lunedì 5 maggio 2014

Il Giorno dei 4 Papi

Il Vaticano, già luogo malsano e pericoloso per i romani, poi adibito a cimitero per le classi povere ed infine a stadio per le gare di bighe, vede oggi la sede di un’istituzione sorprendente. Si tratta di un’entità multinazionale molto simile ad altre strutture societarie di questo tipo che si occupa sostanzialmente di aumentare costantemente i suoi possedimenti materiali, di propaganda e, in piccola misura, di carità.
Oggi a Roma, una città da sempre controllata indirettamente dalla citata multinazionale, assistiamo ad un evento di massa che coinvolge centinaia di migliaia di persone ingenue che sperano di intravvedere scampoli di spiritualità dove davvero non ve ne è più traccia.
 
Davvero non saprei dire della Chiesa delle origini ma sappiamo tutti cosa accadde dalla falsa donazione dell’imperatore Costantino in poi. Una sequela di operazioni strategiche per aumentare i propri possedimenti terreni e per auto promuoversi rispetto al pianeta come sede dell’unica religione mondiale possibile. Due obiettivi centrati evidentemente. La multinazionale vaticana ha saputo sopravvivere in ogni tempo e prosperare appena possibile fino a divenire oggi un’entità motrice di quella gogna planetaria che prende il nefasto nome di nuovo ordine mondiale.
 
Il falso pauperismo del Sig. Bergoglio non incanti, con quel viso da clown triste alla Pierrot: la Chiesa di Roma resta un impero economico saldo ed oscuro con ramificazioni di intelligence in ogni dove. I suoi strumenti di propaganda sono affilati come rasoi e ben temprati dal loro uso ormai millenario.
 
Come ogni altro centro di potere organizzato, i suoi vertici sono in una certa misura (se così si può dire) dediti alla sopraffazione dei più deboli ed alle pratiche erotiche più disparate a sfondo prevalentemente sadico. Gli scandali dei cosiddetti ‘preti pedofili’ conosciuti infatti sono probabilmente solo una piccola parte di quelli realmente commessi.
 
Tornando all’incredibile massa di ‘pellegrini’ che assediano Roma quest’oggi, non è possibile definirli tutti come cretini (citazione: Il termine «cretino» è  di  derivazione etimologica da «cristiano» secondo la quale il riferimento era rivolto ad alcuni  individui del Vallese nel XVIII sec. considerati persone semplici ed innocenti nonché malati di «cretinismo»), evidentemente cercano un appiglio personale per valori trascendenti ma lo cercano nell’ambito sbagliato e nel posto sbagliato. Cadere nei solchi prefissati di un’ideologia è facile. Lasciarsi sedurre dalle lusinghe di un’abile propaganda lo è ancora di più. L’evento di massa poi è un richiamo irresistibile per costoro. Sono gli stessi che si intruppano negli stadi, che sciamannano in ogni parte del globo appena racimolano i denari per un volo low-cost, che seguono ritmi prefissati dall’alto per le loro vite ritenendoli giusti e naturali, doni della provvidenza. Sono i semplici del mondo, sicuramente in gran parte in buona fede, eppure sguarniti dallo scudo della critica e del pensiero. Sono gli stessi che si bevono le notizie dei telegiornali di regime, che consumano cibi ogm con il sorriso sulle labbra, che vivono in una sorta di sovrappensiero esistenziale. La Chiesa di Roma fa per loro così come lo fa per l’ex scout che oggi siede alla codirezione di quel paese catto-comu-fascista/sfasciato chiamato Italia.
 
Sulla cosiddetta ‘croce assassina’, l’abominevole opera di scultura rovinata in Val Camonica su di un giovane pochi giorni orsono, occorre ricordare come fosse stata eretta per il centenario della nascita di Paolo VI durante la visita di papa Wojtila e per celebrare l’inizio del terzo millennio cristiano. Una scultura quindi non solo aberrante ma carica di nefasti presagi. Inoltre del luogo era …  
la presenza, ancora oggi, di cinque brevi gallerie scavate in quei dirupi, dimostrazione concreta dell'attività estrattiva esercitata dagli antichi Cevesi in quel sito, ma esaurite ed abbandonate che furono, esse vennero, dalla fantasia della gente del luogo, popolate da streghe che durante l'infuriare dei temporali, sfidando le saette del cielo, uscivano dai loro regni sotterranei (le büse de le strìe) e ballavano, sui prati dell'Androla, le loro ridde infernali. (www.invallecamonica.it)
 
La ‘croce assassina’ nasce instabile per definizione, al baricentro alto si somma infatti l’elevata curvatura che lo sposta ancora di più dall’esiguo piede della base. Superfluo forse ricordare come sia la croce invertita il simbolo principe dei culti satanici. Questa croce, che nasce già mezza invertita, ha completato la sua parabola discendente proprio nei giorni delle dubbie canonizzazioni dei ‘4 papi’.

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