“Che metodo usate per fare delle olive biologiche?
Praticamente… se buttiamo roba chimica, queste cose qui, è vero che poi muoiono gli insetti, però quando ci andiamo a infilare le mani dentro… praticamente, se ‘se leccamo’ le dita, praticamente ‘se avvelenamo’ e fine… Sai cosa ho fatto io a tutto quello che è chimico? Ho detto, no!...”.
Linea verde 8 gennaio 2017
“Ognuno di noi ha dei talenti. Ognuno di noi. I talenti sono come dei piccoli semi, che hanno una forza incredibile… Il seme per generare questa meraviglia, ha bisogno di trovare un terreno fertile in cui germogliare… Ora, i talenti li abbiamo tutti.
Se il nostro talento non trova il terreno giusto su cui germogliare, passa troppo tempo prima che questo avvenga, potrebbe succedere che pensiamo di non averne. Ma non è vero…”.
Linea verde 8 gennaio 2017
Semi, terreno, talenti, possibilità, controllo (tempo), dipendenza…:
“se… passa troppo tempo prima che questo avvenga, potrebbe succedere che pensiamo di non averne. Ma non è vero…”.
“Come ti chiami?
Ben Larson.
Col tempo, crederai di esserlo sempre stato…”.
Incorporated
Ieri è stato messo in evidenza il nesso:
deviazione
interferenza
bufala (menzogna)…
Ma, allo stesso tempo, “Tutto è vero” (Prima legge di SPS).
Nel senso che, la caratteristica frattale espansa – ambientale – è, anche, una memoria (un registro per il funzionamento d’assieme). Per cui, tutto quello che succede nel reale manifesto, (tutto) lascia una “traccia” e viene osservato, registrato e conservato a livello di memoria non locale, ubiqua, wireless, etc.
Qualcosa che è sempre disponibile se (se) te ne ricordi, ne sei al corrente, sai come porti.
Ora, le “cose” le puoi riassumere secondo infinite prospettive, ma… ci sono due famiglie di risoluzione della forma ambientale sociale globale:
il ritenere tutto una menzogna
oppure
il ritenere tutto una verità (in ogni “caso”).
Questo succede respirando nella dualità, la dualità stessa. Ma, espandendo il proprio “sentire”, inizia ad espandersi anche il significato di qualsiasi “situazione”.
La menzogna diventa “verità di parte (parzialità, osservata da un assoluto)”.
La verità assume una pianta stabile di attualità, recante informazione sempre disponibile ed elaborabile.
Quindi, la questione si riduce al “come tratti questa informazione”. Qualcosa che dipende dal come “sei” e come “sei diventat3 ‘qua così’”.
Il che introduce, allora, proprio la “necessità impellente e portante di un altro ‘soggetto (punto)’ di triangolazione”, perché:
come diventi
dentro a qualcosa...
prevede che
questo qualcosa
sia, appunto
un "contenitore".
E non esiste nessun contenitore, senza “arte né parte”, ossia, senza la diretta ragione fondamentale:
Certo:
esiste l’immagine di… Dio. No?Ma, non un solo Dio:
infinite "sue" versioni, sparse in tutto il globo.Sempre lo stesso principio, anche se viene chiamato ed osservato in maniere diverse ed utili a “portare acqua al proprio mulino, approfittandosi della paura e della cecità altrui”.
Il che, porta ad osservare una classe di “eletti”, che parlano a nome di Dio e praticano la sua osservazione al di sopra di tutti i credenti, dispersi e sparsi in una infinità di “forme di culto (anche col3i che non crede)”, adatt3 ad auto separare non solo gli individui ma, persino, gli individui dal proprio "talento" che, una volta trascorso troppo tempo, sembra non esistere più.
Qualcosa che “qua, così” accade sempre, ovunque, automaticamente (non solo attraverso la “mondatura religiosa”).
Sei nell’AntiSistema:
che ti aspettavi, di differente?
Hai presente il concetto “non solo dantesco” di inferno?
