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| SCIE CHIMICHE (ITALIA, 12 AGOSTO 2014) |
E'
un pensiero semplice e come tale lineare e senza possibilità di
fraintendimenti. Nell'ambito del genere
umano esistono due tipi principali di persone: quelle che seguono
buoni sentimenti e quelle che seguono interessi per i beni materiali. Due poli opposti di comportamento che condizionano ogni scelta di vita e relazione. Esiste poi, e forse rappresenta la
maggioranza, una popolazione di individui che adottano comportamenti intermedi dove prevale
una o l'altra condizione a seconda dell'opportunità del momento. Dato
che riteniamo il genere umano sia l'unica presenza su questa terra dotata di libero arbitrio, vivere l'una o
l'altra condizione, nonostante l'educazione e condizionamenti ricevuti, è solo una scelta di responsabilità
e consapevolezza individuale. Non serve giustificarsi attribuendo responsabilità ad altri.
Brevemente si potrebbe riassumere che le persone che scelgono di convivere con sentimenti quali onestà, rispetto, generosità, verità , amore per la cultura e la natura, posseggono una dimensione interiore molto forte che ripudia compromessi, falsità e maschere varie. Si riconoscono dalla luce che hanno negli occhi, dal comportamento e dal linguaggio chiaro e conciso. Coloro che scelgono di perseguire gli interessi materiali quale potere, ricchezza, possesso, violenza, successo, li riconosci dalle maschere dietro le quali cercano inutilmente di nascondere i loro sguardi vuoti e i loro sorrisi spenti, dai loro discorsi ricolmi di contraddizioni e di “ io “, dalle sfrenate ambizioni per le quali ripudiano rispetto per sé e per gli altri. Le persone che convivono coi sentimenti viaggiano contro corrente circa i falsi valori proposti da chi gestisce il potere su questo pianeta; le persone che scelgono di perseguire i valori materiali vivono di rumore e vengono comunemente risucchiate nel vortice delleillusioni, della prepotenza, dei compromessi e dagli sterili miraggi del potere che non sazieranno mai la loro indole perversa.
Brevemente si potrebbe riassumere che le persone che scelgono di convivere con sentimenti quali onestà, rispetto, generosità, verità , amore per la cultura e la natura, posseggono una dimensione interiore molto forte che ripudia compromessi, falsità e maschere varie. Si riconoscono dalla luce che hanno negli occhi, dal comportamento e dal linguaggio chiaro e conciso. Coloro che scelgono di perseguire gli interessi materiali quale potere, ricchezza, possesso, violenza, successo, li riconosci dalle maschere dietro le quali cercano inutilmente di nascondere i loro sguardi vuoti e i loro sorrisi spenti, dai loro discorsi ricolmi di contraddizioni e di “ io “, dalle sfrenate ambizioni per le quali ripudiano rispetto per sé e per gli altri. Le persone che convivono coi sentimenti viaggiano contro corrente circa i falsi valori proposti da chi gestisce il potere su questo pianeta; le persone che scelgono di perseguire i valori materiali vivono di rumore e vengono comunemente risucchiate nel vortice delleillusioni, della prepotenza, dei compromessi e dagli sterili miraggi del potere che non sazieranno mai la loro indole perversa.
Esistono lupi, lupi travestiti da
agnelli ed esistono agnelli mandati in mezzo ai lupi... Ah , c'è poi il terzo gruppo di persone, quelle che
oscillano fra un polo e l'altro. Sono
gli indecisi, gli ignavi, coloro che si adattano alle situazioni del
momento, che un giorno sono allegri e un
altro tristi, che sono dotati di
personalità bipolari, che un momento ti dicono una cosa e poi
decidono per il contrario. Sono
coloro che non scelgono e non vogliono
essere consapevoli di se stessi. Persone nella maggior parte dei casi
destinate a una crescente depressione e a una
vita di rimbalzi di umore e
comportamenti contraddittori. Questo pensiero non è un giudizio perché ritengo che nessuno
possa avere la presunzione di giudicare il disegno della vita degli
altri; perché questi disegni li vediamo sempre e solo attraverso i confini degli occhi materiali avendo perso la capacità di percepire le realtà attraverso gli occhi dello spirito o come
altri lo definiscono il terzo occhio. Di certo però un assioma rimane: un
albero si riconosce dai frutti che da.
Franco Giusto

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