“Ogni uomo è una creatura dell’epoca in cui vive; solo pochisono in grado di elevarsi al di sopra delle idee del loro tempo”. Voltaire
Nel 2009 uscì uno spettacolare
film storico "Ágora", che rievocava la vicenda umana della prima
scienziata della storia, l’astronoma e filosofa Ipazia di Alessandria,
vissuta nel IV secolo d.C. che fu perseguitata della chiesa fino alla
morte, in nome della sua passione per la scienza, la libertà e la
ricerca della verità.
Ipazia ebbe l’unica colpa di
essere una donna estremamente attiva nel dibattito scientifico
dell’epoca, che arditamente si pronunciava contro il modello geocentrico
di stampo tolemaico, che poneva la Terra al centro dell’Universo e che
ai tempi era ritenuto la teoria consolidata, a favore del modello
eliocentrico, con il Sole centrale, che si rifaceva invece ai vecchi e
dimenticati studi di Aristarco.
L’epoca che la ospitò sul pianeta
era confusa e intollerante e così Ipazia venne accusata di empietà e
stregoneria, nonché diffidata in quanto donna che pretendeva di
insegnare agli uomini. Venne aggredita da un gruppo di monaci fanatici,
trascinata in una chiesa e uccisa a colpi di conchiglie affilate. Mentre
ancora respirava, le cavarono gli occhi come punizione per aver osato
studiare il cielo. Dopo averla fatta a pezzi cancellarono ogni traccia
di lei bruciandola.
Ci sono uomini e donne che hanno
vissuto epoche storiche che non gli appartenevano. Menti illuminate da
idee rivoluzionare troppo premature per il tempo e il contesto culturale
che stavano vivendo.
Gran parte di loro sono stati
perseguitati, oltraggiati e messi al margine dal potere costituito, in
ragione delle loro idee troppo distanti da quelle ufficialmente
accettate e pertanto troppo scomode. Le loro ricerche sono state
ignorate nella migliore delle ipotesi, se non derise o addirittura
manipolate e sminuite affinché risultassero palesemente false o nulle a
tutti coloro che si fossero accostati ad esse per cercare di
comprenderle.
Solo a distanza di molti anni, se
non addirittura secoli, il lavoro di questi grandi “eretici” (ma solo
di alcuni e solo parzialmente!) che hanno avuto il coraggio di
contrapporsi alle verità “dogmatiche” del sapere ufficiale, è stato
rivalutato, riconosciuto valido e magari dato per scontato, alla luce
delle nuove conoscenze scientifiche e delle acquisizioni tecnologiche.
Oggi tutti sanno che la Terra gira intorno al sole e nessuno se ne
scandalizza o che la velocità del treno non provocherà nei
viaggiatori il “delirium furiosum”, l’obnubilazione dei sensi di
cui fu accusato George Stephenson, inventore della locomotiva a vapore e
considerato un “ciarlatano” e un “povero matto” quando, nella prima
metà dell’800, lanciò il suo treno alla folle velocità di ben 39 Km/h!
Questo però non significa che i
nostri tempi siano ormai e finalmente esenti da discriminazioni e abusi e
che la comunità scientifica abbia raggiunto la maturità intellettuale
per sostenere che lo scopo primario della scienza è la ricerca pura
della verità, ovunque essa si trovi. Tutt'altro.
Sono passati quasi due secoli da
quando il grande Nikola Tesla, sintetizzando il senso del suo operato,
pronunciava la celebre frase: “La scienza non è nient’altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità”
eppure, pur riconoscendo taluni fondamentali progressi del sapere,
sfociati prevalentemente in ambito tecnologico, siamo ancora molto
lontani da un mondo in cui l’obbiettivo principe della scienza sia
perseguire il benessere dell’uomo e non invece il successo personale,
gli interessi economici dei finanziatori dei progetti di ricerca, nonché
il potere politico che ne consegue.
Soprattutto per questo motivo ho
il viscerale desiderio di dedicare un particolare tributo a tutte le
grandi menti di ogni tempo, e ne citerò qualcuna, che con le proprie
intuizioni hanno sfidato le idee della loro epoca, hanno coraggiosamente
aperto nuove strade e instillato nuova consapevolezza in chi era aperto
a riceverla.
