Hofer candidato presidente in Austria
Immigrazione, islamismo ed identità nazionale. L’Austria dibatte sulle questioni che segneranno il futuro europeo con una UE allontanatasi dai cittadini per causa delle politiche globaliste attuate da Bruxelles.
Mancano pochi giorni all’elezione definitiva, adesso si, per il secondo round delle elezioni presidenziali austriache, l’ultimo dibattito tra i candidati è stato caratterizzato dalla questione immigrazione, islamismo e identità naturale.
Il candidato dell’FPO, Norbert Hofer, ha criticato le decisioni della cancelliera tedesca, Angela Merkel, in materia di immigrazione ed ha accusato Bruxelles di voler imporre un sistema di quote “estraneo ai cittadini dell’Unione europea”.
L’Austria vive questi giorni con lo scontro aperto tra il candidato indipendente, Alexander Van der Bellen, e Norbert Hofer– come un prematuro scontro di quello che si vivrà in Europa nei prossimi mesi..
Il futuro della UE, con elezioni previste in Francia, in Germania, in Olanda e prevedibilmente in Italia, passa attraverso la diatriba tra coloro che sostengono le politiche globaliste e quelli che invece difendono l’identità e la sovranità nazionale.
Negli Stati Uniti, dove l’Establishment si è mosso a favore di Hillary Clinton ed ha attaccato fino allo stremo Donald Trump, il repubblicano ha ottenuto la vittoria grazie al fatto di essersi appellato ai valori tradizionali nordamericani.
Hofer in Austria si è opposto all’immigrazione illegale “caldeggiata da Bruxelles” dall’inizio della crisi dei rifugiati e si è mostrato a favore delle politiche che hanno adottato paesi come l’Ungheria, dove Viktor Orbán ha voltato le spalle alla Merkel ed ha scommesso su un percorso proprio in materia di migrazione. Il candidato della destra alternativa in Austria ha nettamente rifiutato, pochi giorni fa, l’ammissione della Turchia nella UE, dopo che Erdogan aveva minacciato Bruxelles di riaprire le frontiere e di inondare la UE con i flusso di rifugiati.
L’Austia, un paese di 8,7 milioni di abitanti, dallo scorso anno ha accolto più di 120.000 migranti dal Medio Oriente, dall’Africa e dall’Asia, sopportando buona parte del carico dell’affluenza dei rifugiati assieme alla Germania ed alla Svezia.
“I media vogliono impedire la nostra vittoria a tutti i costi e cercano di farci perdere voti per la nostra impostazione con la UE. Noi invece siamo chiari: il sistema delle quote non ha per noi alcun senso”, ha dichiarato Hofer, che ha posto come esempio la situazione che si è vissuta nel distretto francese di Calais – smantellato poche settimane fa dalle autorità francesi- dove i migranti hanno causato una ondata di disordini e l’investimento è arrivato a superare 9 milioni di euro.
Da parte sua, Van der Bellen, ha attaccato Hofer per le speculazioni circa l’OXIT, il processo che terminerebbe con l’uscita dell’Austria dalla UE: “Il FPO cerca di debilitare l’economia del paese”.
Il candidato indipendente, identificato con i Verdi, ha respinto le dichiarazioni di Hofer, il quale ha asssicurato di non aver un piano particolare per mettere in moto un processo di uscita salvo “determinate eccezioni”.
Ultimi Sondaggi
Il Partito della Libertà dell’Austria è risultato in testa in tutti i sondaggi nel corso degli ultimi mesi, riuscendo ad ottenere il 35% delle intenzioni di voto lasciando i centristi molto indietro. Di fatto, secondo l’Eurobarometro, il 37% degli austriaci risultava avere una visione negativa di Bruxelles, la terza peggiore percezione del blocco comunitario.
Per quanto il presidente abbia delle funzioni molto protocollari nell’ordinamento austriaco, tra queste quella di rappresentare in paese all’estero, Hofer ha detto che andrà ad utilizzare tutte le sue competenze, nel caso di arrivare alla Presidenza, tra cui quella di nominare il Governio o sciogliere il Parlamento.
Le presidenziali del prossimo 4 di Dicembre in Austria sono state convocate dopo che un tribunale aveva dato validità giuridica ad una denuncia circa irregolarità verificatesi nei voti per corrispondenza nelle elezioni di Maggio, quando aveva vinto per stretto margine l’indipendente verde Van der Bellen.
Campagna contro Hofer
I media globalisti stanno facendo tutto il possibile per evitare la vittoria di Hofer, così come avvenuto con il Brexit, il trattato di pace in Colombia o le elezioni statunitensi. L’ultima trovata è stata quella di tirare fuori dal suo ritiro una anziana viennese di 89 anni, ultima superstite di un campo di concentramento nazista, utilizzata per la pubblicazione di un video in cui questa anziana critica il FPO per essere quello che “tira fuori il peggio ed i sentimenti puù biechi della gente”. Naturalmente sotto traccia si sente una velata accusa di risorgimento del nazismo, di essere un partito populista che i ricorda i nazisti degli anni ’30, ecc..”.
La macchina mediatica per rovesciare i sondaggi a favoredel FPO si era messa in moto da tempo, tuttavia con l’imminenza delle elezioni questa campagna di convincimento ha avuto una brusca accelerazione.
Come era accaduto con Clinton negli USA, poco o niente si sa delle reali intenzioni di Van der Bellen e del suo programmaa elettorale.
L’Europa delle Nazioni
Gertrude (l’anziana superstite) ha indicato come “un pazzo” il leader del FPO, Heinz Christian Strache, per alcune parole pronunciate nel mese di Giugno, quando i principali volti della destra identitaria, capeggiati dalla Marine Le Pen, si erano riuniti nel Parlamento Austriaco: “Vogliamo dare un segnale positivo per un futuro migliore, vogliamo essere il motore per un pluralismo. Non siamo ostili all’Europa al contrario, noi come patrioti viviamo in Europa, amiamo l’Europa”, hanno assicurato.
“Tale e come sta operando la UE, questa sta commettendo un suicidio, Una persona non deve guardare passivamente a come qualcuno si suicida, se non vuole farsene responsabile. Noi vogliamo rivitalizzare l’Europa, è il nostro dovere e la nostra responsabilità”, hanno sentenziato.
Nota: I concetti della difesa della Identità e della Sovranità di una Nazione sono sufficienti per far prendere per “pazzo” chiunque osi affermarli in contrasto con la dittatura dei potentati finanziari e dei mercati che sono i reali “pseudo valori” a cui si ispira l’Europa dei globalizzatori.
I governi europei devono cedere la restante sovranità all’Europa dell’oligarchia tecnocratica e delle banche (lo hanno affermato chiaramente Mario Draghi e l’ex presidente Napolitano). Quando si creano dei movimenti e dei partiti che vogliono opporsi a questo processo, ed arrestare l’ondata migratoria pilotata dalle centrali transnazionali, inizia il bombardamento mediatico per convincere i cittadini che ci si trova di fronte a movimenti “nazionalistici, populisti e razzisti”.
Sempre efficace utilizzare il vecchio sistema di resuscitare il “pericolo nazista” o “fascista” e richiamare alla “difesa dei valori democratici”, esattamente quelli che hanno ispirato i globalizzatori ed i loro mercenari, nel massacrare popolazioni inermi in Libia, in Iraq ed in Siria.
Arturo Garcia
Fonte: La Gaceta.es
Traduzione e nota: Luciano Lago
http://www.controinformazione.info/austria-globalisti-e-patrioti-si-affrontano-sullo-sfondo-della-ue/
Nessun commento:
Posta un commento