Mentre
i decenni passano assistendo al cambio di leader, governi e alleanze,
le politiche degli Stati Uniti rimangono le stesse. I capi statunitensi
sono abituati a fare pressione su altri Stati, alla ricerca del modo di
occupare la posizione di burattinaio che controlla i burattini nel
mondo. Alcuni politici che preferiscono cedere all’ampia pressione,
scoprono relativamente presto che gli USA difendono solo i propri
interessi geopolitici, spesso a scapito degli altri Stati.
Non c’è da
meravigliarsi che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama abbia
recentemente dichiarato che gli USA devono scrivere le regole, mentre
gli altri Paesi non hanno altra scelta se non seguirle, e che non sarà
mai il contrario. All’inizio della marcia verso l’egemonia, nel 1913, la
quota della produzione industriale mondiale degli Stati Uniti era del
35,8%.
Poco prima della seconda guerra mondiale, arrivò al 40% per poi
raggiungere il culmine a metà degli anni ’50 col 54,5%. Nel 1960 la
quota degli Stati Uniti iniziò a contrarsi gradualmente, scendendo al
46%.
Per compensare la caduta gli Stati Uniti iniziarono a cercare il
modo di sfruttare i partner dell’Unione Europea. Dopo tutto, Washington
sostenne l’integrazione europea dalla fine degli anni ’40, finanziata di
nascosto dalle amministrazioni Truman, Eisenhower, Kennedy, Johnson e
Nixon. Il fatto che l’Unione europea sia un piano statunitense fin dal
primo giorno è stato scoperto da The Daily Telegraph. Inoltre, era un progettato attuato dalla CIA. Il DT nota:
“La Dichiarazione di Schuman che diede il tono della riconciliazione franco-tedesca, portando alle tappe verso la Comunità europea, fu ideata dal segretario di Stato Dean Acheson in una riunione a Foggy Bottom. “Tutto è cominciato a Washington”, disse il capo dello staff di Robert Schuman. Fu l’amministrazione Truman che intimidì i francesi per raggiungere un modus vivendi con la Germania nei primi anni del dopoguerra, anche minacciando di tagliare gli aiuti del piano Marshall, in un incontro con furiosi recalcitranti capi francesi che resistettero fino al settembre 1950”.
The Telegraph fa un passo avanti, sostenendo che i documenti
declassificati del dipartimento di Stato dimostrano che le agenzie di
intelligence degli Stati Uniti finanziarono di nascosto il movimento
europeo per decenni lavorando in modo aggressivo dietro le quinte per
spingere la Gran Bretagna nel piano. Ad esempio, un documento firmato
dal generale William Donovan il 26 luglio 1950, afferma che ci sarebbe
stata una massiccia campagna per promuovere il Parlamento europeo.
Documenti simili dimostrano che il predecessore della CIA, l’Ufficio del
coordinatore delle informazioni e la CIA stessa impedirono
costantemente ai fondatori dell’Unione europea di cercare fonti
alternative di finanziamento, che gli avrebbe permesso di ridurre la
dipendenza dagli Stati Uniti. The Telegraph sottolinea che le
relazioni tra Stati Uniti ed UE furono tese, a volte, ma gli Stati Uniti
controllano l’UE fin dalla creazione del Parlamento europeo, come
ancora degli interessi regionali statunitensi assieme alla NATO.
Se
vogliamo guardare la quantità di tempo, risorse e denaro che Washington
ha speso per garantirsi l’obbedienza dell’UE, non sorprende che continui
ad imporre il Partenariato transatlantico di scambio e investimenti
(TTIP). Questo anche se è chiaro che gli Stati Uniti hanno tutto da
guadagnarci, mentre l’Europa può solo compromettere ulteriormente i
propri interessi finanziari ed economici firmandolo. Questo fatto è
stato ribadito recentemente dall’influente quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung
insieme ai canali televisivi tedeschi WDR e NDR.
Queste fonti
d’informazione hanno trovato il coraggio di pubblicare i documenti
riservati sulla natura dell’accordo TTIP, consegnatigli da Greenpeace.
