“Voglio che mi racconti di loro. Voglio conoscerli…
La pestilenza finì e nella regione tornò la vita. Molti oggi dicono che la peste fu una epidemia, che poi si esaurì come una febbre invernale. Non sanno che erano invece le tenebre che stavano per calare. Non conoscono i sacrifici fatti. Gli eroi caduti.
Racconterò io la loro storia. Io c’ero. Io so…”.
L’ultimo dei templari
Di questa citazione, è degno di nota l’osservare (il renderti conto) questa verità sostanziale:
l’umanità attuale
“non conosce (non sa, non ricorda) i sacrifici fatti. Gli eroi caduti…”.
Infatti, in qualcosa dove tutto è “già successo”, che cos’altro si deve – ancora – “scrivere”?
L’unico fondamento portante che, nonostante tutto quello a cui sei portat3 a pensare, “manca completamente (se non a livello potenziale)”:
l’alternativa sostanziale (la backdoor, la via di riuscita… intensa come “non una fuga da un luogo chiuso”, bensì – di più – come il permettere l’entrata della luce, in un luogo chiuso da troppo tempo per ricordare, ancora, che è – appunto – un “luogo chiuso e rinchiuso in/su se stesso, con te al suo di dentro, convint3 che tutto questo spazio sia, anche, tutto quello che esiste… in termini di sostenibilità, potenziale, libertà, giustizia, esperienza, etc.”).
Ecco che “cosa manca ‘qua così’”.
Ossia, manchi tu nella tua “versione originale”, con te al tuo centro, centralmente centrat3, etc.
Ora,
ci sono ma, soprattutto – in una certa ottica rilevante – “ci sono
stat3 (sono vissut3, esistit3) molte persone degne di nota, per la loro
particolare ‘visione del mondo’, che hanno pagato pegno proprio per una
simile coerenza, mai celata nel corso della propria sopravvivenza nel paradigma AntiSistemico:
quindi
ci sono umani, "attuali", che
non conoscono (ricordano) i sacrifici fatti. Gli eroi caduti…
Qualcosa che è potuto succedere, dato che la Massa è sempre stata – “qua, così” – inconsapevolmente dalla parte della minoranza che domina, la quale ha opportunamente preparato tutt3, in maniera tale da rendere la vita una competizione sociale globale, con in premio la propria salvaguardia, in luogo di una “fine” ritenuta troppo miserevole per essere vera.
Attraverso l’impianto della paura, è stato “pompato” nell'animo umano, tutto quello che è servito per terra riformare la realtà manifesta ad “immagine e somiglianza” della dominante.
La vita, l’esistenza, è divenuta – allora – quel Far West che è tuttora:
qualcosa che non parte dal cosiddetto “uomo primitivo”.
Qualcosa che parte dal momento di “è già successo”:
dall'avvento della dominante.
Qualcosa che rivive nei secoli dei secoli, causalmente (per caratteristica ambientale di memoria frattale espansa), ad esempio… quando i “visi pallidi (l’occidente) scoprono il ‘nuovo continente’ e lo invadono, conquistano e possiedono, cancellando e sterminando coloro che già vi abitavano, da tempo indefinito”:
l’ennesimo capitolo della “terra promessa”
della violenza ad ogni costo
del genocidio sovrimpresso dal… progresso.
La memoria è un fatto reale, inalienabile, ed un fattore portante:
sempre.
Ma, la sua “evocazione, lettura e decodifica” passa dal principio fondamentale della comunicazione più semplice:
dalla domanda
alla risposta
attraverso l’ascolto (di qualcosa che è ritenuto autorevole, esistente, possibile, immaginabile, etc.).
“Voglio che mi racconti di loro. Voglio conoscerli...
Racconterò io la loro storia. Io c’ero. Io so…”.
Ok?
Ora, questa sorta di “curiosità”, esiste sicuramente in te.
Ma… in quale stato versa, dopo essere stata trattata (“conciata”)?
I romanzi ed i film, “basati su una storia vera”, mischiano tutto assieme, dandoti la sensazione sostanziale che si tratta di “invenzioni, per sorreggere e rendere particolarmente stuzzicante, la trama descritta/raccontata”.
Cioè, la storia viene descritta da una prospettiva che la devia, in continuazione. Ma (ma) a livello potenziale e seppure “qua, così”, a livello di memoria frattale espansa, l’informazione non va mai perduta ma, solamente, sganciata dal tuo “indice di riferimento usuale”.
Allora, l’informazione – che esiste sempre, perfettamente conservata ambientalmente – va recuperata.
