martedì 1 marzo 2016

La condizione frattale espansa

Se ti allontani dal tuo percorso, diventi debole…”.
Gods of Egypt
Si narra, del cosiddetto “Antico Egitto” (qualcosa che “non c’è più”), di navi celesti, di arte lineare (ossia, che non doveva essere interpretata, ma letta. Rispetto ad oggi, quella non era arte, bensì, codice, istruzione, informazione, verità, etc.), di percorsi oltre la morte, di entità d’ogni tipo, di scienza delle stelle, di “frattalità (una parte del territorio dell’Egitto era stato reso 'come il cielo e come una mappa stellare').
Insomma, un periodo considerato molto "profondo" ma, allo stesso tempo, ritenuto comunque primitivo (rispetto a oggi). Un motivo valido, sopra a tutto, per disinnescare quel potenziale affiorato alla realtà manifesta.
Eppure, anche in quel periodo (del quale ti sei fatto/a una idea, approssimativa, a partire da quello che ti ha riportato la storia deviata) c’era la guerra, c’erano le invasioni, c’erano le carestie, c’era una Massa povera, c’era la religione, c’era una classe di umani che aveva preso il sopravvento su tutti gli altri, c’era la diplomazia e la burocrazia, c’era un insegnamento di parte, c’erano segreti, c’era ignoranza e, in una sola parola, sopravvivevano.
Ora, al fine di raccapezzarti – dopo tanto tempo e tanta "confusione organizzata" – dovresti mettere da parte ciò che ti è entrato dentro, a livello di educazione (abitudine di parte), per affrontare il discorso storico complessivo umano, dalla tua prospettiva reale attuale.
Ossia, è doveroso riattualizzare la storia, riportandola e sovrapponendola allo status quo “qua, così”.
Se, infatti, fai “coincidere” i diversi – all’apparenza – periodi storici, con il “momento reale (ora)”, nel quale sei sempre, di cosa ti puoi meglio accorgere?
 
Che non è cambiato nulla, nella sostanza di ogni accadimento complessivo.

Nella quintessenza che lega il passato al presente (ancoraggio) e, così, anche al futuro (che, dunque, non è per nulla affatto ignoto né misterioso).
In SPS, alcuni concetti “alla moda (e disinnescati, disinnescanti)” sono stati letteralmente eliminati (superati).
Il karma è proprio uno di questi aspetti "démodé".
Ma, in ambito frattale espanso, è possibile interpretare ogni ambito emerso nel reale corrente, ancorandolo in maniera più opportuna, anche a livello simbolico (evidentemente).
Sostenere che al presente (che è un mezzo vettore di movimento) è agganciato il passato (che è una “zavorra”, contenente la programmazione/dima, sempre valida sino a quando non te la togli dai piedi), significa osservare una sorta di karma (debito, peso, scatola guida) allacciato, installato, implementato, hackerato, etc. e viralmente sempre attivo nel relativo processo di “comando e controllo, indiretto”.
Il problema è che la “tua” mente, non riesce ad abbassare di ottava (di “esempio”) tutto ciò, perdendosi in un ambito che risulta, conseguentemente, sempre troppo distaccato dal piano reale nel quale misuri tutti, compreso te stesso/a.
Così, brancolando nel buio, pur vivendo alla luce del Sole, hai necessità di esemplificare quelle verità che aleggiano ad altezze impensabili e che, così, possono continuare indisturbate nel loro processo di auto sostentamento del reale manifesto (status quo) “ad immagine e somiglianza” di un principio dominante, assolutamente, inarrivabile in questa maniera prevista e controllata anzitempo.
Scambiare una simile modalità del potere, per qualcosa di divino, è come “prendere lucciole per lanterne”, anzi… meglio, “lanterne per lucciole” (artificialità/trappola, per naturalità)…
"Chiodo fisso (attaccamento)"...

