(Immagine presa dal web) |
Noi nasciamo potenti, anzi, onnipotenti ma, strada facendo, lo
dimentichiamo. Non può avvenire diversamente. La cultura ce lo impone,
l'"educazione" ci vieta di fare diversamente. Guai se non fosse così. Il
risultato? Sempre più persone che si sentono depresse, sole,
abbandonate, che non sanno ciò che realmente vogliono dalla Vita. In una
parola: sempre più persone disconnesse.
Ma disconnesse da cosa, poi? Da se stesse, dal proprio centro di potere,
dalla propria grandezza, ecco da cosa! Sì, perchè ognuno di noi
possiede, dentro di sè, un centro di potere. Ciò dalla nascita e, prima
ancora, per chi crede nella reincarnazione, da altre Vite. Questo centro
di potere è TUTTO QUELLO DI CUI ABBIAMO BISOGNO PER VIVERE FELICI IN
ETERNO.
Ciò significa andare oltre il corpo e la mente, oltre la Vita stessa e
nelle dimensioni che andremo ad abitare dopo le diverse esperienze
terrene. Ma questo centro di potere ci viene precluso attraverso il
processo "educativo". Attraverso l'educazione (manipolazione), infatti,
tutti quanti impariamo a far dipendere il nostro completamento da
elementi (cose, persone, libri, corsi, seminari) esterni, MAI interni a
noi.
Il problema è che NESSUNO, DICO NESSUNO, potrà mai darci quello che
cerchiamo. Al limite potrà, attraverso il suo aiuto esterno (libri,
parole, corsi), aiutarci a "ricordare di noi" e del progetto della
nostra Anima. La nostra Anima, infatti, sa già qual'è lo scopo per il
quale si è incarnata assumendo le nostre spoglie mortali.
Solo noi abbiamo dimenticato il nostro scopo o, meglio, così è piaciuto
avvenisse. Dopotutto ci hanno "educati" apposta! Così, una volta
educati, perdiamo di vista noi stessi con la nostra interiorità
spirituale e andiamo alla ricerca disperata di elementi esterni allo
scopo (illusorio) di sentirci completi.
Comune è il detto "non si finisce mai d'imparare". Io lo sostituirei con
il detto "non è mai troppo tardi per ricordare e riconnettersi col
proprio centro di potere". Occorre solo modificare la visione, smettendo
di guardare lontano e cominciando a guardare dentro, a ricordare chi
siamo veramente.
Quando ricorderemo chi siamo, cominceremo a dare uno scopo alla nostra
Vita. Solo centrandosi su di Sè è possibile uscire dal circolo vizioso
dei pensieri per cominciare finalmente a vivere appieno la Vita nel QUI E
ORA senza far più dipendere la propria gioia dall'apprendimento di
nuovi concetti scritti in dei libri o ascoltati nei seminari.
Questo articolo non è un invito a non frequentare più nessun seminario o
a non comprare più libri. Esso vuole solo invitare voi, cari lettori, a
riflettere sul fatto che le tecniche e le informazioni in generale
apprese dall'esterno, non costituiscono nulla di nuovo agli occhi della
nostra Anima. Semmai, tutto quello che si apprende dall'esterno, altro
non è che un mezzo per aiutarci a ricordare quanto potenti noi siamo non
appena smettiamo di essere "educati" e ci riconnettiamo col nostro
centro di potere, con le nostre origini primitive, selvagge, indomite.
Il centro di potere altro non è che il deposito di tutte le informazioni
apprese dalla nostra Anima attraverso le sue esperienze vissute prima
della sua discesa nel corpo attuale e attraverso le quali abbiamo la
possibilità di tornare di nuovo potenti ed eterni. La riconnessione con
la nostra parte interiore più profonda ci permette di riconoscere ed
accettare il Divino che è in noi facendoci, al contempo, uscire
dall'illusione di sofferenza e separazione creata dalla nostra stessa
mente attraverso il processo di pensiero.
Vincenzo Bilotta
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