Daniel Byman del Brookings Institution in un articolo intitolato “I limiti degli attacchi aerei nella lotta allo Stato islamico“, si lamenta che la presunta guerra degli USA allo Stato Islamico (IS) sia limitata dalla mancanza di alleati capaci. L’articolo dice specificamente che:
“Il problema è che gli alleati locali sono spesso strumenti difettosi: corrotti, inefficaci e brutali. Spesso sono necessarie le truppe statunitensi per rafforzare le forze locali, avere le informazioni necessarie, e in caso contrario, sopportarne il peso”.Byman conclude che il potere aereo degli Stati Uniti, “assenti altri strumenti e un’ampia strategia“, sarà sempre limitato. E in effetti per gli Stati Uniti, se il loro obiettivo fosse mai eliminare lo Stato Islamico, l’uso della sola forza aerea, chiaramente senza alleati capaci, sarebbe uno sforzo che va dal limitato all’assolutamente inutile, se non del tutto controproducente.
Se si crede che gli Stati Uniti fossero in Siria e Iraq per combattere lo Stato Islamico, o semplicemente usassero l’organizzazione terroristica per minarne i governi e rimanere rilevanti e presenti nella regione, l’assenza di alleati capaci (oltre, forse, allo stesso Stato islamico) è un problema evidente e grave.
Russia ed Iran hanno alleati efficaci
Al contrario, Russia e Iran sono in Medio Oriente per schiacciare lo
Stato islamico. Entrambi sanno che la caduta di Siria o Iraq in mano a
terroristi pesantemente armati e sponsorizzati dall’agglomerato tra
Stati di NATO e Golfo Persico, equivarrebbe a un prossimo trampolino di
lancio per la destabilizzazione e la grande guerra entro i loro confini.
Per Russia e Iran, avere alleati molto efficienti ne spiega molto bene
il successo rispetto al netto fallimento, ritirata dal conflitto e anche
dalla regione degli Stati Uniti. Le forze siriane con il supporto a
terra degli iraniani e aereo dei russi, hanno riconquistato la città
settentrionale di Aleppo lasciando solo la città orientale di Raqqa e la
città nord-occidentale di Idlib da liberare. Idlib, dove la maggior
parte dei terroristi supportati da NATO-Golfo Persico fugge, è una città
inutile e secondaria rispetto ad Aleppo e altri centri urbani già
liberati dalle forze siriane ed alleate.
Infatti, la stragrande
maggioranza della popolazione siriana vive nel territorio governativo.
L’Esercito arabo siriano e le varie milizie alleate sono alleati seri ed
affidabili che combattono su un piano e un livello di consapevolezza
con cui alcun esercito che l’occidentale possa “creare” o “trovare” può
competere.
Escludendo l’intervento militare occidentale diretto, non
solo Siria e Iraq sconfiggeranno Stato islamico e altre organizzazioni
terroristiche che operano entro i loro confini, ma la pace e la
sicurezza che imporranno muteranno i rapporti di forza nel Medio
Oriente, rendendo ancora più difficile agli Stati Uniti trovare alleati
efficaci e collusi con i loro piani regionali.
The New Atlas 7 dicembre 2016
New Atlas è una piattaforma multimediale di analisi e articoli geopolitici.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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