T: news –
Sanatoria del Fisco - Dalle multe alla Tasi, dall’Imu all’Irpef, dall’Iva
all’Irap: lo strumento è a largo raggio. Sono 50 miliardi l’ammontare delle
vecchie cartelle che, alla fine del 2015, risultano non pagate.
La tassazione
brutale è uno dei mezzi con il quale le elite oscure disarticolano una società.
L’Italia del dopoguerra è ripartita economicamente grazie ad una politica
fiscale magnanima e forse troppo disattenta. L’inasprimento della tassazione
degli ultimi dieci anni ha avuto come unico obiettivo l’impoverimento
generalizzato e l’indebitamento individuale onde ottenere una società civile
prona e disperata.
L’introito delle
tasse sparisce in meandri di oscura o nulla valutazione e controllo popolare.
Lo sanno bene i cittadini romani, tartassati per benino, che hanno assistito allo
stesso tempo allo sfascio definitivo della loro città, dalla manutenzione zero
per i luoghi pubblici (strade, piazze, scuole, parchi) sino all’incremento totalmente
ingiustificato delle spese per le forniture ed i servizi.
Ora Equitalia (dopo
decenni di spolpamento della popolazione inerme, perché le mafie invece hanno
continuato a prosperare come nulla fosse) si è ritrovata con 50 miliardi di mancato introito dalle
cartelle inevase!
La chiusura renziana di
Equitalia quindi non è stato un procedimento filantropico ma una necessità per
evitarne la bancarotta, sua e del paese nel suo insieme. Se le
cartelle sono rimaste inevase è perché nessuno ha più i denari per sanarle ed un'agenzia di recupero crediti che non recupera ... fallisce. Da
notare infine come il condono ancora una volta vada a premiare chi non ha pagato
a suo tempo.
L’Italia
traballa sotto i magli dell’alta finanza internazionale che, chissà perché, ha
deciso decenni orsono di smembrare il nostro paese, di svenderne le parti più
interessanti all’estero, di annichilire la sua popolazione autoctona e di
inserirvi anche (perché no?) milioni di migranti, tanto per complicare la sua situazione interna. A quale scopo?
Nessun commento:
Posta un commento