Ecco. Solo che i “demoni” sono i tuoi simili ed all'occorrenza, persino, te stess3.
È una “mansione senza fissa dimora”:
ora lo sei
ora non lo sei
ma qualcosa
attraverso di te
"è" sempre.
Sì, perché… ciclicamente, sei la vittima e poi il carnefice, a conseguire.
Di volta in volta ed, anche, allo stesso tempo.
Rivediti all’interno della “tua” giornata “qua, così”.
Osserva il “tuo” comportamento, che trasla – nella gerarchia, nella dipendenza, nella conseguenza e nella paura – opportunamente, al di qua ed al di là di una “barricata immaginaria”, disegnata per te dalla forza compresente immanifesta dominante:
ciò che le immagini di Dio e del Diavolo
rappresentano simbolicamente
nell'ambiente infrastrutturale
governato attraverso la funzione originale della frattalità espansa.
Dio (il Diavolo) non esiste:
ma
esiste ciò che tale immagine significa sostanzialmente
ossia
la dominante.
È questa la grande risoluzione, della realtà manifesta “qua, così”, a cui giungi persino logicamente se (se):
smetti di temere per quello che “elabori da te in te per te”.
La realtà manifesta è diventata un “senso unico”:
altro che (bio) diversità.
La
ciclicità è artificiale. È industria. È conseguenza. È strategia. È
controllo sempre più capillare. È una forma di tecnologia di retro
ingegneria. È anticipo costante (di una parte). È ritardo regolare (tra le parti)…
Dipende da quale “parte” rivesti “qua, così”?
Non solo e, comunque, sempre a livello di conseguenza.
Infatti, omettendo dal contesto la forma dominante (ragione fondamentale), allora, tutto risulta come monco, imperfetto, parziale, ingiusto (senza senso), casuale, fumoso, etc.
Ma, nel mondo, ci sono persone che “stanno bene, perché si approfittano della situazione”.
Lo hanno già fatto e continuano a farlo, sempre, sulla “pelle degli altri loro simili”. Costoro non sono la dominante. Bensì, lavorano per la dominante, inconsciamente.
E permettono che “tutto si trasformi”, senza mai cambiare nella sostanza, lasciando il senso di tutto ciò (la dominante) perfettamente isolato al di là, persino, della “tua” capacità di immaginazione.
Allora:
se osservi la menzogna, ricaverai menzogna (lotta tra impoveriti dentro)
se osservi la verità, ricaverai verità (accortezza).
La forma ambientale, reale manifesta, è un terreno pieno di “orme (tracce)”:
dove i significati
lavorano (esistono) su piani paralleli
auto mantenendo sempre la sostanza dell’informazione frattale espansa ivi contenuta ed avio trasportata.
Ad esempio:
coloro che sono abili nel riconoscere le tracce di un animale
in qualsiasi tipo di terreno, stagione e situazione
incarnano e rappresentano, simbolicamente
la verità sostanziale, parallela (compresente)
che sottintende alla compresenza di
un “animale dominante”, che lascia tracce del proprio passaggio
anche se suppone di non lasciarne affatto.
La dominante è, comunque, a conoscenza di questa caratteristica ambientale, per cui… come si è comportata?
Agendo su di te, preventivamente.
Ecco che, di conseguenza, dopo un simile “trattamento” – ora – riconosci la “bufala (animale)” ma non più il significato sostanziale emanante da ogni situazione:
non decodifichi più la verità assoluta
relativa alla compresenza immanifesta dominante
bensì
decodifichi sempre la verità in quanto menzogna ("tratto da una storia vera")
giungendo ad auto disinnescarti da te.
Non ti fidi più di niente e nessun3:
compreso di te (della tua capacità di andare oltre e “sentire”).
È, ancora, la “Torre di Babele” che si schianta a terra (causalmente),
con Dio che maledice l’umanità, attraverso la strategia della reciproca
incomprensione (che non è un fattore legato alla lingua parlata, ma di
qualcosa di molto più profondo – seppure parlando lo stesso idioma –
qualcosa di molto simile all'incanto).
