Non credete minimamente a ciò che dico. Non prendete nessun dogma o libro come infallibile. (Buddha)
lunedì 20 febbraio 2017
La Russia potrebbe impostare il ritorno del Donbass se non verranno rispettati gli accordi di Minsk
Repubblica di Donetsk
Se l’Ucraina
eventualmente non andrà ad ottemperare gli “accordi di Minsk”, la Russia
riconoscerà le Repubbliche del Donbass e procederà a riunificarle come
parte del paese. Questa opinione è stata espressa nel corso di
una intervista in diretta “il diritto al voto” (“Pravo Golosa”) che ha
fatto il Direttore aggiunto dell’Istituto dei paesi della CEI, Igor
Shishkin.
A suo parere, la inclusione del Donbass con il suo potenziale industriale come parte della Russia sarà un fatto positivo.
“Se questo scenario si andrà a sviluppare, e il Donbass quindi non
verrà riconosciuto da alcuno Stato, non potremo evitarlo. In primo
luogo, la Russia sarà semplicemente obbligata a riconoscere le
Repubbliche Popolari (di Donetsk e Lugansk), e, in secondo luogo, la
Russia unificherà questo territorio con la Federazione Russa.
Per quanto riguarda i discorsi sul fatto che in quella regione tutto
si trovi attualmente distrutto e che questo sarà un peso per lo stato
russo, non c’è dubbio che questo è quanto affermano da alcune fonti.
Tuttavia in primo luogo esiste già l’esperienza della Crimea e,
secondariamente, negli anni della Grande Guerra Patriottica il Donbass
fu distrutto fino alle fondamenta, forse che questo rese necessario
rinunciare a questo territorio? Si tratta di una regione ricca
dell’Ucraina e della grande Russia. Se questo territorio ritorna alla
Russia, questo potrà solo che rafforzare la stessa Russia”, ha
dichiarato Shishkin.
Esercito Repubblica di Donetsk
Putin riconosce come russi documenti dei residenti dell’Est ucraino.
Vladimir Putin ha firmato un decreto che certifica la
validità in Russia dei documenti dei residenti di svariate aree
dell’Ucraina dell’Est, nello specifico delle regioni separatiste di
Donetsk e Lugansk.
Lo ha riferito l’ufficio stampa del Cremlino, precisando l’ampia
tipologia dei documenti ‘parificati’ a quelli russi, dalle carte di
identità ai diplomi scolastici, alle patenti. Questi documenti sono
stati rilasciati da enti ucraini e la mossa del presidente russo non
mancherà di irritare le autorità di Kiev, nel momento in cui le tensioni
nel Sud-Est ucraino sfociano in nuovi scontri e in un nuovo clima di
muro contro muro tra Russia e Ucraina.
La notizia del decreto presidenziale russo è peraltro giunta proprio
nei minuti in cui a Monaco, a margine della Conferenza sulla sicurezza,
iniziava una riunione del cosiddetto ‘Quartetto normanno’ sulla crisi
ucraina, con i ministri degli Esteri russo, tedesco, francese e ucraino.
E mentre sempre a Monaco il presidente ucraino Petro Poroshenko
incontrava il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg,
invitandolo a visitare l’Ucraina nel corso dell’anno.
Nessun commento:
Posta un commento