Questa volta, in sostanza, Vladimir Putin va in Cina a rianimare il mondo multipolare.
In
un’intervista rilasciata ai media cinesi alla vigilia della visita, lo
stesso Putin ha detto che è “convinto che le prossime trattative daranno
un potente impulso all’ulteriore rafforzamento della cooperazione
bilaterale in tutti i campi e al coordinamento delle azioni nell’arena
internazionale”. Gli esperti russi dicono che sarebbe ingenuo trattarlo
come un voltafaccia di Mosca e il totale orientamento della Russia verso
l’Oriente. Mosca ha semplicemente deciso di equilibrare meglio la sua
posizione di un gigante eurasiatico che ha degli interessi sia nell’Est
che nell’Ovest, non c’è nulla di antieuropeo o antiamericano.
Tanto
meno la Russia e la Cina intendono parlare di una nuova alleanza
militare in Asia. Ne è convinta la maggioranza degli esperti russi. Ciò
nonostante, è probabile che vengano coordinate in maniera più stretta le
azioni delle parti nel campo militare, crede l’orientalista Aleksej
Maslov della Scuola superiore di economia.
Siccome le trattative si svolgeranno in una situazione geopolitica completamente nuova, nuova innanzitutto per le frontiere occidentali della Russia, uno dei primi temi sarà quello della stabilità internazionale, compreso l’ampliamento dell’alleanza politica e, forse, anche politico-militare tra Russia e Cina.
A
detta dell’assistente del presidente russo, Yuri Ushakov, Putin sta
portando a un “pacchetto di documenti fantastico” che comprende più di
40 accordi e contratti che spaziano dalla diplomazia alla costruzione
congiunta di aerei civili e mezzi militari. In totale, Mosca e Pechino
intendono aumentare il fatturato dell’interscambio bilaterale dai 90
miliardi di dollari di oggi sino a 200 miliardi nel 2020.
E
naturalmente tutti attendono la firma del “contratto del secolo”,
quello sulle forniture di gas russo alla Cina. Il contratto, che Pechino
e Mosca hanno preparato per tutti gli ultimi 10 anni, oggi è pronto. È
un documento voluminoso e molto serio, ha detto il capo di Gazprom,
Aleksej Miller.
Rimane una sola questione, quella del prezzo iniziale, ossia prezzo base da applicare alla formula che è stata già pienamente concordata con i nostri partner cinesi. Quindi rimane poco: indicare una sola cifra. Con questo sarà firmato il contratto trentennale per la fornitura alla Cina di 38 miliardi di metri cubi di metano attraverso la Siberia Orientale.
Per
ora tutti i particolari sono top secret, ma secondo le stime degli
esperti russi la Cina potrebbe avere il prezzo di 350 – 380 dollari per
1000 metri cubi. Tra alcuni anni le forniture potranno essere aumentate
da 38 a 60 miliardi di metri cubi all’anno. Sono già 10-15 anni che
l’Europa sta parlando della necessità di “diversificare le forniture”.
Ebbene, la Russia ha deciso che deve essere un processo “a due sensi”:
le forniture cinesi le frutteranno non meno di quelle europee. Il primo
gas arriverà in Cina nel 2018.
Durante le trattative con
Xi Jinping il presidente russo parlerà anche della situazione in
Ucraina. Non si esclude che la Cina possa aderire al processo di
regolamento della crisi ucraina, fa notare l’analista dell’Istituto di
Estremo Oriente dell’Accademia delle scienze della Russia, Aleksandr
Larin.
Sin dall’inizio la Cina ha dimostrato di volere una soluzione pacifica della crisi e ha già fatto alcune proposte. È perfettamente in grado di essere un autorevole mediatore.
Nel secondo
giorno della visita Vladimir Putin e Xi Jinping daranno il via alle
esercitazioni della marina “Interazione navale - 2014”. Le navi della
Flotta del Pacifico della marina russa, guidate dall’incrociatore
“Varjag”, già si trovano nella base navale di Shanghai. Oltre a
“Varjag”, il gruppo è composto di cacciatorpediniere “Bystryj”,
cacciatorpediniere “Adrimal Panteleyev”, nave da sbarco “Admiral
Nevelskoj” e navi ausiliarie “Ilim” e “Kalar”. Da entrambe le parti alle
esercitazioni parteciperanno 14 navi, 2 sottomarini e 2 reparti
speciali dei marines.
