“Sonvi delle leggi che generano la memoria, come ci sono delle leggi che governano l'oblio…”.
Giuseppe Calligaris
“Leggi che generano e che governano...” = ?
Per “tua” semplicità, qualcun3 si è preso la briga da dare loro un “nome”, che le ha – “qua, così” – rese assolutamente sfuggenti.
Ad esempio, sono state chiamate:
Dio
natura
ambiente
scienza
pianeta
leggi, etc.
Tali “reagenti”, costituiscono la visione di parte che si preoccupa di te.
Una “sol cosa”, scambiata – viceversa – per ogni singolo abbaglio che, da ess3, si diparte… mentre osservi, ti specchi e vieni rifless3, unitamente a tutto il resto (essenza delle “cose”, compresa).
Ovvio, in un tal insieme, ti disperdi piuttosto che altro.
O, meglio, vieni disperso in te e nell'ambiente che ti “ha”.
Le “leggi generano e governano”, oppure… solamente obbediscono a… ?
E se quest’ultima possibilità, allora, a chi/cosa esse obbediscono e, quindi, determinano anche la loro “provenienza”?
Il “punto” è proprio questo:
pur essendo, tu, alle prese con termini che classificano a livello frattale espanso (simbolicamente), una ragione fondamentale, dominante
non ti rendi conto proprio del significato, codificato in ogni “cosa” - che ti succede ed osservi - interamente orientato a “parlarti” della ragione fondamentale, per la quale “auto esiste” un simile orientamento della forma e, dunque, della sostanza…
Pur utilizzando termini assoluti, come Dio, non prendi in considerazione che possa esistere “un motivo ed uno solo” a capo di… qualsiasi cosa accade nel reale manifesto.
"Motivo"... |
Un motivo, per altro, molto ma molto più “vicino” a te, di quanto il termine Dio ti possa far comprendere.
Un motivo a carattere umano:
il motivo per il quale
la realtà manifesta
è auto orientata “qua… così”
ossia
giusta solo dalla prospettiva dominante.
Cosa è il “valore assoluto (‘modulo’)”?
“Dotato di una grande abilità naturale ma affatto estraneo alla cultura letteraria... Il che costituisce un grave ostacolo per lui nelle riflessioni sulle sue osservazioni, in quanto, ignorando le opinioni di tutti gli altri ricercatori, egli fa affidamento soltanto sulle proprie forze…”.
Thomas Molineux
Tale “valore” è, ad esempio:
- il non sapere di chi/cosa si tratta
- il non sapere di chi “è”, la firma
eppure
- il “sapere (ricordo, esperienza)” già tutto, di tuo (questo è il tuo “colore interiore”).
Ok?
Capisci, anche da te, che la citazione precedente è… delimitante il soggetto del quale si narra (giudizio convenzionale) che, comunque, rimane “dotato di una grande abilità naturale…”.
Il termine “naturale”, ti dice qualcosa… oltre al significato più prossimo allo “zero”, alias, al disinnesco “qua, così”?
"Perciò ho finito col fare, da ultimo, questo semplice calcolo matematico:
mimica naturale conservata più leggi dell'oblio rispettate uguale malattia della memoria.
Debbo ora confessare, come ho potuto poi convincermi nei giorni seguenti – studiando lo sconosciuto nel mio Sanatorio – che a prima vista ad un esame superficiale quest'uomo poteva parere manierato e avere infatti qualche parvenza di commediante:
incesso rigido, sguardo fisso, come spento, perduto nel vuoto, gesti lenti e quasi solenni, fisionomia intontita, poca tendenza a parlare spontaneamente, aspetto trasognato come di uno che sta continuamente immerso in una “rèverie”, e resti indifferente a tutto quanto accade nel mondo esterno.Ebbene, bisognava sapere e bisognava comprendere, che tale è realmente il comportamento degli amnesici…".
Il mistero di Collegno. La perizia del prof. Calligaris
Bisognava sapere e bisognava comprendere, che tale è realmente il comportamento degli amnesici (bisogna “sapere”, ossia “comprendere”, cioè “decodificare” unitamente al proprio grado di intuito, talento, dote… esperienza, memoria, atteggiamento).
Bisognava, quindi, "ricordare i termini di una già avvenuta, amnesia by dominante"...
La Massa è stata resa… amnesica. Dovresti “ricordarlo”. È possibile.
Osservi sempre l'ombra (apparenza), in luogo della "forma" e della fonte di "luce". Ossia, "guardi sempre nella direzione conseguente a...". |
Articolo 1 (della Costituzione italiana).
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione…
Link
Cosa puoi evincere, a livello frattale espanso?
Mettiti nei panni dei “padri fondatori”, che… andando a “scrivere la Costituzione”:
già nel primo articolo
comprendi (decodifichi)
che “è la Costituzione (che stanno andando a descrivere) che “forma e limita” la Costituzione, alias, lo "spazio immaginifico" per la Massa (popolo).
Ossia:
non si tratta di “scrivere” ma di “descrivere (qualcosa che esiste già)”.
