C’è come uno “schema (fisso, regolare, frattale espanso)” che, dalla prospettiva “altra” di SPS (Mia), è stato rilevato, localizzato, evidenziato.
La “scoperta dell’acqua calda”?
Può darsi, ma… non visto lo stato d’incanto nel quale “sei ‘qua, così’” è meglio portarlo, comunque, ad “ebollizione (alla tua attenzione)”.
Lo “schema” è questo:
una certa “industria”, fondata non tanto “nel” ma “dal… modello di business, interesse, appartenenza, controllo in leva by dominante”
continua a sfornare, ambientalmente, nuovi tipi di “prodotti, servizi, App, etc.”
infischiandosene del tutto di chiedersi “che cosa procurerà socialmente”?
Ti... risulta?
Lo “schema” prosegue, poi, così:
i “nuovi” prodotti
vengono riversati nella società, ambiente, mente/corpo umano, etc.
e regolarmente
producono due tipi di grandi famiglie di “effetti speciali”quali
apparentemente, “progresso pubblico” e conseguenze sociali, ambientali, comportamentali, etc. (le responsabilità vengono scaricate sulla Massa “utente”, in ogni modo, motivo per il quale anche la “legge” si auto adatta ad omettere il “a monte industriale”, perseguendo il “a valle civile, personale”)
sostanzialmente, “interesse privato” di parte, gerarchico, ad un livello “off limits” rispetto alla portata della “legge e giustizia ad angolo giro”.
Tutto questo per evidenziare che 1) l’interesse industriale (privato), 2) si abbatte su quello sociale (pubblico), 3) estraendo utile netto in "cambio" di 4) problematiche ambientali, di ogni tipo, da “smaltire (a carico della società)”.
Fra poco potrai prendere atto anche di esempi, forse, non molto evidenti (da questa prospettiva della più autentica responsabilità oggettiva, morale, etica e compagnia bella).
Ma, prima, urge un approfondimento relativo alla classe “industriale”, che:
se ti cali in una simile parte
ti puoi accorgere
non essere tutto oro quello che riluce
persino a questa “latitudine”
essendo, comunque, sempre “qua, così”
nell’AntiSistema by dominante.
Per cui, anche in questo ambito, esiste lo sviluppo, la dipendenza, la conseguenza, etc. degli effetti della “crisi”, del modello burocratico dello Stato, delle infinite “beghe” che si ritrova costantemente sul proprio cammino.Essa non vive al di sopra delle parti, ma è regolarmente calata nella “propria” parte di sfruttamento della società, attraverso il relativo accollamento della conseguenza sociale (problematiche di gestione dei prodotti industriali, scaricati socialmente) agli utenti, consumatori, individui (ma vissuta individualmente, ossia, ancora a livello di singolarità umana. Mentre, la persona non fisica, industriale, guarda sempre e solo "avanti a sé").
Allo stesso tempo, essendo anche spezzettata in classi che vanno dal micro artigiano alla piccola, media, grande industria, sino ad arrivare alle multinazionali, alle corporazioni, alle lobby, etc. (che non si distinguono più dagli Stati stessi, che non le rappresentano più in toto), il medesimo riflesso frattale dominante giunge a caratterizzare a pieno, anche questo frangente della suddivisione industriale del genere umano.
Ora, assumere la distinzione reale, apparente, di industria e lavoranti, come completamente esaustiva, corrisponde a non vedere più in là del proprio naso.
Nella sostanza, lo schema identificato daSPS(Me), è dentro ad uno schema generale, assoluto, relativo alla compresenza immanifesta dominante, che tende a sfruttare tutt3 “qua, così”.
Questo è doveroso porlo in evidenza, al fine di non rientrare unicamente all’interno della guerra tra impoveriti dentro.
Ora, avendo ben chiari i termini della questione, a livello – sia – macro che micro, è possibile andare ad esemplificare lo “schema minore” in atto.
Benintesi:
lo schema maggiore è quello dominante (ne esiste solo uno, assolutamente, essendo – questo – il livello del vertice piramidale, distaccato dall'edificio piramidale stesso)
uno schema minore è quello “industriale” (ovvio, ce ne sono infiniti di schemi minori, andando a costituire d’assieme il firewall ambientale AntiSistemico).