Qualcosa che, dunque, "è già successo", dal momento in cui ne trovi il frammento di memoria (a livello simbolico sostanziale frattale espanso, solo da decodificare) nelle "Sacre Scritture". No?
Prendere in causa, oggettiva, la dominante… significa, di più, prendere le distanze da ogni disputa divenuta “sub-umana”:
da ogni e qualsiasi motivo di auto separazione (confronto apparente)
poiché
non esiste nessun "dibattito"
nella sostanza di una umanità schiavizzata, di fatto.
Ogni dibattito è simile a “fumo”, che offusca e rende dubbios3, impaurit3, violent3, cech3, etc.
Osservando tutto da “Oltre Orizzonte”, il panorama cambia ed una certa logica appare sempre come più percorribile, sensata, persino quadrabile (che il "bias di conferma"... conferma a livello frattale espanso, sostanzialmente).
Fai attenzione, perchè c'è già pronta una forma di "malattia (disinnesco)", per ogni tuo atteggiamento altro.
Tutto quello che “è già successo ‘qua così’” ha una sola ragione:
Fondamentale dominante, come la sede (interesse) sia della causa che della (re)azione:
il motivo della dualità
come dipolo geneticamente modificato
l’ombra sterilizzata della tri-unità (terzo stato proprio)
“lato tuo/umanità, centrale”
giusto ad angolo giro
In Comunione.
Le sfumature esistono ed arricchiscono solamente il senso maggiormente sviluppato, gerarchicamente, in una certa struttura ambientale/sociale, di riferimento:
la grande concentrazione di massa (“pilota”, Dominio).
Ergo:
esiste – nella "sfumatura" – l’origine (il senso) della sfumatura, così come le cortine di fumo rispondono alla corrente d’aria, che ne dispone l’apparenza da cogliere e mettere a fuoco attraverso la vista.
Quale è questa “corrente”?
“Qua, così”, la dominante AntiSistemica:
Ego allo stato puro
con a cuore solamente se stess3
o, appunto
la propria giustizia di parte (dominante).
Qualcosa che non esita a lasciare l’umanità completamente immemore di se stessa.
Con oltre la sua metà, che muore di stenti. >Ed il resto, strutturato sui/nei piani più alti della gerarchia:
ma, con la sostanza che non cambia mai.
Il vertice distaccato dell’edificio è inagibile per ogni singolarità, poiché non sembra nemmeno esistere.
E non perché le singolarità non possano “ambire naturalmente” ad incarnare una simile funzione, che non è altro che “essere in sé, completamente se stess3”.
La grande concentrazione di massa non è evoluzione, non è sviluppo, non è progresso:
è, all’opposto
il recupero della tua originale, autentica, memoria
è il tuo potenziale
non è il seme o la possibilità
è, di più
ciò che (già) sei
nonostante tutt3.
Il "talento" è un aspetto di te, che dovresti decodificare a livello simbolico sostanziale frattale espanso.
Che cosa significa?
Semplicemente:
Addio all'iconica sequoia tunnel in California…
La tempesta che si è abbattuta sul parco nella notte dello scorso 8 gennaio è stata fatale all'immenso albero che misura 10 metri di diametro ed era stato scavato alla base, nel 1880, con un tunnel attraverso il quale ai primi del ‘900 passavano le auto dei turisti…
La sequoia Pioneer Cabin Tree aveva il destino segnato.
Fatale quella ferita alla fine del secolo scorso che ha esposto parte del tronco alle intemperie per 140 anni…La secolare sequoia gigante del Calaveras è stata vittima del turismo.
