Per i genitori è normale desiderare il meglio dai propri figli, ma tutti gli adulti che hanno a che fare con i bambini, a partire dalle mamme e dai papà, devono ricordare che rincorrere la perfezione non porta alla felicità.
E’ importante che i bambini siano felici, non che siano perfetti, soprattutto perché la perfezione non esiste. Allora, educhiamo i bambini alla felicità, non alla perfezione.
Non dobbiamo mai fare confusione tra la volontà di dare ai bambini una buona educazione
e il desiderio che diventino perfetti. Se i genitori pretendono troppo,
i figli potrebbero soffrirne. Non è detto che tutti i bambini possano
diventare i primi della classe o dei campioni di calcio perché ognuno ha
i propri talenti è le proprie capacità.
Compito dei genitori è riconoscere i veri talenti, le capacità e le abilità dei bambini per assecondarle e incoraggiarle in modo da aiutarli a crescere al meglio coltivando le loro vere passioni.
A
volte i genitori cercano di dare ai figli tutto ciò che loro per primi
da bambini non hanno potuto avere, per motivi economici o per le
circostanze in cui vivevano. Però ora come ora non è detto che i sogni
dei bambini corrispondano esattamente ai desideri che i genitori volevano realizzare in passato.
I bambini rischiano di soffrire di scarsa autostima se si rendono conto di non riuscire a soddisfare le aspettative dei genitori.
Cercare di educare i bambini alla perfezione può portarli a sentirsi tristi e frustrati,
incapaci di raggiungere i traguardi che i genitori si aspetterebbero da
loro. Forse questi bambini hanno sogni e desideri ben diversi da ciò
che i genitori stanno tentando di imporre nelle loro vite.
Rispettare
le peculiarità dei bambini, ascoltare la loro voce e preoccuparsi
soltanto che loro siano davvero felici: ecco spiegato in poche parole il
compito più importante dei genitori.
I
bambini hanno tutto il diritto di vivere un’infanzia felice e libera,
senza doversi sentire in competizione con il mondo degli adulti.
Alcuni
genitori forse sognano di avere figli geniali, capaci di ottenere i
migliori risultati in tutte le materie scolastiche. Ma si tratta davvero
di un aspetto così importante nella vita? Non è nemmeno detto che i buoni voti a scuola siano una garanzia che i figli facciano carriera nel lavoro in futuro, se è questo che i genitori desiderano per loro.
Il
perfezionismo può diventare pericoloso, minare l’autostima dei bambini,
scoraggiarli, riempirli di paure e farli davvero soffrire.
Meglio insegnare ai bambini che ogni persona è unica e irripetibile con le proprie caratteristiche e capacità.
Dato che i bambini imitano i comportamenti degli adulti,
i genitori dovrebbero fare attenzione al proprio atteggiamento verso se
stessi. Se un genitore è molto autocritico e severo con se stesso anche
il bambino per imitazione potrebbe comportarsi nello stesso modo e
ritrovarsi a non sentirsi mai all’altezza e a vivere in modo infelice.
I genitori dovrebbero cercare di apprezzare sempre i buoni risultati dei propri figli
e nello stesso tempo di non umiliarli di fronte a un fallimento, perché
già di per sé qualcosa che va storto a scuola o altrove rappresenta una
lezione di vita.
Allora insegniamo ai bambini che essere felici nella vita è molto più importante di essere perfetti,
perché la ricerca della perfezione assoluta impedisce di vivere con il
sorriso sulle labbra e rischia di farci perdere di vista ciò che conta
davvero.
Marta Albè
fonte: https://www.greenme.it/vivere/speciale-bambini/22946-bambini-felici-perfetti
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