Il Movimento 5 stalle non deve, evidentemente, decollare. Si
tratta di un’istituzione paramassonica transnazionale di alto livello che è
stata abilmente inserita nel logoro contesto italiano del ‘front office’ del
potere: la politica. La gente dovrebbe ricordare come la democrazia ed il voto
siano solo paraventi utili a dare l’illusione di una qual partecipazione
popolare alla gestione delle cose terrene. La realtà è ben altra.
Allora
la tristissima vicenda della povera Capitale del nostro paese e della sua
giuntina Raggi, composta viepiù da personaggi di basso conio, espone meglio il
suo significato: il Movimento 5 Stalle non deve prevalere ma occorre che resti
in un limbo paritario con l’orrido partito Demo(n)cratico. Ecco perché le
amministrazioni 5 stalle fanno schifo.
Purtroppo,
al balletto dei burattinai, ci rimettono solo i singoli cittadini. Chi
amministra o crede di amministrare la cosa pubblica sa bene che rimarrà
impunito finche obbedirà. Il teatro si rinnova nella parte recitante e nella
sceneggiatura ma lo staff è sempre lo stesso.
Ai
militanti ingenuotti del movimento 5 stalle vorremmo solo ricordare l’inanità
del loro agire, l’inutilità delle loro azioni e parole, la perniciosità della
loro offerta di energie sane ad un sistema di controllo tanto astuto quanto
antico. Occorre fuggire dai sistemi, tutti i sistemi, non sono altro che spietati
recinti di controllo. Pensate ad altro, elevate i vostri pensieri, leggete e
coltivate orti biologici, suonate ottima musica. Alle vibrazioni malevole,
occorre contrapporre ispirazioni felici.
Il
tempo della grande mietitura è probabilmente alle porte. Prepariamoci quindi all’evento
con la munifica serenità degli occhi di una statua del Buddha.
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