Infatti, “è già successo” che la dominante ha “vinto (controlla tutto)”.
Il primo articolo della Costituzione è nella Costituzione.
E questo descrive (circoscrive) un loop, nel quale “sei” e hai dimenticato tutto, nel tempo di stazionamento intergenerazionale (compreso il “è già successo”).
“Niente cambia il comportamento, come il dolore. Forse, il dolore, può salvarci…”.
Inferno
“Forse” è… fare una prova
(come nel film, nel quale si tenta di eliminare metà della razza
umana). Tutto questo confonde e rende dubitanti gli individui.
Che cosa è meglio per il futuro dell’umanità?
Cosa è… meglio? C’è una sola “cosa” da fare:
- riportare alla luce
- la forma compresente, immanifesta, della dominante (esseri umani, come te).
Tutto è alla rovescia, in un mondo che funziona alla rovescia (rispetto alla giustizia ad angolo giro).
Una giustizia di parte (dominante)…
E, a furia di non parlarne, dimentichi quello che già, sapevi.
La Costituzione recita di una repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Il che, rende il lavoro… centrale, ossia, necessario.
In un mondo popolato da risorse economiche nelle mani di pochi... che cosa significa a livello frattale espanso?
Significa che è intercorsa una “spartizione” del mondo (reale manifesto).
Ossia, nella forma piramidale globale, significa solamente che:
la spartizione è tra classi sottodominanti (lottizzazione)
mentre
la dominante si è spartita già tutto, in precedenza (dove... la dominante è una fazione/cerchia di umani, come te).
Nel mondo del lavoro, il lavoro è stato regolarizzato in “categorie professionali”.
E quelle più “sensibili (ed adatte al controllo di tutte le altre,
settore per settore)”, sono incasellate in albi, ordini, appartenenze,
etc.
Ergo:
censura = minaccia di radiazione dal relativo albo, ordine, appartenenza, etc. ... se...
La censura non è più quella, evidente, di “una volta”.
Come la schiavitù è stata "abolita", ma sostanzialmente è ancora ovunque, anche la censura è stata democraticamente superata, mediante eliminazione della forma più appariscente, rimanendo – nella forma sostanziale – tutt'altro che “estinta”.
“Dante definì la moderna concezione d’Inferno. La nostra visione è la stessa, da quando la definì 700 anni fa.
Botticelli l’ha disegnato, ma Dante ha creato il nostro Inferno…”.
Inferno
Nella simbologia giurisdizionale frattale espansa (per “semplificazione” non diluente lo status quo “qua, così”):
Dominante (Dante)
Sistema operativo frattale espanso (Botticelli).
“Tra 40 anni, 32 miliardi di persone lotteranno per sopravvivere… Inutilmente…
Ogni male globale che affligge la Terra, si può ricondurre alla sovra popolazione umana. Ma un serio controllo delle nascite non verrà mai attuato…”.Inferno
Dopo un “grande discorso”, seguono sempre gli applausi, magari la standing ovation.
Perché?Questo è il segno che la Massa non prende sul serio nessun avvertimento. Mentre ha sempre più paura, non avverte la più grande paura:
l’estinzione?
No.
Il finire dentro ad un piano di controllo, che la amministri in tutto e per tutto (come è già successo).
Un organismo “patogeno virale opportunista (peste)…” ha già preso il sopravvento:
“Primo fra gli attribuiti che ci rende così bravi, nel nostro lavoro è che per quanto il mondo ne sa, noi non esistiamo…”.
Inferno
“Lavoro”? Questa è una sottodominante. Questo è il pensiero conseguente di una sottodominante.
La dominante non ragiona secondo questa logica. La dominante impera. Capisci la differenza?
La differenza che corre tra il pensiero di un senatore, di un pretoriano e dell’Imperatore…
Della dominante ne parlano tutti, ma attraverso il concetto indiretto frattale espanso, lasciandola esattamente dov'è. Nella compresenza immanifesta…
Il riflesso di sé, non viene ripreso in un copia della schermo.
Ma quando incolli l’immagine, ancora nello schermo, il riflesso c’è ancora… E, non è nell'immagine, se la copi.
È nell'immagine ma, come sovrimpresso…
C’è ma non esiste. Esiste ma c’è… E sei tu, davanti allo schermo e ripreso nello schermo, dallo schermo (realtà aumentata o diminuita).
Rifletti su questi “appunti”:
l’Oms ha un servizio di Intelligence?
Benzodiazepina = produce assenza di memoria, temporanea (o no)
messa in scena = realtà costruita
cancellare la memoria per creare un nuovo scenario, nel quale lei sarebbe stato dell’idea di doverci aiutare (Inferno)
che senso ha, salvare metà della popolazione umana, se già all'Inferno “qua, così”? Il Volador ti ha dato la sua mente
ed egli ha “sempre fame” (e tu farai di tutto per non rovinargli l’appetito).
“Propose la sterilizzazione di massa, attraverso l’acqua ed il cibo comune…”.
Inferno
Quante “frecce” ha al proprio “arco”, la dominante… mentre risiede, indisturbata, nel/dal proprio “vantaggio”?