Queste pubblicazioni danno ai cittadini di entrambi i continenti
l’opportunità di valutare in modo imparziale la natura dei negoziati tra
Stati Uniti ed UE, dato che il pubblico ne era all’oscuro da più di tre
anni. Inizialmente, quando l’UE rese pubbliche le sue proposte, gli
Stati Uniti decisero di rendere segrete le proprie, portando a
manifestazioni di massa in Europa. Alla fine il Sueddeutsche Zeitung è
giunto alla conclusione che gli Stati Uniti esercitano ancor più
pressione sull’Europa di quanto si possa supporre.
The Independent notava che:
“Le fughe potrebbero bastare per destabilizzare completamente l’accordo, secondo gli attivisti che hanno affermato che l’accordo non poteva sopravvivervi, indicando che gli Stati Uniti cercano con la forza di modificare il regolamento europeo per ridurre le protezioni per ambiente, diritti dei consumatori e altre posizioni che l’UE permette ai suoi cittadini. I rappresentanti di ogni parte sembrano aver scoperto di avere differenze “inconciliabili” che potrebbero minare la firma del decisivo e assai controverso accordo commerciale, dicono gli attivisti”.
Curiosamente, una situazione simile si è verificata con la Trans-Pacific Partnership
(TPP), che Washington cerca d’imporre agli Stati della regione
Asia-Pacifico per garantirsi il dominio totale e completo su di essi.
Tuttavia, è improbabile che i capi politici dell’Unione europea o
dell’Asia-Pacifico possano procedere coi negoziati, data la quantità di
danni alle PR che potrebbero subire firmando gli inconcepibili TTIP e
TPP. E sembra che se la gente sapesse del coinvolgimento della CIA in
questi accordi, i colloqui subirebbero una brusca frenata totale.
Martin Berger New Eastern Outlook 22/05/2016
Martin Berger è giornalista freelance e analista geopolitico, in esclusiva per la rivista online “New Eastern Outlook“.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
Se io Stato Italiano stampo la mia moneta e per produrre 500 € spendo 3 centesimi, nel momento in cui pago te tecnico incaricato di costruire un ospedale, guadagno al primo passaggio, per ogni banconota da 500 € che ti consegno per il lavoro eseguito, € 499,97 che faccio entrare nelle casse pubbliche creando quella ricchezza fondamentale con cui io Stato sovrano posso dare committenza per creare lavoro, finanziare la scuola, la ricerca, pagare gli insegnanti, la sanità pubblica, la polizia ecc. senza indebitarmi.
RispondiEliminaAd ospedale ultimato, io Stato italiano ho incassato la rendita da signoraggio, ho immesso liquidità nel sistema retribuendo il lavoro per costruire l' ospedale ed aggiungo alle mie proprietà l' ospedale creando benessere e progresso per l' Italia.
Degli sciagurati connazionali, adeguatamente corrotti da quegli usurai lucidamente identificati e denunciati da Kennedy come capaci di spietate operazioni di intelligence e che girano per il mondo per portare alla rovina le nazioni, hanno firmato per conto nostro, senza chiederci ed ottenere il nostro consenso, una concessione affinchè dei privati e stranieri potessero usurpare il nostro sacro diritto sovrano di creare dal nulla la nostra moneta e di appropriarsi della rendita da signoraggio che costituiva la nostra ricchezza. Siamo stati così costretti, e continuiamo ad esserlo, a chiedere in prestito, per ogni anche minima spesa, quella stessa moneta che prima stampavamo in proprio e spendevamo per creare progresso e ricchezza. Oggi il debito è talmente elevato che non siamo in grado di estinguerlo e la nostra esistenza è rovinata dal quotidiano pagamento degli interessi e dalla costante minaccia di vedere sequestrati i nostri beni per pagare il debito.
Gli usurai si sono impossessati dei media e milioni di Italiani, frastornati e depistati dai disinformatori, mentre sono condannati alla morte civile certa, non hanno neanche la percezione della umiliante vita di miseria e di stenti che li attende, benchè le condizioni di miseria in cui sono stati già ridotti 18 milioni di Italiani siano il tragico anticipo e prefiguri chiaramente il destino che ci attende.