In che modo?
Attraverso lo strumento della “domanda (ritenendo possibile la risposta autorevole)”.
E, poi, mettendosi in attenta “posizione” di ascolto, ben sapendo che l’informazione andrà decodificata, tenendo in considerazione (compensazione) l’interferenza ambientale (firewall AntiSistemico) dominante “qua, così”.
Applicando il Filtro di Semplificazione, ad esempio, elimini ogni rilettura troppo espansa rispetto all'ora ed al “qua, così”:
per cui, elimini ogni astrazione tipica di una società che teme sempre per la propria salvaguardia, lasciando al di là di tutto – ad esempio – ogni ambito spirituale, religioso, alieno, ectoplasmatico, etc. ammettendo solamente il livello reale manifesto completamente emerso ("fatti"... con la sola eccezione della ragione fondamentale dominante, che deve costituire il target, il senso, la direzione, la "via di fuga"… al fine di accorgerti della compresenza immanifesta, che è la ragione portante della forma ambientale, che scambi per l’unica possibile struttura di realtà manifesta possibile ed immaginabile).
L’ammissione
dell’esistenza della dominante, anche a Filtro di Semplificazione
attivo, rientra nell’ambito stesso della riduzione di vastità di campo,
senza perdere la distinzione di dettaglio sostanziale nel minimo
particolare.
La dominante è, infatti, un principio virale molto simile a quello della malattia o della tentazione/corruzione; tuttavia, la dominante è una “malversazione” che colpisce il Dominio:
si potrebbe definire come una “Malattia del Dominio”
che, di conseguenza
senza Dominio (che è completamente uman3)
non potrebbe mai manifestarsi.
Ok?
Il
Dominio è, dunque, un ponte, la porta, la possibilità non tanto di
nascere in un certo luogo, quanto la certezza di poter raggiungere
(spostandosi, attraversando) un certo luogo…
Se (se) la possibilità di auto formazione del Dominio, venisse meno (non venisse nemmeno immaginat3), conseguentemente… la possibilità di essere raggiunti dalla dominante, cesserebbe.
Lasciandola isolata nel suo bacino potenziale di auto esistenza come in… oblio, stasi, letargo, etc.
Questa è la “medicina”, allorquando la dominante è rimandata indietro una volta per tutte. Ma, all’opposto, quando essa è pienamente radicata nell’ambiente reale manifesto (dopo tutto questo tempo), che cosa rimane da “fare”?
La situazione è “già sviluppata (poiché già accaduta)”.
Inoltre, la dominante opera (ispira) affinché tutto rimanga sostanzialmente sempre identico, ben ricordando tutto quello che tu – causalmente – hai dimenticato, relativamente alla tua esperienza pregressa (prima e durante il momento di “è già successo”).
Il Big Bang scientifico deviato, celebra proprio questa sorta di “avvento”. Così come ogni religione crede in un principio che si è manifestato dal nulla, camuffato da teoria del principio senza fine e, dunque, senza nascita…
Tutto rivive simbolicamente, anche nella più che perfetta strategia dell’annichilimento dominante.
È la memoria frattale espansa:
un registro per il funzionamento dell’intelligenza artificiale “sistema operativo frattale espanso”.
Qualcosa di assolutamente originale e fedele.
E qua, ti rifiuti di proseguire, oltre. Vero?
Sì, perché… sei dispost3 a credere in una forma divina, che non puoi vedere ma solo sperare che esista (per il tuo benessere).
Sei dispost3 a credere in una forma teorica di versione scientifica deviata (per mettere a tacere il tuo “sentire”).
Ma non sei dispost3 a credere che l’ambiente intero sia come una “App”, artificiale, prepost3 (per qualche motivo) ad amministrare la possibilità e la versione di realtà manifesta e manifestabile, in questo luogo comune di "chiamata a raccolta".
Tutto questo è davvero “troppo”, per te. Vero?
Per cui non lo accetti (non ti “apri”)…
Al limite, ci vedresti molto bene una trama da film di fantascienza, di sicuro effetto.
Questo spazio (potenziale) – chiediti – perché esiste e, soprattutto, sussiste?
Per quale motivo?
Come mai?
Secondo quale ottica lo prendi in causa?
Perché dimentichi sistematicamente tutto quello che “leggi”?
Perché si tratta di una “barzelletta”? Oppure, perché – se non opportunamente trattat3 – tutto quello che assumi in te, da/in questo spazio (potenziale), potrebbe rompere qualche “sigillo dell’incanto (AntiSistemico)”?