La maggior parte di loro è rimasta a tutt'oggi incompresa o misconosciuta ai più.
Hanno portato al mondo nuove
verità, ma sono rimasti soli. Tuttavia ogni seme gettato da questi
grandi pensatori rappresenta una preziosa perla di conoscenza e
nonostante abbiano operato in epoche e luoghi differenti, ognuno di loro
ha fornito al mondo una tessera in grado di incastrarsi a misura in un
più grande puzzle, in quel sofisticato disegno d’Autore che esiste da
sempre ed attende solo di essere svelato per intero.
Nessun uomo inventa qualcosa che
potenzialmente non esista già, ma una mente ispirata può scoprire e
descrivere parte delle leggi universali che ci governano. Ognuno di
questi uomini ha acceso la luce su una porzione del Progetto, ha esteso
la propria mente al di là delle convinzioni del proprio tempo, sfidando
l’ortodossia e lo status quo.
La mattina del 17 febbraio 1600,
anno del Giubileo imposto da Clemente VIII, nella Città Santa stracolma
di pellegrini, veniva arso vivo l’ostinatissimo eretico ed ex frate
dominicano da Nola, Giordano Bruno. I capi d’accusa contestatigli
dall'Inquisizione della Chiesa romana erano di aver calpestato i dogmi
sacri e incontestabili del cattolicesimo con l’aggravante di voler
morire volontariamente martire, infischiandosene del dolore corporale e
sostenendo impunemente che la sua anima sarebbe ascesa per
ricongiungersi all'anima dell’Universo.
La Santa Inquisizione, che ben
poco aveva di santo, in qualità di istituzione benpensante, preservando
lo status quo della religione dominante, ormai lontana dall’originale
concetto di amore cristico, aveva il preciso scopo di tutelare il potere
ecclesiastico, arginando gli scomodi fantasmi del cambiamento e tenendo sotto controllo l’indagine scientifica che avrebbe potuto destabilizzarlo.
Giordano Bruno è stato un grande
esempio di coerenza e di lotta all’intolleranza, ha scelto di morire per
un’idea ed il suo olocausto non è stato vano se solo ha instillato in
chi resta la forza e lo stimolo per continuare a lottare perché la
verità trionfi!
Ma quanti studiosi e ricercatori
coraggiosi e controcorrente dovranno ancora nuotare nel fango
dell’ingiuria ed essere additati come gli eretici di turno dalla moderna
inquisizione, prima che la loro idea possa essere presa in
considerazione e sottoposta ad una accurata ed imparziale verifica
scientifica?
Quando succederà che lo spirito
indagatore e lo spirito critico, da sempre promotori dei più grandi
progressi dell’Umanità, prenderanno il naturale sopravvento sui modelli
di pensiero fossilizzati, schiavi della tradizione ed asserviti alla
stabilità delle lobbie e dei baronati?
Una vera chimera e nessun indizio favorevole se penso ai due esempi che voglio di seguito brevemente ricordare.
Nikola Tesla (1856-1943) è stato
uno degli scienziati più geniali di tutti i tempi nel campo della fisica
dell’elettromagnetismo. Le sue idee rivoluzionarie e le invenzioni
tecnologiche, alcune delle quali non completamente comprese nemmeno
oggi, lo hanno messo in antagonismo con la scienza tradizionalista e con
l'establishment politico ed economico dei suoi tempi.
Il grande sogno di Tesla era
quello di eliminare miseria e povertà distribuendo gratuitamente energia
elettrica a tutti, in quanto la sua scoperta dei raggi cosmici, nel
1896, che già gli aveva fatto guadagnare la fama di “pazzo”, lo aveva
portato a sostenere che ci doveva essere una fonte di energia
sconosciuta e senza limiti che poteva essere incanalata.