Risparmio, Ing: cresciuto nel 2015 solo per 8% italiani, il 41% ha debiti.
Nel 2015 solo l'8% degli italiani ha risparmiato di più dell'anno precedente, ma il numero di persone che ha debiti personali resta nettamente più basso della media europea:
il 41% rispetto al 50%.
È quanto emerge da un'indagine internazionale sul risparmio realizzata da Ing su un campione di 15.000 consumatori…
Link
Come viene esposta la notizia del debito? In maniera, addirittura, positiva:
il numero di persone che ha debiti personali resta nettamente più basso della media europea:
il 41% rispetto al 50% (uno su due è, dunque, indebitato personalmente. Inoltre, tutti sono indebitati a livello nativo, per via del debito pubblico nazionale, rimanendo al solo ambito economico).

Il debito è una zavorra artificiale, perchè 1) non esiste nella sostanza, se non per 2) legge e simbologia frattale espansa (si riferisce alla condizione d’insieme, umana, sottoposta a Dominio) e 3) perchè deriva dall’inconsistenza del denaro, una “vitamina” del tutto campata per aria (e sulla fiducia della Massa, nonostante tutto), tanto è “vero (falso)” che 4) oggi, il denaro è “deciso” digitando la cifra su una tastiera di un computer e mettendola, così, contabilmente a disposizione ma5) “a debito” della collettività.
Il denaro “te lo prestano”. Non te lo regala nessuno.
Ed il prestito è sempre oneroso, ossia, comporta un “interesse (di parte).
Il denaro riguarda, però, il post invasione e conquista.
Infatti, "se ti volti indietro", quando un popolo ne “conquistava” un altro, l’imperatore iniziava subito dopo ad emettere pecunia, con sovraimpresso il proprio volto.
Ossia, dopo avere razziato tutto quello che era disponibile, il bottino garantiva per l’imperatore (la controparte in “oro”, l’avere custodito nei forzieri reali, assicurava la possibilità di “battere moneta” in una quantità equivalente. Tanto che, parte di quell’oro, per conferire linearità allo scambio ed al valore rappresentato, finiva proprio nelle monete utilizzate per l’economia imperiale).
Ergo:
su cosa si reggeva (e si regge) l’autorità ed il potere dell’impero (epoca per epoca, non è cambiato nulla nella sostanza)?
Sulla forza, che permetteva di aggredire, invadere, conquistare e soggiogare, così, i propri simili. E sul valore aggiunto che il “bottino” conferiva ai vincitori, di poter rappresentare una forza incidente sul/nel piano reale, ad ogni livello della prospettiva.
"Chiodo fisso (bancario)" che sorregge lo status quo.

In generale, la Massa era (è) troppo “impegnata a sopravvivere”, per risultare attiva anche nella relativa parte “auto organizzante un altro tipo di destino”. Ciò che “era per i più ‘furbi’”, partoriva nuovi patti, nuove alleanze, nuovi propositi, nuovi intentisempre lungo la stessa linea che, sino a quel punto (da “sempre”) aveva garantito e “pagato”:
  • prendere la “scorciatoia”
  • permetteva di comandare
  • utilizzando, in leva, la Massa (coloro che, in grande numero, sono sempre disponibili inconsciamente e “per sottomissione divina (paura, cecità)”, ad essere utilizzati per propositi altri, scambiati perlotta per il proprio diritto, per il proprio futuro, per i propri figli, per il proprio avvenire, etc.
La libertà? Una utopia (anche in questo caso, da “sempre”). Perché:
credendo nella creazione
tu nasci già in catene. No?
La democrazia? Un pesante fardello relativo ad una luminosa, sinuosa, “idea”.
Una tentazione sempre viva e riproposta puntualmente, perché in grado di smuovere gli animi (anche quelli incagliati in situazioni abissali).
Quando non hai più nulla da perdere, a cosa ti esponi?
Ti apri alla possibilità che, solitamente, ti viene data da un simbolo, meglio sevivente:
  • un dittatore, un imperatore, un condottiero, un eroe (quale differenza esiste?).
Non c’è differenza, quando sei senza speranza ed, all’improvviso la identifichi in un “esempio incarnato”.
A quel punto, cosa saresti disposto/a a fare, pur di “sperare di cambiare la situazione nella quale sei”?
Tutto.
  
"Logica".
La Massa risponde ed ha sempre risposto, così, risultando il più prezioso degli “asset” disponibili sulla piazza.
Motivo per il quale, la Massa è sempre stata raggirata in ogni modo possibile ed immaginabile.
Si può benissimo affermare che, la società si è modernizzata proprio per convincere la Massa, mantenendola fedele alla propria causa.
Quale… causa? Quella del Dominio. Ovvio. A cosa pensavi?

