"La consapevolezza è uno stato dell’essere."
(Neale D. Walsch)
Sai
qual è uno dei più tremendi castighi inventati nel vostro mondo? Non
potete sopportare di restare soli per lunghi periodi. Nelle prigioni più
inumane, nella cella d’isolamento non c’è neppure la luce. La porta è
chiusa ti trovi nelle tenebre più fitte. Niente da leggere, niente da
fare, niente del tutto.
Poiché
pensare è creare, smetteresti di creare la tua realtà, perché la mente
deve avere dei dati per poter creare. Voi definite le creazioni della
mente «conclusioni» e, quando la mente non riesce ad arrivare a nessuna
conclusione, la lasciate: andate «fuori di testa». Eppure, lasciare la
mente non è sempre una cosa negativa.
Lo
fate anche nei momenti di grande intuizione. Tu non credi che la
comprensione intuitiva venga dalla mente, vero? Quello è il problema.
Hai sempre pensato. Prova a non pensare, ogni tanto. Prova a essere,
semplicemente. Quando «sei» con un problema, invece di continuare a
pensarci, arrivano le maggiori intuizioni. Questo perché pensare è un
processo creativo, mentre invece essere è uno stato di coscienza.
Pensiero,
parola e azione sono i tre livelli della creazione, giusto? Quando
pensi, crei. Ogni pensiero è una creazione. Perciò, quando pensi a un
problema, cerchi di creare una soluzione. Puoi cercare di creare una
soluzione, oppure puoi semplicemente diventare consapevole della
soluzione che è già stata creata.
Ricorda,
la mente deve avere dei dati per poter creare. L’essere invece non ha
bisogno di dati sono un’illusione. Sono ciò che è inventato, e non ciò
che è. Cercate di creare a partire da ciò che è, piuttosto che
dall’illusione. Create da uno stato dell’essere e non da uno stato
mentale. Non puoi trovare nessuna risposta rapidamente, se ti limiti a
pensarci. Devi uscire dai tuoi pensieri, lasciarli indietro e muoverti
verso il puro essere…
La
consapevolezza è uno stato dell’essere. Perciò, se siete perplessi o in
dubbio su qualcosa, non affrontatela con la mente. Se avete un
problema, non «mentalizzatelo». E quando siete circondati dalla
negatività, da forze ed emozioni negative, non pensateci. «Pensandoci»
obbedite a quegli impulsi! Non lo vedete?
Rivolgendo
a essi la vostra mente, ve ne lasciate controllare. Non siate come
bambini controllati dai genitori. Uscite fuori di testa, fuori dalla
mente. Ricordate, siete esseri umani, non pensieri umani, perciò entrate
nella dimensione dell’essere. Che cosa sei, in questo momento? Allora,
sai cosa sei! Ciò che senti è ciò che sei. Non ti ho già detto che le
emozioni sono il linguaggio dell’anima?
Ti
sto dicendo che, in ciascun momento presente, «sei» qualcosa. E ciò che
senti ti dice esattamente ciò che sei in quel momento. Le emozioni non
mentono mai. Non sanno farlo. Ti dicono ciò che sei, in ogni istante. E
puoi cambiare ciò che senti cambiando semplicemente ciò che sei.
Puoi
scegliere di «essere» in modo diverso. Il modo in cui ti senti è una
reazione al modo in cui sei in un determinato momento. E puoi
controllarlo. Questo è ciò che sto cercando di dirti. L’essere è uno
stato in cui entri, non è una reazione. «Sentire» è una reazione, ma
«essere» non lo è. Le tue emozioni sono una reazione a ciò che sei, ma
il tuo essere non è una reazione a nulla. È una scelta.
La
maggior parte delle persone non ne è consapevole. Perché vi dimenticate
che siete voi a crear la vostra realtà. Ma il fatto che l’abbiate
dimenticato non significa che non continuiate a farlo. Significa
semplicemente che non sapete ciò che fate. Ora sai che cosa stai
facendo. Questo è lo scopo del nostro dialogo. Sono venuto a svegliarti.
Ora
sei sveglio, «sei» consapevole. La consapevolezza è uno stato
dell’essere. E da questo stato puoi sceglierne qualunque altro. Puoi
essere saggio o meraviglioso, compassionevole e comprensivo, paziente e
disposto al perdono. Puoi semplicemente scegliere di essere felice. Non
devi farlo. Devi semplicemente esserlo.
Non
cercare di «fare» la persona felice. Scegli di «esserlo» e qualunque
cosa tu faccia, uscirà da quello stato di felicità. Ciò che sei fa
nascere ciò che fai. Ricordalo sempre. La felicità non è una cosa che
accade, no! È perché scegli di esserlo, a causa di ciò che è accaduto o
sta per accadere. Non hai mai visto due persone reagire in modo
completamente diverso alle stesse circostanze?
Tu
determini ciò che quel qualcosa significa per te. Tu decidi quel
significato. Finché non sei tu a dare a ogni cosa un significato, il
significato non esiste. Ricordalo. Nulla ha un significato, di per sé.
Il senso di ogni cosa proviene dal tuo stato di essere. Sei tu che
scegli, in ogni momento, se essere felice o triste, irritato, illuminato
o qualunque altra cosa.
Non
si tratta di una scelta fatta da qualcuno al di fuori di te. Lo scegli
tu. E scegli in modo piuttosto arbitrario. Ora, ecco un grande segreto.
Puoi scegliere uno stato di essere prima che qualcosa accada, proprio
come lo scegli dopo che qualcosa è accaduto. Così puoi creare la tua
esperienza, invece di averla.
In
realtà, è ciò che stai facendo proprio adesso, e in ogni altro momento.
Ma, a volte, lo fai inconsciamente. Agisci proprio come un sonnambulo.
Se è così, è ora di svegliarti. Tuttavia, non puoi essere totalmente
sveglio mentre pensi. Pensare è un altro modo di essere in uno stato di
sogno. Perché ciò che occupa i tuoi pensieri è l’illusione.
(Neale D. Walsch, Amicizia con Dio, Sperling & Kupfer ed.)
fonte: http://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/2016/11/uno-stato-dellessere.html
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