Obama e Comey
Dopo la diffusione della seconda lettera
del direttore dell’FBI Comey al Congresso degli Stati Uniti, il processo
per le elezioni presidenziali è andato in tilt, fuori controllo.
L’apparato politico bipartisan è in crisi.
“Il sottoscritto direttore dell’FBI (James Comey) scrive per informarvi che la squadra investigativa mi ha informato su questo, ieri, ed ho accettato che l’FBI adotti le opportune misure investigative volte a consentire agli investigatori di rivedere tali e-mail per decidere se contengano informazioni classificate, nonché valutarne l’importanza per le nostre indagini“.
Due domande importanti:
Chi c’è dietro WIKILEAKS che ha pubblicato le e-mail?
Chi c’è dietro il direttore dell’FBI James Comey?
Chi c’è dietro WIKILEAKS che ha pubblicato le e-mail?
Chi c’è dietro il direttore dell’FBI James Comey?
In entrambi i casi, si tratta di potenti gruppi d’interesse. Cui bono?
C’è stato un cambiamento nell’inflessibile sostegno dell’élite delle
multinazionali ad Hillary Clinton?
O si è divisa? Ciò va attentamente
studiato. Il direttore dell’FBI Comey non ha preso questa decisione da
solo. Se viene descritta come risposta alle pressioni dall’interno
dell’FBI, la domanda cruciale è: chi sono i poteri dietro James Comey?
Quale meccanismo l’ha spinto a prendere questa decisione?
Ha rapporti
con Trump? Diversi media hanno anche lasciato intendere che Mosca sia
dietro la seconda lettera di Comey. Un’assurdità.
L’innesco
L’innesco che ha spinto il direttore dell’FBI ad inviare la seconda lettera al Congresso era un articolo del Wall Street Journal pubblicato quattro giorni prima la decisione del 28 ottobre. Il 24 ottobre, il WSJ rivelò che un
L’innesco che ha spinto il direttore dell’FBI ad inviare la seconda lettera al Congresso era un articolo del Wall Street Journal pubblicato quattro giorni prima la decisione del 28 ottobre. Il 24 ottobre, il WSJ rivelò che un
“amico della Clinton (il governatore della Virginia) Terry McAuliffe ha dato soldi alla moglie di un inquirente dell’FBI quando concorse per una carica“. “Il Governatore Terry McAuliffe ha trasferito denaro per conto di Hillary Clinton: “La rivelazione di ieri sera sullo stretto alleato di Clinton, Terry McAuliffe, che concesse 675.000 dollari alla moglie di un alto funzionario dell’FBI, convenientemente promosso vicedirettore e partecipe dell’inchiesta sul server segreto di Clinton, è profondamente inquietante… Il fatto che ciò sia stato permesso, mostra il comportamento negligente dell’FBI o una corruzione oltre ogni immaginazione. L’FBI deve affrontare pienamente tali problemi al più presto possibile, il Wall Street Journal ha pubblicato la storia domenica. L’FBI è sotto tiro per non aver raccomandato le accuse su Hillary Clinton“. (Breibart, 24 ottobre 2016)
La decisione di Comey d’inviare la seconda lettera il 28 ottobre (l’October Surprise)
fu innescata dal contenuto dell’articolo del WSJ, che accusa di
corruzione Clinton e l’FBI. La donazione fu data per la campagna
elettorale per il Senato statale della Virginia del 2015 della Dott.ssa
Jill McCabe, moglie dell’ufficiale dell’FBI Andrew McCabe che, qualche
mese dopo, nel gennaio 2016, fu nominato vicedirettore dell’FBI
incaricato delle indagini sulle e-mail di Clinton. Convenientemente.
(WSJ, 24 ottobre 2016) La donazione di Hillary ricevuta dalla Dr.ssa
Jill McCabe non fu riportata. Secondo i dati ufficiali, ricevette 256000
dollari per i contributi per la campagna elettorale.
Andrew McCabe era il cavallo di Troia di Hillary nell’FBI
Al momento della pubblicazione dell’articolo, il direttore dell’FBI
Comey, rispondendo alle pressioni dall’FBI, ed anche per proteggere la
propria integrità, decise d’inviare la seconda lettera sui messaggi di
posta elettronica di Clinton. Ma il corrotto vicedirettore Andrew
McCabe, che supervisionava le indagini su Clinton, non è stato
licenziato.