Con il sorgere delle enormi città moderne, la Massa è stata intrappolata dentro. Senza fine di continuità, oggi, gli individui si sono fusi insieme al cemento armato delle loro abitazioni. Unitamente al segnale portante, che li anticipa descrivendoli per mezzo di ogni rappresentazione mediatica, sempre più disponibile…
La fuga dalle città? Una reazione all’eccesso e nulla di più.
Qualcosa che, una volta successo, costituisce il medesimo principio della valvola a tempo, che si svuota per ritornare a riempirsi, dando luogo a quella ciclicità che è artifizio allo stato puro.
Non c’è nessuna “fuga dalle città”, perché in realtà le città si espandono sempre di più e la mentalità di coloro che pensano di fuoriuscirne risulta come ammorbata dal passato cittadino.
  
Chi nasce già fuori dalle città è più libero di…? È un principio frattale espanso, interessantese solo costoro potessero fare a meno di vivere in una maniera ugualmente dettata dal passo cittadino. 
E, ricordalo sempre, per uno/a che riesce a farlo, un milione non ce la fa.
E non credere al discorso della goccia che può cambiare anche l’oceano, se… (perché è proprio quel “se”, che viene a mancare “qua, così”. Tanto da lasciarti sempre valida la “teoria”, anche se nella “pratica” manca sempre qualcosa che corrisponde, guarda non caso, a quel motivo sovraimpresso su/in ogni umano… in grado di convertire ogni segnale “altro”, in arido stereotipo disinnescato AntiSistemico).
  
La goccia che può cambiare anche l’oceano è un “fattore (frattale espanso) dominante”.
La via per la perpetuazione del Dominio, che non è questo e/o quell’individuo, bensì, ogni individuo che raggiunge un certo livello senza maturare la relativa prospettiva centrale, non coerentemente mantenuta anche in sede di “successo”.
È la tentazione. La viralità. Il grado di corrosione che “qua, così” rassicura ed assicura solo il Dominio.
  
"Qua, così" la musica è sempre la stessa, perchè "parte di...".
A Filtro di Semplificazione attivo, il Dominio è un gruppo di persone, come te ("solo" in… anticipo e vantaggio costante, su di te).
A Filtro di Semplificazione non attivo, il Dominio è qualsiasi persona che, perseguendo la stessa via, diventa “nuova dominante”. E, bada bene che:
  • la via per “riuscire (ricordare)” è sempre quella intrapresa dal Dominio/Dio
solo che, ad un certo punto (momento)
  • colui/colei che percorre la via, aggancia un principio virale dominante, che è alieno rispetto alla data persona in cammino.
Cioè:
  • lungo la via, sempre la stessa perché l’unica (approfondisci, nel caso, il “Libro dei morti”, meglio se - ad esempio - nella versione descritta da Sitchin)
  • incontri una essenza che “ti ha”
se
  • perdi la tua coerenza centrale (terzo stato tuo).
Se ti allontani dal tuo percorso, diventi debole”.
Gods of Egypt
 
Sì. È ancora la massima dantesca, ad esempio. Ed è “molte cose” tutte insieme, nel frattempo ad al contempo
Il Dominio, senza Filtro di Semplificazione non è umano, per come ti identifichi tu.
Per cui e per ora, è molto meglio mantenere attivo il Filtro, che ti permette di effettuare uno step per volta, senza bruciarti ad una luce ancora troppo forte per il tuo stato di preparazione e consapevolezza attuale.
  
