Il
Vescovo di Nuova Babilonia, Jose Maria Bergoglio (uno dei principali interpreti del
nuovo ordine mondiale), si è recato in Svezia per omaggiare Lutero e rassicurare
la cittadinanza sulla necessità morale di accogliere i migranti, seppure
assumendo alcune precauzioni. Troppo tardi santità: la Svezia è balzata al
primo posto al mondo nelle statistiche delle violenze contro le donne, proprio
a causa dei sedicenti migranti (invasori deportati) a cui sono attribuiti ormai
il 50% dei reati (ed oltre) in molti paesi europei.
Alimentare
il flusso di clandestini attraverso la propaganda dovrebbe essere considerato
un grave reato. Bergoglio istiga al reato di immigrazione clandestina, conoscendo
benissimo le conseguenza nefaste e sanguinose di questa deportazione di massa.
C’è ancora chi si fida del Pontifex di Babilonia, chi crede alle sue melense e
scontate elucubrazioni parrocchiali. Egli è un gesuita dal passato oscuro che
si prodiga solo per l’avvento del nuovo ordine mondiale.
Non
una parola sul signoraggio bancario, non un anatema per gli avvelenatori dell’umanità,
nessuna opera di solidarietà materiale diretta per i suoi discepoli: nulla.
Il
Vaticano, la Chiesa della Nuova Babilonia, non è mai cambiata. E’ una struttura
di potere e propaganda ben ramificata in tutto il mondo; è dotata di amplissimi
poteri di intelligence nonché immense ricchezze che si guarda bene dal
condividere con il prossimo, alla faccia del vangelo e di quella figura
enigmatica, ma perentoria, del Cristo.
Il
suo pauperismo è solo di facciata e per questo è ancora più disgustoso dell’opulenza
smodata dei suoi predecessori e maggiordomi.
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