mercoledì 18 maggio 2016

Tramonto della Merkel in Germania, segnalato dalla grande stampa tedesca


LA GRANDE STAMPA IN GERMANIA VEDE UN CAMBIAMENTO EPOCALE: ”COL TRAMONTO DELLA MERKEL, L’ALBA DELLA DESTRA AL POTERE”

BERLINO – La Germania non è solo il baricentro dell’Unione europea, e neppure solo la prima economia della zona euro: la Germania è il laboratorio nel quale maturano i cambiamenti più radicali della storia d’Europa. E in Germania quello che fino all’anno scorso era considerato un blocco politico d’estrema stabilità, la Cdu-Csu a guida Merkel, ora è ridotto in macerie, scrive la grande stampa tedesca questa mattina.

“Il Circolo di Berlino della Cdu (il vertice ristretto del partito -ndr) ha ragione: il partito si trova in una situazione drammatica. Sotto il cancellierato di Angela Merkel sono stati persi sei governi regionali e il 25 per cento degli elettori ha voltato le spalle al partito. Alla destra dell’Unione e’ nato un altro partito, l’euroscettico Alternativa per la Germania, che ha sottratto moltissimi elettori alla Cdu e alla Csu”.
 
A tracciare questa spietata analisi è l’editorialista Alan Posener sull’autorevole Die Welt in edicola oggi.

“La Cdu e’ riuscita a perdere il suo carattere di partito di massa – avverte il Die Welt -: al supermercato dei parlamenti l’Unione Cristiano-democratica e’ diventata, come l’Spd, solo una delle tante offerte partitiche. Questo e’ non solo un problema dell’Unione di centro-destra, ma un pericolo per l’intera democrazia, tedesca – stigmatizza Alan Posener -“.

“Condannati a co-governare in variopinte coalizioni a tre, e con una tendenza sempre piu’ marcata al compromesso che annacqua sempre piu’ il loro profilo ideologico e la loro proposta politica, – aggiunge Posener – i partiti del centro potrebbero ridursi presto a meri difensori dello status quo, mentre la nuova destra di Alternativa per la Germania mette sempre piu’ a rischio il sistema consolidato di potere politico”.

Secondo il Die Welt “gli esponenti più conservatori della Cdu sbagliano quando credono che la deriva a sinistra della Cdu di Merkel sulla questione migranti abbia dato vita a AfD, e commettono un errore ancora maggiore se pensano che un ritorno alle posizioni degli anni Settanta possa sottrarre la base ad AfD. La realtà è ben diversa: siamo di fronte a cambiamenti epocali”

“David Cameron, infatti, – continua l’articolo – nella politica europea e in quella relativa ai rifugiati difende posizioni molto piu’ a destra di quelle del circolo di Berlino, eppure non ha potuto impedire l’ascesa del partito euroscettico britannico Ukip. I repubblicani tradizionali negli Stati Uniti si trovano molto piu’ a destra della Csu tedesca, tuttavia non hanno potuto fare altro che assistere all’ascesa di Donald Trump come candidato alla presidenza. Sono questi i segnali dei cambiamenti epocali”.

“Quelli che vengono bollati in modo dispregiativo come populisti – conclude il Die Welt –
non sono la Cdu di ieri come Trump non è il repubblicano di ieri, anche se qualcuno lo sostiene: sono qualcosa di nuovo e l’Unione di centro-destra non fa che nuocere alla propria immagine e alla propria sopravvivenza rifiutando di prenderne atto. E’ in corso un cambiamento epocale nella politica tedesca, europea, americana”.

Questo articolo del giornale liberale tedesco Die Welt affronta a viso aperto la questione rimossa tanto dal mondo dell’informazione allineata ai governi – e ce n’è ovunque, non solo in Italia – quanto da quello politico attualmente al potere negli stati dell’eurozona e perfino Oltre Atlantico: i popoli non ne possono più di sistemi di governo che impongono dall’alto le loro decisioni, prese dentro stanze di palazzi di Bruxelles, di Berlino, di Washington.

Il cambiamento epocale a cui fa riferimento il Die Welt si chiama ritorno alla sovranità dei popoli e delle loro nazioni. Dei popoli e delle loro speranze. Dei popoli e dei loro giusti interessi. Siamo all’inizio di una nuova epoca, per l’Occidente.

Redazione Milano
IL NORD

http://www.controinformazione.info/tramonto-della-merkel-in-germania-segnalato-dalla-grande-stampa-tedesca/

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