Nel 1901 brevettò infatti un apparato per l’utilizzo dell’energia libera radiante,
le cui sorgenti principali erano il Sole, la magnetosfera terrestre, la
Terra e i raggi cosmici, che condensando l’energia intrappolata tra la
Terra e la sua atmosfera superiore, la trasformava in energia elettrica
utilizzabile gratuitamente dall'uomo, come dono del pianeta ai suoi
abitanti.
Ma questo progetto si scontrava
enormemente con l’imperante logica del profitto, sorta con la
rivoluzione industriale, ed inoltre le idee inedite di Tesla, non avendo
analoghi precedenti nella storia della scienza, non sarebbero mai state
incentivate finanziariamente perché non avrebbero potuto essere
realizzate per procurare un guadagno immediato e così, nonostante egli
detenesse oltre 700 brevetti, morì in solitudine sulla soglia della
povertà ed il giorno stesso della sua morte tutti i suoi appunti e
documenti vennero sequestrati dall’FBI.
Stessa sorte, se non addirittura
più clamorosa, toccò al Dr. Wilhelm Reich (1897-1957), contemporaneo di
Tesla, pupillo e assistente di Clinica Psicoanalitica del Dr. Sigmund
Freud, storicamente famoso per le sue scoperte in psichiatria a
psicoanalisi, ma i cui studi in materia biofisica sono stati
letteralmente cancellati da ogni registro storico.
La prima metà del XX secolo è stata un periodo di grande fermento intellettuale e di formidabile ingegno umano, ma nonostante il fiorire di scoperte rivoluzionarie nella biologia e nella fisica, il negazionismo della scienza “ufficiale” ha impedito letteralmente che queste influenzassero il panorama scientifico accademico che a tutt'oggi è solo agli inizi di quella rivoluzione culturale che sarebbe già dovuta esplodere e che invece si sta appena affacciando, con singoli, timidi e spesso isolati tentativi.
La prima metà del XX secolo è stata un periodo di grande fermento intellettuale e di formidabile ingegno umano, ma nonostante il fiorire di scoperte rivoluzionarie nella biologia e nella fisica, il negazionismo della scienza “ufficiale” ha impedito letteralmente che queste influenzassero il panorama scientifico accademico che a tutt'oggi è solo agli inizi di quella rivoluzione culturale che sarebbe già dovuta esplodere e che invece si sta appena affacciando, con singoli, timidi e spesso isolati tentativi.
Negli anni ’30 il Dr. Reich notò
una connessione energetica fra tutti gli esseri viventi che chiamò
“orgone” e lavorò per molti anni e in paesi differenti per studiarne le
leggi e le manifestazioni, ma subì una radicale censura da parte del
governo degli Stati Uniti che, per decreto della FDA (Food and Drug
Administration, l’ente federale Americano per il controllo degli
alimenti ed i farmaci) deliberò, probabilmente un caso unico nella
storia, un rogo ufficiale per distruggere tonnellate di libri di Reich,
oltre ai suoi manoscritti personali. Per almeno una decade, fino al
1962, la FDA sequestrò ogni copia circolante del lavoro di Reich,
inclusi gli appunti di ricerca che riuscì a trovare e che contenessero
la parola “orgone”.
Eppure, prima dei suoi studi sull’energia cosmica orgonica, il Dr. Reich si guadagnò una grande reputazione internazionale come scienziato di grande integrità, ciò nonostante passò i suoi ultimi giorni in prigione, dove morì nel 1957, etichettato come ciarlatano e ricattatore dal governo Americano e dal sistema medico.
Eppure, prima dei suoi studi sull’energia cosmica orgonica, il Dr. Reich si guadagnò una grande reputazione internazionale come scienziato di grande integrità, ciò nonostante passò i suoi ultimi giorni in prigione, dove morì nel 1957, etichettato come ciarlatano e ricattatore dal governo Americano e dal sistema medico.
Cosa esattamente fece sì che il
Dr. Reich venisse tacciato di eresia, perseguitato e messo in ridicolo
dall’establishment medico e scientifico?
