mercoledì 23 novembre 2016

I suoni del mondo

 
Dio è un suono.
Il Creatore del cosmo è un suono.
Tutto inizia con il suono.
(Tich Nhath Hanh)

“Bodhisattva è il termine buddista per indicare qualcuno dotato di enorme compassione il cui compito nella vita è alleviare le sofferenze altrui. Il buddismo parla di un bodhisattva chiamato Avalokiteśvara, il bodhisattva dell’ascolto profondo, il cui nome significa “Colui che ascolta a fondo i suoni del mondo”. Secondo la tradizione buddista, Avalokiteśvara possiede la capacità di ascoltare ogni genere di suono. È anche in grado di emettere cinque diversi tipi di suono capaci di sanare il mondo.

Se riesci a trovare il silenzio dentro di te, sei in grado di sentirli. Il primo è il Suono Splendido, il suono delle meraviglie della vita che ti stanno chiamando. È il suono degli uccelli, della pioggia e via dicendo. Il secondo suono è il Suono di Colui che Osserva il Mondo. Questo è il suono dell’ascoltare, il suono del silenzio. Il terzo suono è il Suono Brahma. Si tratta del suono trascendentale, om, che vanta una lunga tradizione nel pensiero spirituale indiano.

Secondo la tradizione ha il potere innato di creare il mondo. La storia sostiene che il cosmo, il mondo, l’universo è stato creato da quel suono. Il vangelo cristiano di Giovanni include la stessa nozione: «In principio era il Verbo» (Giovanni, 1,1) secondo i Veda, i più antichi testi indù, il verbo che crea il mondo è om. Nella tradizione vedica indiana tale suono rappresenta la realtà ultima, o Dio. Molti astronomi moderni sono giunti a credere qualcosa di simile. Hanno cercato l’origine del tempo, l’origine del cosmo, e ipotizzano che a dare inizio all’universo sia stato il Big Bang.

Il quarto suono è il Suono della Marea che Sale. Questo suono simboleggia la voce di Buddha. L’insegnamento del Buddha è in grado di spazzare via il malinteso, eliminare l’afflizione e trasformare ogni cosa. È penetrante ed efficace. Il quinto suono è il Suono che Trascende Tutti i Suoni del Mondo. È il suono dell’impermanenza, ci ricorda di non lasciarci intrappolare da particolari parole o suoni, né di affezionarci troppo a essi.

Numerosi studiosi hanno reso complicato e di difficile comprensione l’insegnamento di Buddha, ma il Buddha ha detto le cose in maniera molto semplice e non si è fatto intrappolare dalle parole. Quindi, se un insegnamento risulta troppo complesso, non è il suono del Buddha. Se quello che stai sentendo è troppo sonoro, troppo rumoroso o contorto, non è la voce del Buddha. Ovunque tu vada puoi sentire quel quinto suono. Persino se sei in prigione puoi sentire il Suono che Trascende Tutti i Suoni del Mondo.

Quando sei riuscito a calmare tutto il rumore dentro di te, quando sei riuscito a instaurare in te il silenzio, un silenzio tonante, cominci a sentire il più profondo tipo di richiamo proveniente da dentro di te. Il tuo cuore ti sta chiamando. Il tuo cuore sta cercando di dirti qualcosa, ma non sei ancora riuscito a sentirlo, perché la tua mente è piena di rumore. Sei stato perennemente distratto, giorno e notte. Sei stato pieno di pensieri, soprattutto pensieri negativi.

Nella vita quotidiana molti di noi passano la maggior parte del tempo cercando comfort -comfort materiali e comfort affettivi - allo scopo di sopravvivere semplicemente. Sono quelle che potremmo definire le preoccupazioni quotidiane. Siamo angustiati dalle nostre preoccupazioni quotidiane: come procurarci abbastanza denaro, cibo, riparo e altre cose materiali. Abbiamo anche ansie affettive: il dubbio che una certa persona ci ami o meno, il fatto che il nostro posto di lavoro sia sicuro o meno.