Lo schema minore industriale è, ad esempio:
il vendere e commercializzare prodotti (servizi) direttamente dannosi per la tua salute (alcolici, tabacchi, junk food, etc.)
il vendere e commercializzare prodotti (servizi) indirettamente dannosi per la tua salute (vetture, hi-tech, farmaci, etc.)
per, poi, lasciarti in preda alla conseguenza di dover gestire il tal “nuovo” prodotto (servizio)
come se
fosse unicamente “colpa tua”
quando succede qualcosa che ti prevede nei panni della responsabilità sociale, civile, etc.
Dunque.
Se il modello industriale vende prodotti confezionati nella plastica, il problema “inquinamento da plastica” diventa solo ed esclusivamente un problema ambientale a carico tuo (non importa se l’industriale è costretto ad aggiornare i propri “impianti”, dovendo pagare e subire la legge. Non è prioritario, rispetto al problema “di tutti”... degli inquinanti e delle mode, tendenze, abitudini, scelte senza alternativa sostanziale, etc. nelle quali si dibatte la Massa, che non è in grado di innovare autenticamente se l’industria, la politica, l’ambiente stesso non lo permette sostanzialmente).
La plastica, in più di un secolo di grande utilizzo, è diventata un flagello.
Ed, “ora”, non si può considerare questo inquinante come qualcosa di “naturalmente utilizzato da tutti”. Altresì, la plastica è stata incoraggiata ad essere grandemente utilizzata, a partire da una certa convenienza industriale and Co.
Ok?
Invece, “ora”, ti
ritrovi alle prese con un “problemone endemico globale espanso”,
apparentemente senza responsabilità autentiche, spalmato su tutt3 quanti (compresi i neonati).
È questo lo schema fisso che si ripete “qua, così”.
Uno dei tanti schemi fissi, dentro all'assoluto schema fisso, generale, dominante… che autorizza, a livello frattale espanso (a “propria immagine e somiglianza”), ogni individualità a comportarsi – di fatto – in un simile modo, salvo poi ritrovarsi allo stesso tempo, sia parte lesa che parte che lede, a vari livelli... ma, mai, a livello dominante).
Ci sono ambiti auto regolamentati ad hoc. Ad esempio:
se s’intende aprire una attività al pubblico
deve essere garantita anche la capacità di una appropriata area di parcheggio.
Ma,
all’interno del medesimo spazio espositivo, se si vende dei “pericolosi
(potenzialmente) smartphone” non sembra che i produttori siano tenuti
ad alcuna responsabilità oggettiva, relativamente al comportamento che,
nel tempo, la diretta utenza sarà portata a sviluppare in seguito
all'utilizzo, sempre più massiccio (dipendenza), degli stessi
dispositivi.
Anzi, a Steve Jobs – ad esempio – è stata elevata gloria ed onore imperituri, piuttosto che altro.
Dato che, “ora”, i figli degli umani (e gli umani stessi, adulti) sono alle prese con un flagello ancora maggiore rispetto a quello della plastica.
Altro che onori e riconoscenza in eterno:
questo tipo di “ideatori/costruttori (ispirati)”
hanno lasciato la società umana alle prese con problemi virali sempre più globali
e, quindi
sempre più adatti per auto generare nuovi ambiti di business, ricavabile dal sociale
che, guarda non caso
invecchia sempre di più (data la continua condizione di “crisi”, che non incoraggia le famiglie a fare più figli)
richiamando, per la “natura artificiale” del modello economico, finanziario, occidentale, sempre più “migranti (che vengono fatti sloggiare dalle loro terre, attraverso l’industria della guerra e delle compressioni politiche ed economiche, sul modello ‘in leva, by futures’, comodamente, da distanza abissale rispetto all'ambito nel quale si scatenano puntualmente le ‘crisi’)”
che, forzatamente, sopravvivano adattandosi a conseguire le attività lavorative che i residenti non si sognano più di ambire.
Così, sei alle prese con il “problema” anziani.
Con il “problema” immigrati. Con il “problema” Dsa. Con il “problema” dieta, obesità, sovrappeso, pigrizia, sedentarietà, malessere psicosomatico, stress, etc.