Cosa "cresce" e cosa, no... "qua, così"?
Il Dominio, in tal modo, è umano (ossia, osservi il “portatore sano”, piuttosto che il principio virale) e va bene ugualmente, per ora.
Riesci ad immaginare un batterio, un gene, una cellula, etc. al comando di un corpo/mente umano?
È difficile, vero? Quindi, inizia ad immaginare il risultato d’insieme. Tanto, la “tua” realtà manifesta, non cambia sostanzialmente:
e sempre di Dominio, si tratta.
Inizia, così, ad accorgerti.
Sì, perché, la vera forma del reale manifesto (il mondo, così come sei abituato/a a conoscere e a pensare) deriva proprio dalla dimensione del non osservato, perché non osservabile, ossia, non più ricordato.
Cioè, facendo leva sulla condizione fondamentale frattale espansa (un attributo funzionale, cardinale, di base, originalmente programmato per assolvere compiti di terra riformazione), puoi osservare anche l’inosservabile, partendo da qualsiasi dettaglio preso in considerazione per mezzo della lente frattale espansa, lato tuo.
Il caso non esiste. Una ragione, un motivo… c’è sempre.
La paura ti limita e tu “chiudi gli occhi”, concedendo.
Così, il passato viene dimenticato mail passato non si dimentica di te.
Appesantito/a, ti porti sempre dietro qualcosa che ti mantiene deviato/a “qua, così”.
 
E, come dovresti ormai avere compreso (nell’attesa della conferma del ricordo), esiste un principio dominante all’origine di tutti i “tuoi” mali
Se ti allontani dal tuo percorso, diventi debole…”.
Gods of Egypt
Ma… la “tua” debolezza alimenta altro.

Altro chegode e di conseguenza, non ha nulla da guadagnare favorendoti nel cammino, anzi, ha tutto da guadagnare mantenendoti (meglio, auto mantenendoti) “fermo” in loco (pensa all’intero pianeta).
Un esempio attuale frattale espanso? Eccotelo…
Svezia accelera crescita anche grazie a rifugiati, Pil 2015 +4,1%.
Brusca accelerazione della crescita per la Svezia nel 2015 con un prodotto interno lordo aumentato del 4,1%, a velocità quasi doppia rispetto al +2,1% dello scorso anno.
Il dato svedese, reso noto dall'ufficio statistico nazionale, si confronta con risultati meno lusinghieri per il resto dell'area scandinava, con la Danimarca che ha registrato una crescita dell'1,2% e la Finlandia che ha messo a segno un inaspettato +0,4% mettendo fine a un triennio di recessione.
A dare slancio all'economia della Svezia, superiore alle precedenti stime della banca centrale Riksbank, sono state le esportazioni, aumentate del 5,9% lo scorso anno, insieme a una forte dinamica degli investimenti (+7,3%) e da sostenuti consumi delle famiglie.
"Tutte le componenti del Pil - ha spiegato il capo analista di Nordea Bank, Andreas Wallstrom - hanno sorpreso al rialzo nel quarto trimestre, evidenziando che la crescita ha basi ampie. I consumi pubblici sono stati probabilmente aumentati dall'influsso dei rifugiati. La situazione legata agli immigranti probabilmente aumenterà i consumi pubblici e il Pil anche nei prossimi mesi".
Link
“Qua, così” è tutto una risorsa, per il principio che “gode” da/di una simile reazione a catena.
Del “maiale (Massa)” non si butta via nulla.
Il Pil è un “mostro” che si nutre di tutto e di tutti.
Ciò che è sotto è identico a ciò che è sopra e ciò che è sopra è identico a ciò che è sotto; questo permette di penetrare le meraviglie dell'unità”.
Tavola smeraldina - Ermete Trismegisto
Dall’espressione dubbia, deriva il loop. Risolvi ogni luogo comune, allora, alla luce della tua centralità coerente:
nel loop, il loop.
Accorgiti di questa condizione di base “qua, così”.
Il concetto di “doppio specchio” che cosa è?
Domandati:
  • nel loop “sopra/sotto, sotto/sopra”
  • che cosa è che rimbalza?
  • quale riflesso è protagonista?
  • di cosa mi devo accorgere?
Se "sopra è come sotto e se sotto è come sopra", non ti sembra che manchi qualcosa?
Certamente. Manca la via di riuscita.
Ergo: sei in un loop (in una trappola? No. Sei intrappolato/a, e basta).
La funzionalità ambientale non è di per sé, una trappola (altrimenti, anche il Dominio ne sarebbe intrappolato, anche se in un certo senso e ad un livello superiore, lo è).
Sei tu che scambi la funzionalità ambientale per una trappola, continuando a non accorgerti della situazione che rimbalza, anche per mezzo della risposta ambientale, ad ogni livello.
Causa ed effetto? Aggiungi una condizione:
  • “causa ed effetto, qua, così” sono solo effetti
mentre
  • la ragione fondamentale (causa) è la condizione dominante.
Allo stesso tempo, risolvi l’equazione che ti riguarda, abbassandola d’ottava:
lascia perdere se anche il Dominio si trova nella stessa tua condizione.
"Questo permette di penetrare le meraviglie dell'unità”.
Tavola smeraldina - Ermete Trismegisto
Uno step alla volta.
Inizia a “liberarti” dal primo livello di auto contenimento e, poi, godrai sempre più di prospettiva lato tuo.
In coerenza, che cosa farai? Potrai scegliere se riuscire, oppure rimanere dentro ma, secondo altra sostanzialità:
sarai o avrai?
La tentazione è sempre molto forte, intensa, coerente con la necessità dell’impulso dominante di… sopravvivere e, così, perpetuarsi.
Se il Dominio “teme per sé”, che cosa significa? Che non finisce lì, con il Dominio ma, per ora, questo non ti deve togliere attenzione, forza, energia, determinazione, etc.
 
