mercoledì 30 novembre 2016

Vitamina A – Cause e Sintomi di carenza, i Cibi che la contengono e le controindicazioni


La Vitamina A è fondamentale per la salute del nostro organismo in quanto svolge importanti funzioni per:
  • crescita e sviluppo dei bambini
  • vista
  • ossa e denti
  • pelle
  • capelli
  • mucose
  • sangue e apparato circolatorio
  • polmoni e apparato respiratorio
  • fertilità e riproduzione
  • protezione dalle infezioni
  • azione antiossidante
  • difesa immunitaria
  • riparazione dei tessuti

Cause di carenza di Vitamina A

Oltre che da un apporto dietetico insufficiente, la carenza si può ricondurre a limitate capacità dell’organismo di assimilare o far uso della Vitamina A. Le possibili cause sono:

  • Disordini gastrointestinali ed epatici (in particolare: colite ulcerosa, cirrosi epatica, fibrosi cistica, ostruzione del dotto biliare)
  • Disturbi al duodeno che è la zona primaria di assimilazione della Vitamina A
  • Ipotiroidismo (deficit di tiroxina)
  • Diabete
  • Infezioni respiratorie o renali
  • Carenza o eccesso di Vitamina E (le Vitamine A ed E hanno un’azione di protezione reciproca, necessitano una dell’altra in quanto l’una impedisce all’altra di ossidarsi)
  • Carenza di Vitamina D, Vitamina C e tutto il complesso B
  • Carenza di zinco, calcio, fosforo
  • Contemporanea assunzione di Vitamina F (Omega 3): tra le due vitamine (A e F) c’è una sorta di antagonismo, l’unica soluzione consiste nell’assumerle a 8 ore di distanza una dall’altra
  • Eccesso di ferro
  • Dieta troppo povera di grassi (la Vitamina A è liposolubile)
  • Consumo di oli minerali (presenti in lassativi e in alcuni alimenti non biologici)
  • Cortisone e antibiotici
  • Prolungata esposizione al freddo
  • Attività fisica intensa praticata entro le 4 ore successive al consumo
  • Uso di alcol e droga
  • Stress
  • Fumo
  • Caffé

Sintomi di carenza di Vitamina A

Il nostro organismo ha elevate riserve di Vitamina A, principalmente nel fegato, e sono necessari molti mesi di carenza prima che ne compaiano i sintomi. La carenza di Vitamina A non è quindi particolarmente diffusa, tuttavia, considerata la sua importanza, è consigliabile effettuare accertamenti ed eventualmente integrare se notiamo la persistenza di sintomi come:
1. Difficoltà di crescita e sviluppo nei bambini. la Vitamina A favorisce la secrezione dei succhi gastrici necessari alla  digestione delle proteine, la sintesi delle proteine è il fondamento della costruzione e riparazione dei tessuti organici, dalle ossa alla pelle. In carenza di Vitamina A ci saranno vistosi ritardi della crescita nei bambini e un indebolimento nella capacità di riparazione dei tessuti anche negli adulti.
2. Problemi alla vista e agli occhi. Uno dei primi sintomi è la cosiddetta cecità crepuscolare o notturna, ovvero il ritardo dell’occhio ad adattarsi agli stimoli luminosi in ambienti scarsamente illuminati. Una carenza prolungata può portare anche a: secchezza, prurito, bruciore oculare, occhi stanchi dopo la lettura, formazione di detriti di cheratina nella congiuntiva, orzaioli.
3. Secchezza delle mucose di bocca, naso, apparato respiratorio e uro-genitale. Si può arrivare all’alterazione delle percezioni sensoriali: abbassamento o  perdita del senso dell’olfatto, dell’udito e del gusto. Si dovrebbe dedicare un particolare riguardo all’osservazione degli anziani: spesso non sono sordi o ciechi per l’età avanzata ma per una mancata corretta integrazione di Vitamina A. IN SINTESI: La perdita dell’udito, la perdita dell’odorato, la perdita del gusto e la cecità notturna devono far subito pensare ad una carenza di Vitamina A
4. Capelli e pelle secchi. I capelli hanno perso lucentezza e sono fragili. La pelle si screpola facilmente, prude, è rugosa, prematuramente invecchiata e tende ad ispessirsi.
5. Raffreddori recidivanti, disturbi respiratori. Il raffreddore “che non passa mai”, specialmente nei bambini, può essere sintomo di carenza di Vitamina A. L’aria che inspiriamo attraversa le fosse nasali rivestite di peli e muco che servono a trattenere le particelle estranee, questo rivestimento dipende dalla Vitamina A e se è compromesso l’inquinamento può invadere gola, bronchi e polmoni con varie dannose conseguenze.
6. Facilità alle infezioni. In caso di carenza si è più esposti alle infezioni in quanto la Vitamina A assicura la robustezza delle pareti cellulari che impediscono la penetrazione di virus e sostanze tossiche nelle cellule; inoltre sostiene l’efficienza del timo permettendo la produzione di cellule T per aumentare le difese immunitarie.
Altri campanelli d’allarme sono: inappetenza, stanchezza, anemia, dolore alle articolazioni.

