Sono questi alcuni dati che emergono dal Rapporto Italia 2017 di Eurispes, rilanciati da AMIOT, l’Associazione Medica Italiana di Omotossicologia.
"Come rilevato dal rapporto Eurispes - ha commentato il Dr. Marco Del Prete, a nome dell’AMIOT - l’incremento del ricorso alle medicine non convenzionali è un dato assodato a livello nazionale grazie a una presa di responsabilità sempre più rilevante delle famiglie e degli individui sul proprio stato di salute, all'autodeterminazione della scelta terapeutica, ma soprattutto a modalità relazionali medico/paziente più sensibili alle esigenze del paziente”.
Dal rapporto emerge che quando si decide di non affidarsi alla medicina tradizionale, ci si orienta prima di tutto all'omeopatia (76,1%), seguita dalla fitoterapia (con il 58,7%), l’osteopatia (44,8%), l’agopuntura (29,6%) e, infine, la chiropratica (20,4%).
“L’Italia, quindi – commenta AMIOT - con questo dato rientra tra i Paesi Europei che hanno maggiormente sviluppato nella popolazione questa consapevolezza: secondo i dati del Consorzio UE CAMbrella, in Europa, non meno di 100 milioni di persone fanno regolarmente uso di prestazioni sanitarie di medicine non convenzionali a livello preventivo e curativo”.
fonte: http://www.informasalus.it/it/articoli/medicine-non-convenzionali-italiani.php
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