Ma tutto questo conosce sempre due “lati”:
quello di “crisi”
e quello
opposto e duale (equilibrante)
di “business”…
Poco sopra si narrava di Jobs.
Ebbene, quelli come lui, hanno sviluppato nuovi modi per ridurre le ultime generazioni ancora maggiormente sotto ad “incanto”. La dipendenza, lo sai, è un nemico assai ostico da riconoscere e vincere.E questi apparecchi (servizi) creano dipendenza, come tutte quelle sostanze alimentari che ormai “lo sanno anche i sassi” ma… è sempre molto complesso liberarsene per sempre.
Perché, per un giorno, una settimana, un mese, un anno, etc. che resisti, alla fine sei sempre “qua, così”, con al suo interno gli stessi “prodotti”, bellamente esposti in ogni maniera e luogo sociale. Per cui, resisti oggi, resisti domani, non appena “te ne capita una un po’ pesante da digerire”, sei punto a capo.
Poiché la tentazione è costante (la "Chiesa" c'è sempre)
I prodotti in questione ci sono sempre.
Mentre tu sei alquanto aleatori3.
Gli smartphone stanno facendo danni gravissimi soprattutto alle “nuove leve”. Ma, come ogni volta, le Autorità nicchiano, negando l’evidenza.
Però, i genitori se ne accorgono che i propri figli hanno cambiato qualcosa di/in sé, da quando non riescono più a distaccarsi dal nuovo modello di…
Ok?
Ma per la “legge” è tutto da dimostrare.
E se ci provi, vieni fatto a pezzi. Da chi/cosa?
Dallo schema fisso industriale “qua, così”.
Come credi di poter fronteggiare “la potenza di fuoco” di un interesse multinazionale? È impossibile.
E non dare retta a quello che vedi nei film.
“Qua, così” Golia vince sempre contro Davide.
Quello che sai è quello che hai letto, iconograficamente.
Alias:
a livello di potenziale
di simbolismo frattale espanso
di memoria frattale espansa.
Ed è vero. Ma… non decodifichi correttamente le informazioni ambientali “lato tuo/umanità, centrale”.
Così, non riesci a ritornare grande concentrazione di massa. Allora, ciò che ti raggiunge si limita ad essere compreso solo nella sua variante di “storiella”.
Gran Bretagna, ergastolo a chi uccide se alla guida con il cellulare.
Misure estreme per combattere la nuova piaga sociale.
Londra sta mettendo a punta una proposta di legge che punisce con l’ergastolo chi provoca un incidente mortale mentre guida e usa lo smartphone.
La nuova line è chiara:
tolleranza zero per chi continua a guidare usando il cellulare. Nel 2015, nel Regno Unito, 122 persone sono state condannate per aver provocato incidenti mentre erano al volante e contemporaneamente telefonavano…Anche in Italia il problema è un pericolo sulle strade.
Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha sintetizzato la questione in maniera inequivocabile:
“l’ottanta per cento degli incidenti stradali gravi derivano dell’uso del cellulare alla guida...
Da noi nessuno pensa di proporre l’ergastolo come pena, ma da più parti arrivano richieste per rendere più severe le pene per chi guida e risponde su WhatsApp...”.
Link
misure estreme per combattere la nuova piaga sociale
l’ottanta per cento degli incidenti stradali gravi derivano dell’uso del cellulare alla guida...
Grazie Steve, allora.
Che dire?
Ha contribuito a creare “la nuova piaga sociale”.
Invece, gli vengono dedicate statue. Molto buffo e cieco.
Certo.
Pensi che “è responsabilità tua” l’utilizzo del tal dispositivo. Vero?
La differenza credi di farla sempre tu.
Anche quando sei alle prese con una autentica “stregoneria”. Anche quando il fattore di dipendenza è talmente alto, da tagliarti fuori ordinariamente. L'interesse industriale non rientra mai, a pieno, in causa. Figurati, quello dominante.
E, allora, il problema diventa personale e sociale
ma, mai, relativo all'industria... che persegue sempre e solo il
proprio interesse, aprendo il “tuo” presente al “tuo” futuro e dandoti
la possibilità di… “evolvere”.
Il mondo è pieno di plastica.
