mercoledì 23 novembre 2016

Veneto, no al ripristino dell'obbligo delle vaccinazioni


In Veneto non verrà ripristinato l'obbligo vaccinale, soppresso nella regione dal 2007.

Ieri, ad una settimana dalla delibera con cui la giunta Zaia ha rinnovato - con l’inserimento di delegati Unicef e Federanziani - la commissione vaccini (creata dopo la sospensione dell'obbligo di vaccinare i neonati per la verifica semestrale della copertura), la commissione regionale Sanità ascoltando i medici (pediatri, igienisti e presidenti degli Ordini regionale, di Padova e Treviso) è giunta alla conclusione che ripristinare l'obbligo in ragione del crollo dal 98% del 2007 all’attuale 91,8% dei piccoli vaccinati non avrebbe senso.

Al contrario, secondo il presidente Fabrizio Boron “potrebbe indurre un effetto boomerang”, “così come non sarebbe ragionevole imporre la vaccinazione per l’iscrizione a scuola”.

fonte: http://www.informasalus.it/it/articoli/veneto-obbligo-vaccinazioni.php


VACCINI, OBBLIGHI E LIBERTA' DI SCELTA, BALLE E REALTA'

COME MAI proprio per i vaccini i propugnatori e impositori della loro pratica non hanno mai fatto esperimenti di cieco e doppio cieco? Ossia, perch é non hanno mai fatto nessuna sperimentazione scientifica seria?


Non siamo noi oppositori, cittadini e utenti e sudditi e vittime dell'obbligo di questa pratica che dobbiamo dimostrare la non validità e nocività dei vaccini, ma la scienza l'efficacia, prendendo per esempio 1000 persone a cui somministrarlo e altre 1000 cui non somministrarlo, e osservare chi vive e sta meglio.


Comunque da un pezzo molte persone stanno spontaneamente in tutta Italia e in tutto il mondo facendo questa prova con i loro bambini, dopo averne visti morire altri, come gli stessi ministeri e quotidiani hanno ammesso (v. circolare 5/99 e legge 210/92 che prevede indennità da danni da vaccini).


E alcune associazioni veramente animaliste, come l'AIPE di Roma, stanno facendo da anni esperimenti su animali (una cinquantina di cani e gatti) non facendo nessun trattamento veterinario, ossia n é vaccini n é altro, e gli animali godono di ottima salute.

E in Australia, gli allevatori di cani di razza, constatando gli effetti deleteri dei vaccini sul sistema immunitario e riproduttivo, hanno chiesto e ottenuto dalle autorità sanitarie di abolirli.


Il governo giapponese comunque, ha già abolito dieci vaccini per umani già dal 1994. Questa decisione è arrivata dopo la sentenza del tribunale di Tokio che ha obbligato nel 1992 il governo a pagare tutti i danni derivanti dai vaccini vari. In Giappone fra l'altro non hanno mai fatto n é antitetaniche n é tantomeno credono ai vaccini antinfluenzali.

E a Chambery, fra i sostenitori di Hamer in occasione del processo del 31 gennaio scorso, abbiamo incontrato persone che appartenevano a famiglie numerose che non si erano mai vaccinate di generazione in generazione!

D'altronde i nostri nonni (chiedeteglielo!) non hanno fatto l'antipolio, anzi nessuno fino al '50 ('66 nel meridione), cio è prima dell'obbligo, eppure non c' è stata nel frattempo nessuna epidemia.


Abbiamo impiegato 50 anni per accorgerci che la Costituzione sanciva il diritto all'istruzione (obbligatoria comunque pure quella!), e che quindi la presentazione del certificato vaccinale non è elemento determinante per escludere dalla frequenza scolastica come è successo fino ad oggi!

Uno dei ragionamenti per OBBLIGARVI moralmente a fare il vaccino è quello del contrapporre la salute della collettività alla salute individuale (la stessa argomentazione dei farisei per far condannare a morte Ges ò!), ma la semplice risposta che potete dare è questa: "Se il vaccino è valido come dite voi nessun non vaccinato vi potrà contagiare!".

COME MAI con l'inizio dell'OBBLIGO dei quattro vaccini attorno agli anni 60, i bambini hanno cominciato di punto in bianco ad essere allergici, asmatici, handicappati, leucemici, cancerosi? E nel lasso di tempo che va dai due ai sette mesi, coincidenti con le prime due vaccinazioni, è insorta un'altra novità, la cosiddetta morte bianca, la morte nel sonno di migliaia di bambini.

COME MAI fra tanti paesi proprio Italia e Francia, le nazioni sorelle in tante cose, per es. nel numero dei campi coltivati a OGM!, sono gli unici paesi ad avere un OBBLIGO assoluto di vaccinarsi, e l'Italia è l'unica ad avere l'OBBLIGO del vaccino dell'epatite B senza che ci sia un numero significativo di malati, anzi, siamo proprio all'ultimo posto.