Ci preoccupiamo tutto il giorno per simili questioni. Magari siamo alla ricerca di un rapporto sentimentale che sia abbastanza buono per durare, che non sia troppo difficoltoso. Stiamo cercando qualcosa su cui contare. Possiamo benissimo passare il 99,9 per cento del nostro tempo ad angustiarci per tali preoccupazioni quotidiane - comfort materiali e ansie affettive - ed è incomprensibile, perché dobbiamo vedere soddisfatti i nostri bisogni di base per sentirci sicuri.

Ma le preoccupazioni di molti di noi va ben oltre il vedere appagati i propri bisogni. Siamo fisicamente al sicuro, la nostra fame viene saziata, abbiamo un tetto sopra la testa e una famiglia affettuosa, eppure riusciamo a preoccuparci costantemente. La principale preoccupazione in te, come in parecchi di noi, è una preoccupazione che potresti benissimo non avere percepito, che potresti non avere mai sentito nominare.

Ognuno di noi ha una preoccupazione ultima che non ha nulla a che vedere con questioni materiali e affettive. Cosa vogliamo fare con la nostra vita? questo è il punto. Siamo qui, ma perché siamo qui? Chi siamo, ognuno di noi individualmente? Sono domande a cui di solito non abbiamo (o non troviamo) il tempo di rispondere…

Se non riusciamo a darvi risposta non abbiamo pace, e non abbiamo gioia perché non è possibile alcuna gioia senza un po’ di pace. Molti di noi sono convinti che non possiamo rispondere mai a tali quesiti. Ma con la consapevolezza puoi sentire tu stesso la risposta, quando hai un po’ di silenzio dentro di te. Puoi trovare alcune risposte e udire il più profondo richiamo del tuo cuore…

Potresti scoprire che sei una prosecuzione dei tuoi antenati. I tuoi genitori e i tuoi antenati sono pienamente presenti in ogni cellula del tuo corpo; tu sei la loro prosecuzione. Non hai un sé separato. Se togli da te i tuoi antenati non rimane nessun “tu”. Potresti scoprire che sei costituito di elementi, come l’acqua, per esempio. Se elimini da te l’acqua non rimane nessun “tu”. Sei fatto di aria. Hai un disperato bisogno di aria, senza di essa non puoi sopravvivere. Quindi se elimini da te l’aria non rimane alcun “tu”.

E in te c’è l’elemento del fuoco, l’elemento del calore, l’elemento della luce. Senza la luce del sole nulla può crescere, sulla terra. Se continui a guardare scopri che sei fatto di sole, una delle stelle più grandi della galassia. E sai che la terra, come te, è fatta di stelle. Quindi sei di stelle. In una notte limpida alza gli occhi e potrai vedere che sei le stelle soprastanti. Non sei soltanto il minuscolo corpo che normalmente potresti considerare “te”.

La consapevolezza ti dona lo spazio e la quiete interiori che ti consentono di osservare in profondità, di scoprire chi sei e cosa vuoi fare con la tua vita. Non proverai più il bisogno di costringerti a inseguire di corsa attività senza significato. Hai continuato a correre, cercando qualcosa, perché ritieni quella determinata cosa essenziale per la tua pace e felicità. Ti sproni a ottenere questa e quella condizione in modo da poter essere felice.

Sei convinto di non avere abbastanza condizioni per essere felice, in questo momento, così sviluppi l’abitudine tipica di molte persone, quella di inseguire costantemente una cosa o l’altra… In realtà soffochi la naturale joie de vivre che è il tuo diritto di nascita. Ma la vita è piena di meraviglie, compresi suoni magnifici. Se riesci a essere qui, se riesci a essere libero, allora puoi essere felice proprio qui e ora.

Non devi più correre. Tutte le meraviglie della vita sono già qui. Ti stanno chiamando. Se riesci ad ascoltarle puoi smettere di correre. Quello che ti serve, quello che serve a tutti noi, è il silenzio. Ferma il rumore della tua mente in modo che i magnifici suoni della vita vengano uditi. A quel punto puoi cominciare a vivere la tua vita in maniera autentica e profonda.” 

(Tich Nhath Hanh, Il dono del silenzio, Garzanti)


fonte: http://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/2016/10/i-suoni-del-mondo.html

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