Alcuni movimenti
internazionali paventano le operazioni di ingegneria sociale in corso che hanno
come obiettivo non dichiarato (ma evidente a tutti) di creare forzosamente una
società multirazziale, conflittuale ed auto-ghettizzante. Al di fuori della melensa
propaganda mondialista sull’integrazione, i gruppi etnici migranti non
desiderano affatto confondersi con gli indigeni ma affermare (addirittura con
maggior impeto) le proprie appartenenze culturali e religiose, mantenendo intatti
i loro modi di vivere, usi e costumi (per inciso: giustamente, essendo anche loro vittima di queste operazioni clandestine). E’ triste parlare di etnie e razze tra
esseri umani ma le operazioni forzose di immissione di milioni di immigrati in
Europa lo impongono. Traduco e pubblico
al proposito l’incipit del sito ‘White Genocide’ per farsene un’idea:
Lo spostamento di
milioni di immigrati non bianchi in paesi tradizionalmente bianchi in un breve periodo
di anni. Questo aspetto da solo non può essere considerato un genocidio, ma il
passo successivo lo rende una parte importante di un vero e proprio genocidio. Costringere con
la forza di leggi e regolamenti le aree bianche ad accettare la
"diversità". Questo aspetto è noto come "Assimilazione Forzata".
Una combinazione di immigrazione di massa (di diversi gruppi di persone) oltre
all’assimilazione forzata può qualificarsi come genocidio ai sensi
dell'articolo II - parte (C) - delle Convenzioni delle Nazioni Unite: "Sottoporre
deliberatamente un gruppo etnico a condizioni di vita intese a provocare la sua
distruzione fisica in tutto o in parte." Consideriamo anche il rifiuto del
governo di rimuovere le politiche di genocidio che sono in opera oggi. Mantenendo
queste politiche in atto, si assicurano che il genocidio è in corso. La società
è ampiamente consapevole del fatto che le persone bianche stanno diventando una
minoranza in diversi paesi, ma gli anti-bianchi non vogliono porre fine alle
politiche che ci stanno trasformando in una minoranza in tutto il mondo.
Il genocidio bianco
è quindi in corso. Occorre ricordare altri aspetti del genocidio che riguardano
la biologia e la genetica. Le popolazioni occidentali sono sottoposte da
decenni alle scie chimiche, al bombardamento radioattivo ed all’assunzione di
sostanze velenose tramite pratiche mediche infauste, metodi di allevamento e coltura
immondi, modifiche genetiche di alimenti vegetali ed animali.
Tutto ciò ci
lascia purtroppo immaginare un piano clandestino in corso per debellare le
popolazioni occidentali dal Pianeta, forse perché potenzialmente più pericolose
in quanto maggiormente consapevoli dei propri diritti universali e delle storture del
sistema di controllo dell’umanità in atto.
Si tratterebbe
quindi di una specie di lotta selettiva all’eresia della consapevolezza, mossa
dai soliti poteri di sempre (pensate al ruolo della Chiesa di Roma, ad esempio) ma messa in opera con mezzi sofisticati e poco
visibili. Una caccia alle streghe dove le streghe siamo noi.
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