Allora… come mai – se esiste questa dominante – SPS (Io) non smett3 di scrivere in continuazione (della dominante)?
Perché – se esiste l’AntiSistema – tutto ciò non è stato, opportunamente, impedito sin da prima della sua manifestazione “qua, così”?
Perché è il potenziale:
qualcosa di inarrestabile se (se) “evocato”, da una compresenza umana portante (centrale in sé).
Questo spazio (potenziale) dimostra che “si può fare”. Che è possibile. Che è immaginabile.
Chi/che cosa?
Tutto quello che, autenticamente, desideri (quando risiedi al tuo centro, come “pilota”).
Qualcosa che è un pericolo costante, ovviamente.
Dal momento in cui, senza padronanza assoluta, tu puoi ritornare grande concentrazione di massa, che ritorna Dominio, che mantiene aperta la “porta” alla dominante (al fine di continuare ad amministrare interamente il piano reale manifesto “qua, così”).
L’antidoto è, dunque, il
riassumersi come “pilota”, ma secondo una “forma a tutto tondo (che non
è solo una prospettiva ma, di più, una intera dimensione)”:
“lato tuo/umanità, centrale”
con la giustizia ad angolo giro
In Comunione.
Questa
“formula” permette la manifestazione della grande concentrazione di
massa (“pilota”), senza la continuazione dell’aggancio “Dominio pro
dominante (non gli apre mai il 'fianco')”.
Una situazione di Ego (necessari3), ma completamente divers3 rispetto alla convenzione “qua, così”, che inquadra tutto in maniera AntiSistemica, alias, di conservazione dell’energia, trasformazione senza cambiamento sostanziale… paradigma inossidabile senza alternativa sostanziale manifesta e sostenibile (ma sempre potenziale-esistente-riferibile).
Nella
“formula”, puoi leggere qualsiasi interpretazione (senza per/con
questo, cambiare una virgola di una simile realtà a tuttotondo):
puoi leggere l’Amore (se la desideri "vedere"), ad esempio.
Ok?
Il “fare del Bene”. La “Luce”. Ed ogni sorta di luogo comune, deviato e disinnescato “qua, così”…
“Tutto è vero (Prima legge di SPS)”:
e riportato, sempre
alla ragione fondamentale dominante, anche se immanifesta (in quanto target)
attraverso la caratteristica ambientale frattale espansa (mezzo)
dalla grande concentrazione di massa, giurisdizionale (pilota).
Allora. Tutto questo “dispositivo”, lo intendi o non lo intendi ritornare a “guidare”?
Sappi che (ricorda) se lo intendi “a tutto tondo”, non potrà “fare” altro che attivarsi, seguirti e manifestarsi (realizzarsi giurisdizionalmente), a “tua immagine e somiglianza”, nonostante la compresenza dominante:
nonostante
la ("iniziale")
compresenza
dominante.
Che
cosa credi che sia (“è”) la cosiddetta “legge d’attrazione”, seppure
raccontata a livello di supermercato, in edizione risparmio?
Un riflesso frattale espanso della tua “potenza (potenziale)”.
Che cosa ti manca, allora, al fine di evocarne i diretti “effetti”?
Ti manca “solo”, che tu risieda al tuo centro di pilotaggio, in quanto “pilota”.
Certo:
“qua, così” sembra una utopia.
Eppure, tutto ciò rimane – anche se in una forma diluita e disinnescata – nonostante tutta l’apparenza.
Che cosa significa?
Che lo “sei”, autenticamente.
È come il "trattamento", di solito, riservato ad un certo lignaggio reale, anche quando la situazione è cambiata ed il reame rovesciato:
a parte le eccezioni
la famiglia reale
viene sempre "onorata"
anche se in una condizione di prigionia.
Il significato simbolico sostanziale frattale espanso, indirizzato a te, è questo:
tu sei una sovranità
alias
il potenziale nel potenziale.
La dominante è questo che teme di più:
per questo motivo
attraverso l’AntiSistema
ha preventivamente
predisposto tutto
affinché
tu possa non ricordare
e continuare a non ricordare il tuo potenziale (lignaggio).
Ogni
storia, racconto, fiaba, poesia, vicenda, trama, film, romanzo, saggio,
episodio, vicissitudine, ambito, situazione, etc. ti ricorda tutto
questo (a livello frattale espanso), oltre al significato più
superficiale che riveste una simile “sostanza”.
Ciò che prendi, usualmente, per “buono”… scartando il “prodotto”, nutrendoti della confezione, gettando il prodotto stesso contenuto (sostanza).
“Fai…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 1985
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