconsiderate e pericolose di quelle della vera Guerra Fredda. I
presidenti americani dell’epoca lavoravano per abbassare le tensioni. Il
regime di Obama ha (invece) aumentato le tensioni con bugie e con
provocazioni senza senso, che rendono sempre più probabile che la nuova
Guerra Fredda si trasformi in calda. Se Hillary arriva alla Casa Bianca,
è difficile che il mondo riesca a sopravvivere al suo primo mandato.
Tutte le guerre dell’America, eccetto la
prima, la guerra per l’indipendenza, sono state guerre per l’Impero.
Tenetelo a mente quando sentite gli sproloqui sui valorosi soldati che
hanno difeso la patria di fronte al pericolo. Gli Stati Uniti non sono
mai stati in pericolo, ma Washington, alla ricerca dell’egemonia sugli
altri, il pericolo lo ha portato a tantissime altre nazioni.
Oggi, per la prima volta nella sua
storia, gli Stati Uniti si trovano di fronte al pericolo, come risultato
dei tentativi di Washington di egemonizzare Russia e Cina.
Russia e Cina non sono impressionate
dall’arroganza, dall’insolenza e dalla stupidità di Washington. Inoltre,
queste due nazioni non sono i Pellerossa delle pianure americane,
sottomessi con la fame, dopo lo sterminio dei bisonti da parte
dall’esercito dell’Unione.
Non sono la stanca Spagna del 1898, a cui Washington aveva rubato Cuba e le Filippine chiamando il furto una “liberazione”.
Non sono il minuscolo Giappone, le cui poche risorse erano sparse nella vastità dell’Oceano Pacifico e dell’Asia.
Non sono la Germania, già sconfitta dall’Armata Rossa prima che Washington entrasse in guerra.
Non sono Grenada, Panama, l’Iraq, la
Libia, la Somalia o le varie nazioni latino-americane che, come disse il
Generale Smedley Butler “i Marines avevano pacificato per la United
Fruit Company e qualche pidocchiosa banca da investimenti”.
Un popolo americano indifferente, che
pensa solo a sé stesso e all’illusione della potenza militare, mentre il
suo pazzo governo cerca lo scontro con la Russia e con la Cina, non ha
futuro.
*****
Articolo di Paul Craig Roberts, pubblicato da Thesaker.is il 28 Maggio 2016
Tradotto in Italiano da Mario per SakerItalia.it
Nessun commento:
Posta un commento