Nell’ottobre 2000,
lo speciale del Tg1, trasmesso con 1 ora e mezzo di ritardo alle 00.15,
mostrò all’Italia intera, ma senza molto entusiasmo, le fotografie di
veri e propri UFO svolazzanti sopra le teste degli astronauti delle
missioni Apollo e della Luna.
Lo speciale aprì la nottata così:
A parlare è Armstrong, uno degli astronauti che raggiunse la luna
negli anni ‘60. Lo stesso A., non molti anni fa, ammise di aver
avvistato, nel corso di ogni missione spaziale, almeno un Oggetto
Volante Non Identificato (OVNI o UFO in inglese).
Ovviamente si disse di tutto su di lui: lo spazio gli ha fatto male…e poi, l’età…
…come se credere all’esistenza degli extraterrestri fosse una malattia mentale, ma noi tutti, milioni di persone nel mondo, saremmo così tutti pazzi!
Chiacchiere
a parte, ho intenzione di mostrarvi le eccezionali fotografie sborsate
della NASA, in modo da trarne due o tre conclusioni generali sul
fenomeno UFO.
Tengo a ribadire che le foto sono ufficiali e rilasciate dalla NASA, quindi autentiche.
Molte
persone addotte (rapite) da presunti extraterrestri hanno testimoniato
di essere state portate sulla luna e molti credono che la faccia oscura
del nostro satellite nasconda una installazione di tecnologia superiore.
Ma tralasciando questi argomenti su cui molto ci sarebbe da dire e i nostri nuovi collaboratori diranno in futuro, alcuni dubbi mi vengono a stuzzicare.
- Perché la NASA ha reso pubbliche le foto?
- Perché, nonostante tutto, l’argomento non è finito in prima pagina?
Forse
perché dobbiamo sapere, ma sempre verità parziali, sempre con il dubbio
che non sia così. Fino a che questo dubbio non cesserà, saremo
costretti a ingoiare l’amaro boccone della solitudine culturale convinti
allo stesso tempo che alla fine a noi non servono altre prove. I testi antichi
ce ne parlano da sempre e con parole tanto esplicite che soltanto chi
non le ha mai lette o sentite può ancora non creder all’esistenza di
esobiologie intelligenti.
Spero che, anche grazie ad ACAM, le verità che gli antichi ci hanno tramandato non continuino a languire nell’oblio coatto dalla storia, quella storia scritta con le armi
e che è riuscita a seppellire e a distruggere tesori inestimabili che
tuttavia continuano a lanciare segnali della loro tacita ma viva
presenza…
Enrico Galimberti
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