“Il presidente della vigilanza del Congresso Jason Chaffetz (R-Utah), ha detto al Washington Post che Hillary Clinton dovrebbe subire “anni” di indagini se andasse alla presidenza, ed ha chiesto al vicedirettore dell’FBI Andrew McCabe di fornire i documenti sulla campagna per il Senato del 2015 della moglie, una campagna che ebbe il sostegno finanziario del governatore della Virginia Terry McAuliffe (D), stretto alleato di Clinton. Chaffetz aveva anche twittato che l’FBI avrebbe esaminato altri messaggi di posta elettronica relativi alle indagini sul server privato di di Clinton”. (Washington Post, 28 ottobre 2016)
L’innesco non ha origine dalla lettera del direttore dell’FBI James
Comey, ma dal Wall Street Journal, portavoce della dirigenza finanziaria
statunitense che rivelò la frode e la corruzione: La moglie del numero
due dell’FBI Andrew McCabe, ricevette una grossa somma di denaro da
Hillary Clinton tramite il governatore della Virginia. La tempistica di
tale decisione a meno di due settimane dalle elezioni è fondamentale. In
ultima analisi è il WSJ (e coloro dietro la diffusione dell’articolo
sulla frode Clinton-McCabe), che ha deciso il corso degli eventi.
Chi a
Wall Street è dietro l’articolo del WSJ sulla “tangente” Clinton-McCabe,
generando la lettera di James Comey? Il WSJ è di proprietà della
conglomerata News Corp., uno dei più potenti gruppi mediatici globali di
proprietà della Murdoch Family Trust. Rupert Murdoch è un deciso
sostenitore di Donald Trump. Murdoch e Trump si sono incontrati più
volte negli ultimi mesi:
“L’alleanza Murdoch-Trump è il risultato di almeno due incontri privati tra i miliardari, questa primavera, così come delle telefonate dal genero di Trump, Jared Kushner. Per Murdoch, secondo coloro che gli hanno parlato, è Trump il vincitore che l'”élite” non prendeva sul serio…. A marzo, Murdoch ha twittato che il GOP sarebbe “pazzo a non unirsi” dietro Trump”. (Fox News)
A giugno, Trump s’incontrò con Rupert Murdoch e la moglie Jerry Hall in
Scozia. Fino a poco pima, i media mainstream statunitensi erano dediti a
nascondere i crimini commessi da Hillary Clinton. Abbiamo a che fare
con una svolta? Le élite aziendali non sono monolitiche. Piuttosto il
contrario. Ci sono grandi divisioni e conflitti nella dominante
dirigenza aziendale. Ciò che sembra dispiegarsi è la divisione tra
concorrenti conglomerati mediatici, con Murdoch News Corp. Group (comprendente WSJ e Fox News) a sostegno di Trump e il Gruppo CNN/Time Warner
supportare Clinton.
A loro volta, tali conglomerati sono allineati a
potenti fazioni concorrenti nella dirigenza delle multinazionali. Chi ha
innescato la pubblicazione dell’articolo del WSJ era pienamente
consapevole che ciò avrebbe portato alla risposta del direttore dell’FBI
James Comey, che a sua volta contribuirà ad indebolire e minare Hillary
Clinton. Secondo Donald Trump, ciò “è più grave del Watergate“.
La campagna di Clinton ha risposto accusando il direttore dell’FBI
James Casey d’infrangere la legge. In molti aspetti, il contenuto dei
messaggi di posta elettronica di Huma Abedin (diffusi dall’FBI), oggetto
di approfondite coperture mediatiche, è una falsa pista rispetto al
maggiore processo di criminalizzazione dello Stato e del partito. È una
distrazione: c’è ben altro. La seconda lettera sui messaggi di posta
elettronica apre un “vaso di Pandora” di frode, corruzione e riciclaggio
di denaro. Perciò i media si concentrano su banalità, per scagionare
Clinton. Le prove incriminanti nell’articolo del WSJ (ossia il denaro
che Clinton ha versato alla moglie del numero 2 dell’FBI, che indagava
su Hillary Clinton) non è viene discusso, e nenache la frode sottostante
le transazioni di denaro della Fondazione Clinton.