Egli aveva scoperto
qualcosa che poteva essere assimilato all’energia responsabile della
pulsazione biologica che dà la vita sulla Terra (e probabilmente
nell’Universo). Inoltre suggerì l’idea che il cancro fosse il risultato
dell’incapacità di esprimere le emozioni, in particolare di natura
sessuale (energia sessuale). L’ “accumulatore di orgone” che egli
inventò, era un contenitore abbastanza grande da accogliere una persona
seduta al suo interno e lo aveva usato per trattare con successo
pazienti affetti da diverse patologie, ma per il governo degli Stati
Uniti l’orgone non esisteva e la parola “orgone” era sufficiente per
classificare il materiale da bandire e distruggere nel caso fosse stato
pubblicato.
E’ paradossale come qualcosa che
si riteneva “non esistere” abbia potuto suscitare un tale accanimento,
come se avesse costituito una reale minaccia o un pericolo imminente.
Eppure riusciamo a spiegare razionalmente questa follia non appena
comprendiamo che il principale ostacolo al progresso ed alla felicità
dell’uomo è proprio la paura.
Paura che nuove idee
possano infrangere le proprie certezze così da doversi rimettersi in
discussione: è proprio per questo che i piccoli uomini hanno bisogno dei
dogmi.
Paura di conoscere sé
stessi, o meglio di riconoscersi in qualcosa di troppo diverso dalla
propria tradizione. Qualcosa che potrebbe essere scomodo e sconveniente.
Paura dell’ignoto, di ciò a
cui non siamo in grado di dare un volto noto, una spiegazione
convincente usando gli strumenti che abbiamo a disposizione.
Paura che un intero
sistema crolli e con esso i suoi protocolli, le sue verità di carta e i
suoi dogmi ritenuti irrevocabilmente sacri.
Paura di perdere i propri
privilegi, il proprio status, il potere raggiunto faticosamente a
seguito di una scalata sociale secondo le logiche del profitto e del
materialismo.
In sostanza paura del cambiamento, cioè della vita stessa.
Le idee di Reich però, per quanto
eretiche, non perirono in quel rogo. Diversi studiosi proseguirono in
sordina quel filone di ricerca sfociando nei campi della bioenergetica,
della psicosomatica, della radionica e dell’energetica vibrazionale.
Importanti attività di ricerca
sono state condotte da Richard Blasband, Robert Morris, Courtney Baker,
John Schleining, Jerome Eden e James DeMeo. Quest’ultimo scienziato
statunitense da oltre 30 anni continua gli studi di Reich sull’energia
dell’orgone, dirigendo un laboratorio di ricerca nell’Oregon. Egli
sostiene che l’energia orgonica, corrispettiva dell’etere del XIX
secolo, è la forza vitale, una reale energia tangibile che esiste
nell’atmosfera, in forma libera e ricarica anche noi, ricarica il
terreno e ricarica gli alberi. Tuttavia, le difficoltà nel portare
avanti queste ricerche nell’ambito della scienza ufficiale egli hanno
fatto osservare: “In Occidente gli scienziati accademici sanno tutto e
non gli si può insegnare niente. Sono consapevoli di quello che
conoscono, ma non conoscono quello che non sanno. Un vero scienziato sa
che esistono dei limiti alla conoscenza e che c’è bisogno di conoscere
di più, di sapere quello che ancora non si sa e questo è molto raro”.
In circa un secolo di studi,
diversi autori, sconosciuti al grande pubblico perché indistintamente
derisi o ignorati, come Albert Abrams, Georges Lakhovsky, Giuseppe
Calligaris, Alexander Gurwitsch, Jacques Benveniste, Pierluigi Ighina e
molti altri, hanno seguito lo stesso filo conduttore nella ricerca,
contribuendo enormemente alla scoperta delle Leggi della Natura, pur
senza avere mai ricevuto nessun riconoscimento scientifico ufficiale.
Grazie a loro ed alla mentalità
alternativa che pian piano sta emergendo, dovuta anche alla sempre
crescente diffusione delle filosofie orientali, i ricercatori
indipendenti più illuminati di oggi, stanno valutando una scoperta
sensazionale: la possibilità che l’informazione biologica non venga
trasmessa soltanto per via biochimica, ma anche per via elettromagnetica
e attraverso il campo energetico (eterico, orgonico, vitale, o che dir
si voglia) universale.