L’albero, infatti, manteneva solo un lato vitale. Il tunnel scavato ha esposto la parte interna del tronco alle intemperie che hanno minato la stabilità dell’albero millenario. Da anni era inclinato su un fianco e la tempesta di domenica è stata fatale per il gigante verde che è crollato inesorabilmente al suolo, frantumandosi in mille pezzi.Fu un albergatore della zona, nel 1880, a voler scavare il tunnel in mezzo all'albero per aumentarne l’attrattiva turistica.
All'inizio i curiosi lo potevano attraversare a bordo di furgoni e auto, poi soltanto turisti a piedi e alla fine solo escursionisti accompagnati da guardie del parco.
“Abbiamo perso un grande amico – racconta un volontario del Calaveras Big Trees – quell'albero era maestoso”.
E aveva più di mille anni...
Link
la tempesta che si è abbattuta sul parco nella notte dello scorso 8 gennaio è stata fatale all'immenso albero
la sequoia Pioneer Cabin Tree aveva il destino segnato
la secolare sequoia gigante del Calaveras è stata vittima del turismo
fu un albergatore della zona, nel 1880, a voler scavare il tunnel in mezzo all'albero per aumentarne l’attrattiva turistica…
Ok? La memoria se ne è andata, fisicamente ma non sostanzialmente...
Dove si trova, in tutta questa “informazione”, la verità assoluta (relativa alla compresenza immanifesta dominante)? Non c’è, ma esiste. Non esiste, ma c’è.
La “tempesta” è la responsabile?
No: “la sequoia… aveva il destino segnato…”.
Il responsabile, allora, è il “turismo”?
No: “fu un albergatore della zona, nel 1880, a voler scavare il tunnel in mezzo all'albero…”.
Il responsabile è questo albergatore?
No: lo fece “per aumentarne l’attrattiva turistica…”.
Quindi, il responsabile è davvero il “turismo”?
No. Per il motivo precedente. E poi c’è la “tempesta”, il “tempo”, etc.
Allora?
Si tratta di un fatto “naturale”. No? Così metti tutto posto, alias, a tacere.
Intanto, le “cose” accadono per come sono sempre accadute “qua, così”.
Qualcosa “va avanti, apparentemente circolarmente”, mentre ti crogioli in dibattiti a mo’ del leitmotiv “lo spettacolo deve comunque procedere”.
Dunque, il “turismo”. Che cosa è il “turismo”?
Vai Oltre Orizzonte.
Il “turismo” è una strategia (centralmente).
Una necessità (per cert3) e un diritto (per altr3):
è, allora, una dipendenza massiva
dato che la “propria” vita non è poi così “propria”.
Il “turismo” genera ricavi, interesse, investimenti, denaro, controllo, etc.
Esso è una funzione commerciale di/in un ambiente che necessita del commercio, poiché ne dipende.
Il “turismo” è, allora, una conseguenza.
Quindi, non è naturale. È un artifizio.
Ti piace viaggiare per il mondo? Fallo.
Ma, fallo per te e non per “alzare il Pil”. Come? Pensi di viaggiare proprio perché ti va già di farlo?
Stai sbagliando a ricordare quello che succede.
Tu fai turismo solo quando puoi, ossia, quando qualcosa te lo permette di fare.
Allora, il “turismo”… non “che cosa è”, ma:
chi è?
chi indica?
Hai dimenticato come si può vivere nella realtà manifesta.
Il denaro è una invenzione. E, prima, hai dovuto dipenderne, dato che lo ignoravi.
Che cosa hai “già dovuto subire ‘qua così’”?
Cose dell’altro mondo. Cose pazzesche. Cose che ti hanno “lavorato ai fianchi” e costrett3 (ridott3) a dipendere e conseguire alla necessità di sopravvivenza by denaro.
Una strategia.
Qualcosa che, ora, non riesci più a mettere a fuoco.
Che non ricordi. Che non immagini nemmeno.
Che la logica, il credo, la fede, il metodo scientifico, etc. si guardano bene dal metterti al corrente, essendo – al contrario – strumenti per il mantenimento dello status quo del paradigma “qua, così”.
Il “turismo” è responsabile di quest3 e/o quell3?
