La radiazione di un
ripetitore per cellulari, ad una distanza di 80 metri, causa dei
cambiamenti significativi nelle correnti elettriche nel cervello di
soggetti osservati mediante elettroencefalogramma (EEG). Tutti i
partecipanti alla ricerca hanno riferito un malessere durante
l’esposizione a radiazione, alcuni dei quali in modo grave.
Questi sono i risultati di
un gruppo di ricercatori austriaci che hanno misurato le onde alfa 1 (da
8 a 10 Hz), alfa 2 (da 10 a 12 Hz) e beta (da 13 a 20 Hz). Una piccola
densità di radiazione GSM 900 e GSM 1800 causava già diversi cambiamenti
significativi in queste tre gamme di frequenza. Questo significa che il
corpo era stressato.
I risultati della ricerca,
finanziati dal Land (Contea) di Salisburgo in Austria, non sono ancora
stati pubblicati. I soggetti osservati erano nove donne e tre uomini di
età compresa tra 20 e 78 anni, che si consideravano “elettrosensibili”.
Sono stati invitati a sedere su una sedia con gli occhi bendati e le
orecchie tappate e non erano consapevoli della sequenza dei test.
Nella prima fase la densità
della radiazione vicino alla testa era di 26 microWatt/mq, nella
seconda fase di 3327 microWatt/mq e nella terza fase di nuovo di 26
microWatt/mq. Sono stati misurati diversi altri parametri per essere
certi che non influenzassero i risultati.
Durante la seconda fase i
parametri di tutte le onde cerebrali, misurati con EEG, sono cambiati
significativamente. Successivamente a tutti i soggetti è stato chiesto
di descrivere la loro esperienza. Tutti hanno riferito di essersi
sentiti male durante la seconda fase, riportando sintomi come ronzio
nella testa, palpitazioni cardiache, malesseri, light-headedness, ansia,
respiro corto, problemi respiratori, nervosismo, agitazione, mal di
testa, acufeni, sensazione di dolore e depressione.
Secondo gli scienziati
questa è la prima prova a livello mondiale dei cambiamenti significativi
causati da ripetitori di cellulari ad una distanza di 80 metri sulle
correnti elettriche cerebrali. Era già stato stabilito scientificamente
che la radiazione dei ripetitori porta a malesseri e problemi.I
ripetitori dei cellulari non sono le uniche fonti di radiazione da
radiofrequenza. Contribuiscono a tale radiazione anche i videofonini o i
cellulari di terza generazione (UMTS), i telefoni senza fili DECT, le
reti senza fili WLAN e WIFI, le reti C2000/TETRA e molti altri
apparecchi senza fili. In molte abitazioni e uffici le densità di DECT e
WLAN sono più alte di quelle prodotte dai ripetitori dei cellulari.
Gli scienziati coinvolti
nella ricerca erano il dott. Gerd Oberfeld (Land di Salisburgo,
Dipartimento di Medicina Ambientale), il dott. Hannes Schimke
(Università di Salisburgo, misurazioni di elettroencefalogramma,
psicofisiologia, statistiche) e il prof. Günter Bernatzky (Università di
Salisburgo, neurodinamica e neurosegnali). La ricerca è stata sostenuta
dal dott. Gernot Luthring Sheusen (membro permanente della Commissione
etica del Land di Salisburgo, neurobiologo e psichiatra).
Comunicato stampa di Omega News
1 maggio 2005
Traduzione a cura di A.M.I.C.A. – www.infoamica.it
Puoi controllare dove sono i ripetitori di antenne cellulari più vicine a te attraverso questo sito http://opensignal.com/coverage-maps/Italy/.
La mappa mostra un massimo di 100 antenne ad inquadratura quindi per
conoscere quante e dove sono le antenne bisogna zoomare nella zona
interessata. Importante è selezionare nel riquadro di destra la voce
TOWERS così da vedere le antenne anziché COVERAGE che è la copertura. E’
sconcertante sapere quante ce sono e in mezzo ai centri abitati.
Considerate che solo nel comune di Parma ce ne sono più di 100!
Puoi approfondire l’argomento leggendo gli articoli dell’archivio Campi Elettromagnetici
Questo non vale in italia poichè vantiamo di leggi molto dure sulle radiazioni da ripetitori....
RispondiEliminaNegli stati uniti c'è ad esempio da preouccuparsi perchè alcuni ripetitori, specialmente quelli di verizon wireless, possono coprire aree fino a 10 km quadrati anche in centri abitati