Ognuno di questi coraggiosi
pionieri meriterebbe un tributo personale ed almeno un articolo
interamente dedicato per la portata delle loro scoperte, ma non essendo
ciò possibile, ho scelto di dedicare una nota in ricordo di un
ricercatore italiano che mi ha commosso e affascinato nello stesso
tempo, per il grande valore della sua opera, espressa con semplicità
disarmante ed insieme, con solida consapevolezza di sé. I saccenti
uomini di scienza ne hanno ignorato l’esistenza, la gente comune ha
sorriso alle sue affermazioni ferme e quiete, beffandosi del suo
desiderio di condividere le sue scoperte, troppo distanti dai luoghi
comuni e dalle loro nozioni di scienze imparate a scuola.
Solo i bambini in visita al
laboratorio di Pierluigi Ighina, nella loro innocente integrità, libera
da sovrastrutture, si sono riempiti di meraviglia, a bocca aperta e col
naso all’insù osservando le nuvole che si aprivano nel cielo, proprio
sopra l’elica rotante di Ighina, un’invenzione rivoluzionaria in grado
di far piovere o di far tornare il sole, simile nel principio di
funzionamento al Cloudbuster di Reich, potenzialmente in grado di
risolvere il problema della siccità nei paesi poveri, ma che nessuno ha
mai voluto prendere in considerazione per più approfondite indagini. Gli
unici davvero interessati sono stati quei bambini delle elementari: “La più grande soddisfazione della mia vita!” ha
ammesso Ighina, con il suo genuino sorriso edentulo e gli occhi umidi,
in un’espressione di saggia lucidità che solo un decano della vita e
della conoscenza può avere.
Pierluigi Ighina (1908-2004), per
10 anni allievo e collaboratore di Guglielmo Marconi, è stato uno
scienziato e ricercatore controcorrente, pressoché sconosciuto al
pubblico. Fondatore del Centro Internazionale Studi Magnetici di Imola,
ha dedicato tutta la vita allo studio dell’elettromagnetismo e
dell’atomo. Ha teorizzato il ritmo sole-terra secondo il quale
dall'interazione dell’energia solare con quella terrestre si produce
materia, attraverso l’Atomo Magnetico.
Nel suo libro “Il Monopòlo magnetico” Ighina
spiega che l’energia solare è il monopòlo positivo dell’atomo magnetico
che arriva alla terra a spirale, dalla terra riparte un’altra spirale
verso il sole con segno negativo e così il ciclo si chiude. Il riflesso
di questa energia, abbinato alla pulsazione che lo caratterizza, crea la
vita ed ogni cosa animata o inanimata è segnata da un proprio ritmo.
Noi esistiamo in virtù di questa
pulsazione vitale, di questa doppia spirale di energia che promuove il
movimento che dà la vita. E’ straordinaria, a mio parere, e meriterebbe
di essere indagata a fondo, l’analogia di questa descrizione con quella
del DNA, la molecola della vita, alla luce delle più recenti ricerche,
ancora embrionali, sul suo ruolo di “antenna biologica”
Rice-trasmittente a funzionamento elettromagnetico!
Nella sua ultima intervista, nel 1999, Pierluigi Ighina dichiarò: “Il
2000 è vicino, io ho poco tempo, ma sono avanti trent’anni. Gli
scienziati invece sono molto indietro. Se mi dessero ascolto, se solo un
poco mi ascoltassero, risolverebbero tutti i problemi del mondo. Ho 91
anni e da tanto tempo studio il magnetismo e molti fenomeni della fisica
che ancora non sono stati capiti. Il secolo che sta per iniziare
potrebbe cambiare la scienza. Non so se siete pronti per ascoltare
queste cose, ma è bellissimo. Il sole è il centro della vita. Dentro il
sole, al centro, abbiamo scoperto un cuore, un cuore pulsante che batte
agli stessi ritmi del corpo umano, un cuore magnetico. Siete liberi di
credere o no a quello che scrivo. Se ci credete, avrete capito i segreti
del mondo, se non ci credete, per me è lo stesso…”.
