mercoledì 23 novembre 2016

Lo zinco migliora la memoria, la stabilità cognitiva, l’apprendimento

Gli scienziati sono stati in grado di osservare lo zinco in azione: esso regola le comunicazioni tra i neuroni e l’ippocampo e migliora la memoria e le capacità di apprendimento.
La rivista Neuron ha identificato un ruolo cruciale dello zinco quale supporto alla formazione della memoria e alla stabilità cognitiva; in ultimo hanno scoperto anche che giocherebbe un ruolo nel controllo di attacchi epilettici.

Per la prima volta gli scienziati sono stati in grado di osservare lo zinco in azione: esso regola le comunicazioni tra i neuroni e l’ippocampo e migliora la memoria e le capacità di apprendimento. Dunque una adeguata assunzione di zinco, pare essere un passo importante verso un funzionamento cerebrale ottimale ed anche in via preventiva è di supporto contro il declino cognitivo nell’invecchiamento.

Dei ricercatori della Duke University Medical Center and Chemists del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno collaborato per studiare gli effetti dello zinco sulla funzione cerebrale . Nella sperimentazione su cavie, hanno usato una sostanza chimica che si lega allo zinco, per eliminarlo dal cervello degli animali testati.

Hanno scoperto che in assenza del minerale, la comunicazione tra i neuroni diminuisce significativamente e che lo zinco è vitale per controllare l’efficienza tra le cellule nervose nell’ippocampo. Aumentando i livelli del minerale, invece hanno potuto ristabilire significativamente le comunicazioni nella regione dell’ippocampo, migliorando apprendimento e memoria.

Sebbene gli esperimenti siano stati fatti su animali, questi risultati possono essere anche estrapolati per gli umani poiché anche negli umani lo zinco gioca questo ruolo. La carenza di zinco nella tipica dieta occidentale, sta diventando un problema. A causa delle pratiche agricole di scarsa qualità e dell’abbondanza di cibi industriali, privati di sostanze nutritive, molti bambini ed adulti soffrono di una insufficienza cronica del minerale.

Nel tempo, una mancanza di zinco dalle fonti dietetiche puo’ poi diventare una depressione del sistema immunitario, un indebolimento della salute sessuale ed un aumentato rischio di demenza e declino cognitivo.

Le maggiori concentrazioni di zinco nel cervello si trovano tra i neuroni dell’ippocampo che controllano le funzioni superiori dell’apprendimento e della memoria.

10 alimenti ricchi di zinco

Lo zinco è un componente naturale del terreno ed è secondo solo al ferro, tra i metalli naturalmente presenti nel corpo umano, che contiene 2-3 gr di zinco (Zn), soprattutto nelle ossa, denti, capelli, pelle, fegato, muscoli, leucociti e testicoli. L’assunzione di zinco con la dieta , in adulti sani, varia da 6 a 15 mg al giorno e il suo assorbimento è di ca il 20%. Buone fonti di zinco, sono ostriche, carne, uova, pesce, fagioli neri, tofu, piselli, germe di grano.
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Lo Zinco si dimostra essenziale anche per :
-        avere una PELLE sana,
-        sostenere una buona rigenerazione delle cartilagini
-        combattere l’invecchiamento precoce
-        sostenere l’equilibrio ormonale
-        sostenere il sistema immunitario
Lo Zinco è contenuto in più di 300 enzimi necessari per riparare ferite e anche per mantenere la fertilità negli adulti e la crescita nei bambini , per sintetizzare le proteine, aiutare la riproduzione cellulare, conservare la vista, rafforzare il sistema immunitario e proteggersi dai radicali liberi.

Occorre anche dire che lo zinco riduce la capacità del corpo di utilizzare il rame, come minerale essenziale, ma per le persone sane questa interferenza si può ovviare assumendo eventualmente rame insieme allo zinco.
E’ possibile generare zinco colloidale con il generatore di argento colloidale qui presentato, ovviamente inserendo le bacchette di zinco al posto di quelle d’argento (in dotazione al kit del generatore). Il produttore tedesco del dispositivo, suggerisce di non produrre in piu’ di 20ppm.
Molto utile anche metterlo direttamente sulla pelle, in caso di difficoltà di ripresa di ferite e abrasioni o disturbi della pelle in genere.

Lo zinco può risultare utile per trattare anche i seguenti problemi:
acne
raffreddore comune, mal di gola
sindrome di Down
infertilità maschile
syndrome di Wilson
guarigione delle ferite (sia per via orale che topica)
anemia
anoressia nervosa
prevenzione di difetti di nascita
disturbi di celiachia
morbo di Crohn
diabete
herpes genitale
gengivite
alitosi
funzioni immunitarie
Infezioni
cirrosi epatica
ulcera peptica
polmonite
artrite reumatoide
ulcere
abrasioni della pelle
dermatite da contatto
ciste fibrocistica
diarrea
gastrite
gotta
ipoglicemia
ipotiroidismo
Le vere carenze si verificano però soprattutto in paesi del Terzo Mondo. I fitati, sostanze che si trovano in pane non lievitato, riducono significativamente l’assorbimento di zinco, creando quindi la possibilità di una sua carenza nell’organismo. 

I segni di una significativa carenza di zinco includono: anoressia, ritardi di crescita, ritardata maturazione sessuale, ipogonadismo e ipospermia, allopecia, disturbi del sistema immunitario, dermatiti, difficolta di cicatrizzazione, cecità notturna

In ultimo, lo zinco è tossico solo per alcuni tipi di funghi, non lo è invece per umani, animali e piante. Assumere zinco in larga quantità (dai 200 agli 800mg/giorno), di solito per consumo di cibi acidi o bevande da contenitore zincato, puo’ produrre vomito e diarrea.

 

Fonte principale di questo articolo:
 

http://www.naturalnews.com/033722_zinc_memory.html#ixzz4QZgM7Vk6
traduzione Cristina Bassi

http://www.thelivingspirits.net/rimedi-naturali/lo-zinco-migliora-la-memoria-la-stabilita-cognitiva-lapprendimento.html 

ag colloidale small 

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