Una corrente di psichiatria lancia l’allarme all’umanità: il potere è detenuto
in prevalenza da elementi psicopatici che trasmettono la loro deleteria forma mentis ai loro sottoposti, sino a portare alla creazione di strutture pubbliche e private
basate sostanzialmente sulla predazione, la distruzione ed il vampirismo energetico all’interno della stessa specie.
Non è un appello da poco. Si fa riferimento a tutte le forme di potere
organizzato, dalle piccole entità locali sino alle grandi
strutture ultrastatali ad influenza planetaria. Devo dire che molti dei
cosiddetti ‘complottisti’ erano già giunti a questa
conclusione decenni orsono e noi tutti, oggi, viviamo vessati da quelle strutture a conduzione psicopatica che fanno di tutto per distruggere, blandire, sedurre,
predare.
Quali sono le caratteristiche di uno psicopatico? Basterebbe osservare i profili
personali dei nostri governanti più in vista per rendersene facilmente conto, eppure è utile ricordarne qualcuna:
Lo psicopatico è privo della capacità
empatica, ossia della possibilità di condividere le emozioni ed i sentimenti altrui.
Lo psicopatico non prova rimorso, sensi di
colpa, pietà.
Lo psicopatico possiede un passato
oscuro che modifica lui stesso per poter trarre vantaggio dalle condizioni in un cui si trova.
Lo psicopatico è un predatore
distruttivo che tende all’annichilimento delle sue prede sino all’uccisione, se necessario, per proseguire con i suoi nefasti scopi.
Lo psicopatico è un seduttore,
può modificare la sua personalità per attrarre a se le sue vittime inconsapevoli.
Lo psicopatico nato, non possedendo il senso di colpa, difficilmente si
suicida.
Siamo di fronte ad un allarme serio. Gli psicopatici sono da sempre ai vertici del
potere ed è quindi il potere tutto che va riconsiderato nella sua genesi, nel suo sviluppo, nelle sue funzioni passate, presenti e future. Dobbiamo chiederci perché esistano
strutture di potere, dove nascano e perché seguitino ad imperversare sul pianeta.
La comunità degli uomini sani non ha bisogno del
potere organizzato.
Appena riconosciuto uno psicopatico, occorre confinarlo e starne lontano. La sua natura non cambierà mai perché fisiologicamente diverso. Un deficit al lobo temporale destro è la firma genetica
di questa attitudine pericolosa. Diverso discorso per i
suoi seguaci, quelli cioè che dallo psicopatico sono affascinati e lo
seguono e imitano in tutto e per tutto, acquisendone le
caratteristiche deleterie. Sono i tanti servi del potere che
scorrazzano con i loro gipponi oscurati in giro per le nostre città,
dilaniate dalla corruttela e dal malaffare, conseguenze della
loro conduzione scellerata.
Lo psicopatico agisce spesso in combutta con i suoi simili ed è tendenzialmente
portato verso la pedofilia e l’occultismo. Le pratiche
magiche lo attraggono perché lo mettono in grado di accrescere il suo
potere verso il prossimo ed aumentare le sue capacità di
seduzione. Sostanzialmente, lo psicopatico è un predatore evoluto. Quanti ne conosciamo? Quanti occupano i vertici delle istituzioni del nostro paese? Quanti ne osserviamo
sorridere ghigni freddi e piangere lacrime di silicone?
Lo psicopatico è essenzialmente un attore nato:
può modificare la sua
personalità con il fine di sedurre e confondere la sua vittima
designata. Se consideriamo che la percentuale di psicopatici nati è
intorno al 5% della popolazione umana, non c’è da stare allegri!
Occorre poi ricordare come esista un 15-20% di accoliti alla
psicopatia di regime. Come possiamo difenderci da loro? Evitandoli e
confinandoli. Basaglia ci perdoni tutti ma non c’è proprio verso
di migliorarne le qualità.
Occorre quindi a questo punto, segnalare l’appello di Gianni Lannes, che ne
pensate?
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