Gli industriali sono diventati miliardari e hanno speso una limitata somma di denaro per… cosa?
Investire sulla propria linea di business, magari, trovando il modo di inquinare meno, attraverso il processo "fine" produttivo della plastica. Packaging che, poi, continua a riversarsi ambientalmente… diventando il “tuo” problema.
L’aumento delle tasse per lo smaltimento dei rifiuti, lo dovrebbe pagare solo l’industriale.
Sì.
Perché ha creato un business che inquina e non puoi essere individuato tu come diretto responsabile.Ok.
Tu puoi comportarti responsabilmente. Ma che fai?
Oltre a non gettare per terra la plastica, che fai?
Scegli prodotti senza plastica?
Ok.
Ma quanti ce ne sono?
Puoi sempre divenire più attent3 a questo “problema”, ma la tua capacità di andare oltre e vincerlo/superarlo è limitata proprio dalla “natura” industriale dell’interesse che vede tutto sotto forma di business, con te dentro.
Se ti ammali, per la scarsa qualità dei cibi, dell’aria, dell’ambiente, etc. è un problema tuo, nonché una opportunità per altri, che vedono questo come la propria area affaristica, con te come “maiale (del quale non si butta via niente)”.
Solo sei secondi per clonare una carta di credito?
Purtroppo è possibile secondo uno studio dell’Università di Newcastle. Alcuni studenti dell’ateneo britannico hanno svolto una ricerca, pubblicata sul giornale accademico Ieee Security & Privacy, secondo la quale per gli hacker sarebbe sufficiente mettere assieme il numero della carta, la data di scadenza e il codice di sicurezza per entrare in possesso del resto dei dati, attraverso un sistema che genera in modo automatico un enorme numero di varianti tra le quali si può rintracciare quella valida…
Questo "trucco" è possibile con carte che non appartengono a circuiti dotati di sistema antifrode centralizzato, che rileva gli attacchi cibernetici eliminando le troppe richieste errate che provengono da una o più connessioni.
Il team di ricerca di Newcastle ha esposto quindi le mancanze dei sistemi di pagamento Visa affidati a banche non sufficientemente attrezzate.
Il sistema Mastercard è invece considerato dagli stessi “sicuro” e in grado di individuare rapidamente le frodi informatiche…La soluzione per evitare furti indesiderati?
Sfortunatamente, dicono i ricercatori, non c’è una bacchetta magica. Ma per ridurre al minimo in caso di attacco si può ad esempio scegliere un limite di spesa basso, usare una sola card per i pagamenti online, controllare regolarmente ingressi e spese sostenute.
Link
La soluzione per evitare furti indesiderati? Sfortunatamente, dicono i ricercatori, non c’è una bacchetta magica. Ma per ridurre al minimo in caso di attacco si può
ad esempio scegliere un limite di spesa basso, usare una sola card per i
pagamenti online, controllare regolarmente ingressi e spese sostenute:
questo diventa un “tuo” problema. Capisci?
Se ti rubano credito, sono affari tuoi.
E, invece, il problema è sempre “a monte”. E non dipende da te. Tu puoi solo trovare il modo di limitare i danni, ma… il problema comunque rimane:
le mancanze dei sistemi di pagamento Visa affidati a banche non sufficientemente attrezzate? Diventa e rimane un problema tuo.
E, questo, è sempre lo stesso schema fisso industriale.
Le aziende devono vendere? Tu devi lavorare?
Ecco l’indotto.
Allora, le aziende sono autorizzate, di fatto, a venderti qualsiasi “cosa”, pur di rimanere floride, con te dentro.
Tu che fai il “tifo” per la “tua” azienda, anche se questa vende “veleni” anche ai “tuoi” figli.
Che importa? C’è sempre un esperto. No?
Li curerai, poi. Che altro puoi fare?
Ma:
perché “tu devi lavorare”?
Perché, se no, muori di fame?
Sì. “Qua, così”, sì.
È diventato così, però.
Non ti ricordi. Ma non è sempre stato così.
Del resto, ti basta osservare l’organizzazione sociale (tribale) di qualsiasi gruppo di “nativi”, scampato alla furia del modello occidentale globale.
Essi lavorano? O, piuttosto, vivono In Comunione?