Come integrare la Vitamina A

La Vitamina A si presenta in natura come carotenoide, beta-carotene (precursosi) e retinolo (vitamina A).

Il CAROTENOIDE e il BETA-CAROTENE si trovano nella frutta di colore giallo/arancione come:
  • carote
  • mango
  • melone
  • albicocche
  • arance
  • pompelmi rosa
  • pesche
  • zucca
  • peperoni
  • pomodoro
  • papaia
  • ciliege
  • anguria
e nella verdura a foglia scura, in particolare:
  • tarassaco
  • aglio
  • prezzemolo
  • lattuga, crescione, rucola, spinaci, indivia
  • sedano
  • broccoli, cavolo, cavolini di bruxelles
Il RETINOLO si trova in fonti di origine animale (carne, pesce, olio di fegato di merluzzo, fegato, uova, latticini), nel caso è bene assumerlo in concomitanza a complessi che contengano anche beta-carotene, ma soprattutto è importante informarsi preventivamente sugli effetti dei derivati animali sulla salute umana e sull’ambiente.

L’assorbimento della Vitamina A richiede la presenza dei grassi nella dieta ed è potenziato dal complesso B, Vitamine C e D, equilibrio della Vitamina E, calcio, fosforo, zinco.

Controindicazioni. Ipervitaminosi di Vitamina A

L’eventuale eccesso di integrazione di Vitamina A non viene rilasciato dal nostro organismo ma accumulato, quindi alti dosaggi per tempi prolungati possono dare fenomeni di ipervitaminosi causando nausea, vomito, emicrania e gli stessi sintomi della carenza.

Da notare che la probabilità di intossicazione è raramente alta e accade quando la vitamina è assunta in dosi eccessive proveniente da fonti di origine animale o farmaci. Le verdure contengono la provitamina A che non può trasformarsi abbastanza rapidamente da creare un’intossicazione.

L’assunzione di Vitamina C contrasta gli effetti dannosi. Chi ha problemi di reni, specie chi fa dialisi, dovrebbe assumere con cautela la Vitamina A, perché si possono avere problemi di riassorbimento osseo che causa aumenti dei livelli di calcio nel sangue. La pillola anticoncezionale aumenta i livelli di assorbimento della Vitamina A. Un’integrazione farmaceutica di Vitamina A deve essere fatta sotto controllo medico.


Riferimenti
– Zhong M, Kawaguchi R, Ter-Stepanian M, Kassai M, Sun H. Vitamin A transport and the transmembrane pore in the cell-surface receptor for plasma retinol binding protein. PLoS One. 2013;8(11):e73838.  (PubMed)
– AW, Clagett-Dame M. The temporal requirement for vitamin A in the developing eye: mechanism of action in optic fissure closure and new roles for the vitamin in regulating cell proliferation and adhesion in the embryonic retina. Dev Biol. 2009;325(1):94-105.  (PubMed)
– Theodosiou M, Laudet V, Schubert M. From carrot to clinic: an overview of the retinoic acid signaling pathway. Cell Mol Life Sci. 2010;67(9):1423-1445.  (PubMed)
– Lefebvre P, Martin PJ, Flajollet S, Dedieu S, Billaut X, Lefebvre B. Transcriptional activities of retinoic acid receptors. Vitam Horm. 2005;70:199-264.  (PubMed)
– “Almanacco della Nutrizione” di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann


Tiziana Rochietto


fonte:  https://www.dionidream.com/vitamina-a/



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