martedì 6 maggio 2014

Gli Psicopatici Sono il Potere

Una corrente di psichiatria lancia l’allarme all’umanità: il potere è detenuto in prevalenza da elementi psicopatici che trasmettono la loro deleteria forma mentis ai loro sottoposti, sino a portare alla creazione di strutture pubbliche e private basate sostanzialmente sulla predazione, la distruzione ed il vampirismo energetico all’interno della stessa specie.
 
Non è un appello da poco. Si fa riferimento a tutte le forme di potere organizzato, dalle piccole entità locali sino alle grandi strutture ultrastatali ad influenza planetaria. Devo dire che molti dei cosiddetti ‘complottisti’ erano già giunti a questa conclusione decenni orsono e noi tutti, oggi, viviamo vessati da quelle strutture a conduzione psicopatica che fanno di tutto per distruggere, blandire, sedurre, predare.
 
Quali sono le caratteristiche di uno psicopatico? Basterebbe osservare i profili personali dei nostri governanti più in vista per rendersene facilmente conto, eppure è utile ricordarne qualcuna:
Lo psicopatico è privo della capacità empatica, ossia della possibilità di condividere le emozioni ed i sentimenti altrui.
Lo psicopatico non prova rimorso, sensi di colpa, pietà.
Lo psicopatico possiede un passato oscuro che modifica lui stesso per poter trarre vantaggio dalle condizioni in un cui si trova.
Lo psicopatico è un predatore distruttivo che tende all’annichilimento delle sue prede sino all’uccisione, se necessario, per proseguire con i suoi nefasti scopi.
Lo psicopatico è un seduttore, può modificare la sua personalità per attrarre a se le sue vittime inconsapevoli.
Lo psicopatico nato, non possedendo il senso di colpa, difficilmente si suicida.
Siamo di fronte ad un allarme serio. Gli psicopatici sono da sempre ai vertici del potere ed è quindi il potere tutto che va riconsiderato nella sua genesi, nel suo sviluppo, nelle sue funzioni passate, presenti e future. Dobbiamo chiederci perché esistano strutture di potere, dove nascano e perché seguitino ad imperversare sul pianeta.
La comunità degli uomini sani non ha bisogno del potere organizzato.
Appena riconosciuto uno psicopatico, occorre confinarlo e starne lontano. La sua natura non cambierà mai perché fisiologicamente diverso. Un deficit al lobo temporale destro è la firma genetica di questa attitudine pericolosa. Diverso discorso per i suoi seguaci, quelli cioè che dallo psicopatico sono affascinati e lo seguono e imitano in tutto e per tutto, acquisendone le caratteristiche deleterie. Sono i tanti servi del potere che scorrazzano con i loro gipponi oscurati in giro per le nostre città, dilaniate dalla corruttela e dal malaffare, conseguenze della loro conduzione scellerata.
Lo psicopatico agisce spesso in combutta con i suoi simili ed è tendenzialmente portato verso la pedofilia e l’occultismo. Le pratiche magiche lo attraggono perché lo mettono in grado di accrescere il suo potere verso il prossimo ed aumentare le sue capacità di seduzione. Sostanzialmente, lo psicopatico è un predatore evoluto. Quanti ne conosciamo? Quanti occupano i vertici delle istituzioni del nostro paese? Quanti ne osserviamo sorridere ghigni freddi e piangere lacrime di silicone?
Lo psicopatico è essenzialmente un attore nato: può modificare la sua personalità con il fine di sedurre e confondere la sua vittima designata. Se consideriamo che la percentuale di psicopatici nati è intorno al 5% della popolazione umana, non c’è da stare allegri! Occorre poi ricordare come esista un 15-20% di accoliti alla psicopatia di regime. Come possiamo difenderci da loro? Evitandoli e confinandoli. Basaglia ci perdoni tutti ma non c’è proprio verso di migliorarne le qualità.
Occorre quindi a questo punto, segnalare l’appello di Gianni Lannes, che ne pensate?

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