Anche le “tribù” sono gerarchiche. Ok? Ma questo è perché l’AntiSistema è sempre l’AntiSistema. Ovunque ma pur sempre al 99%.
Pubblicizzare
alcolici, gioco d’azzardo “legale”, vetture sempre più “cattive”,
tendenze patinate e glamour che perennemente hanno mercificato tutto,
etc. corrisponde ad alimentare le piaghe sociali che, dunque, “tanto ti piacciono” ma… in quale maniera?
Attraverso proprio lo schema fisso industriale, che ti prevede “qua, così” in una certa maniera:
dipendente
conseguente
in costante “ritardo”
relativamente all'anticipo sottodominante (by dominante).
Decodifica, allora, a livello di simbolismo frattale espanso, la seguente “non solo espressione fine a se stessa”.
Referendum, Napoleone: anche se vince il sì Cnel non sarà abolito.
Se passa il sì al referendum "il Cnel non sarà abolito".
Ad affermarlo è il presidente del Cnel, Delio Napoleone, che... ha spiegato:
"durerà in ogni caso. Se vince il sì con una forma, se vince il no con un'altra. Esiste in ogni paese europeo, è previsto nei trattati. Se resta Renzi sarà lui stesso a riformarlo".
Il Cnel, secondo Napoleone, "va riformato, non abolito. In Italia serve ancora un posto dove esprimere pareri e promuovere iniziative legislative per lo sviluppo del Paese…".
Link
durerà in ogni caso
se vince il sì con una forma, se vince il no con un'altra
esiste in ogni paese europeo
è previsto nei trattati
se resta Renzi sarà lui stesso a riformarlo…
L’alternativa sostanziale? Non la “vedi” più.
Una “minaccia”, dunque? No. Di più:
una certezza “qua, così”.
In Italia serve ancora un posto dove esprimere pareri e promuovere iniziative legislative per lo sviluppo del Paese (hai mai sentito parlare del Cnel? Per la maggior parte italica, no. Quindi, le “iniziative” da chi/cosa vengono regolarmente formulate?).
La Massa italica non sa nemmeno cosa sia il Cnel, ma…
Referendum, Napoleone: popolo ha riconosciuto il ruolo del Cnel…
"Il popolo… ha riconosciuto nella proposta di soppressione dell'articolo 99 un atto lesivo degli interessi della rappresentanza dei corpi intermedi…
L'Italia… è un paese dal pluralismo sociale, territoriale e istituzionale non solo antico ma radicato.
Valorizzare questo pluralismo è la strada per riprendere la crescita e lo sviluppo. L'abolizione del Cnel avrebbe provocato uno scollegamento tra l'articolo 1 della Costituzione e l'articolo 99 che definisce il ruolo del Cnel e avrebbe inciso sugli altri articoli riguardanti il lavoro…".
Delio Napoleone
Quindi, il “Sì”… avrebbe avuto un sicuro impatto sullo/nello status quo “qua, così”, estremamente radicato:
l'abolizione del Cnel avrebbe provocato uno scollegamento tra l'articolo 1 della Costituzione e l'articolo 99 che definisce il ruolo del Cnel e avrebbe inciso sugli altri articoli riguardanti il lavoro…
alzi la mano chi aveva, prima della pubblicità del referendum, mai sentito parlare del Cnel.
Un momento:
alzare la mano, no
dal momento in cui potrebbe essere diventato “proibito”…
Vietato alzare la mano, in un liceo inglese non si può…
Link
Se non si può più alzare la mano, come fa il primo della classe a dare sempre la risposta giusta?...
Certo:
è un autentico “problema”. Vero?
Non è forse sufficiente, dare il meglio di sé nei “compiti in classe e nelle interrogazioni (esami)”?
Uhm. E la componente “apparenza”? Dove la metti?
Comunque, in ogni “caso”, a prescindere dall'esito dell’anno scolastico… stai seren3, poiché… uno smartphone te lo compreranno ugualmente.
Perché?
È di moda. È utile. Non si sa mai, cosa può succederti. È bello. Ti fa sembrare “migliore”. Ti apre tante possibilità. È divertente. Fa socializzare.
Ma, soprattutto… che cosa “è”?
Per capirlo, devi osservare da un’altra prospettiva.