La visita ufficiale di Putin a
Shanghai si svolge in concomitanza con la Conferenza sull’interazine e
sulle misure di rafforzamento della fiducia in Asia. Questa assise è
stata istituita nel 1992 e vi partecipano 17 paesi dell’Asia. In qualità
di osservatore partecipano anche gli USA.
Russia e Cina formano un'alleanza energetica strategica
Russia e Cina attueranno un elenco di progetti comuni in 40 settori
prioritari, con investimenti complessivi di circa 20 miliardi dollari
durante la visita di Putin a Shanghai dal 20 maggio[AP] La partnership
sino-russo ha raggiunto "il livello più alto in tutta la sua plurisecolare storia", ha detto il presidente Vladimir Putin alla vigilia della sua visita in Cina.
Putin ha parlato ai media cinesi prima del suo viaggio a Shanghai dove terrà colloqui con il suo omologo cinese Xi Jinping e firmerà un numero record di accordi di cooperazioni .
I due paesi si stanno "costantemente muovendo verso la creazione di un'alleanza strategica in termini di politica energetica", ha detto Putin.
"Un grande progetto del valore di oltre 60 miliardi dollari è in corso
di realizzazione per fornire alla Cina greggio attraverso l'oleodotto
Skovorodino-Mohe. Le disposizioni in materia di esportazione di gas
naturale russo verso la Cina sono stati quasi finalizzate. La loro
attuazione aiuterà la Russia a diversificare le rotte degli oleodotti
per la fornitura di gas naturale, e ai nostri partner cinesi servirà per
alleviare le preoccupazioni legate al deficit energetico e la sicurezza
ambientale attraverso l'uso di combustibili "puliti", "ha detto.
Russia e Cina attueranno un elenco di progetti comuni in 40 settori
prioritari, con investimenti complessivi di circa $ 20 miliardi.
Le due nazioni hanno anche raggiunto un accordo sulla progettazione
congiunta di un aereo a lungo raggio wide-body e sullo sviluppo di un
elicottero pesante.
"Stabilire legami più stretti con la Repubblica popolare cinese, il nostro amico fidato, è la priorità della politica estera incondizionata della Russia", ha dichiarato Putin.
Le due parti stanno anche guardando "più profondo coordinamento in ambito internazionale", ha detto Putin.
"La Russia e la Cina cooperano con successo sulla scena internazionale e strettamente coordineranno i loro passi per affrontare le sfide e le crisi internazionali. Le nostre posizioni sulle principali questioni globali e regionali sono simili o addirittura identiche", ha detto.
Significativamente, il presidente russo ha detto che un prossimo vertice
asiatico tenterà di stabilire una nuova architettura di sicurezza nella
regione dell'Asia-Pacifico.
"La Russia e la Cina hanno attivamente sostenuto una nuova architettura della sicurezza e dello sviluppo sostenibile nella regione Asia-Pacifico. Si dovrebbe basare sui principi di uguaglianza, rispetto del diritto internazionale, l'indivisibilità della sicurezza, il non uso della forza o la minaccia della forza. Oggi questo compito sta diventando sempre più importante ", ha detto.
Le dichiarazioni di Putin assumono importanza nel contesto della spinta
dell'amministrazione Obama sulla tanto strombazzata strategia del Pivot Asiatico e dei suoi effetti su Pechino e sull'utopia politica di un "contenimento della Cina".
Nel frattempo, alludendo ad un accordo riguardante la moneta e lo Swap, Putin ha detto che le due nazioni cercheranno anche protezione contro le fluttuazioni delle valute estere in materia di scambi bilaterali.
"Dobbiamo anche rafforzare la cooperazione finanziaria e proteggerci dalle fluttuazioni dei tassi di cambio tra le principali valute del mondo. Pertanto, stiamo valutando come aumentare transazioni reciproche nelle monete nazionali," ha detto.
Nel 2013, il volume del commercio bilaterale era vicino a 90 miliardi
dollari. Le due parti stanno prendendo di mira 100.000 milioni dollari
entro il 2015 e fino a $200 miliardi entro il 2020 nel commercio
bilaterale.
FONTE
Tradotto e Riadattato da Fractions of Reality
Tradotto e Riadattato da Fractions of Reality
Nessun commento:
Posta un commento