martedì 19 agosto 2014

Obama impone all'Ue di inasprire le sanzioni contro la Russia


Obama: cancelleremo l’accordo di libero scambio, se l’Europa non dovesse cedere

Gli Stati Uniti minacciano l’Unione Europea con un primo ciclo di sanzioni, in caso la UE non dovesse imporre misure più dure contro la Russia. Secondo il portavoce della Casa Bianca, “l’esitazione europea nella decisione di imporre nuove sanzioni contro la Russia” potrebbe portare gli USA a interferire nel commercio fra le due sponde dell’Atlantico settentrionale.

Se l’Europa non dovesse aumentare il livello delle sanzioni prima di domenica, a partire dalla prossima settimana entreranno in vigore ampie restrizioni sulle operazioni commerciali transatlantiche.


Secondo il presidente statunitense Barack Obama, l’estensione delle sanzioni non è qualcosa di insolito, “perché gli Stati canaglia, come la Russia, hanno bisogno di sanzioni maggiori per cedere”. Durante la conferenza stampa, nella quale ha rivolto queste pesanti critiche al governo del presidente Vladimir Putin, Obama ha giustificato anche l’adozione di misure restrittive contro gli europei.

– E questo è esattamente ciò che vogliamo, convincere i nostri alleati in Europa (non che sia necessario) con una leggera pressione economica – ha affermato.

Il primo metodo adottato dalla Casa Bianca, in caso l’Europa non dovesse indurire le negoziazioni con la Russia, sarà l’archiviazione dell’accordo di libero commercio fra gli USA e l’UE.

Alcuni stati membri dell’Unione Europea come la Germania e la Francia, dipendenti dal gas russo per mantenere il ritmo della produzione industriale, sono stati accusati dalla diplomazia del nord America di “prendersela comoda con la Russia”. Se i due Paesi non sospenderanno le loro transazioni con la potenza slava, prima del termine stabilito dagli Stati Uniti, e non imporranno sanzioni più dure, le sanzioni all’UE verranno prese in considerazione, anche se, nella fase iniziale, saranno più lievi, ma capaci comunque di bloccare ulteriormente la complicata crescita economica della UE.

Secondo il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, il governo federale tedesco dovrà portare le sue preoccupazioni a Bruxelles, poiché vi è il rischio, per 6,3 mila imprese tedesche, di perdere in fatturato, impiego e competitività, in caso vengano applicati tali metodi punitivi contro la Russia.


Articolo originale: correiodobrasil.com.br
Traduzione di Ambra Burroni / Fonte: statopotenza.eu
http://www.ecplanet.com/node/4352 

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