Infinite.
Sopravvivi, in qualcosa... nel quale nessuno più parla dell'autentica “ragione fondamentale”, a monte di qualsiasi "tuo" problema, “qua, così”.
L'opera di disinnesco dominante è totale.
Pur avendo l'impressione di sapere, quando “chiedi” affermi qualcosa, come se… ti mancasse. Ossia, come se fossi nel dubbio ed esitassi.
Pur avendo l'impressione di sapere, quando “ti esponi” lo fai attraverso l’Ego, come se… volessi apparire. Ossia, come se fossi nel dubbio ed esitassi.
Allora, deve rimanere tutto “dentro (lato tuo/umanità, centrale)”. Questa è forza, grande concentrazione di massa, centralità… Calma senza tempo.
Qualcosa che "vive codificato", ad esempio, anche in questa logica "antica" (da non prendere alla lettera, bensì, secondo la prospettiva ottica e lente frattale espansa "lato tuo/umanità, centrale").
Chi ha ambizioni troppo elevate e osa oltrepassare il confine posto dagli dei pecca di hýbris e incorre in quella che viene chiamata “invidia degli dei” (in greco φθόνος θεῶν, phthònos theòn), una divinità “invidiosa” del potere umano e, come tale, determinata ad abbatterlo con prepotente capriccio.
Da qui, secondo questa teoria, la causa della sofferenza umana.
Eschilo però rinuncia a questa teoria e mostra invece come le azioni delle divinità sugli uomini non sono prodotte da semplice invidia, ma sono conseguenze edificanti di una colpa umana, in quanto gli dei sono assoluti garanti di giustizia e di ripristino dell'ordine, e dunque alla hýbris corrisponde sempre il saggio ammaestramento divino, attraverso la punizione.
Giustizia (in greco δίκη, dìke), insomma, è la legge che gli dèi impongono al mondo e che spiega la casualità degli avvenimenti, apparentemente inesplicabile, regolando con bilance esattissime la colpa e la punizione, rivelandosi allora come un immanente ingranaggio che non lascia scampo a chi si è macchiato di una colpa o a chi eredita una colpa commessa per prima dai propri antenati...
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Se hai decodificato centralmente, in questa "teoria" si narra (e vive) della definizione di sistema operativo frattale espanso, di memoria frattale espansa e di status quo "qua, così".
Qualcosa che non è mai cambiato.
“Tutto è compiuto…”.
Tutto è… compiut-er (computer).
Nel corso dei secoli... il computer è passato attraverso vari stadi:
il computer analogico (ne è un esempio l'analizzatore differenziale di Vannevar Bush del 1927)
la macchina di Turing
i computer digitali meccanici ed elettromeccanici (la Serie Z di Konrad Zuse, la macchina di Stibitz e l'Ascc di Howard Aiken)
ed infine quelli digitali ed elettronici (l'Abc di John Vincent Atanasoff e Clifford Berry, l'Eniac di John Presper Eckert e John Mauchly, il Colossus britannico).
Nel corso del XX secolo, inoltre, importanti progressi nel campo dell'elettronica - come il transistor e il circuito integrato - e dell'informatica hanno contribuito all'evoluzione del computer nella sua forma attuale passando da dispositivo elettronico presente solo in aziende e centri di ricerca a dispositivo ad uso comune e consumo di massa per gli utenti comuni…
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Il computer si è “evoluto”, mentre tu sei rimasto come “al palo”.
Chi/cosa (sostanzialmente) si è, dunque, “evoluto ‘qua così’”?
Compiuto...
Come le informazioni emergono (vengono scritte, riferite, riportate), in termini frattali espansi, secondo una prospettiva ottica “lato tuo/umanità, centrale”, non fa alcuna differenza sostanziale:
la memoria frattale espansa è sempre “moderna”, ma secondo una codifica all'altezza della situazione locale (“grado culturale compresente”).
È quindi una sorta di “auto adattamento a quello che vi ritrova (in termini di capacità, di potenziale e migliore codifica)”.
Ergo, ciò
che cento anni fa, raggiungeva l’umanità, luogo per luogo, cultura per
cultura, aveva (ha) sempre lo stesso “corpo centrale (riferimento)”,
sempre lo stesso tipo di messaggio… nonostante tutto:
“è già successo”
l’avvento della grande concentrazione di massa
dominante.
Compiuto:
portato o giunto a termine; concluso, finito, ultimato… completo, esauriente…
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di cosa che, per essere ormai avvenuta, non si può più mutare e costituisce una realtà che deve troncare ogni discussione, a cui bisogna rassegnarsi…
Intero… perfetto…
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Un "rassegnarsi" (status quo “qua, così”) …
lat. complēre, deriv. di plēnus pieno... riempire, colmare, quindi compire, compiere…
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Ma, in un ambiente a caratteristica frattale espansa, “tutto si ripete ‘ad immagine e somiglianza’”.
Ergo…
Ergo…
Compiere = Condurre a fine, cosa già cominciata…
Link
“Fai…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2016
Bollettino numero 1927
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