"Com’è
facile distruggere la cosa che amiamo! Con quale rapidità si leva tra
noi una barriera, basta una parola, un gesto, un sorriso! Salute, umore e
desiderio gettano un’ombra e quello che era luminoso diventa tedioso e
monotono. Attraverso l’usura noi ci logoriamo e quello che era netto e
limpido diviene ottuso, confuso. Attraverso la continua frizione, la
speranza e la frustrazione, quello che era bello e semplice diventa
pauroso ed esigente.
I
rapporti umani sono complessi e difficili e ben pochi sono coloro che
possano uscirne indenni. Sebbene ci piacciano stabili, durevoli,
continui, i rapporti umani sono un movimento, un processo che va
pienamente e profondamente compreso e non costretto a uniformarsi ad uno
schema intimo o esteriore. La conformità, che è la struttura sociale,
perde il suo peso e la sua autorità soltanto quando vi sia amore.
L’amore
nei rapporti umani è un processo di purificazione poiché rivela i modi
dell’io. Senza questa rivelazione, i rapporti umani hanno ben poco
significato. Ma come ci dibattiamo contro questa rivelazione! La nostra
lotta contro la rivelazione assume varie forme: dominio o
subordinazione, timore o speranza, gelosia o accettazione, e così via,
interminabilmente. La difficoltà sta nel fatto che noi non amiamo; e se
amiamo, vogliamo che la cosa avvenga in un certo modo, non diamo
all’amore, libertà.
Noi
amiamo con la mente e non col cuore. La mente può modificare se stessa,
ma il cuore non può. La mente può rendere se stessa invulnerabile, ma
l’amore non può; la mente può sempre ritirarsi, escludersi, diventar
personale o impersonale. L’amore non può essere misurato, cintato. La
difficoltà sta in quello che noi chiamiamo amore, che è in realtà un
prodotto della mente. Noi riempiamo i nostri cuori delle cose della
mente e così abbiamo il cuore sempre vuoto e in attesa.
È
la mente che ci afferra, che è invidiosa, che tiene e distrugge. La
nostra vita è dominata dai centri fisici e dalla mente. Noi non amiamo e
ce ne stiamo in pace, ma aneliamo ad essere amati; diamo per ricevere,
che è la generosità della mente e non del cuore. La mente è sempre in
cerca di sicurezza, di certezza; e come può l’amore essere fatto certo
dalla mente? Può la mente, la cui essenza medesima è del tempo, cogliere
l’amore, che è la sua propria eternità?
Ma
anche l’amore del cuore ha i suoi inganni; perché abbiamo così corrotto
il nostro cuore da renderlo esitante e confuso. È ciò che rende la
nostra vita così dolorosa e logorante. Un istante crediamo di avere
l’amore e l’istante dopo l’abbiamo perduto. Ne deriva una forza
imponderabile, non della mente, le cui fonti possono non essere sondate.
Questa forza è ancora distrutta dalla mente; perché in questa battaglia
la mente sembra invariabilmente essere vittoriosa.
Questo
conflitto entro di noi non può essere risolto da una mente scaltra o da
un cuore esitante. Non vi sono mezzi, non c’è modo di porre fine a
questo conflitto. La stessa ricerca di un mezzo è un altro impulso della
mente d’essere signora incontrastata, di riporre il conflitto per stare
in pace, per avere amore, per divenire qualche cosa.
La
nostra maggior difficoltà è di essere ampiamente e profondamente
consapevoli che non c’è nessun mezzo di amare come fine desiderabile
della mente. Quando si sia compreso ciò realmente e profondamente,
allora ci sarà una possibilità di ricevere qualche cosa che non è di
questo mondo. Senza il tocco di questo qualcosa. fate pure tutto quello
che volete, non ci sarà felicità durevole nei vostri rapporti. Se voi
avrete ricevuto quella benedizione e io no, naturalmente voi ed io
saremo in conflitto.
Potrà
darsi che voi non lo siate, ma io lo sarò: e nel mio dolore e nella mia
pena io mi apparterò. Il dolore è esclusivo come la gioia, e a meno che
non vi sia quell’amore che non è di mia creazione, i rapporti saranno
dolore. Se c’è la benedizione di quell’amore, non potrete che amarmi,
qualunque cosa io possa essere, perché allora non foggerete l’amore
secondo la mia condotta.
(Jiddu Krishnamurti)
fonte: http://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/2016/04/nel-mio-cuore.html
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