La seconda lettera
del direttore dell’FBI Comey piove come una bomba. L’iniziativa di Comey
questa volta porta alla possibilità che un candidato alla presidenza
degli Stati Uniti finisca indagato dall’FBI. Non riguarda solo lo
scandalo delle e-mail, l’FBI “ha aperto un’indagine sulla Fondazione Clinton“,
un focolaio di frode e riciclaggio di denaro. Inoltre, una class action
è stata lanciata contro il Democratic National Committee (DNC) “relativa a frodi e collusioni con la campagna di Hillary Clinton“. E altro…. (comprese morti misteriose).
Alto Tradimento: Hillary ha ricevuto donazioni da “Stati sponsor del terrorismo” che finanziano lo Stato Islamico (SIIL-Daash)
Vi è un altro aspetto importante. Mentre Clinton ha riconosciuto che
Arabia Saudita e Qatar finanziano e sostengono SIIL e altri gruppi
terroristi in Siria e in Iraq, in un’e-mail inviata a John Podesta nel
2014,
“Lei non riesce a dire che questi due Stati finanziatori del terrorismo sono mega-sostenitori della Fondazione Clinton. Il Qatar ha versato 1-5 milioni di dollari alla Fondazione Clinton, e l’Arabia Saudita più di 25 milioni di dollari“. (Baxter Dmitry, Terroristi come noi, Global Research, 29 ottobre 2016)
Una ex-segretaria di Stato (con la Fondazione di famiglia) riceve
generose donazioni da “Stati sponsor del terrorismo” (Arabia Saudita e
Qatar): Questo è un chiaro atto di tradimento di un’alta funzionaria e
candidata alla presidenza degli Stati Uniti .
Accuse di racket
Inoltre, secondo Frank Huguenard (Global Research, 30 maggio 2016), la prima indagine dell’FBI “andò
ben oltre la violazione dei regolamenti del dipartimento di Stato
ponendo domande su spionaggio, false testimonianze e traffico
d’influenza“. La Fondazione Clinton come entità di riciclaggio di
denaro clientelare è al centro dell’iniziativa dell’FBI, che porterebbe a
una condanna per accusa di racket:
“Ecco cosa sappiamo. Decine di milioni di dollari donati alla Fondazione Clinton inviati all’organizzazione attraverso una società di comodo canadese che ne ha reso la tracciabilità quasi impossibile. Meno del 10% delle donazioni alla Fondazione è stato effettivamente dato ad organizzazioni di beneficenza e 2 milioni portano alla vecchia amica di Bill Clinton, Julie McMahon (alais The Energizer). Quando l’inchiesta ufficiale sul server e-mail di Hillary iniziò, lei istruì un informatico ad eliminare oltre 30000 e-mail e backup sul cloud dei messaggi di posta elettronica vecchi di oltre 30 giorni, presso la Platte River Networks e la Datto, Inc. L’FBI successivamente recuperò la maggior parte, se non tutte, le email cancellate da Hillary, formulando un’accusa pesante contro di lei per aver tentato di coprire le proprie attività illegali e illecite. Un’accusa secondo il RICO arriva quando il dipartimento di Giustizia dimostra che l’imputata è coinvolta in due o più casi di racket e che la convenuta ha avuto interesse, partecipato o investito in un’azione criminale di contrabbando interstatale o estera. Vi sono ampie prove già pubbliche sulla Fondazione Clinton quale attività criminale e non c’è dubbio che l’FBI ne sappia molto più di quanto reso pubblico. Sotto il RICO, le sezioni più rilevanti del caso saranno la sezione 1503 (ostruzione alla giustizia), 1510 (ostruzione alle indagini) e 1511 (ostruzione a forze dell’ordine locali e dello Stato). Come nel caso di Richard Nixon dopo il Watergate, sarà l’insabbiamento di un crimine che rovinerà i Clinton, inoltre, secondo le disposizioni del Titolo 18 del Codice degli Stati Uniti, Sezione 201, la Fondazione Clinton può essere ritenuta responsabile delle irregolarità per corruzione. L’FBI potrà dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che attraverso la Fondazione Clinton, organismi internazionali hanno compiuto atti di corruzione in cambio di aiuto nel garantirsi accordi commerciali, come ad esempio l’accordo sull’uranio con il Kazakistan“. (Frank Huguenard, Global Research, 30 maggio 2016),
L’opposizione a Hillary Clinton nelle Forze Armate
Vi è anche la prova del risentimento verso Clinton nelle Forze Armate. I
capi di Stato Maggiore hanno espresso opposizione all’adozione di una
“No Fly Zone” in Siria, che porterebbe alla guerra contro la Russia. La
“No Fly Zone” e l’opzione nucleare di Hillary “sul tavolo”, sono oggetto
di dibattito ai vertici degli USA. Facendo riferimento all’uso di armi
nucleari contro l’Iran, Hillary aveva detto che “li cancelleremo”.