C’è altro, sìma, prima vieni tu. Tu sei il fulcro: il centro.
In questo ambito, sei sì la goccia che davvero può cambiare l’oceano se, non disperdi il tuo centro... barattandolo con il primo “mercante” che trovi per strada.
All’origine sei stato creato/a? Sì. Ma quella non è la tua autentica origine.
 
L’origine del complesso umano non corrisponde all’origine di tutte le “sue” parti. E tu non sei umano, ma sei qualcosa nella ibridazione umana:
  • nella tri unità
  • l’unità di fondo…
Quale riflesso “ti doppia”, sempre “qua, così”?
Sia "il sopra che il sotto", sono uguali?
Bene. È il “dentro”, dunque, che conta per riuscirne.
E “cosa/chi” c’è dentro?
Ci sei tu ma non sei solo.
Oltre alla condizione dominante, esterna, c’è anche quella tri partita, interna:
e una delle tre parti, sei davvero tu.
Quella imprigionata. Quella minoritaria, all’apparenza…
Quella che è l’origine dimenticata.
Quella che è dispersa in un oceano di riflessi, che la diluiscono nella memoria frattale espansa. Qualcosa che ti raggiunge sempre, anche se tu non ricordi più e, per questo, non te ne accorgi.
 
Sviluppa “sensibilità frattale espansa”, allora…
Twitter, Google+, Instagram, Pinterest, e molti altri social network usano gli hashtag per creare connessioni istantanee tra gli utenti
Link
Quali altre “connessioni istantanee” esistono già, tutte attorno e dentro a te?
Quelle previste “qua, così” e quelle impreviste (infrastrutturali... Oltre Orizzonte).
Tutte le cose derivano da sempre dall'Uno, dal Logos dell'Uno; così tutte le cose sono state create dall'Uno, in conformità”.
Tavola smeraldina - Ermete Trismegisto
“Qua, così” tutto risulta di derivazione dominante.
Sopra e sotto, pari son… per questo motivo e la sua risoluzione è nel segno “Tuo e/o del Dominio”.
 
La causa è il Dominio. Lo smarrimento è nella logica che sei portato/a, "qua, così", ad utilizzare.
Il “doppio specchio” ti dice questo ma, di più, ti dice che “sei tu la principessa intrappolata nella torre più alta del castello, difeso dal feroce drago, incatenato lì proprio per questo motivo…”.
Una vicenda di costrizioni. Qualcosa che è giunto il momento di portare ad emersione, comporti quello che comporta.
Di che cosa hai paura?
Quale versione di presente può essere peggiore di questa “qua, così”?
Sei solo tentato/a di… non fare nulla di sostanzialmente diverso.
Ti danno le briciole e te le fai bastare.
Ti danno uno schiaffo e lo preferisci al colpo di maglio.
Ti lasciano la catena un po’ più lunga e festeggi la tua “libertà”
Hai quello che “meriti”? Sì. Se non fai nulla, per meritarti altro, sì.
 
