lunedì 24 ottobre 2016

Schiappe

 
Tutte le missioni verso il suolo marziano, hanno l’amaro sapore di una colossale presa in giro. Già il programma Apollo, verso il nostro satellite/pianeta doppio Luna, è stato solo un’operazione mediatica, realizzata interamente a Terra con la partecipazione artistica di Stanley Kubrick. Tale costosissima produzione di fiction è pateticamente strapiena di banali errori di editing, sviste, paradossi fisici, cattiva recitazione.


Delle prodigiose e sedicenti avventure marziane invece, di solito danno in pasto ai media ricostruzioni di modellazione tridimensionale al computer, con tanto di sbuffi di polvere, vibrazioni eroiche, inquadrature vorticose, riflessi mirabolanti.


Una volta giunta sul suolo marziano (in realtà si tratta di alcune isole vicino alla Groenlandia – letteralmente: terra verde, divertente, no? - oppure dell’entroterra californiano) diffondono desolanti immagini di un pianeta molto simile alla Terra (e ti credo!) eppure pateticamente virate verso il rosso.
 

La mirabolante sonda del genio italiano, ‘Schiapparelli’, è purtroppo precipitata al suolo. Miliardi in fumo. Per questa volta però i grafici delle agenzie (balle) spaziali potranno dormire sonni sereni. Buon sonno.
 
 

Nessun commento:

Posta un commento