Ed in ogni caso è una malattia, benigna nel 97% dei casi che compare negli adulti. Ma De Lorenzo, con la legge 135 del maggio1991 l'ha resa obbligatoria anche per i bambini, facendo felice la ditta farmaceutica Zambeletti di Varese la quale lo ha lautamente ricompensato con ben 600 milioni, come è stato per altro confessato. . .


Se no come poteva pagarsi l'affitto di 30 milioni, il caro ministro De Lorenzo, dei locali di Via Barberini n¡3 in Roma, dove ha installato nel 1988 l'associazione a fin di bene, senza scopo di lucro! per la lotta contro l'AIDS, l'Anlaids, di cui lui stesso ovviamente è presidente? E' vero che piovono dei finanziamenti, ma non bastano per pagare il prestigioso locale! Una sede al Quarticciolo non andava bene? E casualmente questo locale ha sede nel palazzo dei principi Corsini che l'hanno venduto in blocco all'ENPAM, l'associazione dei medici in pensione, di cui ovviamente il presidente è sempre . . . De Lorenzo! Ma come! Con una mano paga l'affitto (con i soldi dei contribuenti!) e con l'altra lo incassa? Da una tasca passa all'altra tasca?

E per giunta, quando siamo andati a suo tempo a bussare a quella sede per chiedere informazioni sulla ricerca nemmeno ci hanno aperto la porta! Ci hanno solo parlato al citofono dicendoci che non ricevevano il pubblico!


E ancora non hanno tolto l'obbligo obbrobrioso così palesemente truffaldino del vaccino dell'epatite B? Il minimo che dovrebbe fare l'attuale ministro della sanità è togliere almeno l'obbligo di un vaccino nato in così ignominiosa occasione che ha portato persino l'allora ministro al disonore del carcere!

Oltretutto questo vaccino, e non è l'unico, viene effettuato anche al di fuori degli obblighi previsti riguardo l'età, cio è la legge prevede l'obbligo non fino ai 12 anni (v. Legge del 27 maggio 1991 n¡165), ma entro il primo anno di vita (che significa entro il 1¡ compleanno), e per il richiamo durante il dodicesimo anno di età (quindi fra il compleanno degli 11 e quello dei 12). Al di fuori di queste date l'imposizione è un abuso e un atto illegale che i giudici dovrebbero perseguire, ma non sembra che denunce in questo senso siano state fatte.

Similmente è un abuso di potere e una truffa effettuare vaccini non obbligatori facendoli apparire come obbligatori o non informando che tali non sono.


I vaccini obbligatori sono quattro, sei sono quelli soltanto consigliati.


Quelli obbligatori sono l'antidifterica, l'antitetanica, l'antipolio, l'antiepatite.


Gli obblighi vanno dal terzo mese di vita fino ai 12 anni, e con i vari richiami (a 5 mesi, a 11 mesi, 3 anni e 12 anni per merito di De Lorenzo) si arriva a 16 inoculazioni.


L'antiepatite B l'abbiamo vista in dettaglio. L'antipolio a sua volta (v. Legge 4 febbraio 1966 èn¡51) obbligatoria solo entro il primo anno, quindi spenta la prima candelina di compleanno il vaccino non è pi ò obbligatorio.


L'antitetanica (v. Legge 5 marzo 1963 n¡292) è obbligatoria nel secondo anno di vita, la qual cosa significa che fino al primo compleanno non esiste obbligo, che parte da quella data fino al momento in cui il bambino mette il dito nella panna della torta del secondo compleanno, dopodich é l'obbligo decade.


L'antidifterica (v. Legge 6 giugno 1939 n¡891) è obbligatoria dal secondo anno al decimo, quindi dalla nascita al primo compleanno e dal decimo in poi quest'obbligo non sussiste.


Ogni vaccino imposto o spacciato per obbligatorio o non presentato come non obbligatorio al di fuori di queste età è perlomeno illegale e denunciabile e il giudice dovrebbe condannare i responsabili delle autorità sanitarie che lo praticano.


Anche le autorità sanitarie hanno degli obblighi nell'obbligarci ai vaccini, che sono dei TSO (Trattamenti Sanitari obbligatori), l'obbligo di darci l'INFORMAZIONE e di cercare il CONSENSO (v. Legge Antipolio n¡51 del 4 febbraio 1966 e D.M. del 25 maggio 1967).

Abbiamo poi il DIRITTO di chiedere una revoca dell'obbligo del vaccino al sindaco, il quale ha il DOVERE di rispondere entro dieci giorni.

Di che cosa esattamente abbiamo il diritto di essere informati? Degli effetti collaterali possibili del vaccino, che includono anche la morte, del contenuto dei vaccini:
microrganismi patogeni derivanti dalle colture animali da cui vengono ricavati i vaccini, metalli tossici e cancerogeni e allergizzanti usati come solventi, conservanti ed eccipienti vari, ossia mercurio, alluminio, formaldeide, acido salicilico, antibiotici.
Vitale Onorato

fonte: http://www.laleva.cc/cura/vacciniliberta.html 

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