giovedì 3 novembre 2016

Imbroglio: il Vescovo di Babilonia

 
Il Vescovo di Nuova Babilonia, Jose Maria Bergoglio (uno dei principali interpreti del nuovo ordine mondiale), si è recato in Svezia per omaggiare Lutero e rassicurare la cittadinanza sulla necessità morale di accogliere i migranti, seppure assumendo alcune precauzioni. Troppo tardi santità: la Svezia è balzata al primo posto al mondo nelle statistiche delle violenze contro le donne, proprio a causa dei sedicenti migranti (invasori deportati) a cui sono attribuiti ormai il 50% dei reati (ed oltre) in molti paesi europei.






Alimentare il flusso di clandestini attraverso la propaganda dovrebbe essere considerato un grave reato. Bergoglio istiga al reato di immigrazione clandestina, conoscendo benissimo le conseguenza nefaste e sanguinose di questa deportazione di massa. C’è ancora chi si fida del Pontifex di Babilonia, chi crede alle sue melense e scontate elucubrazioni parrocchiali. Egli è un gesuita dal passato oscuro che si prodiga solo per l’avvento del nuovo ordine mondiale.

Non una parola sul signoraggio bancario, non un anatema per gli avvelenatori dell’umanità, nessuna opera di solidarietà materiale diretta per i suoi discepoli: nulla.






Il Vaticano, la Chiesa della Nuova Babilonia, non è mai cambiata. E’ una struttura di potere e propaganda ben ramificata in tutto il mondo; è dotata di amplissimi poteri di intelligence nonché immense ricchezze che si guarda bene dal condividere con il prossimo, alla faccia del vangelo e di quella figura enigmatica, ma perentoria, del Cristo.



Il suo pauperismo è solo di facciata e per questo è ancora più disgustoso dell’opulenza smodata dei suoi predecessori e maggiordomi.

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