Sono convinta che ognuno degli
scienziati che ho citato avrebbe voluto che i propri studi non dovessero
essere considerati un traguardo, bensì un punto di partenza, da
approfondire ed integrare, correlare alle acquisizioni di altri, nel
vero spirito della ricerca, per inseguire e perché no, raggiungere, quel
principio unificatore che è stato il sogno dei più grandi filosofi di
ogni tempo.
Un sogno che è appartenuto anche
ad un altro grande perseguitato, il dott. Ryke Geerd Hamer, teologo e
medico dei nostri tempi, specializzato in medicina interna, che dopo
aver scoperto le Cinque Leggi Biologiche della natura, in grado
di spiegare l’origine di tutte le malattie ed averle sperimentate
attraverso la sua Nuova Medicina Germanica su oltre 40.000 casi di
studio, presentando tra l’altro la sua ricerca in una tesi di
post-dottorato presso l’Università di Tübingen nel 1981, invece di
incontrare la disponibilità a proseguire la sperimentazione su casi
equivalenti ed estendere le sue originali scoperte agli studenti di
medicina, ha incassato la bocciatura del suo lavoro da parte della
commissione universitaria e inoltre gli è stato intimato di negare le
sue scoperte altrimenti il suo contratto non sarebbe stato rinnovato.
La persecuzione del Dott. Hamer è
culminata nel 1986 quando, all’età di 51 anni, una sentenza del
tribunale lo ha escluso dall’Ordine dei Medici, impedendogli così di
praticare la medicina, sulla base del fatto che si rifiutò di rinunciare
alle sue scoperte sulle origini del cancro e di conformarsi ai principi
della medicina ufficiale. Nel frattempo giornalisti e tabloid medici
non hanno perso occasione di ritrarre Hamer come un ciarlatano, un
sedicente guaritore, un leader di setta o addirittura un pazzo criminale
che ha negato ai malati di cancro i trattamenti “salvavita”
convenzionali.
Più volte Hamer è stato arrestato
e condannato al carcere, da dove è stato liberato solo nel 2006 ed ora
vive da esiliato in Norvegia.
Non è certo un quadro rassicurante quello che ho dipinto.
L’antica inquisizione metteva al
rogo fisicamente gli eretici destabilizzatori, ma l’inquisizione moderna
mette al rogo i novelli Savonarola e Giovanna D’Arco censurandone le
idee o peggio ancora lasciandole cadere nel silenzio e nella totale
indifferenza, mettendo un bavaglio mediatico a tutte quelle scoperte
scientifiche che potrebbero realmente migliorare la vita dell’uomo, ma
che probabilmente farebbero tremare le poltrone istituzionali e
alleggerirebbero i portafogli dei colossi dell’energia e della
farmaceutica.
Io credo che i tempi siano ormai maturi per un significativo cambiamento.
E’ ora che ognuno si impegni a
dare il proprio contributo per accrescere la consapevolezza collettiva,
affinché il patrimonio delle idee e delle grandi intuizioni emergenti
non venga considerato eresia, ma ottenga il giusto rilievo e si possa
così sfatare per sempre la sconfortante quanto realistica sentenza di
Albert Einstein che dice: “La mente intuitiva è un dono sacro e la
mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che
onora il servo e ha dimenticato il dono”.
“La verità attraversa sempre tre
fasi. Prima viene ridicolizzata, poi violentemente contestata, infine
accettata come una cosa ovvia”.
http://frontelibero.blogspot.it
http://altrarealta.blogspot.it/
Esiste Research Gate con molti articoli su Human Robotics , Embodied AI , Singularity e altro possibile che su Tesla e tutti gli altri , fino al "MUOS over UMTS" (cortex control) non si trovi niente ? Considerando che nel 1995-1996 i laboratori di Los Alamos avevano windows 95 senza firewall ed antivirus ? Come molte università del mondo ? Non so trovate un metodo Three Hand Shake , Anagrammi che conducano anche sul deep/dark web alla verità degli articoli scientifici che bisognerebbe cercare in mezzo mondo ... ?
RispondiElimina