Sì, ma sino ad un certo “livello”. Prima (o dopo) esso inizia a piegarsi sotto all'intenzione dominante:
che è come il fantasma della/nella macchina.
Il “turismo, la sequoia, la tempesta, l’albergatore, etc.” è/sono solamente “effetti collaterali”, non tanto della causa, quanto della ragione fondamentale dominante.
Papa imita veggenti e mette in guardia: vendono false speranze.
"Una volta a Buenos Aires dovevo andare in una chiesa e sono andato camminando, c'è un parco in mezzo e nel parco c'erano piccoli tavolini, tanti, dove erano seduti i veggenti...".
Papa Francesco ha fatto una digressione a braccio, nel corso dell'udienza generale in aula Paolo VI, per illustrare con un esempio tratto dalla sua esperienza il rischio di affidarsi agli "idoli" anziché nutrire la speranza cristiana in Dio:
"era pieno di gente che faceva la coda, e tu gli davi la mano lui cominciava, il discorso è sempre lo stesso: 'c'è una donna nella tua vita, c'è un ombra che viene, tutto riuscirà bene', e tu pagavi.
E questo ti dà sicurezza, la sicurezza di - permettetemi la parola - una stupidaggine.
Questo... è un idolo...Noi siamo tanto attaccati, compriamo false speranze mentre di quella gratuita, Gesù Cristo che ha dato gratuitamente la vita per noi, non ci fidiamo tanto"
Link
un esempio tratto dalla sua esperienza
il rischio di affidarsi agli "idoli" anziché nutrire la speranza cristiana in Dio
e questo ti dà sicurezza, la sicurezza di... una stupidaggine
noi siamo tanto attaccati, compriamo false speranze…
Da quale “pulpito”?
Quale differenza sostanziale esiste, se (se) non ti accorgi della compresenza immanifesta dominante (della quale, Dio è il simbolo)?
Nessuna. Di fatto sei sempre e solo “qua, così”.
La Chiesa (come ogni altra struttura religiosa e spirituale) è un simbolo a cielo aperto, di quella che è la “tua” situazione “qua, così”.
Ma... quale è la “paura” più grande della quale “soffre” ogni componente AntiSistemica sottodominante e, quindi, la dominante stessa?
Che tu ti fermi. Che ti possa fermare (senza paura).
L'interruzione di attività è la paura principale delle aziende...
A preoccupare maggiormente le aziende rimangono le perdite dovute a interruzione delle attività...
Anche in Italia i principali rischi più temuti dalle aziende sono dovuti alle interruzioni di attività (36%) e ai cambiamenti nei mercati (30%), mentre, diversamente, al terzo posto rientrano le catastrofi naturali (25%)...
L'interruzione delle attività (Business interruption, Bi) rimane il rischio principale per il quinto anno consecutivo (37% delle risposte a livello globale e 36% in Italia), soprattutto perché può provocare perdite di reddito significative, ma anche perché emergono nuove cause scatenanti, quali i danni immateriali o i rischi intangibili, come gli attacchi informatici e l'interruzione delle attività dovuta a instabilità politiche, scioperi o attacchi terroristici.
Questa tendenza è guidata in parte dalla crescita dell'"Internet delle cose" (Internet of Things, IoT) e dalla sempre maggiore inter-connettività delle macchine, delle aziende e delle loro supply chain, che può facilmente moltiplicare le perdite in caso di incidente...
"Le aziende di tutto il mondo si stanno preparando ad un anno di incertezze", afferma Chris Fischer Hirs, ceo di Agcs. "Sono preoccupate per i mutamenti imprevedibili nel panorama legale, geopolitico ed economico di tutto il mondo. Stanno emergendo nuovi rischi, oltre a quelli classici di incendio e di catastrofi naturali; per questo è necessario ripensare agli attuali strumenti di monitoraggio e gestione del rischio".
Link
Per questo è necessario ripensare agli attuali strumenti di monitoraggio e gestione del rischio (quale prospettiva seguono le “aziende”?