Cosa succede se venisse eletta?
Se eletta presidente, la fedina penale di Hillary la perseguiterà per
tutta la carica, portando alla possibilità di un impeachment. La
presidenza sarebbe bloccata fin dall’inizio, e gli sponsor, come le
aziende della difesa e Wall Street, preferirebbero evitarlo.
Inevitabilmente Trump lancerebbe una o più procedure relative alle frodi
nelle diverse fasi della campagna elettorale, sul sistema di voto, ecc.
Come diceva Donald Trump in una manifestazione nel New Hampshire:
“La corruzione di Hillary Clinton è di dimensioni mai viste prima… Non dobbiamo permettere che col suo piano criminale entri nello Studio Ovale“.
Se Trump venisse eletto presidente, ci saranno anche tentativi di
spodestarlo, chiedendone l’impeachment. Se entrambi i candidati sono
“incapacitati”. Esiste un piano B?
Misure di emergenza nazionali, legge marziale? Continuità del Governo (COG)
Senza dubbio l’intero apparato politico bipartisan degli Stati Uniti è
in crisi, anche nella politica estera, segnata dalla sconfitta
diplomatica e militare degli Stati Uniti e dal confronto con la Russia.
Anche se è difficile prevedere cosa possa accadere dopo le elezioni
dell’8 novembre, l’impasse politica si aggraverà assieme all’aumento
delle tensioni geopolitiche in Siria, Iraq, Europa orientale, ai confini
della Russia, che potenzialmente porterebbero alla sospensione del
governo costituzionale con il National Defense Authorization Act
(NDAA) HR 1540, firmato dal presidente Obama il 31 dicembre 2011. I
media non hanno analizzato le gravi implicazioni di questa legge.
L’attuale situazione di stallo nel processo elettorale è una crisi di
legittimità caratterizzata dalla criminalizzazione dello Stato degli
Stati Uniti, del loro apparato giudiziario e di polizia. A sua volta,
Washington è impegnata in un’egemonica “guerra senza confini” di
USA-NATO assieme alla formazione di giganteschi blocchi commerciali con i
proposti TPP e TTIP. Tale agenda macro-economica neoliberista dagli
anni ’80 favorisce l’impoverimento di vasti settori della popolazione
mondiale. Tali sviluppi, assieme a un possibile stallo costituzionale,
portano a crescenti tensioni politiche e sociali, così come a proteste
di massa negli Stati Uniti, che potrebbero portare alla futura
soppressione del governo costituzionale e all’imposizione della “legge
marziale”.
Vi sono molteplici procedure legislative per la “legge
marziale” negli USA. L’adozione del “National Defense Authorization Act
(NDAA), HR 1540 equivarrebbe all’abrogazione delle libertà civili, stato
di sorveglianza, militarizzazione delle forze dell’ordine, abrogazione
del Posse Comitatus Act. Tutti componenti dello Stato di Polizia negli
USA attualmente vigenti. Vanno ben oltre lo spionaggio del governo di
e-mail e telefonate. Comprendono anche:
– assassinii extragiudiziali di presunti terroristi, tra cui cittadini degli Stati Uniti, in palese violazione del quinto emendamento. “Nessuna persona va privata della vita… senza procedura prevista dalla legge“.
– detenzione a tempo indeterminato di cittadini statunitensi senza processo, cioè abrogazione dell’habeas corpus.
– creazione di “campi d’internamento” nelle basi statunitensi secondo una legge adottata nel 2009.
Con il National Emergency Centers Establishment Act (HR 645), “campi” di
internamento possono essere usati per “rispondere ad altre esigenze,
come deciso dal segretario della Homeland Security”. I campi
d’internamento della FEMA rientrano nella Continuità del Governo (COG),
che sarebbe attuata nel caso della legge marziale. I campi
d’internamento hanno lo scopo di “proteggere il governo” dai cittadini,
bloccando manifestanti e attivisti politici che potrebbero mettere in
discussione la legittimità dell’agenda economica, militare e della
sicurezza nazionale dell’amministrazione.
Prof. Michel Chossudovsky, Global Research, 1 novembre 2016
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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