Anche se quello che meriti lo "sei già", non è detto che tu sia solo quello.
Oppure, credi che sia una questione di "sangue"? Nel sangue che cosa c’è? Quale fattore scorre e si eredita?
Un potenziale che, se è addormentato, rimane utile quanto un moderno smartphone ritrovato nella giungla, da un nativo, che ignora che quel bellissimo ed inquietante manufatto, è… senza alimentazione elettrica e, quindi, serve solo come “amuleto” o fermacarte (se mai quel nativo possedesse già in sé un simile concetto, non avendo nemmeno un tavolo sul quale posizionarlo).
Che cosa venera il genere umano:
  • uno o più simboli
relativi
  • a ciò che ha ritrovato “qua, così”.
  • tracce (frattali espanse) di sé, scambiate per altro, per la presenza non manifesta di un Dio.
Nel potenziale, il potenziale.

Se “sopra è come sotto e viceversa”, significa che lo stato di verità superiore non è tanto riferito al livello del dettaglio, quanto al livello del contesto… ossia, alla denuncia della “condizione frattale espansa”.
"Questo permette di penetrare le meraviglie dell'unità”.
Tavola smeraldina - Ermete Trismegisto
Il “dettaglio” che fa la differenza, anche al livello sostanziale:
che cosa ricircola? Tu, che sei riflesso dappertutto.
Accorgiti… perché, così, realizzi quello “spazio (alternativa sostanziale)” per… riuscirne.
Perché, così, conferisci modo, luogo e tempo per… condensare, almeno parte di quel potenziale, anche nel reale manifesto che, così, prende a cambiare nella sostanza.
Dimostrandosi aperto ad un orizzonte che riassume sempre di più le valenze dell’Oltre Orizzonte, ossia, di una condizione che “prima” non veniva pienamente riportata nel contesto reale manifesto “qua, così”.
La “condizione frattale espansa” è la cartina di tornasole:
  • la “delegazione frattale espansa” è il braccio operativo (Genio)
  • la “memoria frattale espansa” è ciò che rimbalza dentro al reale manifesto, lato tuo
  • la “legge, strumento, memoria, frattale espansa” è una funzione infrastrutturale, nativa ed originale (super partes, neutra).
Ti puoi fidare di questa neutralità di fondo, non manifesta, se non per “bocca” dei relativi dettagli, che ti riguardano sempre, anche quando non narrano di te (Dominio).
Ok?         
 
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com 
Bollettino SPS numero 1768
 

2 commenti:

  1. Complimenti, sono visioni possibili con l'espansione della mente e forse con il rilevare l'esistenza dell'anima dentro di noi (se esiste),

    Che ne pensa lo scrittore di questa bella vision?

    Grazie dell'attenzione
    ciaooo

    claudio

    RispondiElimina
  2. Ciao Claudio, essendo nella condizione di non sapere (non ricordare), ho preferito utilizzare il Filtro di Semplificazione (che in una infrastruttuta frattale espansa, non ti fa mai mancare l'informazione), riducendo ogni questione al/sul piano reale manifesto "qua, così". Motivo per il quale non m'interrogo più sulla condizione animica (esiste/non esiste. Che cosa è, etc.).

    So solo quello che "sento/percepisco/vivo direttamente attraverso la mia esperienza/memoria". E questo fa la differenza, perchè niente e nessuno viene più ad impormi il proprio "sapere".

    Tutto ritorna a passare solo da me, con me al mio centro, centralmente "lato mio", etc.

    E' una dichiarazione di sovranità individuale, centrale: la via per la grande concentrazione di massa, nonché la via già percorsa da... "Dio".

    Ti ringrazio per i complimenti. L'espansione, comunque, non è della mente, bensì della consapevolezza, che si serve anche della mente :)

    Dentro di me, ci sono solo io. L'anima è un riflesso di questa mia condizione. Anzi, dentro di me non ci sono solo io. Infatti "qua, così" la dominante ha invaso ed occupato lo spazio.

    Comunque, a parte questa interferenza, "ci sono solo io, visto che 'sono'". Se allarghi la prospettiva, subentra il discorso animico ma, ora, è ancora troppo presto, essendo l'anima un possibile filo d'unione con qualcosa "che sfugge (così come la dominante)".

    Ancora grazie e un caro abbraccione.

    Serenità

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