Mentre, progettano, investono e generano inquinanti… l’umanità si
diluisce sempre di più nella versione surrogata di se stessa, ovvero,
nella versione di sé by dominante: nell'auto disinnesco più inconsapevole e perfetto, strategicamente intendendo).
Le aziende temono di più che "ti fermi", piuttosto che una catastrofe ambientale. Ti rendi conto di quale potere incarni?
Ma... l’industriale che ti vende il proprio prodotto, avvolto nella confezione (chimica), che cosa sta facendo?
Sta inquinando il mondo, con la legge dalla sua parte.
Se tu mangi lo stesso prodotto e poi getti a terra la confezione, allora, sei soggetto ad una multa (oltre che ad essere giudicato come maleducat3). No?
Le stessa legge tutela l’industriale e controlla te.
Ad un certo livello, la versione della legge che controlla anche l’industriale, serve per la messa in scena “qua, così”. Perché, l’industriale è sottodominante. Non è dominante. Ok?
Intanto, però, attraverso tutto questo impianto, la società si spezzetta e si dibatte nella perfezione di una trappola inimmaginabile.
Se, ora, fai guerra all'industriale, ecco nuovamente la “guerra tra impoveriti dentro”.
Se, ora, non fai la guerra all'industriale, ecco nuovamente il “qua, così”.
Puoi spendere e consumare la “tua” vita, persino a favore dell’ambiente, ma… sei troppo dentro al “calderone” e se non avverti in te la compresenza immanifesta dominante, allora ti viene sempre a mancare il senso, la motivazione autentica e fondamentale per andare oltre agli inesauribili “marosi”, che una simile corrente agita continuamente contro di te.
Quale è il motivo della corrente che alimenta il moto ondoso degli oceani della Terra?
Il motivo lo cogli solo decodificando, estraendo ed isolando il concetto simbolico sostanziale frattale espanso, dell’informazione (memoria frattale espansa) onnipresente, in ogni “caso”, globalmente e localmente in ogni singola “particella fondamentale” dello Spazio Sostanza (potenziale), anche se arredato nella versione “qua, così”.
Il motivo è l’insediamento al livello (umanità) del “pilota”:
L’oggetto di studio della psicologia è... l’esperienza diretta e immediata, mentre le scienze naturali studiano l’esperienza mediata.
Ad esempio l’oggetto di studio del fisico, del biologo o del fisiologo non corrisponde all'osservazione diretta degli eventi della natura, perché la loro osservazione è mediata dai loro sensi o da uno strumento.Il metodo di studio privilegiato è l’introspezione perché consente di cogliere l’esperienza immediata permettendo di rilevare cosa avviene nel momento immediato in cui si percepisce la realtà…
Wilhelm Wundt
“L’introspezione… consente di cogliere l’esperienza immediata permettendo di rilevare cosa avviene nel momento immediato in cui si percepisce la realtà…”.
Ergo:
c’è sempre di mezzo, qualcosa.
Osservati e cogliti “meglio”:
estrai valore aggiunto
simbolico sostanziale frattale espanso
il “cosa significa” ad un simile livello portante/centrale
piuttosto che
il “cosa significa” ad un livello “mediato ‘qua così’”.
La mediazione è condizionamento (schiavitù, controllo, dipendenza, gerarchia, etc.). Il che significa, sostanzialmente, che esiste qualcosa che non stai prendendo in considerazione e che, dunque, sei diventat3 ciec3.
Bada bene:
Affidarti a Dio, è “'qua così' riconoscere” la dominante, ma non ricordarla affatto.
“Fai…”.Onorandone la strategia, senza l’ausilio del conscio, del tuo “talento”, del tuo essere “pilota”... della situazione vita.
“Se il nostro talento non trova il terreno giusto su cui germogliare, passa troppo tempo prima che questo avvenga, potrebbe succedere che pensiamo di non averne. Ma non è vero…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 1981
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