Ossia, non dalla tua, attuale ed usuale. Bensì, da quella industriale AntiSistemica:
lo smartphone è
soprattutto
una fonte di utile industriale sottodominante
e
quindi
una fonte continua di auto incanto e status quo “qua, così” by dominante.
Uno smartphone è per sempre?
No. Lo devi cambiare almeno una volta all'anno.
Sì. Perché ne avrai sempre (almeno) uno.
Se, poi, guardando nella “sfera magica” mentre guidi o cammini per le strade, uccidi o vieni uccis3… e che sarà mai? Di esseri umani ce ne sono così tanti. E, poi, ricrescono.
Infatti, è come “tagliare un ceppo d’insalata o rasare l’erba del prato”. No?
“Gioca responsabilmente…”. Mi raccomando.
Che cos'è il Gioco d'Azzardo patologico (Gap)?
Il Gioco d'Azzardo Patologico (Gap) è stato riconosciuto ufficialmente come patologia nel 1980 dall'Associazione degli Psichiatri Americani; ed è stato classificato nel Dsm IV come "disturbo del controllo degli impulsi non classificati altrove".Il Dsm IV ha definito il Gap come un "comportamento persistente, ricorrente e maladattivo di gioco che comprende gli aspetti della vita personale, familiare e lavorativa del soggetto".
Il Gap può essere definito una "dipendenza senza sostanza" che in alcuni casi si accompagna all'uso di sostanze stupefacenti e/o di alcool (S. Blum), a problemi della sfera emotiva-affettiva-sessuale o a disturbi da deficit dell'attenzione con iperattività.
Inoltre i giocatori possono essere a rischio di sviluppare condizioni mediche generali correlate allo stress come:
ipertensione, ulcera peptica ed emicrania…
Link
Tra le altre “cose”:
il Gioco d'Azzardo Patologico (Gap) è stato riconosciuto ufficialmente come patologia nel 1980 dall'Associazione degli Psichiatri Americani…
Ora, se (se) tale “patologia” è stata riconosciuta ufficialmente nel “lontano” 1980, negli Usa… allora:
perché a distanza di qualche decennio, anche l’Italia, ne ha percorso la stessa direzione?
Perché, all’opposto, l’Italia non si è auto mantenuta distante da questa “patologia”?
Perché, esiste lo schema fisso industriale (che utilizza l’Italia, attraverso l’Italia, non essendo l’Italia), che persegue sempre e solo il proprio interesse (business).
E, tutto d’assieme, è la dominante che ricava “utile netto”, in termini di sostanziale “preservazione del proprio ‘stato’ di potere assoluto, compresente ed immanifesto strategicamente e funzionalmente”.
Il gioco potrebbe essere un problema? Quali sono i segnali di allarme.
Che cosa è il gioco problematico.
Circa venti milioni di italiani hanno giocato con denaro almeno una volta nel corso della loro vita, la maggior parte di loro senza sviluppare problemi.Il gioco problematico è caratterizzato dalla difficoltà nel porre limiti al denaro o al tempo speso giocando e ciò produce conseguenze negative sul giocatore, sulla sua famiglia, sugli amici e su tutta la comunità…
Link
ciò produce conseguenze negative sul giocatore, sulla sua famiglia, sugli amici e su tutta la comunità (ossia, il problema è tuo e, anche, tutto quello che ne consegue).
E le decisioni Statali, chi/cosa le ha prese?
Non importa, perché l’Italia ha avuto 63 Governi in 70 anni di esistenza.
Per cui, nessuno se ne ricorda più... in qualcosa che è una sorta di “porto di mare”, nel quale i rappresentanti di turno, arrivano, prendono e vanno via (rimanendo in “ricircolo” o facendo carriera) senza nessuna responsabilità di fatto.
Questa meschinità di fondo è un… abisso.
Qualcosa che, addirittura, tutt3 ambiscono raggiungere.
Poiché, da “lì” si può estrarre molto “valore aggiunto ‘lato tuo/umanità, dominato’”.
Quali “scrupoli” possono fermare una simile “corsa (afflusso)”?
La “moda” si ferma, se ti fermi – prima – tu.
“Fai…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2016
Bollettino numero 1957
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